No al carbone Alto Lazio

15 dicembre 2008

Lunedì 15 convegno sull'emergenza abitativa a Civitavecchia

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"se difendere l'ambiente vuol dire frenare le rinnovabili in Europa e favorire il carbone in Italia, il Ministro Prestigiacomo dovrebbe dimettersi"

Da greenpeace.it
"Roma, Italia — La direttiva per le rinnovabili è stata finalmente approvata. L'Unione europea ha raggiunto un accordo storico per garantire un futuro energetico sicuro e pulito a milioni di cittadini europei. Certo non grazie al Governo italiano con le sue posizioni da medioevo su diversi aspetti del pacchetto 'energia e clima. Sabato scorso i volontari di Greenpeace in tutta Italia hanno svolto attività di sensibilizzazione in occasione della giornata per il clima. Ma il Ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, e un esponente del Pdl, Lucio Malan, hanno espresso a riguardo diverse obiezioni. Ecco le risposte di Greenpeace. Punto per punto."

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10 dicembre 2008

Convegno "La gestione intelligente dei rifiuti a Civitavecchia"

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Piattaforma della manifestazione nazionale "No-Turbogas"

comunicato

APRILIA 14 DICEMBRE 2008

PONTINIA 14 DICEMBRE 2008

Siamo donne e uomini di Aprilia e dei comuni limitrofi impegnati da anni in una dura battaglia per la difesa del nostro territorio, per il riconoscimento della salute e dei beni comuni come diritti umani universali da sottrarre al mercato e al profitto e da restituire alla gestione partecipata delle comunità locali. Uomini e donne che

nella notte del 18 novembre scorso, con lo sgombero del Presidio permanente
pacifico creato l'11 marzo 2007 nel sito ove Sorgenia intende
costruire la centrale, hanno sentito sulla loro pelle cosa significa
opporsi a questo modello di sviluppo basato sul profitto di pochi,
sempre più aggressivo verso gli uomini e la natura e che ritiene di
sopravvivere alla crisi devastando in modo irresponsabile il
territorio. Sono arrivati a notte fonda a centinaia. Agenti in tenuta
antisommossa, scortati da elicotteri e camionette pronte a portar via
quanti dissentono dallo scellerato progetto di installare una centrale
Turbogas nel cuore del territorio di Aprilia. Con un blitz in piena
regola, durante lo sgombero, un cordone di poliziotti, carabinieri,
finanzieri e guardie forestali (!!) ha "protetto" operai e mezzi di
scavo ed è stata avviata la recinzione del terreno dove dovrebbe
sorgere la centrale.

Il Presidio è stato per 20 mesi un centro di democrazia diretta,
aperto e solidale con tutte le vertenze per la tutela dei beni comuni,
vissuto e partecipato intensamente dalla popolazione e da centinaia di
cittadini che lo hanno animato e sorretto. Lì si è svolta una delle
più riuscite riunioni del Patto di Mutuo Soccorso. Lì si è tenuto un
partecipatissimo campeggio estivo, condiviso con tutte le vertenze
ambientali aperte del Lazio e con numerose delegazioni nazionali. Pare
sia così che ora in Italia "risolvono" le criticità: quanti andrebbero
ringraziati per la generosità con cui difendono il territorio e la
salute dell'intera popolazione, vengono "scacciati" come fossero un
problema, un errore, che impedisce ai soliti potentati economici di
procedere speditamente per la realizzazione di un impianto energetico
di concezione vetero-industriale, che serve solo a soddisfare le
politiche che incentivano il consumo energetico nazionale, legato per
l'ennesima volta alle fonti fossili di provenienza extra-europea e
sovradimensionato rispetto alla capacità di carico del nostro
territorio. L'autorizzazione concessa a Sorgenia dal Ministero dello
Sviluppo Economico è, ad oggi, incompleta (e quindi non consentirebbe
l'avvio di nessun lavoro) mancando la dichiarazione di compatibilità
territoriale, e soprattutto, essendo basata su risultanze di dati
fermi al 1975! La "Turbogas", inoltre, insisterebbe su un territorio
già martoriato da anni di cementificazione selvaggia, che vive il
preoccupante depauperamento delle falde acquifere, la cui aria, dalla
campagna di monitoraggio che sta ultimando l'Università "La Sapienza"
di Roma (su incarico e finanziamento della Regione Lazio), risulta già
gravemente compromessa.

