No al carbone Alto Lazio

21 novembre 2007

Nuovo importante appuntamento: vedi www.nuovomunicipio.org

Assemblea Nazionale degli Enti Locali promossa dalla Rete del Nuovo Municipio: quest'anno si svolgerà a Roma dal 23 al 25 novembre. In ogni caso, orari, programma e luoghi d'incontro sono consultabili sul sito della Rete *www.nuovomunicipio.org*

Importante la nostra presenza alla tre giorni, e soprattutto all'assemblea dei movimenti che si terrà venerdì 23 dalle ore 17.00 alle ore 19.00 presso la sede dell'XI Municipio in via Benedetto Croce. L'assemblea dal titolo "Movimenti e Partecipazione, Vertenze Territoriali e Conflitti" sarà l'occasione per un confronto senza filtri sulla necessità di accorciare la "filiera" della rappresentanza o, in altre parole, per valutare la possibilità di procedere a quella "cessione di sovranità" di cui da tempo si discute senza risultati significativi.

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Carbone e mercurio: danni al sistema nervoso e pericolo per il settore ittico



"I risultati di uno studio presentato il 7 novembre scorso al Congresso Annuale dell'American Public Health Association, svoltosi a Washington, D.C., mettono in guardia contro il consumo di pesce proveniente da acque vicine a centrali a carbone (1).

Lo studio è stato effettuato a Pittsburgh, Pennsylvania, USA, in un'area situata lungo la direzione dei venti prevalenti rispetto ad una centrale a carbone. Gli studiosi hanno trovato nel tessuto dei pesci di questa zona un alto contenuto di mercurio e selenio, due ben noti inquinanti emessi dalla combustione del carbone.

Di particolare interesse è il fatto che, nel caso di emissioni importanti, l'inquinamento interessava anche aree verso le quali non spiravano i venti prevalenti.

I ricercatori hanno messo in evidenza come l'ingestione di pesce contaminato da mercurio avrebbe aumentato di molto il rischio di danni neurologici nei bambini quali ritardo mentale, difficoltà di apprendimento, ritardo dello sviluppo neurologico, deficit del linguaggio, della funzione motoria, dell'attenzione e della memoria.

L'ingestione di pesce "al mercurio" può causare oltre a danni neurologici, malattie cardiocircolatorie e malformazioni congenite.

Non è possibile valutare la quantità di mercurio che, in seguito alla combustione del carbone, una delle fonti più importanti di inquinamento da mercurio, verrà immessa nell'aria in forma ossidata ed in forma elementare. La prima porrà un rischio di inquinamento da mercurio per le popolazioni che risiedono in un raggio di centinaia di km dalla centrale a carbone; le emissioni di mercurio in forma elementare causeranno invece un danno su scala mondiale (U.S. Department of Energy National Energy Technology Laboratory - Five Year Research Plan on Fine Particulate Matter in the Atmosphere. FY2001-FY2005).

Nel decreto di Valutazione di Impatto Ambientale che ha autorizzato la conversione a carbone della centrale di Torre Valdaliga Nord di Civitavecchia si afferma: "Con la centrale a carbone ci sarà un aumento del 50 % delle emissioni di mercurio"...e... "Si esprime perplessità riguardo al fatto che le emissioni di mercurio possano essere effettivamente contenute nel valore dichiarato di 0.8 microgr/Nm3". Nonostante le tecnologie applicate, infatti, il carbone può contenere fino a 150 volte la quantità di mercurio presente nell'olio combustibile (European Commission - Ambient Air Pollutio By Mercury Position Paper).


CI RIVOLGIAMO ALL'INDUSTRIA ITTICA AFFINCHÉ INTERVENGA PRESSO IL MINISTERO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE PER CHIEDERE LA RIAPERTURA DELLA CONFERENZA DEI SERVIZI, AL FINE D' INCLUDERE NELLA VALUTAZIONE D' IMPATTO AMBIENTALE I DANNI ECONOMICI AL SETTORE DELLA PESCA CHE POTREBBERO DERIVARE DALLA CONVERSIONE A CARBONE.


