No al carbone Alto Lazio

29 settembre 2010

La dott.ssa Litta sulle emergenze ambientali e sanitarie della Tuscia

Da UnoNotizie.it
"La dottoressa Antonella Litta, medico di medicina generale e referente per Viterbo dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e' stata invitata a partecipare al Congresso nazionale della Società Italiana di Medicina Generale - Simg - che si svolgerà ad Arezzo dal primo al 2 ottobre 2010.
La dottoressa Litta interverrà sul tema: "Fattori di rischio ambientali emergenti: ruolo dei medici di medicina generale nelle istituzioni, nella professione e nelle ong per la tutela dell'ambiente e la promozione della salute".

Nella sua relazione la dottoressa Litta illustrerà le attuali criticità ambientali del territorio viterbese e i connessi rischi sanitari per la popolazione insieme al ruolo di prevenzione, informazione e denuncia dei danni ambientali che possono e debbono svolgere i medici di medicina generale.
Queste figure professionali, che come previsto dal Sistema sanitario nazionale operano diffusamente su tutto il territorio italiano, sono anche i primi interlocutori dei cittadini e possono interagire con le istituzioni sanitarie e amministrative, locali e nazionali, sollecitando scelte e programmi di difesa dell'ambiente e quindi della salute.
Un ruolo che spetta a tutti i medici e che e' stato riconosciuto come fondamentale anche dal nuovo codice di deontologia medica che all'art. 5 afferma: "I medici debbono considerare l'ambiente nel quale l'uomo vive e lavora come elemento determinante e fondamentale per la salute dei cittadini".



Di seguito una breve sintesi della relazione

Il territorio viterbese e' un' area di grande rilevanza per il suo prezioso patrimonio naturalistico, paesaggistico, artistico, storico e culturale. Questo territorio custodisce importantissimi siti archeologici noti in tutto il mondo ed e' ricco di paesaggi caratterizzati da vaste aree verdi, laghi e da un bel litorale marino che si estende fino alla Toscana. E' una terra che conserva numerosi preziosi monumenti etruschi, romani e medioevali, tra cui tratti dell'antica via Francigena una via di devozione percorsa dai pellegrini che da tutta Europa si recavano a Roma. Viterbo, il capoluogo della provincia, e' una bella città medievale, famosa anche per la pregiata area naturalistica e termale del Bulicame, un'area di particolare bellezza e fascino ricordata da Dante Alighieri nella Divina Commedia.

Questo territorio così particolare e suggestivo e' purtroppo sottoposto ad una vera e propria aggressione dal punto di vista ambientale e ciò genera le condizioni di un concreto pericolo per la salute della sua popolazione.
La qualità dell'aria e' infatti già compromessa dalla presenza del più grande polo energetico d' Europa, costituito dalle centrali di Civitavecchia e Montalto di Castro, alle quali ora si e' aggiunta la centrale riconvertita a carbone di Torre Valdaliga Nord.
I poteri criminali hanno sversato tonnellate di rifiuti tossici in cave e discariche abusive, non ancora bonificate.
Molti Comuni del viterbese, e particolarmente quelli più prossimi alla capitale, sono sottoposti ad ampie, violente, dissennate cementificazioni.
Il sottosuolo per le sue peculiari caratteristiche geologiche presenta una elevata radioattività dovuta al gas radon.

Le acque destinate a consumo umano, anche per le tipiche caratteristiche geologiche dell'area, presentano valori elevati di sostanze tossiche e cancerogene tra cui l'Arsenico (un cancerogeno di classe 1, secondo l'Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro - Iarc) e sono perlopiù dichiarate potabili solo in virtù di continue deroghe alle vigenti disposizioni di legge e senza alcuna considerazione degli obiettivi di qualità indicati a garanzia della salubrità delle acque dalla comunità scientifica internazionale.
Uno dei più importanti bacini lacustri viterbesi, il lago di Vico, che fornisce la maggior parte delle acque erogate negli acquedotti dei comuni di Caprarola e Ronciglione, presenta ormai da anni un documentato degrado del suo ecosistema: marcata riduzione dell'ossigeno disciolto nelle acque, eutrofizzazione con notevole incremento della biomassa algale, periodiche e consistenti fioriture del cianobatterio Plankthotrix rubescens, denominato comunemente "alga rossa", che produce una microcistina dannosa per la salute delle persone, per la flora e per la fauna, e classificata sempre dall'Agenzia internazionale di ricerca sul cancro come elemento cancerogeno di classe 2b.

Le acque di questo lago, anche per la sua origine vulcanica, presentano inoltre elevati livelli di arsenico; elemento cancerogeno di classe 1, come già detto, e con azione di interferente endocrino.
Il territorio viterbese proprio per queste problematiche ambientali dovrebbe essere difeso e in alcune aree risanato, invece si preannunciano ulteriori minacce di danni ambientali: quella rappresentata dalla costruzione di una centrale nucleare a Montalto di Castro e quella, ventilata ormai da anni, della realizzazione di un mega-aeroporto per voli low cost nella città di Viterbo.
Non occorre ripetere qui le formidabili argomentazioni scientifiche per opporsi alla centrale nucleare: la popolazione di Montalto e del viterbese sono già state protagoniste negli anni '70 e '80 di una tenace ed infine vittoriosa opposizione al nucleare, culminata nel referendum del 1987.

Quanto al mega-aeroporto a Viterbo, se quest'ultimo dissennato progetto avesse seguito si devasterebbe irreversibilmente l'area termale viterbese e sarebbero compromesse irreparabilmente le attività' economiche legate all'agricoltura e alla zootecnia di qualità con il conseguente inquinamento della catena alimentare e l'incremento del rischio per la salute delle persone e in particolare per quella dei bambini. La realizzazione di questa infrastruttura, proprio a ridosso di popolosi quartieri di Viterbo, devasterebbe per sempre l'area del Bulicame, dell'orto botanico e delle terme, e imporrebbe ai cittadini di Viterbo un gravissimo inquinamento dell'aria, acustico ed elettromagnetico.

L'azione dei medici, e in particolare dei medici di medicina generale, può costituire - e in molti casi ha già costituito - un sicuro argine a questi progetti di devastazione ambientale, e rappresenta un'azione concreta tra le più importanti in materia di prevenzione primaria e tutela della salute che si esplica attraverso lo studio e la documentazione delle problematiche ambiente-salute e una corretta informazione dei propri pazienti e di tutti i cittadini.

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