No al carbone Alto Lazio

10 maggio 2011

Dal comitato MODA Savona critiche a Burlando e ai sindaci di Vado e Quiliano

Da SavonaNews
"Esattamente come Tirreno Power il presidente della Regione (PD) propone il potenziamento a carbone della centrale di Vado - Quiliano. I sindaci dei due paesi interessati? Tollerano i gruppi obsoleti che dovrebbero invece immediatamente far chiudere. In 25 anni dimezzati i posti di lavoro ma nessuna protesta sindacale... Che dirà il futuro Sindaco di Savona capoluogo?

"Ormai tutti riconoscono che per la Legge Italiana e le Direttive della Ue "almeno" GLI OBOSOLETI GRUPPI A CARBONE 3 E 4 RISALENTI AGLI ANNI ’60 DOVREBBERO ESSERE SUBITO CHIUSI DALL’AUTORITA’ COMPETENTE (Comuni, Regione, Provincia, Ministeri competenti) in quanto ormai da almeno 5 anni funzionano senza la obbligatoria AIA (Autorizzazione integrata ambientale) la cui concessione è vincolata obbligatoriamente all’impiego delle BAT (Migliori tecniche disponibili)

Queste le normative in vigore che dovrebbero essere applicate:

La Legge Italiana vigente(art. 29-bis, comma 1 del D.lgl. 128/2010), pone precisi valori di emissione a camino per poter considerare un impianto esistente a carbone rispettoso delle BAT (Migliori tecnologie disponibili).

I valori di emissione al camino sono stabiliti da documenti della Commissione UE di Siviglia 2005 sulle BREF (Linee guida per le BAT), che sono punto di riferimento della Legge italiana (D.lgl. 128/2010) ed Europea.

OGGI NON VENGONO RISPETTATI DAI GRUPPI 3 E 4 A CARBONE I VALORI TABELLARI PER LE BAT CHE NON VERREBBERO NEMMENO RISPETTATI DAI GRUPPI 3 e 4 ANCHE SE VENISSERO RISTRUTTURATI (vedi allegato) E QUINDI L’AUTORIZZAZIONE AIA NON PUO’ ESSERE CONCESSA.

Articolo 29-decies (Rispetto delle condizioni dell'autorizzazione integrata ambientale). In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie, o di esercizio IN ASSENZA DI AUTORIZZAZIONE (AIA), L'AUTORITA' COMPETENTE PROCEDE secondo la gravità delle infrazioni:

c) alla revoca dell'autorizzazione integrata ambientale e ALLA CHIUSURA DELL'IMPIANTO, …. IN CASO DI REITERATE VIOLAZIONI CHE DETERMININO SITUAZIONI DI PERICOLO E DI DANNO PER L'AMBIENTE.

CI CHIEDIAMO ALLORA

PERCHE’ la Regione propone apertamente di violare la legge consentendo a T. Power ancora per almeno 5 anni di far funzionare gli obsoleti gruppi 3 e 4 a carbone (fino a che non sia realizzato nel 2016 un nuovo gruppo a carbone da 460 mw), gruppi che invece dovrebbe immediatamente far chiudere perchè non a norma?

PERCHE’ Burlando in contrasto con quanto promesso durante la campagna elettorale vuole oggi potenziare la centrale con 2 gruppi da 460 Mw al posto di 2 da 330 Mw e quindi 260 Mw in più rispetto ad oggi?

PERCHÉ Burlando definisce "strategico" per Savona - Vado il carbone visto che non lo è per Genova dove invece lascia tranquillamente (e ci sembra con "piacere") chiudere la piccola centrale Enel a carbone del porto?

PERCHÉ i Sindaci di Vado e Quiliano insieme a Provincia e Regione vogliono contro ogni "logica" e contro la legge mantenere gli obsoleti gruppi a carbone che producono più dell’80% dell’inquinamento dell’intera centrale in un territorio devastato dall’inquinamento della combustione del carbone?

NON SARÀ MICA PER AVERE LA GARANZIA DI POTER BRUCIARE IL CDR (Combustibile Derivato dai Rifiuti) nei gruppi a carbone in quantità di 36.000 – 48.000 tonnellate/anno come pianificato da Provincia e Regione avendolo tranquillamente deliberato e approvato nel Piano Provinciale Rifiuti a pag. 170 con la pericolosissima formazione nei fumi di diossine e metalli pesanti?

Riguardo poi all’occupazione, invocata oggi dai Sindacati a favore del potenziamento a carbone, ricordiamo il disastro occupazionale avvenuto durante il passaggio della centrale da ENEL (1985) alla T. Power (2006) con un crollo di occupati da 556 a 224 unità. Perché allora non si è levata nessuna protesta sindacale, mentre oggi certi sindacati sono alleati di Tirreno Power nel difendere il potenziamento, svendendo la salute pubblica, in cambio di una manciata di posti di lavoro?

Vogliamo infine ricordare a certi sidacati schierati con l’Unione Industriali e Tirreno Power quanto ci costa questo degrado ambientale sull’occupazione principale di questa provincia savonese che è basata sul turismo già in fase di grave crisi, sull’agricoltura di qualità e sui prodotti ittici i cui settori verranno irrimediabilmente colpiti (come già avviene oggi) dalle ricadute degli inquinanti sul territorio (vedi ad es. il ciclo di mercurio, cromo, nikel in pesci, frutta, ortaggi e vegetali, piogge acide sui boschi, mutamenti sul clima locale con aumento documentato dei giorni di nuvolosità ecc. ).

Ma a proposito dei "costi esterni" (per malattie, morti, eccesso di CO2, danni alle coltivazioni ecc.) dovuti all’inquinamento oggi prodotto dalla centrale a carbone e valutati secondo i criteri della Comunità Europea in almeno 140 milioni di euro/anno (vedi allegato) ….chi li paga alla comunità savonese?

La T. Power o la Regione Liguria visto che non solo ha permesso alla T. Power di funzionare nonostante le norme Europee ed italiane ma addirittura oggi si dichiara pericolosamente a favore del carbone e del relativo potenziamento voluto da T. Power?

Intanto i Savonesi (vedi delibere dei Comuni di Vado, Quiliano, Spotorno, Pietra L., Savona , Provincia ecc.) attendono da più di 20 anni il

DEPOTENZIAMENTO E LA COMPLETA METANIZZAZIONE

di questa "CENTRALE IN CITTÀ" come richiesto autorevolmente dall’Istituto Superiore di Sanità, dall’Ordine dei Medici della Provincia di Savona e come sostenuto con coerenza e determinazione dagli "Amici di Grillo" di Savona…ma al contrario i Sindaci Caviglia di Vado e Ferrando di Quiliano "solidarizzano" con Burlando: ma non erano anche loro contro il "potenziamento"?

Che cosa racconteranno ai loro concittadini?

Infine cosa potremo aspettarci dal futuro Sindaco di Savona?"



Com. MODA Savona,

Agostino Torcello, Medico Pneumologo

Virginio Fadda, Biologo

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