I DANNI AL SISTEMA NERVOSO IN SVILUPPO CAUSATI DAL MERCURIO AVREBBERO DOVUTO FAR RIFLETTERE PROFONDAMENTE SULL'USO DEL CARBONE


Per approfondire su mercurio ed ingestione di pesce contaminato:
Proceedings of the Sept. 2007 National Forum on Contaminants in Fish

http://www.epa.gov/waterscience/fish/forum/2007/pdf/section2d.pdf
"Higher Levels Of Pollutants Found In Fish Caught Near A Coal-fired Power Plant"


Medici per l'Ambiente dell'Alto Lazio


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20 novembre 2007

RUBBIA all'EUROPARLAMENTO: puntare sulle RINNOVABILI


(ANSA) - BRUXELLES, 19 NOV - Occorre fare di piu', anche in termini di investimenti e di risorse per aumentare la presenza delle rinnovabili nel pacchetto energetico e l'Europa deve darsi da fare se vuole mantenere la sua posizione all'avanguardia anche grazie agli obiettivi che si e' data di qui al 2020. E' questo il messaggio che il premio nobel per la fisica Carlo Rubbia e' venuto a portare al Parlamento europeo per un incontro della commissione speciale sul cambiamento climatico. Rubbia, in una conferenza stampa con Guido Sacconi (Pse) presidente e Karl Heinz Florenz (Ppe) relatore della commissione, ha decisamente preso le distanza dalla possibilita' di ''catturare e sequestrare'' la Co2 per le energie fossili, una tecnica allo studio a livello europeo e conosciuta con l'acronimo inglese di Ccs. ''E' come dice il famoso detto italiano 'avere la moglie ubriaca e la botte piena'. Considerando che un'auto produce in un anno una quantita' di Co2 quattro volte il suo peso pensare di mettere tutto questo sotto terra e' rimuovere il problema non eliminarlo'', ha osservato Rubbia. Inoltre, ha segnalato, ''pochi sanno che per essere riassorbita nella biosfera la Co2 richiede 35.000 anni. Quindi se vogliamo 'sequestrarla' dobbiamo farlo per un tempo estremamente lungo ed e' un problema enorme''. Occorre puntare invece sulle rinnovabili, ha spiegato Rubbia, e soprattutto il solare, ma per fare questo ancora ''manca la volonta' politica''. Un problema presente in Italia, dove, ha spiegato il premio Nobel, da anni non e' stata adottata la norma per inserire fra le energie verdi anche il solare termodinamico. ''Se ci vogliono cinque anni per firmare un decreto...'', ha osservato Rubbia. Per quanto riguarda il nucleare, secondo l'ex direttore del Cern, sara' una parte essenziale del pacchetto energetico, ma non nella forma attuale. ''Il nucleare di domani non avra' nulla a che vedere con quello di oggi'', ha segnalato il premio Nobel indicando che il lavoro della ricerca dovra' andare proprio in questa direzione. Per quanto riguarda i biocarburanti, Rubbia ritiene che siano una ''ottima soluzione'', se la loro produzione viene separata da quella alimentare e se si produrranno automobili che ''fanno 100km con tre litri''. Il premio Nobel ha anche risposto agli scettici del cambiamento climatico e a coloro che dubitano dell'allarme. ''Noi su questo pianeta ci siamo e anche se ci possono essere margini di errore, non prendere posizione in modo convinto sarebbe un grave errore'', ha osservato il premio Nobel, sottolineando che rispetto a quando era bambino ''ci sono quattro volte il numero di persone sulla terra e l'uso dell' energia e' aumentato di 16 volte''. ''Si tratta di una profonda logicita' ed evidenza. Non possiamo pensare che la popolazione cresca di un fattore quattro e il consumo energetico di un fattore 16 e pretendere che il pianeta faccia finta che nulla sia successo'', ha sottolineato Rubbia. ''Ignorarlo sarebbe incoerente col nostro senso di responsabilita' verso le future generazioni''. (ANSA). CLG
19/11/2007 19:52

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...e l'Italia è troppo indietro sullo sviluppo delle energie rinnovabili

(ANSA) - BRUXELLES, 19 NOV - L'Italia e' indietro sulle energie rinnovabili rispetto ad altri paesi europei come la Spagna, anche perche' mancano gli strumenti legislativi per incentivarne la produzione. E' quanto ha affermato Carlo Rubbia, premio Nobel per la Fisica, conversando con i giornalisti a margine di un seminario organizzato al Parlamento europeo dalla commissione temporanea sul cambiamento climatico. Rubbia ha segnalato che in generale troppo poco viene fatto per le rinnovabili, in particolare per l'energia solare. ''Il fotovoltaico in tutto il mondo rappresenta quanto prodotto da una sola centrale nucleare'', ha spiegato l'ex direttore del Cern. ''Quando ero all'Enea l'Italia era partita, bene ma ora e' sicuramente dietro ad altri paesi come la Spagna, dove c'e' un' industria nel solare e nell'eolico'', ha spiegato Rubbia. ''In Italia non esistono norme legislative sufficientemente valide per incoraggiare l'industria ad essere competitiva'', ha osservato il fisico. ''Finora ne' i ministri precedenti ne' Bersani hanno firmato il decreto per riconoscere il solare termodinamico come energia verde'', ha spiegato il premio Nobel. (ANSA). CLG
19/11/2007 16:50

