No al carbone Alto Lazio

22 gennaio 2008

una continua emorragia di vite umane per estrarre il carbone

(ANSA) - PECHINO, 21 GEN - Un'esplosione ha causato la morte di venti persone in una miniera di carbone nel nord della Cina, secondo l'agenzia 'Nuova Cina'. La tragedia e' avvenuto nella provincia settentrionale dello Shanxi, quella che produce piu' carbone della Cina. Le miniere di carbone cinesi, dove vengono trascurate le piu' basilari norme di sicurezza, sono considerate le piu' pericolose del mondo.

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Off Topic: Mastella italiano doc



Proponiamo una raccolta di links significativi per quanto riguarda un caso tutto italiano: Clemente Mastella. Specchiamoci in lui, perché vi troveremo molto di noi. Inutile gridare allo schifo, è un occasione importante per "spurgarci".

Sono benvenute proposte da parte vostra di ulteriori links da aggiungere a questo post. Inseritele nei commenti...

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"GLI AMICI DEL CARBONE SCRIVONO DALL’ ALDILA’"


Riceviamo e pubblichiamo:

Arrivano lettere dall’oltretomba contro i no coke. Scoppia il caso delle lettere ad alcuni quotidiani online ed a qualche giornale. C’è chi usa gli strumenti di informazione per attaccare i comitati che lottano contro la riconversione a carbone della centrale di Civitavecchia scrivendo lettere firmate da persone defunte.

Incredibile ma vero!!! Che i no coke creino imbarazzo ai poteri forti ed a quella politica serva degli interessi economici lo si poteva capire, ma che destassero l’ira dei morti, questo davvero non lo si sarebbe mai potuto pensare. Eppure è successo: quattro lettere scritte da ipotetici lettori rappresentanti della società civile ed indirizzate ad alcuni quotidiani online e ad alcuni giornali, che avevano per obiettivo le recenti manifestazioni no coke, si rivelano una clamorosa bufala.

Una delle firmatarie risulta infatti defunta, da diverso tempo, e madre di un dipendente Enel di Montalto di Castro. Un altro firmatario è un geometra. Non vorremmo che fosse quel geometra, che noi conosciamo, che lavora anche per la centrale Enel, molto vicino ad un assessore di Montalto. Per giunta, il di lui padre, avrebbe appalti di pulizia, guarda caso, proprio nel cantiere della centrale a carbone.

Resta ora il mistero degli altri due firmatari di missive anti no coke. Non ci stupiremmo se fossero defunti anch’essi, oppure dirigenti della società elettrica o nomi inventati da chi non ha argomenti contro le scomode verità che hanno messo a nudo il carbone ed i suoi gravi danni alla salute, all’agricoltura ed al turismo. Questa storia puzza di marcio: chi c’è dietro questi attacchi? Chi usa disonestamente i defunti per prendersela contro la sacrosanta battaglia dei no coke? Un altro capitolo vergognoso, come vergognosi, patetici e caricaturali sono sempre stati i tentativi di nascondere i danni causati alle persone ed al territorio dall’attività ultradecennale delle centrali.

Ma la vicenda non si chiuderà qui: il movimento No Coke Alto Lazio andrà avanti e episodi simili non fanno altro che aumentare la solidità di chi lotta contro il carbone e contro la monocultura che l’ente energetico vuole imporre a tutto il territorio.

Da queste azioni vigliacche i no coke escono più rafforzati che mai.
Movimento No Coke Alto Lazio

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20 gennaio 2008

"FUMI GRIGI NEL CIELO E NEBBIE NELL’INFORMAZIONE"

Riceviamo e pubblichiamo:


Il destino del popolo civitavecchiese sembra ineluttabile: vivacchiare alla giornata fra una zuppa di pesce e una lamentazione flebile e sottomessa (il pianto è mezzo pane!). Intanto i suoi diritti più elementari vengono calpestati senza risvegliare sussulti di dignità civica.
Due giorni fa, il 18 gennaio, per tutta la giornata, è ricomparsa quella che i giornali hanno definito “una misteriosa cappa di fumo sopra la città”. La cosa è passata nel silenzio più assordante delle Istituzioni di garanzia e controllo: così che a noi non resta che biasimare ancora una volta lo stato di degrado civile della nostra città che ha poco da invidiare alla Napoli immondezzaia, alla Ceppaloni borbonica, alla Cuffaro-sfrontatezza sicula…
L’ingegnere Prelati, referente della Tirreno Power, ci rassicura informandoci che “nel quarto gruppo stiamo bruciando metano che produce vapore”: ancora una volta, l’oste giura di “darci a bere del buon vino”! Eppure quel “vapore” presentava il colore giallognolo tipico di ben altre emissioni che l’esperienza del passato ci ha insegnato a distinguere.
Il panorama che si offre ai nostri occhi è deludente. Ci domandiamo:
- il Dipartimento di prevenzione della ASL è stato forse esonerato dai compiti di vigilanza dell’ambiente e della salute?
- l’Assessorato all’ambiente è forse menomato nelle sue prerogative di monitoraggio dei fenomeni antropici sospettati di nuocere agli equilibri biologici?
- il massimo tutore della nostra salute, il Sindaco, s’è forse rifugiato a pensare nella turris eburnea del Pincio, tutto assorto a rintuzzare gli assalti dell’opposizione marrazziana e verdiana?
- infine, l’Osservatorio ambientale è forse in coma, visto che non produce un solo atto scientifico a vantaggio della città, sebbene alimentato con i milioni di euro elargiti dall’ENEL?
Perdiamo ogni speranza di ottenere soddisfazione del nostro diritto alla salute e all’equilibrio ambientale costituzionalmente garantiti. E ci torna alla mente il verso foscoliano: “Anche la speme, ultima Dea, fugge i sepolcri!”.
Sfortunatamente ci aspettiamo risposte rancorose da parte di quelle Istituzioni che cerchiamo di mettere di fronte a responsabilità pesanti come pietre. E invece servirebbero riscontri credibili…Chiediamo troppo?

Il coordinamento dei medici e farmacisti per la tutela dell’ambiente e della salute .
Civitavecchia, 20 gennaio 2008

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"Il solare che funziona". Alcune novità

Riportiamo una serie di collegamenti a notizie di notevole interesse per quanto riguarda l'immediato futuro dell'energia solare.

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19 gennaio 2008

Marrazzo - Marra-sshole. Commenti alle sue ultime esternazioni circa la possibilità di incenerire i rifiuti a TVN




"Asshole".
Letteralmente si traduce con "buco di culo". In inglese questo termine è usato per indicare un Idiota la cui qualità caratterizzante, appunto l'idiozia, raggiunge una magnitudine considerevole. Un Idiota con la "I" maiuscola, insomma. Ad esempio, George Bush è notoriamente uno tra i politici più colpiti da questo insulto, nel suo Paese d'origine.

Il "buco di culo", da un punto di vista etico-politico, è un oggetto a cui la figura di Piero Marrazzo si è ormai indelebilmente legata, dopo le sue ultime dichiarazioni. (Vedi questo post).
Di qui il nuovo epiteto, che speriamo si diffonda in fretta: "Marrasshole" (pronuncia: "marrasshol")

Riceviamo e pubblichiamo subito sotto alcuni commenti sulle recenti esternazioni di Marrazzo, che oggi si dice favorevole all'incenerimento dei rifiuti nella riconvertenda venefica centrale a carbone TVN - Enel di Civitavecchia.

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NOCOKE TARQUINIA:
"Il Presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, propone la co-combustione del combustibile da rifiuti assieme al carbone per la centrale di Tvn. Finalmente getta la maschera e dopo le vacue promesse elettorali si rivela per quello che è. Ma il comitato no coke Alto Lazio non si arrende e promette nuove iniziative di lotta.