Forti di queste ragioni i cittadini di Aprilia e dei comuni limitrofi,
stanno portando avanti la loro battaglia per chiedere alle
istituzioni, dalla Regione Lazio al Governo nazionale, che venga
annullata l'autorizzazione a costruire.

Riteniamo indispensabile che i governi nazionali e locali si facciano
promotori di politiche concrete di riduzione dei consumi energetici e
di razionalizzazione delle infrastrutture/strutture esistenti,
incentivando nuovi modelli di sviluppo basati sul risparmio e sulle
fonti energetiche realmente rinnovabili, anziché dissipare milioni di
euro pubblici in Cip 6, Certificati Verdi e bolletta elettrica a
beneficio di vecchi impianti inquinanti, inceneritoristi e petrolieri.
Consideriamo vergognoso privatizzare e liberalizzare i servizi
pubblici locali, ormai diventati S.p.A. con al centro il profitto e
non più l'interesse della collettività. Vogliamo che la Regione Lazio
e il Governo aprano immediatamente un tavolo per analizzare
accuratamente ed approfonditamente la questione energetica nel Lazio,
in cui si parli anche della Turbogas di Aprilia non considerandola
"cosa fatta"!

Facciamo quindi appello ai singoli cittadini, a tutte le forze
sociali, alle associazioni e ai movimenti, alle Reti nazionali e
locali che si battono per la ripubblicizzazione del servizio idrico,
alle forze sindacali, al mondo del lavoro, dei disoccupati e dei
precari, al mondo della scuola e dell'Università, ai partiti e ai
movimenti, alle comunità territoriali e nazionali in lotta per
difendere i DIRITTI UMANI FONDAMENTALI:

IL 14 DICEMBRE SI SVOLGERÀ PER LE STRADE DI APRILIA UNA GRANDE
MANIFESTAZIONE ( ore 10 ,p.za Roma) A CARATTERE NAZIONALE
IN CONTEMPORANEA CON PONTINIA

APRILIA SA DI NON ESSERE SOLA IN QUESTA BATTAGLIA, PERCHÉ CREDIAMO CHE UN
MONDO MIGLIORE SIA POSSIBILE, ORA!

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Rinvio del parere sulla VIA nazionale per la centrale di P.Tolle


La Voce di Rovigo con argomento il rinvio del parere sulla VIA nazionale per la centrale di P.Tolle
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3 dicembre 2008

Inquinamento e distruzione del nostro ecosistema: vicini al punto di non ritorno, mentre enel spaccia altre menzogne sui suoi investimenti "puliti"

Sui media è in atto una campagna di enel che propaganda la necessità di una svolta nelle abitudini di consumo degli utenti, e soprattutto i suoi nuovi investimenti "puliti" per energia "pulita": quella prodotta tramite il carbone, ma usando la "cattura e lo stoccaggio dell'anidride carbonica nel sottosuolo". Chi conosce il problema sa che si tratta per ora di UNA CHIMERA, UN FALSO, QUALCOSA CHE NON PUO' ESSERE REALIZZATO OGGI, e molti probabilmente destinato a non essere MAI REALIZZATO: per alcune difficoltà tecniche ancora insuperate, per gli altissimi costi e i bassi rendimenti eneregetici complessivi con l'uso di simili tecnologie, ancora in fase di studio.

Tutto per continuare a perseguire con ogni sporco mezzo lo sporco lucro, ma con la faccia ripulita di fronte all'opinione pubblica: come giustificare in un momento come questo il ricorso massiccio al carbone, altrimenti? La vergogna, crediamo, dovrebbe coinvolgere anche i responsabili dei canali mediatici che si prestano per l'operazione (certo ben remunerati). Un esempio è Radio Deejay, con Linus che recita un comunicato della cui tristezza probabilmente non è conscio...O almeno è quanto speriamo.

