No al carbone Alto Lazio

Visualizzazione post con etichetta greenwashing. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta greenwashing. Mostra tutti i post

27 settembre 2013

Enel: i soliti #GUERRIERI col c*lo degli altri



L'hashtag lanciato dalla campagna di Enel "#guerrieri" ha prodotto un vero boomerang, come documentato dal Fatto: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/09/25/guerrieri-enel-esempio-da-non-seguire-storify/723462/






Aggiornamento:
Enel torna alla carica con il programma di Saturnino, ispirato direttamente alla campagna di Enel: "guerrieri". Chi non ha memoria corta, ricorda come Lorenzo Cherubini "Jovanotti" abbia in passato sposato la causa di Enel, ripulendole la faccia (ma sporcando la sua). Guarda il caso: ora a condurre la trasmissione pro-Enel, troviamo proprio uno dell'entourage di Jovanotti. Chiamalo "caso"...




16 febbraio 2011

Le aziende dell'energia infiltrano e spiano i movimenti ecologisti

Fonte
"Gli ambientalisti devono incutere timore alle grandi aziende energetiche, se queste ultime sono arrivate a infiltrare delle spie nelle file degli attivisti per conoscere i loro movimenti e le loro strategie di protesta. Tre grosse aziende energetiche - il gigante Eon, la Scottish Resources, il secondo più grande produttore britannico di carbone, e la Scottish Power, una delle maggiori aziende produttrici di energia nel Regno Unito - hanno pagato per ottenere informazioni da una società che monitorava segretamente gli attivisti. E' quanto rivela il Guardian, che dedica all'indagine l'apertura della sua edizione online. Alcuni documenti trapelati rivelano - scrive il quotidiano britannico - come la proprietaria di Vericola, la società "spiona", Rebecca Todd, riferiva ai colossi energetici dei piani degli

Leggi tutto il post...

4 dicembre 2010

enel riconfermato peggior inquinatore in Italia

Riportiamo da Greenpeace.it  
Chi uccide il clima in Italia?

Abbiamo lanciato la classifica dei grandi "inquinatori" dell'anno e il primo classificato è sempre lo stesso: il gigante Enel. Per il quarto anno consecutivo il colosso dell'energia si conferma al primo posto nella lista dei cattivi, seguito da Edison e il Gruppo Saras.

Scarica qui la "classifica dei grandi inquinatori italiani"

Sono 13 milioni le tonnellate (Mt) di CO2 emesse nel 2009 dalla centrale Enel a carbone "Brindisi sud". A seguire la Centrale Edison di Taranto con 5,9 Mt di CO2 e la raffineria Saras di Sarroch con 5,2 Mt di CO2.

Anche se le cifre rimangono alte, complici la crisi economica e l'effetto degli interventi di efficientamento energetico, la CO2 nel 2009 è calata. Da 538,6 milioni di tonnellate del 2008 siamo passati a quota 502 milioni. Ma non basta.

Rispetto al 1990, infatti, la diminuzione è stata del 3%, meno della metà dell'obiettivo fissato dal Protocollo di Kyoto. Non solo, le emissioni della centrale Enel a carbone "Brindisi sud" registrate nel 2009, hanno superato ampiamente le quote e i limiti di 10,4 Mt di CO2 imposti dalla Direttiva europea sulle emissioni (Emission Trading Scheme).

I dati degli ultimi cinque anni dimostrano una riduzione costante delle emissioni del settore termoelettrico, passate dalle 147 Mt del 2005 alle 122,2 del 2009. Il merito è anche della massiccia diffusione delle fonti rinnovabili, il cui contributo sulla produzione totale di energia elettrica ha oramai superato il 20%. Esiste un ampio margine per aumentare questa quota di energie verdi, ma si continua a puntare sul carbone e, in un futuro più lontano, sul nucleare.

Le centrali a carbone autorizzate o in corso di autorizzazione prevedono un totale di circa 40 nuovi Mt di CO2. Se realizzate, impediranno all'Italia di raggiungere i suoi obiettivi di riduzione delle emissioni al 2020 e potranno gravare sui contribuenti per centinaia di milioni di euro. In particolare, il piano di investimenti di Enel comporterebbe quasi il raddoppio delle sue emissioni di CO2. Vogliamo veramente che la politica ambientale del maggior gruppo elettrico italiano sia proprio questa?