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19 novembre 2007

Qualcuno vorrebbe bruciare anche rifiuti a TVN

"CIVITAVECCHIA - In città il quarto impianto regionale che dovrà bruciare i rifiuti trattati? Possibile, stando a quanto si vocifera ultimamente alla Pisana. Il capogruppo alla Regione Lazio dei Socialisti Riformisti, Donato Robilotta, parla chiaro: «In questi giorni è sempre più insistente la voce dell’utilizzo della centrale a carbone di Civitavecchia, insieme al cementificio di Guidonia, come co-combustione di rifiuti, cioè quanto di più inquinante possa esserci oggi». E nonostante un’interrogazione in merito, né il presidente Marrazzo né l’assessore all’Ambiente Zaratti avrebbero risposto ed escluso la possibilità. A dir la verità anche dall’Enel, al momento, non ci sarebbe una vera e propria smentita. Dall’ufficio stampa dell’Azienda, infatti, affermano che al momento la priorità è quella di portare a termine i lavori di riconversione nei tempi stabiliti «ma è difficile ora poter dire cosa avverrà tra un anno - hanno aggiunto - noi siamo a disposizione per ogni eventuale ipotesi, da discutere comunque con il Comune e con il comprensorio. Se e quando verrà presentata ufficialmente la richiesta si vedrà». Finora infatti non ci sono stati approcci concreti e trattative, sia ufficiali che ufficiose, tra Enel e Regione Lazio..."

Fonte: Civonline.it, clicca qui per l'articolo intero.

...Mentre ad Anguillara parte la differenziata e la raccolta porta a porta:

ANGUILLARA - “Siamo ad un passaggio cruciale. Si tratta di superare la logica della discarica per abbracciare la riduzione della produzione dei rifiuti. È un processo nel quale la Provincia di Roma ci ha accompagnato e per il quale siamo stati in grado di attivare le giuste forze”. Sono alcune delle dichiarazioni del sindaco di Anguillara Emiliano Minnucci nell’incontro di sabato scorso ad Anguillara durante il quale è stato presentato, alla presenza del vicepresidente della Provincia di Roma Pina Rozzo, il passaggio ad un sistema di racconta differenziata porta a porta, che può essere definita “spinta”. Il sistema grazie ad un finanziamento della Provincia di Roma di 468.478,21 euro consentirà di togliere, a partire da gennaio 2008, i cassonetti dalle strade e di estendere la raccolta differenziata porta a porta, già attuata in fase sperimentale in alcune zone, su tutto il territorio comunale interessando circa l’80 per cento della popolazione.“In questo nuovo passaggio – ha aggiunto – il sindaco Minnucci la multiservizi energia Servizi Ambiente (Esa) di Anguillara, la società ad intero capitale pubblico, sarà l’elemento determinante nel salto di qualità. La Provincia ha scommesso su alcuni Comuni pilota, ed Anguillara è tra questi – ha aggiunto il sindaco – e fare scommesse in tempi di magra non è certo facile”. “Con i fondi stanziati – ha detto la vicepresidente provinciale Pina Rozzo – la Provincia di Roma finanzia l’intero costo del primo anno di avvio del nuovo servizio. È previsto anche un apposito piano di comunicazione per informare la cittadinanza. Il sistema rispetto al precedente, con gli operatori che si recheranno presso le abitazioni, riporta in ballo anche il rapporto diretto col cittadino”. “L’obiettivo – ha commentato il delegato all’Ambiente Giuseppe Girardi – è di arrivare al 50 per cento di raccolta differenziata. Eravamo partiti dal 5 per cento, con la fase sperimentale siamo arrivati al 27 per cento. Il sistema prevede inoltre con uno specifico finanziamento la realizzazione di un impianto di compostaggio in località Crocette”.Alle famiglie verrà distribuito un set di tre bidoncini: una biopattumiera marrone per gli scarti organici (in media il 31 per cento dei rifiuti prodotti), un bidoncino bianco per carta e cartone, un terzo bidoncino grigio per il cosiddetto secco indifferenziato per materiali non riciclabili. Le famiglie riceveranno inoltre un sacchetto giallo per la plastica e metalli (lattine). Resteranno per le strade le sole campane per il vetro. I rifiuti verranno ritirati a domicilio dagli operatori secondo un calendario cadenzato comunicato alle famiglie.