Intanto, alla Conferenza ONU sul clima, Greenpeace si presenta con una scultura di legno e carbone:

"Polonia — All’apertura della Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, Greenpeace chiede che i governi riuniti a Poznan prendano misure urgenti e concrete per evitare cambiamenti climatici catastrofici. Attivisti dell’organizzazione hanno segnato l’apertura dei lavori presentando una scultura, di legno e carbone, alta tre metri raffigurante il nostro fragile Pianeta spazzato via da un’ondata di anidride carbonica. Il legno simboleggia la distruzione delle foreste tropicali, responsabile di circa un quinto delle emissioni globali di CO2. Il carbone è la prima singola causa del riscaldamento globale, con oltre un terzo delle emissioni provenienti dalla sua combustione. La scultura ‘Planet Earth: Tipping Point’ dell’artista Ruut Evers rimarrà esposta fino al termine delle negoziazioni per ricordare ai delegati che siamo prossimi a un punto di non-ritorno.

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Progetto europeo TREC - Piano Solare Mediterraneo

Per informazioni: Michael.Straub CHIOCCIOLA clubofrome.de (engl/deutsch)

"Open letter from Dr. Gerhard Knies:
Dear supporters of the DESERTEC Concept,

the original visions of the Transmediterranean Renewable Energy
Cooperation TREC of EUMENA as a "Community for Development, Climate
Stabilisation and Good Neighbourhood", as conceived in the TREC founding
paper from October 6th 2003 (see attachment - it is very interesting to
read this over 5 years old paper!) are beginning to become a reality,
thanks to the Union for the Mediterranean and its Mediterranean Solar
Plan (MSP).
This is a very good message to all of us who worked for this goal since
5 years.



In fact, essential targets of the MSP are based on the DESERTEC Concept
presented in our White Paper summarizing the DLR studies MED- and
TRANS-CSP, and furthermore, as a senior member of the French Ministry
for economy and finance told me at the end of the Ministerial meeting on
the Solar Plan, on Saturday, 22/11 in Paris, also the conception of the
Solar Plan was directly stimulated by our work. After the sessions had
ended, he approached me to tell me: " Mr. Knies, you should know: TREC
is the father of the Solar Plan."
I replied that each success has many fathers, and that I know that there
are many who contributed! But he insisted that our work gave the
decisive kick to the French government, at the end of 2007.
He told me that he had been reading the TREC web sites since some time
and that he copied material, in particular the fresh White Paper on
DESERTEC, and gave it to colleagues in the government who were working
on the plans for the Mediterranean Union (now: Barcelona Proces: Union
for the Mediterranean), and that the information about the DESERTEC
Concept was recieved with great interest.

Indeed, I remember how we were surprised when Michael Straub was
approached by the French Embassy in Berlin because of the DESERTEC
Concept, on January 17th 2008, and then at January 25th, when I received
an e-mail from /Tristan Mocilnikar/ from the French Presidential office
which said:
"We are very much interested in these ideas. Can we have a talk about
that ?"
We immediately had one and several long phone conversations followed.

The approach by the French embassy was triggered by our presentation of
the DESERTEC-Concept at the "Zukunftssalon" of 4 MdBs ( /Hans-Josef
Fell, Josef Göppel, Michael Kauch, and Michael Müller/) in Dresdener
Bank, at November-6 2007, and the approach by the Presidential Office
went back to a recommendation to /Tristan Mocilnikar/ by /Paul Suding/
from REN21.
The DESERTEC Concept had also been brought to the attention of the
European Parliament at a public event, organized by 4 MEPs (/Matthias
Groote, Rebecca Harms, Vittorio Prodi and Anders Wijkman/) ****** in
Brussels, by His Royal Highness /Prince Hassan bin Talal /from Jordan,
on November 28th, and by handing over of the White Paper to the
Parliament's president Prof. /Gert Pöttering/. As a follow up, this
presentation led later to an appeal of 25 MEPs to the President of the
European Council, /Nicolas Sarkozy/, and to the President of the
European Commission, /Jose Manuel Barroso/.

