18 agosto 2011

Nuove indagini sullo 007 coinvolto nella vicenda Porto Tolle

Dal CorriereDelVeneto
Nuova tegola per Ettore Mantovan, lo 007 arrestato lo scorso marzo a Padova per concussione e sospettato di «inusuali» interessamenti alle sorti della centrale Enel di Porto Tolle. Il 57enne di Porto Viro, indagato per aver chiesto mazzette ad Archimede Finotti, titolare della rodigina Finpesca, è ora agli arresti domiciliari. Ma nelle ultime settimane è stato iscritto nel registro degli indagati anche per presunte minacce all'avvocato dello Stato Gianpaolo Schiesaro. Ex magistrato, Schiesaro era stato legale rappresentante del ministero dell'Ambiente costituitosi parte civile nei processi contro le emissioni della vecchia centrale Enel a olio combustibile. Ora scatta un secondo round. Il nuovo fascicolo a carico di Mantovan, con l'ipotesi di accusa di minacce a pubblico ufficiale, riguarda una questione legata al rigassificatore di Porto Viro.

La vicenda risale al 2006. In quel periodo la costruzione dell'impianto subisce uno stop: la procura rodigina dispone il sequestro dell'isolotto artificiale impiegato per i lavori di trivellazione, propedeutici alla costruzione dell'impianto. Qualche tempo dopo la Cassazione annullò quel sequestro ma nel frattempo Mantovan avrebbe usato frasi intimidatorie nei confronti di Schiesaro, consigliandogli di lasciar perdere, di occuparsi di altro. L'avvocato dello Stato infatti portava elementi a sostegno della linea della pericolosità delle trivellazioni, che avrebbero provocato squilibri e fenomeni di abbassamento di parti di terra e laguna. Schiesaro non fece denuncia contro Mantovan, ma ne parlò con il pm Manuela Fasolato, che stava conducendo indagini sia sul rigassificatore che sui progetti di riconversione della centrale Enel.

Qualche tempo dopo arriva al magistrato anche la notizia dell'interessamento di Mantovan alle sorti della centrale Enel e della tormentata riconversione a carbone: presunti «condizionamenti» giunti al pm attraverso un agente di polizia giudiziaria. Il magistrato manda dunque un esposto a Trento, competente per territorio, chiedendo che si indaghi su queste «incursioni» dei servizi segreti. Mantovan non è però indagato: a Trento lo sentono come persona informata sui fatti. Lui nega, viene tutto archiviato. Ora però Schiesaro «rivede» quelle parole di quattro anni fa in modo diverso e manda un esposto alla procura di Padova, che indaga lo 007 per concussione, denunciandolo anche per minacce. E la procura apre un altro fascicolo. Nel frattempo i magistrati padovani stanno esaminando anche alcune intercettazioni dell'indagine sulla P4 della procura di Napoli. Il sospetto è che Mantovan sia collegato con l'intricata matassa di interessi pubblici, nomine e faccendieri che hanno messo nei guai parlamentari, finanzieri e il ministro Tremonti.

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