31 marzo 2008
29 marzo 2008
Stasera dalle 20 alle 21 si spengono le luci...Anche se qualcuno le ha spente da tempo
Un’altra iniziativa mondiale per tagliare le emissioni di gas serra: dopo l’italiana M’illumino di meno del mese scorso, ecco l’Heart Hour, un’ora dedicata al risparmio energetico per la terra. Il 29 marzo dalle 20 alle 21 a Roma si spegneranno le luci del Colosseo e in tante altre città d’Italia si moltiplicano le azioni per aderire all’iniziativa “un’ora per la terra”.
L’Heart Hour è partita da Sydney nel 2007, coinvolgendo inizialmente solo i 2 milioni (e passa) abitanti della capitale australiana, ma ha avuto subito un forte eco coinvolgendo decine di milioni di persone in tutto il mondo. Nella seconda edizione dell’evento smetteranno d’assorbire energia per un’ora monumenti come il Golden Gate Bridge di San Francisco, l’Opera House di Sydney, le Sears Tower di Chicago (il più alto edificio d’America) a dimostrazione che il problema è riconosciuto e combattuto sui quattro angoli del pianeta é...
Intanto accade che qualche vatican-talebano decida che, per risparmiare di più, anche i lumi della ragione vadano spenti: come riporta Repubblica.it
11:18 Rotondi: "Ruini è il nostro premier"
"Ruini, per noi democristiani, è una specie di presidente del consiglio fuori ruolo". E' quanto dichiara il segretario della Democrazia cristiana per le autonomie, Gianfranco Rotondi parlando dell'ex presidente della Conferenza Episcopale Italiana
Purtroppo il fatto che una bestia simile riesca a sopravvivere politicamente, testimonia che c'è più di qualche pervertito che non smette di portargli da mangiare. Ma voi sfamereste i ratti in casa vostra?
28 marzo 2008
Inghilterra: riconosciuti risarcimenti per i danni alla salute derivanti dall'inalazione delle polveri del carbone
Centinaia di migliaia di operai del Regno Unito hanno ottenuto una vittoria storica: il riconoscimento dei danni alla salute causati dall’inalazione di polveri di carbone, la loro quantificazione e il relativo risarcimento economico. La richiesta d’indennizzo effettuata dagli operai ha riguardato solo i danni conseguenti all’inalazione di polveri di carbone non causate dalla combustione di questo fossile. Il materiale particolato, emesso nell’aria bruciando il carbone è molto più tossico e minaccia la salute delle persone che vivono anche a grande distanza dal luogo in cui avviene la combustione.
Il danno riconosciuto e oggetto del risarcimento è la Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO). Questa è una malattia dell'apparato respiratorio caratterizzata da un'ostruzione irreversibile delle vie aeree, di entità variabile secondo la gravità. La BPCO (nota in inglese come COPD, Chronic Obstructive Pulmonary Disease) è solitamente progressiva ed è associata a uno stato d’infiammazione cronica del tessuto polmonare. La conseguenza a lungo termine è un vero e proprio rimodellamento dei bronchi, che provoca una riduzione consistente della capacità respiratoria.
Ad aggravare questo quadro clinico è l’aumento della predisposizione alle infezioni respiratorie di origine virale, batterica o fungina. Non esiste al momento una cura efficace, ma sono disponibili diversi trattamenti per controllare i sintomi e per evitare pericolose complicanze. Sebbene il fattore di rischio più importante sia il fumo di sigaretta, la BPCO è una nota complicanza dell’esposizione cronica alle polveri di carbone.
Coordinamento dei Comitati dei Medici per l’Ambiente e la Salute dell’Alto Lazio Società Internazionale dei Medici per l’Ambiente dell’Alto Lazio
Il portavoce
Dr. Giovanni Ghirga
Il sindaco Mazzola scopre le carte. Anche a Tarquinia è svendita della salute pubblica.