Our communication with the French authorities in January then lead to an
invitation to the French embassy in Berlin at February 12th, to a 2+1/2
hour meeting with 3 representatives from the embassy, where we then were
asked about many details and about the status of the DESERTEC project.
At this meeting we were assured that France was seriously looking into
solar energy projects with the intent to create cooperation between
Europe, the Middle East and North Africa, along the lines rolled out in
the DESERTEC Concept, even though France was pushing for nuclear energy
projects in this region at the same time. We were informed that its
nuclear power plans France would continue to pursue bilaterally and
directly with countries in this region. The solar energy projects as
envisaged in the MED-CSP and TRANS-CSP studies of DLR and then
summarized in our White Paper " The DESERTEC Concept", would be needed
in addition for the upcoming power demands, and could be the core of
joint efforts in the EUMENA region and become an important activity of
the Union for the Mediterranean.
We were also asked if we would know or what we would expect how the
German government might react when approached with this proposal.

The DESERTEC Concept then became a basic part of the first French
preliminary working paper for the Solar Plan from February 6th.
The communication and the cooperation with French President's office and
with French government branches in the run-up to the July 13th event was
very pleasant. We are glad that we not only contributed to the CSP
studies for the German Government, but by our work also to the transfer
of the outcome of these studies to European politics.
Now there is the Solar Plan, and it is officially called the flagship
project of the Union for the Mediterranean!

This is exactly what TREC originally wanted to achieve, but it is more
than most of us believed we ever would achieve.
With pleasure we here acknowledge the role of Minister /Jürgen Trittin/
who approved the financial support for the DLR-studies so swiftly at the
end of 2003, and the approval of the AQUA-CSP study by BMU under
Minister /Sigmar Gabriel/. We also enjoyed supporting efforts from
various sides, in particular from the Potsdam Institute of Climate
Change Impact Research (PIK), from the e-parliament network, and from
ESTELA association.

I thought you all should be informed on this very important process.

The new DESERTEC Foundation will now accompany and support the further
development of this great endeavour, to make it a real success on the
ground, and to spread this concept to other parts of the world with the
aim: DESERTEC - clean power from deserts for a sustainable world of 10
billion people.


My best regards
Gerhard

PS: feel free to pass on this e-mail to further people with an interest
in DESERTEC.

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Partecipa alla CYBER-AZIONE per un futuro libero dai rischi dell'OGM

"Il governo austriaco ha pubblicato uno studio molto preoccupante sui rischi sanitari legati agli OGM: topi nutriti con mais transgenico hanno mostrato effetti negativi sulla fertilità, generando meno prole rispetto a topi alimentati con mais non-OGM. Questo dimostra quanto poco sappiamo degli organismi geneticamente modificati e del loro impatto a lungo termine sulla salute e sull’ambiente. Dimostra anche quanto sia lacunosa l’attuale procedura di valutazione dei rischi a livello europeo.

Ora abbiamo un’occasione d’oro: il prossimo 4 dicembre i ministri dell’Ambiente europei si riuniranno per decidere se rafforzare o meno il sistema di valutazione dei rischi OGM."

MANCA 1 giorno AL VOTO DEL CONSIGLIO DELL’AMBIENTE EUROPEO!! SCRIVI SUBITO AI MINISTRI!

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"Contro i nuovi barbari del clima"

Da Greenpeace.it
Alla fine, comunque, gli inquinatori hanno vinto: la case automobilistiche restano libere di inquinare per altri 10 anni senza nuovi regolamenti e restrizioni.



