9 dicembre 2007

Veltroni parla di rinnovabili...


Sul sito di Repubblica (vedi qui) leggiamo:
"Veltroni: dobbiamo assumere la sfida delle rinnovabili"

"Un Paese come l'Italia e un continente come l'Europa hanno il dovere di assumere la grande sfida sull'energia rinnovabile". Lo dice, dal palco del congresso di Legambiente, il segretario del Pd, Walter Veltroni, che si rifa' alle parole dettegli dal premier spagnolo Zapatero nel corso del loro ultimo incontro. In quella occasione, riferisce Veltroni, "Zapatero mi ha detto di essere contrario all'energia nucleare e di voler andare in un'altra direzione, quella dell'energia solare, eolica e fotovoltaica". Un problema che si pone anche per il nostro Paese, ed infatti Veltroni bacchetta le scelte fatte finora: "E' mai possibile che abbiamo cento pannelli solari per metro quadro contro i trecento della Grecia? E' mai possibile che tutti i nuovi edifici non possano avere una percentuale di energia rinnovabile?". Questa, per Veltroni, e' "la nuova sfida" che bisogna assumersi".


Innanzitutto speriamo che l'errore del "cento pannelli solari per metro quadro contro i trecento della Grecia" sia da imputare a chi ha trascritto l'intervento, e non a Veltroni.

Bene, molto bene, sul "no al nucleare".

Qualcuno potrebbe iniziare a gioire: il leader del futuro PD sembra avere le idee piuttosto chiare in materia. Eppure chi quelle idee le conosce più a fondo, sa che c'è poco da attendersi da parte di Veltroni, circa una seria sterzata pro-energie rinnovabili nella politica energetica italiana.

Basta sfogliare la sua ultima opera editoriale: in sostanza non vi si trova nient'altro che una ben poco coraggiosa attestazione su quelle che sono le linee generali già espresse dall'UE per la politica energetica dei prossimi 13 anni.

Inoltre c'è molto da sospettare quando simili affermazioni vengono lanciate in un congresso di Legambiente. Altra cosa sarebbe ascoltarle da sedi istituzionali più "compromettenti", e mediaticamente più "hot". Insomma Veltroni ci pare qui impegnato nella sua strategia tipica, ovvero "retorica da manovra ad ampio raggio".

Caro Veltroni, la attendiamo alla prova dei fatti. Ma sarà un'attesa inutile?

Cominciamo a parlare di qualcosa di molto vicino a lei: la riconvertenda centrale a carbone di Civitavecchia. Cos'ha fatto, finora, come sindaco di Roma, per contrastare l'uso del carbone? NULLA. Come al solito, Veltroni e la sinistra vogliono raschiare i voti degli ambientalisti della domenica: tanti, in crescita, e male informati. Un bacino elettorale perfetto.

Ce lo dica lei, Veltroni, qual'è la sua ricetta: un pannello solare sul tetto e centrali a carbone fuori casa?



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