I cittadini si riorganizzano per difendere la salute e l'economia di Tarquinia, nasce il Comitato dei Cittadini Liberi
Coordinamento No-Coke Alto Lazio
VITERBO - Nel consiglio comunale aperto del 14 febbraio scorso il sindaco Mazzola ha compiuto un atto di una gravità inaudita: ha abbandonato la lotta contro la riconversione della centrale di Civitavecchia, tradendo la parola data agli elettori e proponendo come soluzione al disastro sulla popolazione e sul territorio soltanto nuove trattative con l’Enel. I cittadini presenti alla seduta del consiglio hanno assistito disorientati prima alla pericolosa presenza dei numerosi operai Enel fatti venire su comando con i pulman per occupare e condizionare il tranquillo svolgimento dei lavori consigliari sulle sorti del nostro paese, poi, sbigottiti hanno dovuto constatare che il sindaco e l’amministrazione non hanno votato l’unica cosa necessaria per fermare la centrale: ossia la richiesta al governo di rivedere la Valutazione d'Impatto Ambientale per la conversione a carbone. Tecnicamente si trattava di approvare le stesse richieste già approvate dal Consiglio Provinciale di Viterbo un mese prima e contenute in questi tre fondamentali punti:
1) La vecchia Valutazione d'Impatto Ambientale della centrale a carbone è fraudolenta nei nostri confronti perché risulta “lacunosa e incompleta” , ne occorre una nuova che valuti i danni prodotti a Tarquinia sull’economia locale e sulla salute della popolazione, considerando anche la presenza di Tvs e della vicina centrale di Montalto.
2) Ribadire un fermo no ad ogni forma di collaborazione diretta e indiretta con chi inquina, per evitare condizionamenti attraverso elargizioni di soldi o servizi;
3) Promuovere una grande manifestazione popolare per sostenere la richiesta della nuova Valutazione d'Impatto Ambientale, per dare voce alle popolazioni locali e per rispettare il loro diritto alla salute e la loro laboriosità.
Il sindaco, visibilmente nervoso e in difficoltà, ha accuratamente evitato di approvare queste tre richieste gettando fumo negli occhi attraverso l’approvazione di una serie lunghissima di richieste assolutamente irrilevanti per fermare la centrale e sintetizzabili nella sostanza così: “non mi oppongo più alla costruzione della centrale, ora voglio solo il monitoraggio dei fumi inquinanti e voglio sedere allo stesso tavolo a cui siede il sindaco di Civitavecchia per trattare con l’Enel”. Precisiamo una cosa: il monitoraggio, ovvero il controllo delle emissioni inquinanti, è un obbligo di legge, è quindi una “bufala” deciderlo in consiglio comunale perché è un dovere di specifici uffici regionali e non può essere contrabbandato come una conquista civile, simbolo dell’ impegno contro il carbone. Al contrario affermare di volere solo “controllare” è di per sé un fatto gravissimo, perché si controlla il danno avvenuto: in altre parole il sindaco ci propone di contare i morti e gli ammalati che ci saranno per le emissioni inquinanti anziché lottare davvero per impedire che venga messa in funzione la centrale. Al sindaco non stanno più a cuore i cittadini, ma le trattative con l’Enel, cioè con l'inquinatore. Ma trattare cosa? La salute della gente non è merce di scambio, non si vende al mercato per nessuna disonorevole cifra. Il sindaco si può affannare a dire che è ancora contro il carbone, può continuare ad affiggere manifesti nel paese elencando le sue vuote richieste: ora i cittadini lo sanno, hanno la prova, nero su bianco, che è passato dall’altra parte, dalla parte di chi viene a patti con l’Enel e si arrende. (Civitavechia e Montalto sono l’esempio di chi accetta compensazioni, due città in cui si muore molto d' inquinamento. Il fiume di denaro non ha alzato né la ricchezza pro capite né l’immagine nel mondo però si dà lustro all'inquinatore). E’ una grande delusione e un tradimento verso chi credeva in lui, ma i cittadini si stanno organizzando e continuano senza sosta questa lotta che è una forma di legittima difesa della salute, del lavoro e dello sviluppo di questa terra ma, soprattutto, del futuro dei propri figli.