18 gennaio_Vergogna. Ricordiamo ancora nell’ottobre del 2005 un Marrazzo sudato e in maniche di camicia scendere dal suo ufficio per abbracciare e tranquillizzare i no coke recatisi a Roma per ricordargli le sue promesse elettorali; in quell’occasione ripromise ancora che avrebbe fermato la conversione a carbone della centrale termoelettrica di TVN.
Sono passati più di due anni e dopo aver tenuto atteggiamenti ambigui, il Presidente della Regione Lazio getta la maschera e dichiara che “A Civitavecchia non c'è possibilità che si costruisca un nuovo impianto per i rifiuti, mentre uno scenario possibile è quello della co-combustione. Si può infatti immaginare che nella centrale Enel, appena sarà pronta, sia bruciato oltre al carbone anche il cdr, quando si è pensato di essere portatori di una politica di sviluppo con il carbone pulito non si è fatta una grande scelta mentre la co-combustione è qualcosa che ha un minor impatto ambientale e non si appesantisce la zona di Civitavecchia con altre strutture, l'impianto consentirà la produzione di energia elettrica mediante la combustione combinata di carbone e rifiuti solidi urbani pretrattati: siamo nel solco della massificazione (Ansa)”.
I comitati no coke Alto Lazio non ci stanno e gridano vergogna. Bruciare il Cdr assieme al carbone sarebbe l’ennesimo affronto per questo territorio, divenuto ormai la discarica d’Italia. Marrazzo, con le sue affermazioni, offende i cittadini che lottano contro il carbone ai quali aveva promesso ben altro. Fra le righe delle sue dichiarazioni, si può forse intravedere quella che è la proposta dell’Enel ai comuni del comprensorio per il fantomatico abbattimento del 30% delle emissioni inquinanti : bruciare la “monnezza” assieme al carbone, spacciandola per una sostanza innocua, come il carbone pulito del resto.
La lotta non si ferma, a tutti i livelli. I comitati gridano forte il no alle compensazioni e alle politiche a dir poco distruttive paventate dal Presidente Marrazzo. Non rinnovargli la fiducia alle prossime tornate elettorali sarà semplicemente un atto di salute pubblica.
Contatti:nocoketarquinia.splinder.com"

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Coordinamento dei Medici e dei Farmacisti
Il Governatore Piero Marrazzo come il Generale Bava Beccaris
E’ a tutti noto il triste e luttuoso episodio accaduto a Milano nel maggio 1898 passato alla storia come “la protesta dello stomaco”, quando il Generale Bava Beccaris ordinò, senza alcuno scrupolo, di sparare cannonate sulla folla affamata che chiedeva pane, provocando una strage. L’episodio è stato immortalato in una canzone di dominio pubblico che così recita: “Alle grida straziate e dolenti di una folla che pane chiedeva il feroce e tirannico Bava gli affamati col piombo sfamò”. Così il Governatore Piero Marrazzo vuole compensare l’inquinamento atmosferico inondando di maleodorante “monnezza” una città già annerita dal carbone. Una volta si uccideva sparando, oggi si attua lo stesso misfatto danneggiando la salute e vessando l’ambiente mentre si rinnegano senza vergogna le promesse elettorali fatte ad una popolazione inquinata. 18 gennaio 2008
Coordinamento dei Medici e dei Farmacisti.

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18 gennaio 2008

Senza parole

Veltroni, uno da cui ci si attende molto.
Ahahah!

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Marrazzo è ormai da smaltire



Eccolo, di nuovo, Marrazzo.

Già protagonista della nostra rubrica "Gli Ecobugiardi Vol.I", mai pago, eccolo di nuovo, ormai trasformato (scoperto) in ciò che è. Un uomo portatore di un pensiero residuale, da smaltire. Giusto quindi che sieda dov'è, coerente coi tempi che corrono.
Massì, tanto ci penserà Gasbarra a fare il Robin Hood della situazione, nel solito ruolo di salva-voti dopo le sparate sempre peggiori dell'ex piazzista televisivo. A farci credere che la politica della sinistra governativa è vicina ai cittadini, non all'Enel (decidete voi da chi dipenda il fatto che gli interessi dei cittadini non coincidono mai con quelli di Enel, e viceversa).

Ma leggiamo questa Ansa:

"RIFIUTI: MARRAZZO, A CIVITAVECCHIA ENERGIA DA CDR E CARBONE

(ANSA) - ROMA, 17 GEN - ''A Civitavecchia non c'e' possibilita' che si costruisca un nuovo impianto per i rifiuti, mentre uno scenario possibile e' quello della co-combustione. Si puo' infatti immaginare che nella centrale Enel, appena sara' pronta, sia bruciato oltre al carbone anche il cdr''. E' quanto afferma il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, nel corso di una trasmissione radiofonica. ''Quando si e' pensato di essere portatori di una politica di sviluppo con il carbone pulito - spiega Marrazzo - non si e' fatta una grande scelta mentre la co-combustione e' qualcosa che ha un minor impatto ambientale e non si appesantisce la zona di Civitavecchia con altre strutture''. Per Marrazzo, ''l'impianto consentira' la produzione di energia elettrica mediante la combustione combinata di carbone e rifiuti solidi urbani pretrattati: siamo nel solco della gassificazione''. (ANSA). "

"Siamo nel solco della gassificazione".
No. Tu, Marrazzo, sei nel solco delle chiappe, proprio li in mezzo. Un buco di culo, insomma, come dicono gli anglofoni: ASSHOLE!!

