No al carbone Alto Lazio

31 luglio 2008

Inghilterra: "Clean deadline call on coal power"

L'espressione "clean coal", carbone pulito, indica tecnologie atte a stoccare nel sottosuolo le grandi quantità di CO2 che un impianto a carbone produce. Queste tecnologie, tuttavia sono ancora allo stato sperimentale, in quanto molto costose economicamente, molto dispendiose dal punto di vista energetico, e presentano vari gravi rischi ancora irrisolti. Molti

sostengono che sia una sciocchezza investire tempo e denaro nello sviluppo di simili sistemi che il mercato comunque non riterrà convenienti, anziché investire in energie rinnovabili.
In Inghilterra, la Royal Society, la più grande e prestigiosa società accademica britannica, ha sottoscritto l'appello dell'Environment Audit Committee, che invita il Governo inglese a NON costruire nuovi impianti a carbone senza la tecnologia CCS, cioè di stoccaggio dell'anidride carbonica nel sottosuolo, e a imporre entro tempi prestabiliti l'applicazione di tecnologie CCS agli impianti già in funzione. Ma il governo britannico ha mostrato molto scetticismo riguardo alla costruzione di impianti a carbone pulito, proprio a causa dei problemi prima citati. E' sempre di questi giorni la notizia secondo cui in Australia, la sperimentazione di un piccolissimo impianto sperimentale di "clean coal" ha condotto a risultati fallimentari.
Fonte: BBC News

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30/07/2008, inaugurazione TVN: commento dei Verdi Civitavecchia.

Forse le comparse erano e sono inconsapevoli dei danni presenti e futuri della nuova centrale. Forse la tutela del lavoro, per alcuni; la difesa di privilegi per altri giustifica ai loro occhi il misfatto. I protagonisti però lo conoscono, infatti goffamente portano giustificazioni non credibili.

Il primattore è stato il più astuto. Dopo aver occupato per una settimana la scena mediatica, ha saltato la prima evitando, da populista consumato, di mettere la faccia nel funerale del popolo.
Gli altri hanno figurato per lo più da accattoni. Qualche Sindaco convertito all’ultima ora si è prestato alla mostra indegna della fascia tricolore. Fra tutti spiccava il sindaco di Civitavecchia, cinico al punto da tentare di coinvolgere alla sua parte proprio i No-Coke che fuori, sotto il solleone, gridavano rabbia e dolore. Si è però ben guardato dal fare un solo nome di oppositori convertiti alla causa nel nome di un Osservatorio Ambientale inutile quanto ingannevole.
Fra i commedianti, ci duole dirlo, il Presidente Piero Marrazzo. Colui che in campagna elettorale aveva dialogato con il popolo elettore interpretandone l’anima, ieri era inconsapevole di dove il popolo fosse e millantava un ruolo di garante che nessuno più gli riconosce. Se la politica è mediazione, ciò non lo autorizza a considerare carta straccia il Programma. Egli aveva assunto l’impegno di fermare il mostro che ieri invece ha tenuto a battesimo; come lui, poco o nulla hanno fatto alcune forze politiche che giocavano pericolosamente sulla doppia sponda. Questo è ormai scritto nella storia.
Citazione a parte merita il gran ciambellano, ministro Scaiola. Personaggio noto alle cronache soprattutto per lo sprezzante necrologio su Marco Biagi assassinato dalle BR, ieri ha replicato arrivando a ringraziare i due morti sul lavoro per aver offerto la loro vita alla grande opera di modernizzazione del Paese. Il carbone: tanto può l’autoesaltazione!
La triste commedia ha comportato l’azione di molti altri interpreti. Politici, come l’evocato De Sio, colui che da Sindaco mostrò tentennamenti prima del determinante voltafaccia; o Storace, che vendette, dichiarandolo senza vergogna, la salute di una parte consistente della Regione a lui affidata.
Re della festa, ovviamente, Enel, che nella persona del boiardo di Stato Fulvio Conti, dichiarava la propria vittoria, fiero di un incarico ottimamente svolto, quello di realizzare i profitti dei Soci azionisti.
La centrale da lui decantata produrrà fumi e inquinamento ben superiori a quelli confessati: ma intanto ceneri tossiche già sono prodotte, le ceneri della democrazia.