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Triclorometani nell'acqua

Riceviamo e pubblichiamo:
"E’ assurdo che un’intera popolazione sia condannata a subire passivamente non solo le aggressioni all’ambiente in cui vive, ma anche l’offesa di essere considerata inetta, abulica e incapace di reagire a decisioni ministeriali che mettono in serio pericolo la propria salute.Da decenni siamo costretti a convivere con l’aria inquinata dalle centrali elettriche, dalle emissioni delle navi che stazionano in un porto non elettrificato, dalle ormai obsolete ciminiere dell’Italcementi, dalle discariche a cielo aperto e dal caotico traffico veicolare.Come se non bastasse, anche il ciclo alimentare è a rischio perché i prodotti ortofrutticoli DOC crescono su terreni pregni di metalli pesanti e ammorbati dalle sostanze chimiche più disparate.Anche i prodotti della pesca sono inquinati da mercurio e si assiste ad una latitanza di chi dovrebbe cautelarci dai pericoli d’una alimentazione subdolamente nociva.Oggi apprendiamo dalla stampa - nell’assoluta indifferenza delle Istituzioni - che il Governatore del Lazio ha richiesto, e ottenuto, un Decreto congiunto dai Ministri della Salute e dell’Ambiente (D.M. del 04/10/2007, in G.U. 06/11/2007) che, invece di interdire la captazione e la distribuzione delle acque del fiume Mignone (inquinate dagli scarichi fognari, mal depurati, di quattro Comuni: Vejano, Oriolo, Montevirginio e Canale Monterano), si concede al Comune di Civitavecchia la facoltà di erogare acqua contenente un surplus di trialometani fino a 80 microgrammi per litro e almeno fino al 31/12/2007 (salvo proroghe)!La sfrontatezza del Decreto arriva al punto da asserire (contro ogni evidenza scientifica certificata dall’Istituto Superiore di Sanità): “la valutazione di non potenziale pericolo per la salute umana” quando venga superato il parametro di legge che è di 30 microgrammi per litro.Sappiano, i nostri distratti concittadini, che i trialometani sono sostanze tossiche per tutti gli organi vitali e che è dimostrata la loro patogenicità cancerosa.Pretendere che “per Decreto” le leggi di Natura e le certezze scientifiche si possano modificare ad libitum è un delitto contro l’intelligenza, oltre che contro ogni elementare principio di uno Stato di diritto quale ci illudiamo che sia la Repubblica Italiana.Qualora il nostro primo cittadino (che è la più alta carica di garanzia d’una corretta gestione della salute pubblica) non si opponga a tale ferita inferta alla pacifica convivenza dei propri amministrati, presenteremo un esposto-denuncia alle Autorità giudiziarie, ipotizzando l’omissione di atti dovuti e l’elusione di doveri etici verso una collettività da decenni abbandonata a se stessa."
Coordinamento dei medici e dei farmacisti per la tutela dell’ambiente e della salute.

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"La classifica mondiale della CO2"

"Una nuova mappa globale degli impianti che emettono le maggiori quantità di anidride carbonica. Si chiama Carma e l’ha messa a punto il Center for Global Development"

Vedi Galileonet.it per l'articolo INTERO

"...Dai dati emerge che la quantità di CO2 emessa da centrali elettriche è di 10 miliardi di tonnellate ogni anno, pari a un quarto delle emissioni di anidride carbonica totali.

L’Italia si posiziona al dodicesimo posto della classifica (e al quarto in Europa dopo Germania, Gran Bretagna e Polonia): emettiamo 165milioni di tonnellate di CO2 l’anno per 224 milioni di megawattora (Mwh) di elettricità, oltre il 68 per cento dei quali prodotti con combustibili fossili, quasi il 15 per cento con centrali idroelettriche e solo il 7,81 per cento con fonti rinnovabili. E da qui a dieci anni le cose non accennano a migliorare: le emissioni italiane potrebbero aumentare fino a 248 milioni di tonnellate di anidride carbonica per una produzione di 332 milioni di megawattora, 75,14 per cento dei quali prodotti con combustibili fossili...."