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Tarquinia: sit-in contro le compensazioni-vergogna

Riceviamo e pubblichiamo:
Sit-in di fronte al Palazzo Comunale di Tarquinia da parte dei cittadini contro il carbone. Protestano contro le compensazioni elargite nel territorio della centrale.

I rappresentanti dei cittadini contro il carbone, che effettuarono il lungo sciopero della fame, di cui hanno parlato tutti i media italiani ed esteri, stanno effettuando un sit-in difronte al Palazzo Comunale di Tarquinia per protestare contro il carbone e le compensazioni della società elettrica nel territorio. Chiedono al Comune di fare proprio il documento approvato l’altro ieri dal Consiglio Provinciale di Viterbo, senza alcun voto contrario, in merito alla riconversione a carbone della centrale di Civitavecchia. Il documento della Provincia censura in toto la logica delle compensazioni alla salute umana, invitando quindi i comuni e gli enti locali del territorio (ASL in primis) a rifiutare proposte compensative in denaro, beni o servizi, da parte del soggetto produttore dell’inquinamento. “La ASL, invece, tuonano in coro i cittadini contro il carbone- si accorda con la società elettrica per la donazione di apparecchiature sanitarie all’ospedale di Tarquinia. Ora i cittadini non solo si devono difendere da chi li inquina ed ammala ma anche da chi li inganna. I cittadini sono indignati: come si fa ad accettare che chi emette inquinanti che causano malattie e morte poi “regali” le attrezzature sanitarie per provare a curarci? La ASL ha capito questa grande generosità? I cittadini lo hanno capito e non accettano – riferiscono ancora- che dopo il danno ci sia anche la beffa: prima ci ammalano e poi provano a farci guarire! Questo è troppo! Forse qualcuno è stato “illuminato” dalla società elettrica e non stà più dalla parte dei cittadini? Con quello che costano alle casse pubbliche alcune gravi malattie potremmo costruire nuovi ospedali in tutta la provincia. Ricordiamo che nei 25 anni previsti di funzionamento, la centrale a carbone causerà numerosi morti e malati. La previsione di spesa complessiva per danni all’ambiente e soprattutto per quelli più gravi alla salute umana è di oltre 800 milioni di euro (externeE Commissione Europea). Anziché donazioni caritatevoli – concludono i cittadini- andrebbero risarcite direttamente tutte le famiglie che nelle zone inquinate hanno subito e subiranno la perdita o la malattia per tumore di un proprio caro.” I rappresentanti dei cittadini hanno appena consegnato, al Sindaco di Tarquinia Mazzola, un documento in cui si chiede di far proprio il deliberato del Consiglio Provinciale di Viterbo e di censurare moralmente la ASL nel chiedere o accettare regalie da parte di chi è responsabile di molte delle gravi patologie che colpiscono la popolazione. I cittadini, inoltre, hanno chiesto al Sindaco di farsi promotore di una partecipazione di massa alle manifestazioni che saranno organizzate in modo da fermare per sempre la centrale a carbone e la partecipazione in massa al Consiglio Comunale aperto che si terrà nei prossimi giorni a Tarquinia. Il sit-in si concluderà più tardi.

Contatti : 329.7924124

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17 gennaio 2008

Provincia di Vt -sfiducia a Bersani: comunicato nocoke civitavecchia


Riceviamo e pubblichiamo:

COMUNICATO

La mozione approvata dal consiglio provinciale di Viterbo è un ulteriore atto importante a dimostrazione che la lotta contro il carbone prosegue con determinazione, nonostante i tentativi dell’Enel di invischiare alcuni comuni nella trattativa per le compensazioni, ossia nell’indecente baratto della salute in cambio di soldi, al cosiddetto tavolo dello sviluppo, voluto dal ministro Bersani.
Il consiglio provinciale ribadisce ancora una volta la contrarietà alla conversione di Torrenord e condanna l’ostinato rifiuto del ministro Bersani a riaprire la conferenza di servizi, come gli hanno chiesto i Consigli comunali dell’Alto Lazio, le Province di Roma e Viterbo, la Regione e i Ministri della salute e dell’ambiente. Un atto che invece il ministro dovrebbe responsabilmente compiere poiché l’autorizzazione concessa per la riconversione si basa su una valutazione carente, lacunosa, mancante delle garanzie sufficienti di tutela della salute.
In questi giorni è intervenuta anche l’Arpa Lazio, organo preposto istituzionalmente al monitoraggio ambientale, con la richiesta di riesame del decreto di autorizzazione, che viola la normativa prevista dall’Autorizzazione integrata ambientale perché carente delle prescrizioni necessarie per i controlli sulle emissioni inquinanti e per le procedure di salvaguardia.
Il Coordinamento dei comitati NO al carbone ha denunciato pubblicamente l’irresponsabilità del sindaco Moscherini, destinatario della nota di Arpa Lazio, che non solo non ha preso nessuna iniziativa a sostegno della richiesta, ma ha lasciato volutamente cadere nel silenzio i pesanti rilievi mossi dell’ente di controllo ambientale.
Riguardo alla necessità di controlli sull’inquinamento delle centrali i nostri comitati rivendicano nei confronti del sindaco, quale primo garante della salute dei cittadini, il diritto della popolazione ad avere un monitoraggio efficiente e pubblico, gestito dall’Arpa, svincolato dai soldi e dal tutoraggio dell’Enel, che fornisca risultati affidabili e non manipolati sulle emissioni, la qualità dell’aria e dell’ambiente.
Siamo certi e lo vogliamo dimostrare con dati incontrovertibili che i nostri polmoni già ora sopportano livelli di inquinamento molto alti e che bruciare il carbone produrrebbe una situazione disastrosa.
Abbiamo più volte illustrato pubblicamente la proposta di un Organismo tecnico ambientale locale, previsto dalla legge e non per concessione del sindaco, che sostituisca quel carrozzone inutile e costoso che è stato l’Osservatorio ambientale.
Vogliamo perciò tranquillizzare quanti possano aver prestato incautamente ascolto alle chiacchiere strumentali delle comari dell’Enel: non stiamo conducendo una trattativa riservata col sindaco, ma rivendichiamo un diritto sacrosanto della collettività nei confronti dell’istituzione comunale. Diritto che peraltro rimane disatteso, perché al di là di generiche disponibilità verbali non c’è alcun atto concreto dell’amministrazione.
Lo scopo del nostro impegno e della nostra lotta in questi sette anni è stato e rimane uno solo: fermare il carbone, contrastare il tentativo di comperare il consenso su questo progetto devastante e di colonizzare il territorio con le compensazioni e lo scambio sulla nostra pelle.

Civitavecchia, 17 gennaio 2008

COORDINAMENTO DEI COMITATI NO AL CARBONE DI CIVITAVECCHIA

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Torchiarolo - manifestazione contro il carbone

Riceviamo e pubblichiamo:

Torchiarolo, 16/01/2008

Sabato Manifestazione contro il carbone in difesa dell’ambiente

Il Comitato Promotore, composto da cittadini, associazioni, movimenti, unitamente alla Amministrazione Provinciale di Brindisi, alle Amministrazioni Comunali di Torchiarolo, San Pietro Vernotico e Cellino San Marco invitano i cittadini a partecipare alla manifestazione promossa a Torchiarolo il 19 Gennaio in difesa dell’ambiente e della necessità che siano svolte azione positive per il raggiungimento di tale obiettivo.

L’appuntamento è per le ore 15,00 davanti il Municipio di Torchiarolo da dove partirà il corteo, con i gonfaloni in testa e subito dopo i bambini delle scuole elementari, che attraverserà le strade di Torchiarolo .

Il corteo si concluderà in Piazza Castello dove su di un palco si alterneranno gli interventi dei Promotori e delle Amministrazioni.

Il protagonismo dei cittadini e la massiccia partecipazione che abbiamo visto durante tutte le manifestazioni realizzate sul problema del rigassificatore siamo convinti che ci sarà anche sabato 19 Gennaio a Torchiarolo .

Sarà una conferma al fatto che la volontà di cambiamento espressa in questi anni da parte dei cittadini, che chiedono insistentemente la forte correzione dell’esistente unitamente ad un nuovo modello di sviluppo, è realmente una cosa realizzabile.

L’adesione convinta degli Enti Locali a questa manifestazione è la dimostrazione di un risveglio destinato a costruire migliori condizioni di vita, per una reale difesa del diritto alla salute dei cittadini e dell’ambiente .

Comitato promotore manifestazione di Torchiarolo 19 gennaio
Per informazioni: 340 0407757, 329 9866096, 338 6105312

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