I Verdi Civitavecchia

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Nuovo incidente a TVN - Civitavecchia. Operaio colpito alle gambe da tondini di ferro. Salvo grazie a palanche di legno.


"A nemmeno 24 ore dall'inaugurazione di TVN si registra un altro incidente nel cantiere di Torre Valdaliga Nord. Un operaio straniero, sembrerebbe portoghese, è stato infatti colpito questa mattina da un fascio tondini cadutogli sul corpo. L'incidente è avvenuto nell'area esterna alla centrale, a ridosso della Frasca. La ditta per cui l'operaio lavora, forestiera, sembra che in passato sia gà stata sotto accusa per lo scarso livello della sicurezza e, da quanto sembra, farebbe lago uso di lavoratori stranieri. L'uomo, di cui ancora non si conoscono le generalità, è stato trasportato all'ospedale S. Paolo dove è tuttora ricoverato e dove gli sarebbero state riscontrate diverse fratture e difficoltà respiratorie."
Fonte: Centumcellae.it

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"Lettera del Capo Indiano Seathl al presidente degli USA"

Ringraziamo di cuore Massimo Aprile (pastore battista, Civitavecchia) per averci inoltrato quanto segue."Talvolta c'è più verità in un' "eresia" che in tutte le cattedrali di santità."

[Dopo che il Governo degli Stati Uniti aveva espresso l'intenzione di
acquisire il territorio della Tribú Duwamish, nell'odierno Stato di
Washington, il Capo Indiano Seathl scrisse la seguente lettera al
Presidente nordamericano Franklin Pierce, nel 1855.]

Il Grande Capo di Washington ci informa che desidera comprare la nostra
terra. Il Grande Capo ci ha anche rassicurato circa la sua amicizia e
benevolenza nei nostri confronti. Questo é gentile da parte sua, perché noi
sappiamo che non necessita della nostra amicizia. Peró rifletteremo sulla
tua offerta, perché sappiamo che se non lo facciamo, l'uomo bianco verrá
con le armi e si prenderá la nostra terra. Il Grande Capo in Washington puó
confidare in quello che il Capo Seathl dice, con la stessa certezza con la
quale i nostri fratelli bianchi possono confidare nell'alternanza delle
stagioni durante gli anni. La mia parola é come le stelle, esse non
impallidiscono.

Come potete comprare o vendere il cielo, il calore della terra? Quest'idea
ci é estranea. Noi non siamo padroni della purezza dell'aria o dello
spendore dell'acqua. Come potete allora comprarli da noi? Decidiamo solo
sul nostro tempo. Questa terra é sacra per il mio popolo. Ogni foglia
rilucente, tutte le spiaggie di fine sabbia, ogni velo di nebbia nelle
foreste scure, ogni bagliore di luce e tutti gli insetti che vibrano sono
sacri nelle tradizioni e nella coscienza del mio popolo.

Sappiamo che l'uomo bianco non comprende il nostro modo di vita. Per lui,
una zolla di terra é uguale all'altra. Perché egli é un estraneo che viene
di notte e ruba dalla terra tutto quello di cui necessita. La terra non é
sua sorella, semmai sua amica, e dopo averla esaurita, lui va via.

Lascia dietro di sé la tomba di suo padre, senza rimorsi di coscienza. Ruba
la terra dei suoi figli. Non rispetta. Scorda la sepoltura dei suoi
antenati e il diritto dei propri figli. La sua sete di possesso impoverirá
la terra e lascerá dietro di sé i deserti. La vista delle tue cittá é un
tormento per gli occhi del pellerossa, un selvaggio che non capisce niente.

Non si puó incontrare la pace nelle cittá dell'uomo bianco. Né un luogo
dove si possa udire lo sbocciare delle foglie in primavera o il tintinnare
delle ali degli insetti. Forse per il fatto di essere un selvaggio che non
capisce niente, il fracasso delle cittá é per me un affronto alle orecchie.
E che specie di vita é quella in cui l'uomo non puó udire la voce del corvo
notturno o il dialogare dei rospi nella laguna, di notte?