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Nuova tragedia nelle miniere di carbone


"E' di 63 morti e 37 dispersi l'ultimo bilancio di una micidiale esplosione di grisù avvenuta ad oltre mille metri di profondità nei cunicoli di una miniera della regione carbonifera del Don, in Ucraina orientale." Fonte: IlGiornale.it

Il carbone è sempre più pulito.

Aggiornamento al 20/11: il bilancio si aggrava a 80 morti e 20 dispersi.

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18 novembre 2007

Nessuna novità positiva dal WEC. Ovviamente.

Riportiamo stralci di un articolo comparso su Altrenotizie.org, a firma di Alessandro Iacuelli:


"Da domenica 11 a giovedì 15 novembre, presso la Nuova Fiera di Roma, si é tenuto il 20° Congresso Mondiale dell’Energia, al quale l'Italia si è presentata senza essere riuscita, nel corso degli ultimi 20 anni, a tenere una propria Conferenza Nazionale sull'argomento e priva di un Piano Energetico per il Paese successivo al 1987. Il Congresso, triennale, quest'anno ha avuto come tema "Il futuro dell'energia in un mondo interdipendente". All'inaugurazione era presente il Presidente del Consiglio Romano Prodi, che ha aperto il Congresso con un intervento telegrafico. La giornata di lunedì è iniziata con un discorso del Presidente della Commissione europea José Barroso ed è proseguita con l'intervento di Anne Lauvergeon, presidentessa di Areva, l’impresa francese a capitale pubblico leader mondiale nel nucleare. Nelle sessioni di discussione si è parlato molto di energia e ambiente. Soprattutto nella sessione pomeridiana è stato affrontato un tema delicato: quanto a lungo il petrolio rimarrà la fonte di energia principale, il ruolo delle fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica. Per i prossimi giorni il programma prevede discussioni ed interventi ai quali parteciperanno presidenti di grandi società energetiche, ministri e altri global players.

Il congresso è stato interamente dedicato a prefigurare i futuri scenari energetici globali. C'è da rilevare che, se attualmente l'intero pianeta basa il proprio approvvigionamento sulle fonti energetiche fossili, gran parte dei partecipanti è stato a Roma per garantire e far proseguire nel tempo questo tipo di approccio, assieme al rilancio del nucleare e, ovviamente, al massimo profitto a discapito di fonti rinnovabili, risparmio energetico, salute, ambiente ed equilibri geopolitici. Questo perchè hanno partecipato 100 Paesi - con i loro rappresentanti governativi - e 1450 aziende private del settore energetico, tra le quali primeggiano quelle petrolifere; presenti anche tutte le multinazionali dell’energia, le grandi imprese di stato e del sistema bancario-finanziario. La manifestazione ha visto tra i suoi sponsor principali EDF, che produce per il 74,5% energia nucleare, affiancata dall’ENEL, protagonista del lancio sul mercato di un inesistente carbone "pulito", e dall’ENI.


[...]
I protagonisti dell'incontro di Roma sono stati proprio coloro che hanno la responsabilità dell'attuale situazione. Non è un caso se la riunione riservata ai soli ministri tenutasi martedì, presieduta da Pier Luigi Bersani, ha visto allo stesso tavolo i ministri di USA, Cina, India, Federazione Russa, Unione Europea, Algeria e Qatar. Il Congresso non ha dato una svolta in direzione delle energie rinnovabili: già dai primi interventi è risultato evidente che si è trattato solo di una "passerella" da parte di chi intende mantenere un potere costruito sul petrolio, le altre energie fossili e il nucleare. Potere con il quale ci si assicura il controllo del Mondo, e si possono dichiarare guerre per conquistare altri pozzi con la giustificazione dell'esportare democrazia.
[...]
Eppure, a differenza di 30 o 40 anni fa, le energie rinnovabili hanno fatto non pochi progressi. E' il caso dei biocarburanti, divenuto tra i più interessanti di recente, ma non è il solo. Concetti e sistemi tecnologici, come sistemi efficienti, riduzione e risparmio, mezzi per ottenere energia da fonti rinnovabili non inquinanti e disponibili ovunque come il sole, il vento e le maree, hanno fatto passi in avanti sul piano tecnico. Ma non permettono di creare lobby potenti, o almeno nessuno ha ancora inventato il modo per creare opportune lobby di potere.
A tale proposito, è stato esplicativo l'intervento di Johannes Teyssen, direttore operativo della tedesca E.ON, che durante il congresso ha spiegato come secondo lui le politiche energetiche siano in balia di miti e credenze popolari dannosi allo sviluppo degli affari, ed ha concluso dichiarando che "Il 70% dei tedeschi è convinto che l'energia solare possa salvare il mondo e questo è semplicemente impossibile".

