No al carbone Alto Lazio

26 dicembre 2009

Per una nuova legge regionale sui rifiuti

Comunicato - riceviamo e pubblichiamo

"La Campagna pubblica Non Bruciamoci il Futuro annuncia che oggi procederà a depositare le firme raccolte in tutto il Lazio nei sei mesi che hanno visto progressivamente crescere l’interesse ed il coinvolgimento di centinaia di associazioni, comitati, movimenti civici e forze politiche regionali nel sostenere e concorrere alla prima vittoria alla battaglia per un nuovo ciclo dei rifuti:
circa 12.000 cittadini nel Lazio, oltre altre migliaia di firme che stanno arrivando a tempo scaduto, che sostengono una nuova ed alternativa legge regionale, scritta dai cittadini stessi.

Le motivazioni della Proposta di una nuova Legge regionale sui rifiuti nel Lazio sono diverse e fondamentalmente riconducibili all’attuale illegittimità di una “decotta” normativa regionale del 1998 ancora in vigore che la attuale maggioranza non è stata in grado di cambiare, soprattutto alla luce degli obblighi di legge previsti dal Testo Ambientale nazionale in vigore dal 2006 e dalla prossima introduzione delle norme contenute nella Direttiva CE 2008/98.

Nel Lazio risultano ancora quasi sconosciute le fasi della Prevenzione e Riduzione dei rifiuti, del Riuso di prodotti riparabili , del Riciclo con particolare riferimento alla raccolta porta a porta e del Recupero con trasformazioni in materiali nuovi riciclati, puntando per l’85% solo sullo Smaltimento in discarica od nei nuovi inceneritori oltre ad aver raggiunto un misero 18% di raccolta differenziata invece del 45% previsto dalle norme.

La nostra proposta di una nuova legge regionale sui rifiuti si basa quindi:

1. Sulla dichiarazione di rifiuto dell’incenerimento come sistema di smaltimento dei rifiuti accettabile dal punto di vista dell’enorme danno ambientale e sanitario, della appurata inefficienza industriale, dello sperpero di risorse pubbliche e dei costi a carico degli utenti,
2. sulla applicazione della “Gerarchia di trattamento” in linea con le norme in vigore,
3. sull’obbligatorietà della raccolta differenziata porta a porta invece della raccolta stradale con i cassonetti, con un periodo di massimo due anni per la riconversione,
4. sullo scioglimento del monopolio dei rifiuti esistente di fatto, separando per legge chi gestisce raccolta e riciclaggio da chi gestisce smaltimento con discariche ed inceneritori,
5. sull’introduzione di una tassa “contro l’usa e getta” e nel contempo di una incentivazione economica ai materiali comportabili e riciclabili,
6. sull’introduzione di un processo di reale partecipazione/informazione dei cittadini e dei Comitati ed associazioni locali alle decisioni in materia di gestione del ciclo dei rifiuti ed alle verifiche dei dati di inquinamento sugli impianti esistenti.


Campagna pubblica Non Bruciamoci il Futuro

Il Portavoce
Massimo Piras

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