Un indio preferisce il soave sussurro della brezza sullo specchio d'acqua
ed il proprio odore del vento, purificato dalla pioggia di meggiogiorno e
dall'aroma dei pini. L'aria é preziosa per il pellerossa. Perché tutti gli
esseri viventi respirano la stessa aria: animali, alberi, uomini. Non pare
che l'uomo bianco si interessi all'aria che respira. Come un moribondo egli
é insensibile al cattivo odore.

Se io mi decidessi ad accettare, imporrei una condizione: l'uomo bianco
deve trattare gli animali come se fossero suoi fratelli. Io sono un
selvaggio e non capisco che possa essere certo in un'altra forma. Ho visto
migliaia di bisonti imputridendo nelle praterie, abbandonati dall'uomo
bianco che li abbatteva con tiri di fucile sparati dai treni in corsa. Sono
un selvaggio e non capisco come un fumoso cavallo di ferro possa aver piú
valore di un bisonte che noi, gli indiani, uccidiamo solo per sostenere la
nostra propria vita.

Che cos'é l'uomo senza gli animali? Se tutti gli animali non esistessero
piú, gli uomini morirebbero di solitudine spirituale, perché tutto quello
che succede agli animali puó attingere anche gli uomini. Tutto si
relaziona. Tutto quello che ferisce la terra, ferisce anche i figli della
terra.

I nostri figli vedranno i loro padri umiliati nella sconfitta. I nostri
guerrieri soccombono sotto il peso della vergogna. E dopo la sconfitta
passano il tempo in ozio, avvelenando il loro corpo con alimenti, dolci e
bevande ardenti. Non ha molta importanza dove passeremo i nostri ultimi
giorni: non sono molti. Alcune ore in piú, forse solo qualche inverno, e
nessuno dei figli delle grandi tribú che vissero in questa terra o che
hanno vagato in piccole bande nei boschi, resterá per piangere sulle tombe,
un popolo che un giorno fu tanto potente e pieno di fede in sé come il
nostro.

Una cosa sappiamo che l'uomo bianco forse un giorno scoprirá: il nostro Dio
é lo stesso Dio. Egli pensa forse che lo puó possedere alla stessa maniera
di come desidera possedere la nostra terra. Ma non puó. Egli é Dio
dell'umanitá intera. E vuol bene ugualmente al pellerossa come all'uomo
bianco. La terra é amata da Lui. E causare danno alla terra significa
dimostrare disprezzo al suo creatore. Anche l'uomo bianco scomparirá, forse
piú in fretta delle altre razze. Continua inquinando il tuo proprio letto e
morirai una notte, soffocato dai tuoi propri rifiuti! Dopo aver abbattuto
l'ultimo bisonte e domato tutti i cavalli selvaggi, quando i boschi
misteriosi puzzeranno di gente e le ripide colline si riempiranno di
vociferanti donne, cosa resterá delle savane? Non esisteranno piú. E le
aquile? Saranno andate via. Rimarrá solo di dire addio alla rondine della
torre e alla caccia della fine della vita e comincerá la lotta per
sopravvivere.

Forse capiremmo, se conoscessimo con che sogna l'uomo bianco, se sapessimo
quali speranze trasmette ai suoi figli nelle lunghe notti invernali, quali
prospettive di futuro offre alla sua mente perché possa formare i desideri
per il giorno di domani. Ma noi siamo selvaggi. I sogni dell'uomo bianco
sono occulti per noi. E siccome sono occulti, dobbiamo scegliere il nostro
cammino. Se acconsentissimo, sarebbe per garantire le riserve che ci
prometteste. Lá, forse, potremmo vivere i nostri ultimi giorni come noi
desideriamo.