La risposta del mondo industrializzato è ancora una volta un Congresso abbastanza vuoto di contenuti, visto che le decisioni, quelle vere, sono già state prese altrove..."

Vedi qui per l'articolo intero.

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Lettera alla redaz. di "Ballarò"


Spettabile Redazione,

l'Italia paga costi per colpa dei vari NO; ma forse sarebbe opportuno parlare dei costi di certi SI' pronunciati da Governi arroganti sulla testa dei cittadini.
Vogliamo parlare dei costi in termini di salute per gli abitanti del comprensorio di Civitavecchie e dell'Alto Lazio che da mezzo secolo sopportano il peso di quattro centrali termoelettriche (una soltanto, la più piccola, è stata chiusa) e addirittura si vedono adesso imporre una nuova megacentrale a carbone (2000 MW!) nonostante l'opposizione determinata e sofferta dei cittadini ma anche di TUTTE LE ISTITUZIONI LOCALI (Regione Lazio, Provincia di Roma, Provincia di Viterbo, Comune di Roma e tutti i Comuni interessati, nessuno escluso)? Vogliamo spiegare per quale terribile arroganza il ministro Bersani si rifiuta di riaprire la Conferenza dei servizi in materia, pure in presenza di accalarate irregolarità della berlusconiana procedura di VIA e di motivate sollecitazioni degli attuali Ministri della salute e dell'Ambiente, colleghi di Bersani? E vogliamo parlare di Kyoto in presenza di quel mostro preistorico che produrrà milioni di tonnellate di CO2; dei costi che questo provocherà al nostro Paese? Sono i COSTI DI CERTI SI' IRRAGIONEVOLI, anzi proprio STUPIDI, frutto di arroganza.
Parliamone, per favore: ci sono mille ragioni anche dalla parte di alcuni NO, soprattutto se pronunciati da chi ha già dato! E la Vostra trasmissione ha il dovere deontologico, mi pare, di dare spazio anche a loro...

Grazie.

prof. Mario Dei Giudici, del Comitato di 330 insegnanti di Civitavecchia: "LE RAGIONI DEL NO AL CARBONE"
tel 333 7360650
Per altri contatti vi segnalo anche:
dr. MAURO MOCCI (349 4298123) e dr. GIANNI GHIRGA (339 8993671) entrambi del Comitato di 335 medici e 70 farmacisti ("Coordinamento dei medici e dei farmacisti per la salute e per l'ambiente" - Civitavecchia)

(lettera inviata alla Redazione del programma televisivo "Ballarò")

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Civitavecchia: un’area a rischio di grave incidente industriale

Riceviamo e pubblichiamo:

Il Comprensorio di Civitavecchia è un’area a rischio di grave incidente industriale quale quello di Seveso. Si veda quanto riportato dall'"Inventario nazionale degli stabilimenti suscettibili di causare incidenti rilevanti" (scaricabile dalla SEZ. MATERIALI, ndr). Sul territorio sussistono svariati Deopisiti di Olii minerali: COMPAGNIA ITALPETROLI SPA, S.I.P.I.C. SPA, SO.DE.CO. SPA, PRAOIL OLEODOTTI ITALIANI SPA. A tale situazione va inoltre sommata la pericolosità di avere a pochi km da Civitavecchia, un Centro Tecnico NBC (Nucleare, Biologico, Chimico) dove si trovano, come si legge da notizie di cronaca, “20.000 proiettili contenenti iprite”, una sostanza estremamente tossica utilizzata nel corso della prima guerra mondiale e rinvenuti sul territorio.

Tale situazione rende imperativo il fatto che in questo comprensorio non solo non si devono aumentare i rischi ma che, viceversa, bisogna ridurli.

Sentiamo così parlare di boe a gas, inceneritori, tentativi di innalzare la soglia nell’acqua potabile dei triclorometani (sostanze cancerogene e mutagene).

Tutto ciò è una pazzia ed ignora completamente il principio di precauzione a vantaggio esclusivo degli interessi di pochi e completamente a discapito della popolazione.

Medici per l’Ambiente Alto Lazio

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17 novembre 2007

Greenpeace: in mutande per Kyoto

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