27 marzo 2008
Off Topic: petizione contro la nuova antenna a Parco della Resistenza
Ancora una dichiarazione di guerra contro le antenne per telefonia mobile. Si è infatti costituito lo scorso 19 marzo, al termine di un incontro tra i residenti, un nuovo Comitato spontaneo contro l'ennesima antenna selvaggia: è il caso di quella in procinto di essere installata al Parco della Resistenza, sopra gli edifici che ospitano gli uffici comunali, secondo indiscrezioni individuati come sito idoneo nel Regolamento per le installazione di antenne in procinto di essere approvato dall'Amministrazione comunale. Una ipotesi che ovviamente ha fatto sobbalzare i residenti della zona, che nell'arco di poche decine di metri, oltre a centinaia di famiglie, ospita anche un centro anziani e due scuole materne.
La raccolta delle firme è stata affidata a volontari che, per le case, nei vicini esercizi commerciali
e fuori le scuole, hanno già raccolto oltre 150 adesioni.
26 marzo 2008
Inquinamento da metalli pesanti
Proprio l'altro giorno, dopo ulteriori esami a pagamento, ho avuto la conferma che la mia paralisi è stata provocata dall'inquinamento. Infatti il mio organismo è pieno di minerali, minerali che tra i vari danni provocano quello che colpisce il sistema nervoso centrale e soprattutto attacca la MIELINA con conseguente paralisi.
Questa lettera è stata pubblicata sul sito del Ministero dell'Ambiente, nella sezione dedicata alle "osservazioni" per l'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) per l'Ilva di Taranto. Per saperne di più vai su http://www.peacelink.it
Solidarietà a Tommaso Sodano
Una solidarietà che intendiamo agire continuando a denunciare le distorsioni che favoriscono quell'humus di illegalità che mina alla base la possibilità di concretizzare un ciclo virtuoso della gestione dei materiali post consumo.
Conosciamo la tenacia e la determinazione del compagno Sodano per averla testata nella vicenda per l'abolizione di quella vera e propria truffa legalizzata che sono i CIP6 come nel sostegno alla vertenza contro la centrale a carbone di Civitavecchia.
Esprimere la nostra solidiarietà a lui, significa esprimerla alle tante donne e uomini che si battono a difesa della salute, dell'ambiente e della legalità contro il malaffare e la malapolitica che fa scempio dei territori.
Le minacce rivoltegli sono la dimostrazione che abbiamo colto nel segno e che la mobilitazione ed un agire politico corretto possono essere vincenti.
Nessuna Minaccia potrà fermare le donne e gli uomini, come Tommaso Sodano, che lottano per un futuro migliore.
Per il Nodo Ambientalista della Sinistra Europea
21 marzo 2008
Crisi energetica ed ecologica. Un appello dei docenti universitari e ricercatori italiani
Comitato promotore Vincenzo Balzani (Presidente), Università di Bologna | ||
Vincenzo Aquilanti, Università di Perugia Ugo Bardi, Università di Firenze Sebastiano Campagna, Università di Messina Michele Floriano, Università di Palermo Elio Giamello, Università di Torino Francesco Lelj Garolla, Università della Basilicata Giovanni Natile, Università di Bari Gianfranco Pacchioni, Università Milano-Bicocca Renzo Rosei, Università di Trieste Salvatore Califano, Università di Firenze Luigi Fabbrizzi, Università di Pavia Giovanni Giacometti, Università di Padova Giuseppe Grazzini, Università di Firenze Luigi Mandolini, Università La Sapienza, Roma Giorgio Nebbia, Università di Bari Paolo Rognini, Università di Pisa Franco Scandola, Università di Ferrara Rocco Ungaro, Università di Parma Nicola Armaroli, Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bologna | | |
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Off-Topic: cadere sempre negli stessi errori
Vedi l'articolo di R. Fisk per The Indipendent
20 marzo 2008
"Anche noi banditi per il clima" Invia la tua foto!
clima” (www.greenpeace.it/banditi) per difendere il diritto di
protestare in nome dell’ambiente e della salute.