È il momento giusto per orientare il nostro sistema economico produttivo verso soluzioni innovative, basate sulle fonti rinnovabili e l'efficienza energetica, capaci di generare occupazione sostenibile e durevole, migliorare la qualità dell'ambiente e della vita delle persone.

Nei giorni scorsi il Governo ha presentato una proposta di Decreto legislativo in attuazione della Direttiva rinnovabili. Nonostante alcuni aspetti innovativi, la proposta assesta un colpo mortale allo sviluppo dell'energia eolica e colpisce il comparto fotovoltaico, riducendo il meccanismo degli incentivi in maniera disordinata. Chiediamo al Governo una revisione della proposta, anche alla luce dei dati della nostra classifica."

28 novembre 2010

Attività industriali e mutamenti climatici devasteranno il Pianeta

Le dichiarazioni dello scienziato statunitense James Hansen, docente alla Columbia University e direttore del Goddard Institute for Space Studies della NASA. Fonte.

"Tra qualche giorno, il prossimo lunedì per l’esattezza a Cancun inizieranno i lavori del Cop16, dove 196 paesi si confronteranno su cambiamenti climatici e riscaldamento globale. Dopo il Climategate cavalcato dai climanegazionisti e poi smentito, si torna a discutere di economia, ma dal punto di vista del global warming.
Ebbene James Hansen è proprio in questi giorni a Milano (il 2 dicembre alla Rotonda della

Nei prossimi negoziati si parlerà soprattutto di meccanismi di compensazione e di finanza climatica, si parlerà di CDM, REDD+, tutti sistemi per scambiare emissioni in cambio di soldi. Tutto questo è green-washing, un inganno dipinto di verde, un tentativo per aggirare la vera questione.
Hansen è docente alla Columbia University nonché direttore del Goddard Institute for Space Studies della NASA: insomma è uno scienziato e ha rilasciato a Terra una intervista dove spiega quali saranno le conseguenze delle attuali scelte politico-economiche basate sull’utilizzo dei carburanti fossili. Il titolo Tempeste si riferisce agli sconvolgimenti climatici, caratterizzati appunto a violente tempeste:
Il pianeta diventerà qualcosa di completamente diverso da come lo conosciamo. Non ci sarà più calotta artica, il livello del mare si innalzerà di 75 metri e gran parte delle specie saranno estinte. Quello che non sappiamo è quanto durerà questa caotica dinamica di transizione verso un pianeta desolato. Lo scioglimento dei ghiacci e il collasso degli ecosistemi sono problemi non lineari – ciò rende difficile dire quando il collasso inizierà. Ma se continuiamo come nulla fosse, questo caos occorrerà durante la vita dei miei nipoti.
Aggiunge che spetta solo a noi comprendere la strada che abbiamo preso e invertire, perciò la rotta:
Io credo che la gente debba svegliarsi e comprendere che possiamo seguire un modello energetico differente, lasciando gran parte del carbone e petrolio bituminoso nel suolo. La giustificazione che per il nostro benessere si deve consumare ogni goccia di combustibili fossili, detto francamente, è una stronzata. Se questo fosse vero che cosa succederebbe alla fine di questo secolo, quando i combustibili fossili finiranno: il mondo cadrà in miserabile povertà? Assurdo!
E propone come soluzione una carbon tax, una tassa sulle emissioni di CO2.
Se noi creiamo una tassa sulle emissioni di CO2 e distribuiamo il ricavato al pubblico, avremo un grande piano di stimolo che renderà le energie pulite competitive sul piano economico e darà forza a una trasformazione della società verso energie a zero emissioni. I discorsi sui green jobs non hanno senso senza una carbon tax, globale e costantemente in crescita.

Leggi tutto il post...

