No al carbone Alto Lazio

24 agosto 2007

L'ecatombe nelle miniere di carbone

Spaventose le cifre dei morti nelle miniere di carbone, ogni anno. Solo in Cina si viaggia sulle 20.000 annue (Fonte: AsiaNews, ANSA, vedi qui).
Una tremenda emorragia di vite umane che evidentemente è tollerata senza che si sollevi alcun problema: si tratta dei costi previsti dal business delle lobbies e dalle amministrazioni politiche conniventi e corrotte, come il nostro governo Prodi. Insomma, un prezzo che è stato già messo in conto. Direbbe qualcuno: inutile stupirsi, "siamo realisti", "il progresso deve andare avanti". Tornano in mente le parole dell'ingegnera ambasciatrice Enel in "Anno Zero" di Santoro (16/05/07), i suoi occhi che brillavano allucinati descrivendo il "progresso" e il cuore scosso per il fatto che i presenti non stessero afferrando quelle che per lei erano chiare evidenze (ma supportate da cosa?).
Solo uno spaventoso abbrutimento delle coscienze può essere all'origine di espressioni come quelle appena ricordate: questi riferimenti al "realismo" (cinismo è il termine appropriato) che rinunciano a proporre qualcosa di ulteriore rispetto all'esistente non scandalizzano nessuno. Ma non trovo motivo di consolazione nel fatto che quanti si abbandonano a simili sconcezze non hanno in genere la benché minima idea di cosa i termini "progresso" e "realtà" significhino. Di quante derive di senso possano mostrare questi termini, e della scelta etico-razionale che c'è (o meno) dietro. Espressioni che sentiamo proferire tutti i giorni, con una leggerezza disarmante, come se bastasse un flebile riferimento implicito al senso comune per chiarirne il significato: è solo un modo per mascherare la propria responsabilità.
Dipende da noi scegliere cosa i termini progresso e realtà significhino, con un impegno quotidiano che traduca in azione concreta il senso con cui sostanziamo quelle parole.

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