Dopo che l'ultimo pellerossa sia partito ed il suo ricordo non sia piú che
l'ombra di una nuvola che passa sulle praterie, l'anima del mio popolo
continuerá a vivere in queste foreste e spiagge perché noi le amiamo come
un neonato ama il battito del cuore della sua mamma. Se ti venderemo la
nostra terra, amala come noi la amavamo. Proteggila come noi la
proteggiamo. Non ti scordare mai come era la terra quando ne prendesti
possesso. E con tutta la tua forza ed il tuo potere, e tutto il tuo cuore,
conservala per i tuoi figli. Una cosa sappiamo: il nostro Dio é lo stesso
Dio. Questa terra é amata da Lui. Neanche l'uomo bianco puó evitare il
nostro comune destino.

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TVN: Greenpeace colpisce ancora. "La centrale di Civitavecchia allontana l'Italia da Kyoto"

"Usciamo dal carbone - Fermiamo il surriscaldamento del pianeta"

No al carbone - ENEL clima Killer

No al carbone - si alla rivoluzione energetica pulita

"In occasione dell’inaugurazione delle centrale di Torrevaldaliga a Civitavecchia(1), nella notte attivisti di Greenpeace hanno proiettato messaggi sulla centrale per ricordare che il carbone è la prima minaccia per il clima globale, e che la politica energetica di Enel, che vorrebbe coprire il 50% della propria produzione elettrica in Italia da carbone, non solo porterà il Paese fuori dagli obiettivi di Kyoto per la riduzione delle emissioni di gas serra, ma compromette gli impegni europei per lo sviluppo delle rinnovabili.
Greenpeace/Alessandro Vasari"

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Rassegna stampa sulla manifestazione 30/07/2008 di fronte ai cancelli di TVN


Offriamo alcuni link ad articoli che i media locali hanno dedicato alla manifestazione di ieri 30/70/2008 a TVN.
La scelta di inserire soprattutto contributi dai media locali viene dalla constatazione che quelli di carattere regionale o nazionale non hanno che una vaga e maleinformata idea di quanto pertiene alla riconversione a carbone di TVN: oltre che pessimi esempi di giornalismo, leggere i loro articoli risulta offensivo e disinformante. Il fatto che si tratti di una lotta locale non è certo una scusa per la vasta ignoranza in tema di scelte energetico/ambientali, visto il momento storico e la trasversalità dei problemi coinvolti.

"Celebriamo il funerale di tutto il territorio" - Civonline.it
"Comincia l'era del carbone" - centumcellae.it
"Gasbarra: 'Torrevaldaliga Nord è un atto di arroganza della grande industria'" - maremmaoggi.it
"Il carbone pulito non esiste" - WWF Italia
"Nessun avvio dell'impianto, ma solo sfumata di vapore per il circo mediatico" - maremmaoggi.it

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30 luglio 2008

Un pensiero di Claudio Scajola. A nudo l'ideologia dell'affarismo più cinico, ma anche l'ipocrisia dei commentatori


«Si inaugura nuovo percorso con il grande investimento di Enel, con le alte tecnologie, con la capacità di discutere con il territorio, con le professionalità e con la perdita di qualche vita umana si è riusciti a realizzare la centrale più all'avanguardia d'Europa»
Queste le parole di Scajola a TVN, durante il discorso inaugurale. Tra gli operai s'è levato il giusto commento: "Non siamo carne da macello".

Qualcuno ricorda quando Scajola definì in pubblico "solo un rompicoglioni" il defunto dott. Biagi (cui poi s'intitolò la criticata riforma del lavoro), e come conseguenza dovette rassegnare le dimissioni da Ministro, nello scorso Governo Berlusconi. Chissà, magari Scajola s'è già stancato di questo secondo Ministero.

Hanno fatto seguito alle parole del Ministro Scajola alcuni commenti di fuoco: da parte di Orazio Licandro (PDCI), del neosegretario del Prc Paolo Ferrero, di Antonio Borghesi (vice capogruppo Idv alla Camera), dalla CGIL, da Alessandro Battilocchio Sindaco di Tolfa. Costoro, e molti altri, hanno espresso in vario modo il loro sdegno per queste inumane parole, che mettono a nudo il pensiero del partito affasista trasversale che al momento sta svendendo l'Italia.

