No al carbone Alto Lazio

11 luglio 2010

Carbone e nucleare, pesi morti dell'innovazione

Sulla Terza edizione di Energy [R]evolution, (vedi PDF) un articolo da Ilsostenibile.it:


La terza edizione di “Energy [R]evolution”, commissionata da Greenpeace e dall’European Renewable Energy Council (EREC) e presentata oggi a Bruxelles mostra come l’obiettivo del 100% di fonti rinnovabili ed efficienza può aiutare l’Europa a riguadagnare i vantaggi competitivi nella sfida tecnologica con Usa e Cina, senza dover ricorrere al nucleare e al carbone. Secondo lo studio, condotto dall’Istituto di termodinamica Tecnica del Centro Aerespaziale tedesco (DLR), il 97% dell’elettricità e il 92% degli usi energetici totali possono venire dalle fonti rinnovabili al 2050, tagliando le emissioni di CO2 del 95%.
Anche prendendo in considerazione i costi dei maggiori investimenti, i risparmi sui combustibili fossili consentirebbero un risparmio economico nell’Ue di 19 miliardi di euro all’anno fino al 2050. Diverse centinaia di migliaia di posti di lavoro verrebbero creati dando impulso alle econome europee.

‘Quarant’anni fa – si legge in una nota Greenpeace – le rinnovabili erano un sogno, oggi sono una realtà e nei prossimi 40 anni devono diventare la norma. Carbone e nucleare sono i pesi morti per l’innovazione, mentre le rinnovabili possono sviluppare ancora nuove tecnologie, creare posti di lavoro e sicurezza energetica. Per sbloccare questo potenziale, la Commissione europea deve studiare i benefici e la fattibilità di uno scenario energetico rinnovabile al 100%. La volontà politica è quello che manca per un futuro energetico sostenibile in Europa’ Se si confronta il rapporto presentato oggi con altre “roadmap” per il 2050 si vede che “Energy [R]evolution” è ambizioso ma basato su ipotesi realistiche e che può fornire energia in modo flessibile, producendola più vicino a dove viene consumata e con un mix bilanciato di fonti che garantisce una vera rivoluzione energetica. Per trasformare l’Energy [R]evolution in realtà, l’Ue deve realizzare le sue ambizioni nella sfida ai cambiamenti climatici, bloccare i massicci sussidi alle fonti fossili e al nucleare e sostenere attivamente la creazione di una forte economia basata sulle fonti pulite di energia.

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