All'alba del 30 novembre 2007 gli attivisti di Greenpeace entrano nella centrale a carbone Enel di Brindisi Sud - la più inquinante d'Italia - e aprono striscioni di protesta sul tetto della centrale e sul grande carbonile all'aperto. Per ricordare che il carbone è il nemico numero 1 del clima!
Trascorso un mese, a 12 degli attivisti viene notificato da parte del questore di Brindisi il bando dalla città: dichiarati "socialmente pericolosi" viene loro vietato "di fare ritorno nel comune di Brindisi e frazioni per ANNI TRE". Come se si trattasse di delinquenti abituali, mafiosi, soggetti pericolosi per la sicurezza pubblica.
Greenpeace ha impugnato il provvedimento. Perché questa iniziativa del questore rischia di diventare un grave precedente che limita il diritto di manifestare in modo pacifico.
Eccoli i "banditi" di Greenpeace. Studenti, lavoratori, madri e padri con un "pericoloso" obiettivo comune: difendere l'ambiente e la salute!
Analisi sull’impatto della conversione a carbone di TVN
Riceviamo e pubblichiamo:
Da sessant’anni i cittadini dell’hinterland civitavecchiese subiscono un impatto ambientale ingravescente tanto da indurre lo Stato ad istituire, col decreto Marzano del 2003, un Osservatorio ambientale finalizzato al controllo costante dei parametri di inquinamento e alla valutazione epidemiologica di patologie correlate al prolungato efflusso di sostanze nocive in atmosfera, nelle falde acquifere, nel ciclo ittico e agro alimentare.
La miopia delle Istituzioni comunali, la commistione di falsi interessi energetici nazionali con disegni economicistici, hanno degradato il tessuto sociale tanto che ormai il “popolo inquinato” non ha più la forza di opporsi alla macchina da guerra targata Enel. E infatti, con pervicacia diabolica e puntualità svizzera, Mamma Enel propaganda in tutto il mondo (ora anche in Russia) la riscoperta del carbone pulito e l’invenzione di tecnologie avveniristiche capaci di trasformare le sostanze tossiche in aerosol salutari o in residui polverosi utili per l’edilizia residenziale!
Sembra che Civitavecchia sia conosciuta nel mondo per due miracoli: quello della Madonnina di Pantano (sulla cui realtà soprannaturale la Chiesa - Istituzione divina senza fini di lucro! - non s’è pronunciata, prendendo le debite distanze) e quello della salubrità del carbone pulito (che, ovviamente, non libera più polveri sottili, NOx, SO2, CO2, microinquinanti metallici e perfino sostanze radioattive). Di questo passo, tra poco, la Benefica Ditta Enel otterrà dal solerte Ministero della Sanità un brevetto per distribuire, a carico del SSN, nelle Farmacie pubbliche, una bomboletta spray contenente un estratto di fumo di ciminiera e barattolini con polveri a basso potenziale radioattivo: una specie di radioterapia tumorale PREVENTIVA!..
I cittadini più avveduti si domandano: “Perché la nostra collettività e il nostro territorio devono subire danni irreversibili agli equilibri ambientali e alla salute psicofisica? E’, forse, stato cancellato l’art. 32 della Costituzione? Non esiste per noi il diritto alla tutela delle minoranze? Siamo cittadini o sudditi? Dobbiamo fungere da cavie senza un nostro consenso informato?
A mio parere esistono responsabilità molteplici, concatenate da un unico sentire subdolamente antidemocratico. So di toccare il punctum dolens di questa nostra repubblica democratica , nata già fragile e ora gravemente ammalata, però non posso tollerare che politologi spocchiosi e saccenti (ospiti fissi di tutte le trasmissioni televisive) continuino a parlare di democrazia ancora troppo giovane e quindi inesperta ma migliorabile con qualche marchingegno elettorale. A mio parere sono gli intellettuali à la page (cioè “alla moda”) che non hanno introiettato l’anima della democrazia che vive di rispetto delle minoranze, di riconoscimento di diritti etici (la vita e la salute, innanzitutto), di sviluppo sostenibile e di assunzione di responsabilità e di rischi equamente distribuiti.