Solo che, anime candide quali siamo, non riusciamo davvero a capire come mai simile sdegno sia espresso solo circa i morti del cantiere TVN, e non sui -molto più numerosi- morti e malati che TVN produrrà. Per quegli altri nostri morti (oltre agli operai) non c'è spazio, memoria, interesse. Perché evidentemente gli affaristi politici non vi trovano occasioni di speculazione a riguardo.
In realtà sia i morti sul lavoro che le vittime dell'impatto del carbone sono già state calcolate, pianificate, messe in bilancio, ratificate come accettabili. Vergogna alla politica italiana.

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30/07/2008, manifestazione contro il carbone davanti ai cancelli di TVN: l'ORAZIONE FUNEBRE

(immagine da www.civitavecchiainforma.it)

E’ con profondo dolore che oggi siamo qui per dare l’estremo saluto a ciò che la vergognosa inaugurazione in atto in questo momento, dentro la centrale, sta definitivamente uccidendo nel nostro territorio e nelle nostre vite:

salute, ambiente,dignità, democrazia, economia.

In queste situazioni mai le parole rendono giustizia ai sentimenti e alle emozioni che si vorrebbero esprimere, ma è comunque per noi doveroso cercare, nella ressa dei pensieri e della memoria, le parole per ricordare cosa era e cosa sarebbe potuta essere questa nostra terra, se l’ignavia e l’ingordigia di quanti ci amministrano e ci hanno amministrato in questi anni non l’avessero condannata a morte per avvelenamento.

Ricordare quante vite si sarebbero potute salvare se solo si fosse dato ascolto a quanti queste vite curano e non si fossero ignorate le tante carenze riscontrate e centinaia di volte denunciate
Ricordare quale economia sarebbe potuta crescere se le emissioni in aria, in acqua e al suolo, al pari di quanto accaduto a Brindisi, non avessero reso i nostri ortaggi e i nostri prodotti invendibili e le nostre acque non potabili.

La nostra costituzione, carta fondante della nostra democrazia, recita all’art. 1 che
“La sovranità appartiene al popolo”
E all’art.32 che
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività” la finta inaugurazione di oggi offende anche questi precetti e con essi mortifica la democrazia imponendo a suon di milioni di euro gli interessi di Enel a quelli espressi da un intera comunità, e consentendo l’avvio della centrale in violazione di decine di norme comunitarie e nazionali con l’avallo di chi, di quelle leggi, dovrebbe essere massimo garante.
Oggi in maniera vergognosa ed offensiva, e contro la nostra volontà, ci troviamo a vedere umiliata la nostra dignità di abitanti dell’Alto Lazio, trattati da ENEL come una popolazione di pezzenti, pronta a svendere la salute propria e dei propri cari per quei milioni elargiti ai Comuni per compensare i tumori, le leucemie, le asme bronchiali e quant’altro causato dall’inquinamento passato e da quello futuro a cui sarà costretto l’intero comprensorio e che ogni famiglia ivi abitante ha avuto la malasorte di sperimentare.

Di questo nessuno ha avuto mandato ed in molti siete responsabili, per queste colpe dei vostri nomi rimarrà imperitura memoria nella storia della nostra terra.
Oggi in queste bare noi portiamo la memoria delle centinaia di uomini, donne e bambini- nostri padri e madri, nostri fratelli e sorelle, nostri figli - che hanno pagato e pagheranno con la loro vita e sulla loro pelle gli effetti delle tonnellate di inquinanti che avete immesso nella nostra aria per la vostra smodata ricerca di profitto.
Inserire tali morti e tali sofferenze nei vostri monitoraggi epidemiologici, ben conoscendo le decine studi che rendono noti le drammatiche percentuali di mortalità e morbilità del territorio, è semplice sadismo.

