No al carbone Alto Lazio

2 dicembre 2007

Lettera aperta di un residente al sig. Donato Robilotta

Riceviamo e pubblichiamo:

"Egregio Signore,

con quale diritto Lei si erge continuamente ad interprete di quelle che sono le aspirazioni e le volontà degli abitanti di Civitavecchia? Forse vive in modo continuativo nel nostro comprensorio? Parla il nostro dialetto? Ha vissuto decenni “all’ombra delle ciminiere” degli opifici elettrici? Ha respirato giorno e notte gli ossidi di azoto, gli ossidi di zolfo e le polveri fini? Ha mai pulito i davanzali della sua casa di quella fuliggine nera che corrode il marmo e distrugge i polmoni? Ha forse visto le pietre tombali dei suoi cari al cimitero sciogliersi come la neve al sole sotto le piogge acide? E’ stato mai angosciato dalla vista di un suo congiunto in preda ad una crisi asmatica? Allora un po’ di rispetto per quanti hanno sofferto e sono morti nell’indifferenza di coloro che hanno saccheggiato il nostro territorio per fini utilitaristici. Noi non accetteremo l’elemosina dagli Enti elettrici che qui operano. Chiediamo invece che vengano fatte applicare immediatamente le normative e le leggi poste a salvaguardia dell’aria, del suolo e delle acque, disattese o eluse da decenni dagli Amministratori. Vogliamo inoltre che venga al più presto riequilibrata la macroscopica ingiustizia che vede installati 7.000 Megawatt (70 pro/capite) nel raggio di 18 chilometri. Abbia per una volta il coraggio di confrontarsi con la gente ed accetti un dibattito pubblico dove potrà esporre, argomentandole, le sue opinioni e non continui a trincerarsi in modo asettico ed irraggiungibile dietro la maschera degli organi di informazione. Abbia l’onestà intellettuale di sentire la voce di chi vive sulla propria pelle le conseguenze dell’inquinamento selvaggio e chieda di indire, questo sì, un referendum consultivo per conoscere se la popolazione residente sia disposta a mercificare la propria salute svendendola all’Enel, altrimenti taccia, perché persistere con tale atteggiamento non Le dà alcun “diritto di domicilio” in questo territorio.


1 dicembre 2007


Il coordinamento dei medici e dei farmacisti per la tutela dell’ambiente e della salute.
Lettera aperta di un cittadino al sig

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