26 novembre 2010

Dietro la maschera di enel

Pregevole articolo di Vincenzo Comito, sbilanciamoci.info:

"Enel, la finanza e l'atomo"
Profitti rosei dalle bollette, presagi grigi dalla gestione finanziaria, look verde molto patinato. Questi i colori del colosso dell’energia, nazionalizzato nel ‘62 e privatizzato nel 1992. Alla vigilia dell’avventura nucleare, in cui Enel è immerso fino al collo.
L’Enel nasce nel 1962 con la nazionalizzazione dell’industria elettrica, azione che rappresentava un punto programmatico fondamentale della nuova alleanza di centro-sinistra varata allora nel nostro paese con l’ingresso del partito socialista nel governo. Il nuovo ente metteva insieme le attività sino ad allora esercitate da un rilevante numero di imprese private che fornivano l’energia agli utenti su di una base territoriale più o meno ristretta. Il sistema era inefficiente, offriva un servizio di cattiva qualità a costi molto

Leggi tutto il post...

17 novembre 2010

Eco-balla CCS (stoccaggio anidride carbonica nel sottosuolo): la CO2 può contaminare le falde acquifere

La crociata falso-verde per le tecnologie CCS (carbon capture storage) è in moto in Europa, dove coi soldi dei contribuenti si stanno finanziando progetti sperimentali di cattura e stoccaggio dell'anidride carbonica nel sottosuolo. Abbiamo già spiegato il perché questa idea sia malsana e antieconomica, i nuovi studi continuano a confermarlo.

Da GaiaNews.it
"Perdite di anidride carbonica iniettata in profondità per aiutare a combattere il cambiamento climatico potrebbero danneggiare o contaminare l’acqua nelle falde acquifere in prossimità della superficie, facendo salire i livelli di contaminanti nelle acque di dieci volte o più in alcuni luoghi, secondo uno studio degli scienziati della Duke University.

Sulla base di un’analisi durata un anno con carotaggi da falde acquifere di quattro siti da cui si ricava acqua potabile, “abbiamo trovato che il potenziale di contaminazione è reale, ma ci sono modi per evitare o ridurre i rischi”, dice Robert B. Jackson, docente di cambiamenti

Leggi tutto il post...

31 agosto 2010

"Quella ciminiera falla azzurra. Così farà meno paura alla gente" Greenwashing e costruzione del consenso

CLICCA sull'immagine per INGRANDIRE

Articolo da Liberazione 25/08/2010, pag 6

"Tirreno Power, la proprietaria della centrale a carbone di Vado Ligure, è anche lo sponsor dell'estate savonese e di qualsiasi iniziativa culturale nella zona. Compra paginate sui quotidiani locali. Sul suo sito - dove prevalgono colori che evocano il cielo - si sorvola sulla ricca letteratura scientifica a proposito della mortalità impressionante entro 50 chilometri dalla centrale, ma si valorizza l'impegno della Spa che fa capo all'ingegner De Benedetti per lo sport. Loro dicono che sia perché lo sport insegna le regole del vivere comune ma è più probabile immaginare che associare il marchio allo sport evochi l'empatia tipica dei tifosi (noi contro loro) e un immaginario legato alla salute, alla forza, alla giovinezza, alla vita. Ossia a tutto ciò che un mostro come quello piantato tra Vado e Quiliano ruba da quarant'anni agli

Leggi tutto il post...

3 aprile 2009

Pulito come solo il carbone pulito può essere

Il gruppo Archimede di S.Marinella ha tradotto e adattato un famoso spot americano firmato dai celebri Fratelli Coen (Non è un paese per vecchi, Fratello dove sei, Fargo...)





la versione originale "Get clean coal clean!":



20 giugno 2008

Asian Development Bank: l'espressione "clean coal" ("carbone pulito") è ingannevole


Pochi giorni fa, nel corso del terzo Convegno Annuale "Asia clean energy" della Banca dello Sviluppo per l'Asia (Asian Development Bank, ADB), è passata una mozione per bandire l'uso dell'espressione "clean coal", carbone pulito.
Il vice presidente ADB, Bindu Lohani, a chiusura del Convegno è intervenuto affermando:
"Dobbiamo smettere di usare la locuzione 'carbone pulito', piuttosto chiamiamolo per quello che realmente è: 'more efficient coal'".
Cioè, semplicemente, tecniche per produrre energia col carbone in modo più efficente rispetto al passato. Il che non significa che il carbone sia pulito, anzi.
E' una grande notizia che un'organizzazione influente come l'ADB, giunga ad ammettere che l'espressione "clean coal" sia mistificante, in quanto indica una fonte di energia tra le più sporche e dannose per il pianeta intero.
Fonte originale (Businessmirror.com)

E' superfluo sottolineare che questa considerazione vale anche per le tecniche di produzione energetica utilizzate a TVN. L'ennesima dimostrazione delle balle che politicanti e affaristi ci somministrano giornalmente.

