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30 giugno 2011

Moscherini allo scoperto, disboscata la Frasca per far posto al Terminal Cina

Da BigNotizie
"Offensive per l'intelligenza dei cittadini. Non sono definibili altrimenti le recenti affermazioni del sindaco Moscherini in relazione alla compatibilità tra la realizzazione del terminal China/Asia e la necessità di mantenere e riqualificare la costa e la pineta della Frasca – scrivono in una nota stampa congiunta Roberta Galletta (presidente sezione locale di Italia Nostra) e Simona Ricotti (responsabile della sezione civitavecchiese del Forum ambientalista) - Probabilmente convinto che tutti i cittadini corrispondano agli stessi requisiti di narcotizzazione ed acquiescenza di quanti lo circondano, il Primo cittadino continua a propinare falsità che i cittadini oramai hanno ben capito essere tali.

Fatto testimoniato chiaramente dalle centinaia di cittadini che hanno partecipato alla manifestazione del 10 giugno scorso contro lo scellerato abbattimento di quasi 2000 pini alla Frasca, e che, chiunque non sia in malafede, ha letto come correlato, anche se indirettamente, con i progetti di cementificazione dell'intera area.

Vogliamo ancora una volta ricordare che secondo il progetto di massima circolante dal 2006 la realizzazione del Terminal Asia prevede una cassa di colmata di 3.000.000 di m3 che darebbe vita ad una banchina lunga ca. 1 Km e 700 m e larga tra i 400 e i 600 m, per una superficie di 1.000.000 di m2, coronata in mare aperto da un nuovo antemurale di ca. 2 Km e, alle spalle, da una bretella stradale di 5 KM e un tronco ferroviario di 1 Km e 600 m. Il tutto collocato immediatamente a nord di Torre Valdaliga fino a occupare per il primo tratto superstite della pineta de La Frasca che, aggredita via mare dal traffico di navi gigantesche, via terra da bretelle stradali e rotaie, finirebbe per sparire definitivamente, risucchiata in pieno ambito portuale e trasformata, per giunta in parte e a tempo determinato, in un patetico campeggio artificiale, adagiato sul "ridente" accesso nord di un porto dall'impatto devastante.

Non può che mentire - continuano - sapendo di farlo chi, come il sindaco Moscherini afferma che una tale mostruosità non andrebbe a compromettere in maniera irreversibile l'area verde della pineta (dichiarata Bene di Notevole interesse ambientale com DM del 1975 e del 1985), i fondali del mare antistante la costa nel tratto tra la centrale ENEL di Torrevaldaliga e Sant'Agostino (dichiarati Sito di Interesse Comunitario SIC IT6000005) nonché le varie preesistenze archeologiche ivi esistenti (vincolate con due decreti di vincolo archeologici rispettivamente del dicembre 2008 e dell'aprile 2009).

Ormai il giochetto degli annunci, conditi di palizzate e barbecue, non convince più nessuno; se veramente il Sindaco, l'assessore Pierfederci e quant'altri vogliono persuadere la cittadinanza di voler lavorare per la valorizzazione della Frasca si adoperino, come in loro potere, per sveltire l'iter di approvazione del progetto di riqualificazione presentato nel gennaio 2010 dall'Autorità Portuale in Regione, per il quale, peraltro, sono disponibili cinque milioni di euro, e diano il loro avallo, finora palesemente ed ufficialmente negato, alla realizzazione del Monumento Naturale.

Altrimenti abbiano il coraggio di dire ai civitavecchiesi che la Frasca deve sparire per realizzare un progetto a tutto vantaggio dell'incremento dei profitti aziendali di società private, quali la Centrale Finanziaria di Giancarlo Elia Valori (Espresso 09.10.2010), con cui il Primo Cittadino ha, peraltro già firmato, sin dal 5 marzo 2008, uno specifico protocollo d'intesa e magari, per amor di trasparenza, raccontino pure che, proprio in queste ore, la cinese HNA sta acquistando sostanziose quote societarie della stessa (Sole 24ore 08.06.2011).

Insomma - concludono Galletta e Ricotti - abbia il coraggio di dire, il Primo Cittadino, che invece di rispondere alle istanze dei civitavecchiesi, che chiaramente si sono espressi per il mantenimento della Frasca e contro la realizzazione del terminal Asia, è molto più propenso a rispondere a quelle di grandi privati e/o multinazionali straniere. Se non altro, nessuno potrebbe rinfacciargli di non essere stato chiaro.

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