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2 dicembre 2008

I medici sull'incenerimento

"Una delle spinte all’incenerimento dei rifiuti a Civitavecchia è la difficoltà di smaltire circa 400.000 tonnellate / anno di ceneri e fanghi industriali estremamente tossici provenienti dalla combustione del carbone. Infatti, queste sostanze estremamente tossiche potrebbero essere bruciate nel quarto gruppo della centrale, autorizzato come inceneritore fingendo l’emergenza rifiuti da un lato ed ostacolando la raccolta differenziata dall’altro.

Gli inquinanti emessi si disperderebbero in forma gassosa nell'ambiente, insieme ad anidride carbonica, micro e nanopolveri, particolati secondari, pesticidi, diossine e molte altre sostanze tossiche.

Gli inceneritori, inoltre, sono anche dei produttori di rifiuti. La materia, infatti, non può essere distrutta ma solo trasformata in forme diverse. Quando vengono bruciati dei rifiuti, si formano nuove sostanze tossiche sotto forma di gas, di ceneri e di materiale intrappolato nei filtri. Le ceneri, altamente nocive, rappresentano circa 1/3 del peso dei rifiuti bruciati dai quali originano e circa il 45 % del peso dei rifiuti stessi.

Una preoccupazione particolare sta nel fatto che è stato dimostrato che quando le ceneri vengono utilizzate nell’edilizia, con il tempo metalli tossici possono essere rilasciati nell’ambiente minacciando la salute umana (Journal of Soil Contamination. 1996; 5 (1); 53-59).

Vengono ignorati i carburanti fossili combusti nel via vai di macchine agricole e camion.

Nel marzo scorso è stato diffuso il Report Enhance Health, studio finanziato dalla UE che aveva, fra gli altri, anche lo scopo di dare una visione globale del possibile impatto sulla salute in aree ove sono ubicati inceneritori attraverso studi pilota. Per l’Italia lo studio è stato condotto nel comune di Forlì, quartiere Coriano, ove sono ubicati due inceneritori, uno per rifiuti ospedalieri ed uno per rifiuti solidi urbani. L’indagine condotta con metodo Informativo Geografico (GIS) ha riguardato l’esposizione a metalli pesanti - stimata con un modello matematico- della popolazione residente per almeno 5 anni entro un’area di raggio di 3.5 km dagli impianti.

Eccessi statisticamente significativi sono emersi per quanto attiene il sesso femminile: in particolare si è registrato un aumento del rischio di morte per tutte le cause correlato all’esposizione a metalli pesanti tra il +7% e il + 17%. La mortalità per tutti i tumori aumenta nella medesima popolazione in modo coerente con l’aumento dell’esposizione dal +17% al +54%. In particolare per il cancro del colon-retto il rischio è compreso tra il + 32% e il +147%, per lo stomaco tra il +75% e il +188%, per il cancro della mammella tra il +10% ed il +116%. Per i sarcomi, considerando insieme i due sessi, il rischio aumenta di oltre il 900 %.

Questi risultati sono del tutto coerenti con numerose altre segnalazioni presenti al riguardo in letteratura.


In difesa della popolazione

Coordinamento Nazionale dei Comitati dei Medici per l’Ambiente e la Salute (Lazio)

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Il 4 dicembre tutti a Tarquinia

Tarquinia, giovedì 4 dicembre alle ore 16,00 cittadini ed esperti a confronto sul tema dello sviluppo sostenibile e delle energie rinnovabili: proiezioni, incontri e dibattito da non perdere nella sala consigliare comunale.

“INFORMIAMOCI” è il titolo di un importante appuntamento ricco d’iniziative sul tema dello sviluppo sostenibile e delle energie rinnovabili che si terrà giovedì 4 novembre presso la Sala Consigliare del Comune di Tarquinia. Coordinatrice della giornata la giornalista Anna Pacilli. Un momento importante per le comunità locali visto che i cittadini s’incontreranno e con l’aiuto di alcuni esperti potranno discutere ed informarsi sulle scelte che possono migliorare il loro futuro.