In queste bare ci sono le migliaia di vittime che nel mondo causeranno i cambiamenti climatici che la centrale di Torrevaldaliga nord, e tutte le centrali a carbone, contribuiranno fortemente ad aggravare.
La vostra volontà di utilizzare il carbone come combustibile in un territorio martoriato dall’inquinamento derivante da 50 anni di servitù energetica, ben conoscendo le evidenze scientifiche circa l’emissione di numerose sostanze cancerogene derivanti da tale combustione, è una volontà criminale, e criminale è chi, nelle istituzioni, acconsentendo a tale scelta, si rende complice della devastazione di interi territori, con le loro popolazioni e le loro economie.

Oggi recitiamo il requiem per l’economia agricola di eccellenza che ha sempre contraddistinto questa nostra florida terra che voi volete continuare ad avvelenare continuando ad immettere, centinaia di tonnellate di veleni sempre più nocivi sul territorio.
Oggi questa nostra cerimonia è un grido di dolore per la compromissione del futuro nostro e dei nostri figli, che voi, gente senza scrupoli, state perseguendo in nome di un bisogno energetico inesistente e di ragionamenti fasulli sulle scelte strategiche del Paese.
Infine in questo nostro estremo saluto un pensiero non può non andare a Michele Cozzolino e Ivan Ciffari, prime vittime di questo maledetto impianto.
Ed è pensando a loro, e alle centinaia di uomini, donne e bambini che pagheranno con la vita l’ignobile scelta di riconvertire a carbone questo impianto, l’arroganza di ENEL di imporlo al territorio e la corruzione morale degli amministratori che a suon di milioni di euro hanno ignorato le innumerevoli carenze degli atti autorizzativi e le denunce sulle conseguenze della salute, che vogliamo ricordarvi, con le parole di Abramo Lincon che:

“Potrete ingannare tutti per un po
Potrete ingannare qualcuno per sempre.
Ma non potrete ingannare tutti per sempre”,

e farvi una promessa.
Le popolazioni dell’Alto Lazio non vi daranno tregua
Perché la nostra è una lotta di legittima difesa.
Abbiamo dalla nostra parte la forza della ragione.

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Il settore "Information Technology" investe in modo massiccio nello sviluppo delle rinnovabili

Da PuntoInformatico.it
Roma - Gli occhi degli osservatori dentro e fuori dalla rete sono puntati sulla rotta intrapresa da alcuni dei maggiori giganti della tecnologia, le cui intenzioni sembrano proprio quelle di voler sterzare con decisione verso le tecnologie per la trasformazione dell'energia solare, o comunque verso i nuovi processi legati alla produzione energetica a minor impatto ambientale, quella che lascia da parte i combustibili fossili tradizionali.

pannelliE sono proprio le semiconductor company, le industrie che dispongono di tecnologie avanzatissime per il trattamento del silicio, ad essere particolarmente interessate a virare verso quel settore di mercato, ancora oggi di nicchia. Secondo Rhone Resch, responsabile della Solar Energy Industries Association (SEIA), "virtualmente ogni chipmaker sta soppesando un ruolo nel solare", mentre "a Silicon Valley è in atto la classica corsa campestre", dice T.J. Rogers, presidente di Cypress Semiconductor, azienda che possiede il 56 per cento di SunPower. Una corsa campestre il cui premio spetterebbe a chi primo arriva di prepotenza sul mercato, con una tecnologia energetica solare (o altro settore di carattere decisamente ecologico) rivoluzionaria, più efficiente che mai, meno costosa di tutto quanto fabbricato sinora e il meno inquinante possibile. Un basso impatto ed un'alta resa legati a concetti, già al solo elencarli, difficili da conciliare.

USA Today ad esempio elenca i "favoriti" della gara verso le energie alternative: IBM, Intel e National Semiconductor. E mentre IBM lavora a sistemi che amplificano la resa di 10 volte, Intel investe 38 milioni di dollari in Sulfurcell, garantendo così continuità industriale al recente spinup del proprio stesso settore specializzato, una corsa che i due colossi hanno già intrapreso da qualche tempo. A cui si aggiunge National, che fa tesoro della propria esperienza in altri settori e, nella produzione di energia dal sole, cerca di minimizzare le perdite di resa energetica dovute all'ombra.