28 novembre 2007

I veri ecobugiardi Vol.1: la pubblicità ingannevole di Sorgenia.


Inauguriamo con questo post la rubrica "I veri ecobugiardi": uno spazio di informazione che ci pare necessario proporre vista la progressiva diffusione mediatica di questo neologismo, "ecobugiardi". Un termine a volte usato a mò di clava dai vari filo-carboniani contro quelli che definiscono catastrofisti in malafede: cioè quanti sono impegnati a vario titolo nella lotta per impedire lo scempio dell'ambiente di vita nostro e delle generazioni future, e per mostrare che le alternative esistono. Ovviamente questo carattere di alternatività risulta piuttosto indigesto ai soggetti interessati allo sfruttamento del business energetico sporco, i quali certo non gradiscono il fastidio provocato da chi si oppone ai loro disegni.

Ebbene, ecco subito spuntare un esempio di quelli che a nostro parere sono I VERI ECOBUGIARDI. Ormai saranno pochi quelli che non si siano imbattuti in qualche spot di Sorgenia, in cui l'azienda si descrive come attenta all'ambiente, in quanto produttrice di energia pulita. Vediamo cosa ne pensa l'esimio prof. Stefano Montanari:


Ma ci lasciamo fregare proprio da tutti?
IL BLOG DI STEFANO MONTANARI - mercoledì 28 novembre 2007


Qualora non ci bastasse, potremmo rinverdirci la memoria anche cliccando qui.

Chissà, magari un giorno qualche multinazionale potrebbe provare a brevettare l'espressione "energia pulita", per poterla poi sfruttare e declinare nei modi che riterrebbe più opportuni. Ma fino a che quel giorno non verrà, noi utenti -quando non lo Stato...per carità- potremmo provare ad alzare la testa contro chi impunemente ci propone bugie su bugie, a nostro danno. In questo caso addirittura tentando di intercettare la crescente sensibilità ecologista, spacciando pubblicità ingannevoli. Tutto questo mi ricorda da vicino la politica della sinistra, che prima si fa eleggere proclamando intenti ecologisti, per poi proporre menzogne e carbone, peraltro senza un vero progetto. Kyoto è sempre più lontano, ma qualcuno definisce noi "ecobugiardi".

A proposito di queste analogie tra le pubblicità ingannevoli e la politica energetica di questa sinistra, dobbiamo sapere che "i proprietari di Sorgenia" sono anche gli stessi che mantengono un fitto silenzio mediatico sulle nostre lotte per l'adozione di un modello di sviluppo ecosostenibile, contro il carbone. Ma guarda caso... A chi ci riferiamo? A De Benedetti, proprietario del quotidiano La Repubblica, di cui abbiamo già avuto modo di parlare.

Cogliamo l'occasione per ricordare a quanti ci bollano in modo disonesto come "popolo dei no a tutto", che noi abbiamo delle alternative ben chiare in mente rispetto agli oggetti del nostro dissenso. Bollarci come popolo dei no serve a mettere in ombra le nostre proposte. Risparmio ed efficenza energetica (a cominciare dalla messa al bando delle lampadine incandescenti come in altri Paesi), investimenti e incentivi seri nell'energia del futuro, quella rinnovabile, sono proposte chiare semplici e praticabili, molto più di quanto si voglia far credere.


14 maggio 2007

CARBONE: TRUFFA, INUTILE E PERICOLOSO. Firmato "The Economist".

CARBONE: TRUFFA, INUTILE E PERICOLOSO. Firmato "The Economist" (B. Grillo)
http://nocoketarquinia.splinder.com/post/12161507/THE+ECONOMIST:+CARBONE,TRUFFA,+INUTILE+E+PERICOLOSO