No al carbone Alto Lazio

22 maggio 2011

Civitavecchia museo (a cielo aperto) dell'amianto?

Comunicato di G. Pedrini - Segretario Fiamma
"Apprendiamo, oggi, con viva soddisfazione da una parte e con disappunto dall’altra che i Militari della Tenenza della GdF di Piedimonte Matese (Ce), sotto la guida del Procuratore Capo della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (Ce), in ottemperanza al Protocollo d’intesa, sottoscritto tempo addietro presso la Prefettura di Caserta alla presenza dei Ministri dell’Interno, della Giustizia e dell’Ambiente, nell’ambito delle attività finalizzate alla prevenzione e contrasto delle violazione in materia di salvaguardia ambientale, hanno proceduto al sequestro dei capannoni di alcune aziende, per un totale di 27.000 mq, tutti ricoperti con lastre di amianto. Nel corso dell’attività ed in particolare dell’operazione “Aria pulita”, inquadrata in una più vasta e complessa attività di controllo del territorio, i militari delle Fiamme Gialle hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria, i proprietari dei capannoni per “inosservanza del divieto di abbandono”, “attività di gestione di rifiuti non autorizzata” regolamentate e sanzionate dal Testo Unico in materia ambientale, per “omessa denuncia di materiale infiammabile”, “assenza del certificato di prevenzione incendi”, “inottemperanza di un provvedimento emesso dall’Autorità”, “getto pericoloso di cose” e “violazioni in materia di sicurezza sul lavoro”! Tutti sappiamo che l’amianto, di cui la nostra “ridente” città riteniamo costituisca l’unico esempio di museo all’aperto di numerosissimi reperti archeologici di epoca post-industriale, con l’andar del tempo degrada inesorabilmente “sfarinandosi” letteralmente ed integralmente nell’ambiente circostante con grave pregiudizio tanto per lo stesso quanto per l’uomo nel quale provoca una terribile ed inesorabile patologia tumorale conosciuta come “meselioma”. La Caserma De Carolis senza un presidio medico, le casette di legno, gli articoli 90, l’appalto delle Terme della Ficoncella , lo stato deficitario del comune, l’uso “leggero” delle carte aziendali, e tanti e tanti altri episodi dipingono un deprimente quadro in cui si tratteggia la fisionomia di una dirigenza politica tuta presa da problemi sicuramente degni di nota ma che non sembrano affrontare i grandi temi del sociale, nell’ambito di un’efficace gestione della “res publica”, ma piuttosto un proprio interesse politico immediato a scapito di quello del Popolo in nome e per conto del quale dicono, bontà loro, di esprimersi. Non possiamo non plaudire all’operato del Procuratore Capo di Santa Maria Capua Vetere e delle Fiamme Gialle della Tenenza di Piedimonte Matese per l’operazione condotta a tutela della legalità e soprattutto dell’incolumità e della salute dei cittadini e vorremmo che anche a Civitavecchia, dove l’amianto da decenni la fa da padrone nonostante i ripetuti appelli lanciati dallo scrivente tramite i mezzi di comunicazione, le coscienze dei Pubblici Amministratori, una volta tanto compissero un volo degno delle aquile e non i soliti svolazzamenti da quaglia fini a sé stessi e speriamo che il vecchio adagio latino: “ repetita iuvant” ovvero “ le cose ripetute giovano” ci aiutino a svegliare “le belle addormentate” che profondamente riposano al Pincio sognando di volare alto come normalmente fanno le aquile…..quelle vere!

Gabriele Pedrini – Segretario Federale Fiamma Tricolore

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