No al carbone Alto Lazio

25 aprile 2011

Gli inganni di Sorgenia

In più occasioni abbiamo già messo in guardi i lettori sulle balle spacciate negli spot pubblicitari di Sorgenia.

Da ecoblog
Il greenwashing, si sa, è sempre dietro l’angolo. E di solito rende abbastanza bene. Il caso di Sorgenia è emblematico: una campagna pubblicitaria tutta impregnata sullo slogan “energia sensibile” e sulla produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile.
E, allo stesso tempo, manovre di mercato che con le rinnovabili non hanno nulla a che vedere. Come l’acquisto della Tirreno Power che gestisce (e sta per “ristrutturare”) la centrale a carbone di Vado Ligure. Una centrale che ha recentemente ottenuto l’Aia dal Ministero dell’Ambiente ma che, giura l’azienda, verrà riconvertita ancora più pesantemente di quanto l’Autorizzazione integrata ambientale imporrebbe.
Mezzo impianto, infatti, verrà trasformato a carbone con tecnologia “USC”, ultra super critica. Che sta, più o meno, per “supercalifragilistichespiralidoso” visto che carbone era e carbone resta, con tutto il contorno di emissioni di CO2 e polveri sottili.

Tirreno-Sorgenia, però, giura che nel pacchetto “USC” entreranno anche 180 MW di energia rinnovabile. E quindi, di punto in bianco, anche il carbone diventa “sensibile”. Eppure, va detto e ricordato, Sorgenia è un grosso operatore del termoelettrico a gas naturale. Combustibile sì fossile, ma molto meno inquinante rispetto a petrolio e carbone. Quello che di solito si chiama “male minore”.

Ora, visto che saggiamente (o furbescamente?) il governo ha deciso di fare un passo indietro sul nucleare, sarebbe anche il caso che si capisse quale combustibile e quali tecnologie incentivare e quali mettere al bando.

Il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, promette una “nuova strategia energetica nazionale” entro 12 mesi. Ma è lo stesso ministro che a inizio marzo ha promesso i nuovi incentivi statali all’energia fotovoltaica “entro due settimane“.

Per non parlare del fatto che, assai probabilmente, in questa fantomatica strategia nazionale ci sarà poco spazio per il risparmio energetico che, con i soldi del nucleare, ci potrebbe far risparmiare almeno un paio di centrali nucleari. Ma anche a gas, petrolio, carbone, carbone pulito, carbone supercalifragilistichespiralidoso…

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