No al carbone Alto Lazio

19 gennaio 2011

Savona: Tirreno Power si difende dalle accuse usando i suoi lavoratori come scudi umani

Da Savonanews.it
“L’azienda esprime profondo sconcerto e indignazione per l’iniziativa mediatica assunta oggi da un Comitato denominatosi Unione cittadini”.

Inizia così la replica di Tirreno Power all’esposto-denuncia presentato oggi in Tribunale a Savona con la richiesta di porre sotto sequestro la centrale termoelettrica di Vado Ligure, riportano alcuni organi di informazione dalla stessa sponsorizzati.

Per l'azienda l'esposto sarebbe "Una richiesta pretestuosa e priva di fondamento giuridico" pur non conoscendo i contenuti delle 26 pagine degli atti che la riguardano.

“Tirreno Power si riserva di fare tutti i passi legali necessari per tutelare l’immagine e la reputazione dell’azienda e dei tanti lavoratori che vi operano”

Questo è un classico: assimilare la propria reputazioni a quella dei lavoratori. Peccato che le due cose siano ben distinte.

I lavoratori non c'entrano nulla e sarebbe bene per decoro tenerli fuori da questa impasse aziendale senza usarli come scudi umani. Sarebbe bene che fosse la stessa tirreno power a lasciarsi consigliare dai suoi molteplici uffici stampa per mantenere una reputazione che scricchiola, già da quando il nr. 1 del PD savonese Di Tullio li bollò come "interlocutori non affidabili".

Indignati sono semmai i Cittadini che respirano, e gli enti locali (che certo non lo nascondono) per una condotta contraria ad ogni principio di cautela e di ascolto del territorio. Utili privati, inquinamento pubblico, è un costrutto comodo ma che non funziona più, perchè quando la trasparenza è assai poca 364 giorni l'anno, i controlli discutibili e/o autoreferenziati, hai voglia a spiegarla ad un malato di cancro che le emissioni sono nelle soglie consentite.

Forse un maggior ricorso alla impensabile soluzione del metano, comodamente allacciato da Snam a spese pubbliche, e un poco di sincerità in più su un combustibile fossile ottocentesco che si insiste ad utilizzare anche in centri abitati come Vado, Quiliano e la provincia di Savona - nonostante la contrarietà di tutti salvo le parti economicamente interessate - ossia un suo celere abbandono, aiuterebbe Tirreno Power e il suo gruppo - che si vanta di produrre "energia sensibile" - ad incorrere in un (forse) minor fatturato, ma anche in un minore periodico imbarazzo.

Forse più che preoccuparsi della propria immagine Tirreno Power bene farebbe ad occuparsi della Salute Pubblica, secondo Costituzione, più che con siti verdognoli, spazi pubblicitari, e dichiarazioni magniloquenti sull'ambiente, senza menzionare il nero carbone, se possibile.

ilpunto@savonanews.it

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