Riceviamo e pubblichiamo:
Il Comitato dei Movimenti NO COKE dell’Alto Lazio non può restare inerte di fronte al maxi-bluff mediatico posto in essere dalla plutocratica azienda ENEL, sotto gli occhi distratti delle Istituzioni di garanzia.
Andiamo per ordine.
Noi siamo, per natura e per forma mentis, garantisti; però non siamo nemmeno talmente obnubilati nel raziocinio, a causa degli inquinanti che da decenni aggrediscono i nostri cervelli, da non accorgerci dell’enorme bluff mediatico ordito dall’Enel ai danni di una collettività asservita e ormai demotivata. Ma Noi non desistiamo e segnaliamo queste manovre diversive e pseudoscientifiche da parte dei tecnici dell’Enel che trovano risonanza in alcune testate giornalistiche locali.
La nostra buona fede e il nostro garantismo non fanno velo al nostro intelletto perché - come dicevano i nostri padri antichi: “Amicus Plato sed magis amica VERITAS “ (Sono amico di Platone, ma lo sono ancor di più della verità).
Il coordinamento dei comitati locali contro il carbone
Civitavecchia 12.12.2007
Il Comitato dei Movimenti NO COKE dell’Alto Lazio non può restare inerte di fronte al maxi-bluff mediatico posto in essere dalla plutocratica azienda ENEL, sotto gli occhi distratti delle Istituzioni di garanzia.
Andiamo per ordine.
- L’anno scorso l’Agenzia Italiana per l’Energia informò il mondo politico e imprenditoriale che la rete nazionale di produzione di energia elettrica, nel suo complesso, era (ed è) in grado non solo di soddisfare le esigenze interne (che sono di cinquantacinque mila Megawatt) ma di esportarne almeno diecimila all’anno! Quindi: la tanto decantata e urgente riconversione a carbone (pulito) NON è necessaria per i nostri fabbisogni energetici nazionali ma risponde soltanto agli smodati appetiti e profitti settoriali a tutto danno delle popolazioni inquinate dal surplus di CO2 (per rimanere nell’ambito della combustione del carbone)… surplus di emissioni che costringerà il Governo Italiano (non le aziende elettriche!) a pagare multe salate per il mancato rispetto del protocollo di Kyoto.
- Ora apprendiamo che le classifiche internazionali ci pongono agli ultimi posti per i progetti di ricerca e di attuazione di centrali energetiche da fonti rinnovabili. A nulla valgono le manovre diversive poste in essere dall’Ufficio stampa dell’ Enel che sbandiera la prossima installazione a Montalto di una centralina a pannelli fotovoltaici (cioè ad energia solare) che produrrà SEI - diconsi SEI ! - megawatt. Anche il più disinformato dei cittadini comprende che si tratterebbe di una goccia in un mare magnum e che siamo ridotti proprio male se le possibilità di sottrarci al ricatto delle forniture di gas e petrolio sono, di fatto, inesistenti!
- Il 13.11.2007 (con un ritardo di undici anni dalla direttiva europea 96\67\CE, di quattro anni dal Decreto Marzano, di due anni dal D.Legvo 51/ 2005) l’Arpa Lazio (nella figura del suo Direttore tecnico Dr.Gianfranco Bielli) ha protocollato un documento che ha per oggetto “la richiesta di RIESAME dell’autorizzazione alla riconversione a carbone di TVN.
Noi siamo, per natura e per forma mentis, garantisti; però non siamo nemmeno talmente obnubilati nel raziocinio, a causa degli inquinanti che da decenni aggrediscono i nostri cervelli, da non accorgerci dell’enorme bluff mediatico ordito dall’Enel ai danni di una collettività asservita e ormai demotivata. Ma Noi non desistiamo e segnaliamo queste manovre diversive e pseudoscientifiche da parte dei tecnici dell’Enel che trovano risonanza in alcune testate giornalistiche locali.
La nostra buona fede e il nostro garantismo non fanno velo al nostro intelletto perché - come dicevano i nostri padri antichi: “Amicus Plato sed magis amica VERITAS “ (Sono amico di Platone, ma lo sono ancor di più della verità).
Il coordinamento dei comitati locali contro il carbone
Civitavecchia 12.12.2007
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