No al carbone Alto Lazio

16 agosto 2010

Sulla centrale di Bastardo, in risposta a Bastioli

Comunicato stampa dal Comitato per l'Ambiente di Gualdo Cattaneo

"In risposta alle gravi affermazioni del capogruppo socialista alla Provincia Enrico Bastioli, il Comitato per l'Ambiente di Gualdo Cattaneo, associazione spontanea di cittadini che dal 1994 si occupa delle problematiche territoriali in materia di ambiente, intende puntualizzare quanto segue:

che la centrale di Bastardo non rappresenta più da almeno quindici anni una “infrastruttura fondamentale” per l'economia locale e men che meno regionale, dato che il territorio ha trovato nei settori emergenti dell'enogastronomia e del turismo la chiave di volta per uno sviluppo sostenibile e rispettoso delle sue autentiche vocazioni. La persistenza di un simile impianto, inoltre, rischia di danneggiare seriamente l'immagine del prodotto tipico locale, in primis Sagrantino DOCG ed Extravergine d'oliva DOP

che la centrale a carbone di Bastardo risulta fra le più inquinanti d'Europa, se si comparano i dati relativi ad altri impianti come ad esempio la centrale di Brindisi “Federico II”. Sarebbe stato sufficiente che Bastioli leggesse i dati ufficiali APAT del registro INES-EPER, liberamente consultabili da internet, per essere adeguatamente informato sulla realtà dei fatti. Inoltre non va dimenticato che ben due studi di biomonitoraggio ambientale commissionati dal Ministero per l'Ambiente, relativi alle annualità 2005 e 2006, hanno evidenziato concentrazioni di metalli pesanti (mercurio, cadmio, arsenico, vanadio, zinco etc.) nel territorio tali da indurre a considerare come “non buona” la qualità dell'ambiente a Gualdo Cattaneo e dintorni;

che la centrale di Bastardo è stata recentemente dichiarata “altamente inquinante” perfino da un autorevole rappresentante del Governo, per la precisione il Ministro Calderoli, il quale in un'intervista ad un quotidiano a diffusione nazionale rimarcava la necessità della sua dismissione;

che, nel 2010, la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è una realtà consolidata al punto che l'eccellenza nell'innovazione tecnologica è rappresentata anche da autorevoli aziende radicate nei comuni limitrofi (vedasi Angelantoni).

    Tutto ciò premesso e considerato, riteniamo irresponsabile il voler a tutti i costi ancorare il territorio al medioevo industriale in nome di interessi corporativi che nulla hanno a che vedere con il reale sviluppo ed il benessere del comprensorio. La centrale toglie al nostro territorio molto più di quanto nono sia capace di dare, in termini di inquinamento, di dequalificazione e di arretratezza socio-economica che risulta lampante se si confrontano Gualdo Cattaneo e Giano dell'Umbria a Comuni quali Todi, Bevagna, Montefalco, Massa Martana e via dicendo.
    Per quanto riguarda l'operato del Comitato, ci dichiariamo pronti ad intervenire sottoponendo il problema ad ogni grado di giudizio, arrivando se necessario alla Corte Europea, qualora a qualcuno venisse in mente di tentare di bypassare i valori soglia delle emissioni in nome dell'ormai tristemente noto “ricatto occupazionale”.

    Enrico Cerquiglini, Raoul Mantini

    Presidente, Coordinatore del Comitato per l'Ambiente di Gualdo Cattaneo

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