No al carbone Alto Lazio

27 novembre 2009

Discarica illegale TVN, "Evidenti le violazioni dell'Enel"

Fonte: centumcellae.it
I rifiuti abbandonati, i sacchi accastati ed i cumuli di polveri sospette all'interno del cantiere di Torre Valdaliga Nord, oggetto in questi giorni di una indagine della magistratura, sono stati al centro del convegno “Centrale a carbone: né controlli, né prescrizioni”, organizzato da Legambiente e dal Coordinamento dei Comitati contro il Carbone”, che si è svolto questo pomeriggio (ieri, ndr) all'aula Calamatta.

All’incontro sono intervenuti Amelia Ciampa e Maurizio Puppi per Coordinamento dei Comitati, Paolo Giardi per il Comitato dei medici, l'Avv. Enrico Veneruso, Franco Boriello, Segretario generale della Cgil CdlT, e Corrado Carrubba, Commissario Straordinario dell'ARPA Lazio.
'L’area posta sotto sequestro, contenente cumuli di rifiuti di ogni tipo, appare più come una discarica che come un cantiere – ha dichiarato Lorenzo Parlati, Presidente di Legambiente Lazio – Altro che parco o pista ciclabile, ovvero le opere compensative descritte nella Via! Si tratta di una palese violazione del Piano di Gestione dei Rifiuti, che prevedeva la descrizione delle quantità rifiuti per categoria CER, delle modalità di smaltimento, delle discariche di destinazione finale, delle modalità di riutilizzo dei materiali recuperabili. A questo punto non possiamo che continuare a rilevare le innumerevoli incongruenze contenute nella domanda per il rinnovo dell’Aia, già evidenziate con delle Osservazioni inoltrate nello scorso agosto alla Direzione generale per la salvaguardia ambientale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio del Mare'.
Sul fronte delle prescrizioni mancate che Legambiente ha già segnalato alle istituzioni di controllo, con tanto di Esposto alla Procura di Civitavecchia, da rilevare, come denunciato dall'associazione ambientalista, "il mancato completamento della rete di monitoraggio della qualità dell'aria, con le centraline collocate in punti inadatti alla rilevazione ed i dati dell'inutile Osservatorio Ambientale che non vengono comunicati dal 2005, mentre la rete dell'ARPA deve ancora essere avviata. Un’altra violazione è da registrarsi sul fronte del biomonitoraggio ambientale, che non considera diversi aspetti e per certi versi è stato condotto con metodologie ormai superate. “Ciliegina sulla torta”, il già discutibile trapianto di Posidonia Oceanica, che presenta diverse aree distrutte, per le quali non sembra esistere nessuna manutenzione'.
'Dove sono andati a finire i dati del sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni SME? - ha commentato Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio - Tra le innumerevoli prescrizioni mancate da parte della centrale, Legambiente si chiede in particolare se questi dati esistano realmente, ed in tal caso vuole che siano comunicati e convalidati dall’Arpa, nonché resi accessibili ai cittadini in qualsiasi momento. Si delinea un quadro dell’impianto sempre più fosco ed incerto, per cui torniamo ad appellarci alle istituzioni e agli organismi di controllo perché intervengano al più presto, verificando se esistano le condizioni stesse perché la centrale continui a rimanere in funzione. Va più complessivamente colta l'occasione dell'approvazione del piano energetico regionale per ridurre la pressione sull'area, confermando la proposta di dismissione per l'altra centrale di Torre Valdaliga Sud (TVS), che sorge a pochi metri da questa, e puntando invece sul risparmio energetico e le fonti rinnovabili'.

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