Il programma prevede alle 15,30 Buon Viaggio Enel: Cambiare gestore di energia elettrica, tutto ciò che è utile sapere per non rimanere “fulminati” o“carbonizzati”. Interviene Pietro Raitano, direttore de “L’Altra Economia”. Alle ore 16,00 Il percorso ad ostacoli della legge, Tarquinia chiede aiuto al Parlamento Europeo: la questione dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) a Torre Valdaliga Nord. Chiarimenti e domande all’On. Roberto Musacchio, Vice-Presidente della Commissione Clima del Parlamento Europeo. Alle 16,15 Oncologia e territorio:“Morire a norma di legge”. Intervengono la Dott.ssa Sofia Rosati, il Dott. Mauro Mocci, il Dott. Giovanni Ghirga ed il Dott. Gianni Viti. Alle 16,45 Spagna, obiettivo solare termodinamico raggiunto: Illustra un importante progetto l’Ing. Thorsten Rauch. Alle 18,00 Scegliere e comprare con intelligenza: G.A.S. Gruppi di Acquisto Solidali, ntervento sul tema di Stefano Dell’Anna. Ore 18,30 la proiezione di un interessante documentario autoprodotto: La storia del territorio vista dai “Cittadini liberi”. Infine alle 18,45 Una grande risorsa: I comitati cittadini sparsi sul territorio ma uniti dalla rete e la loro battaglia a difesa dell’ambiente: intervengono tra gli altri Dario Tamburrano, esperto in “Energie Alternative” Serenetta Monti, consigliere comunale di Roma eletta dalla società civile, Roberto Pirani, esperto in“Gestione e riduzione di materiali post-consumo”.

COMITATO CITTADINI LIBERI

www. c i t t a d i n i l i b e r i . b l o g s p o t . c o m

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1 dicembre 2008

L'incenerimento dei rifiuti (aka termovalorizzazione) è una speculazione criminale. Esistono alternative convenienti e non autodistruttive.

Pubblichiamo le dure parole del dott. Marco Di Gennaro contro l'ipotesi (su cui noi mettiamo in guardia da anni) di incenerimento dei rifiuti nelle centrali di Civitavecchia.

"Un progetto criminale. Non si può definire altrimenti l’ipotesi di bruciare “monnezza” nelle centrali. Avere previsto che per il quarto gruppo di TVS, anzichè la prevista chiusura , così come per TVN, si sarebbero avanzate scandalose proposte non ci consola. Carbone, traffico, navi dai neri fumaioli, discariche di rifiuti tossici, residuati bellici di gas micidiali, inquinamento elettromagnetico, un depuratore maleodorante ed ancora, per qualcuno, non basta.

Invece di migliorare un ambiente gravemente compromesso si vuole dargli il colpo di grazia senza alcuna preoccupazione per la nostra salute. Si capisce, allora, perché nulla si è fatto per far decollare la raccolta differenziata, unica vera soluzione di civiltà al problema dei rifiuti e perché si vuole strangolare Etruria servizi negandogli i 2 milioni di euro dovuti . Creata la falsa emergenza, ripercorrendo un copione già visto, qualche “furbetto” proporrà la miracolosa ricetta dell’incenerimento dei rifiuti cercando di convincerci che questo porterà soldi, occupazione ( ??) e riduzione delle tariffe che, con un tempismo premeditato, si è ventilato, in questi giorni, di aumentare.
Come se non bastasse ci diranno pure che bruciare monnezza non inquina, anzi fa bene alla salute. Fino a quando permetteremo a questi imbonitori senza scrupoli di offendere la nostra intelligenza, rovinare la salute dei nostri figli, consegnare un ambiente degradato alle generazioni future?
E’ ora di finirla di speculare sui bisogni della gente offrendo morte in cambio di pane. Civitavecchia ha la responsabilità di gestire i suoi rifiuti non di essere l’immondezaio del Lazio o, addirittura, dell’Italia. Abbiamo già dato, anche troppo; è criminale chiederci di più.
E se qualche premio ci fosse stato da dare per il carbone, sarebbe stato molto più indicato un bel Tapiro.

Dott. Marco Di Gennaro

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Sulle dichiarazioni di Di Gennaro vedi anche qui

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