Passerò in rapida rassegna i protagonisti di questo scempio ambientale analogo a quello che fa inorridire tutto il mondo di fronte alla inefficienza colpevole nella gestione dei RSU in Campania.
a) Tutte le figure Istituzionali sono coinvolte nel degrado ambientale del maxipolo energetico Civitavecchia – Montalto: il Presidente della Repubblica, capo dello Stato e padre di tutti gli italiani, ci tratta da figli di secondo letto e ci addita quali egoisti e campanilisti, privi del sentimento di solidarietà; i Ministri delle Attività produttive, della Sanità, delle Politiche agricole, dell’Ambiente, usano il potere per garantirsi reciproci vantaggi di sottogoverno (non esistono soltanto “leggi ad personam”! c’è anche un più raffinato sistema di “equilibrismi extra legem”!); il Presidente della Regione Lazio e gli Assessori all’ambiente non riescono ad attuare un piano di monitoraggio sugli inquinanti perché l’ARPA ha dichiarato, con denuncia agli atti, che il Decreto Marzano è tecnicamente inadeguato a tale scopo; il Presidente della provincia di Roma si limita a dissentire ma, di fatto, non ha mai compiuto un atto amministrativo finalizzato al controllo ambientale; I Sindaci (ultimo baluardo nella difesa della salute dei propri amministrati), invece di subentrare per colmare un vuoto operativo a garanzia degli equilibri ambientali, attendono l’obolo del plutocrate di sempre che permetta alle dilapidate casse comunali di continuare a sperperare danaro pubblico in opere di maquillage o, peggio, di clientelismo diffuso.
b) Il potere giudiziario non ha ancora (dopo sessant’anni dalla nascita della Costituzione!) approntato schemi operativi precauzionali (Essi conoscono meglio di me il “Principio di precauzione” statuito dalla Corte Costituzionale), tesi a bloccare sul nascere ogni tentativo di devastare territori antropici e ogni connivenza tra colletti bianchi e organizzazioni malavitose (Campania docet!) …disegni delittuosi nascosti dentro le raffinate omissioni di atti dovuti o di abusi di potere.
c) il mondo della scuola manifesta carenze educative sul versante dell’insegnamento del civismo, del senso di appartenenza ad una società solidale, ordinata, rispettosa delle autorità per cui si assiste ad una insensibilità delle giovani generazioni ai dettami di una moderna democrazia e una fuga nell’effimero e nell’edonistico.
d) Il mondo sanitario, in tutte le sue componenti, non si impegna a fondo nella difesa dell’ambiente, che è la premessa ineludibile per una promozione della salute. Neanche la cogenza dell’art. 5 del nuovo codice deontologico ha mobilitato le menti più aperte ad una visione integrata del rispetto della vita, di cui lo stato di salute psicofisica è l’aspetto più compiuto e mirabile.
e) Il Magistero della Chiesa Cattolica è, da sempre e per esplicita missione divina, a favore di un Mondo armonioso e rispettoso delle leggi naturali, però, nel nostro hinterland la voce pastorale dei Vescovi non sempre si è espressa con vibrante autorità a favore del diritto alla salute, anzi - talvolta - ha dato l’impressione di essere troppo sbilanciata sulla tutela di sacrosanti diritti al lavoro, spesso soltanto declamati ma quasi mai rispettati e resi concreti da chi detiene le redini dell’economia e persegue fini di lucro.
La mia analisi forse risente del mio impegno diretto nelle battaglie per la difesa del territorio e della salute contro la protervia del binomio politico-imprenditoriale e del mio convincimento che la Magistratura dovrebbe impegnarsi più a fondo nella conoscenza dei meccanismi sotterranei che condizionano, fino ad annullarla, ogni legittima speranza di poter vivere in un ambiente equilibrato e sano.
Dottor Paolo Giardi del Coordinamento dei medici e farmacisti per la didesa dell’ambiente e della salute.
Civitavecchia 16,03,2008