22 gennaio 2008

"GLI AMICI DEL CARBONE SCRIVONO DALL’ ALDILA’"


Riceviamo e pubblichiamo:

Arrivano lettere dall’oltretomba contro i no coke. Scoppia il caso delle lettere ad alcuni quotidiani online ed a qualche giornale. C’è chi usa gli strumenti di informazione per attaccare i comitati che lottano contro la riconversione a carbone della centrale di Civitavecchia scrivendo lettere firmate da persone defunte.

Incredibile ma vero!!! Che i no coke creino imbarazzo ai poteri forti ed a quella politica serva degli interessi economici lo si poteva capire, ma che destassero l’ira dei morti, questo davvero non lo si sarebbe mai potuto pensare. Eppure è successo: quattro lettere scritte da ipotetici lettori rappresentanti della società civile ed indirizzate ad alcuni quotidiani online e ad alcuni giornali, che avevano per obiettivo le recenti manifestazioni no coke, si rivelano una clamorosa bufala.

Una delle firmatarie risulta infatti defunta, da diverso tempo, e madre di un dipendente Enel di Montalto di Castro. Un altro firmatario è un geometra. Non vorremmo che fosse quel geometra, che noi conosciamo, che lavora anche per la centrale Enel, molto vicino ad un assessore di Montalto. Per giunta, il di lui padre, avrebbe appalti di pulizia, guarda caso, proprio nel cantiere della centrale a carbone.

Resta ora il mistero degli altri due firmatari di missive anti no coke. Non ci stupiremmo se fossero defunti anch’essi, oppure dirigenti della società elettrica o nomi inventati da chi non ha argomenti contro le scomode verità che hanno messo a nudo il carbone ed i suoi gravi danni alla salute, all’agricoltura ed al turismo. Questa storia puzza di marcio: chi c’è dietro questi attacchi? Chi usa disonestamente i defunti per prendersela contro la sacrosanta battaglia dei no coke? Un altro capitolo vergognoso, come vergognosi, patetici e caricaturali sono sempre stati i tentativi di nascondere i danni causati alle persone ed al territorio dall’attività ultradecennale delle centrali.

Ma la vicenda non si chiuderà qui: il movimento No Coke Alto Lazio andrà avanti e episodi simili non fanno altro che aumentare la solidità di chi lotta contro il carbone e contro la monocultura che l’ente energetico vuole imporre a tutto il territorio.

Da queste azioni vigliacche i no coke escono più rafforzati che mai.
Movimento No Coke Alto Lazio

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