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"Nucleare, nuovo allarme a Tricastin"

Da Repubblica.it
Oltre 100 impiegati allontanati dall'impianto. Su due "tracce lievi di contaminazione"
In poche settimane già due incidenti nella centrale del sud della Francia
Nucleare, nuovo allarme a Tricastin. L'azienda: "Non è successo nulla". Edf smentisce: "Emergenza scattata accidentalmente non c'è stata alcuna fuoriuscita di materiale radioattivo"

"PARIGI - Torna la paura in Francia per un nuovo allarme alla centrale nucleare di Tricastin, a 40 chilometri da Avignone, nel sud della Francia. Centoventi impiegati sono stati fatti allontanare dall'impianto dopo che è scattato l'allarme nella struttura.

La Edf, l'azienda che gestisce la centrale nucleare ha subito detto che l'allarme è scattato per errore e che non c'è stata alcuna perdita di materiale contaminante. L'agenzia di controllo del nucleare francese, l'ASN, però, ha avviato un'indagine e aspetta le conclusioni prima di pronunciarsi.

Delle persone sgomberate alcune sono state condotte in infermeria e test preliminari su 45 di loro hanno rivelato in due casi tracce "molto lievi di contaminazione": "Siamo al di sotto della soglia", ha rassicurato Jean Girardi, un ingegnere della centrale che ha parlato con la televisione privata francese lci.

Dopo gli incidenti delle ultime settimane, Tricastin fa paura: quello di oggi è il terzo episodio che vede coinvolto il sito nucleare, oltre ad un altro incidente verificatosi nello scorso mese nella zona: il 23 luglio cento dipendenti sono stati "leggermente contaminati" con radioelementi fuorusciti da un condotto dal reattore numero 4. Il 7 luglio scorso per errore sono stati riversati 74 chili di uranio in due fiumi."

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Sovrappensiero. 30/07/2008, manifestazione contro il carbone davanti ai cancelli di TVN

Immagine dal funerale dell'Ato Lazio. Le bare e i soldi sporchi.

Di ritorno dalla manifestazione, di cui avremo occasione di dire in seguito.
Facciamo una veloce "rassegna stampa" sul web, raccogliendo articoli e news riguardanti questa giornata, con Scajola, Conti, Marrazzo, Moscherini & Co in primo piano, contrapposti al dolore delle popolazioni che hanno protestato di fronte ai cancelli della fabbrica di morte.

Ebbene, è incredibile quello che si legge, pur avvezzi a fare i conti con spettacoli del genere. Una enorme mole di gravi inesattezze, quando non vere e proprie sciocchezze, vengono confezionate, propinate, diffuse dagli organi di informazione. Che sia per ignoranza (comunque manifesta) o per deliberato scopo di depistare e disinformare (conformemente a interessi e dettami dei padroni).

A volte si ha la misura di quanto la nostra democrazia sia immatura. Speriamo riesca a sopravvivere a se stessa.
PS: della nera messa per il carbone del vescono Chenis non s'è avuta notizia sui media...

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29 luglio 2008

"Telegrammi per i signori che vogliono il carbone"


Quello che segue è il testo del telegramma inviato a Berlusconi, Scajola, Prestigiacomo, Marrazzo, e ai Sindaci di: Civitavecchia, Tarquinia, Allumiere, Tolfa, Santa Marinella e Vescovo Civitavecchia.

CAUSA VOSTRE RESPONSABILITA' ENEL COMPLETA CENTRALE TVN NEGAZIONE DIRITTO SALUTE POPOLAZIONE E FONTE MORTI PREMATURE E DISTRUZIONE ECONOMIA AGRICOLA TURISTICA ALTO LAZIO. PREOCCUPANTE VOSTRA VICINANZA ENEL E DISTANZA DA CITTADINI CHE VI IMPUTANO:

BERLUSCONI: SOTTRATTO COMPETENZE TRIBUNALE CIVITAVECCHIA DOPO SCOPERTA LACUNE ET OMISSIONI PROCEDURA VIA (NON CONSIDERATA VERA SITUAZIONE SANITARIA, NON ACQUISITO FONDAMENTALI CONOSCENZE INQUINANTI CARBONE). PERMESSA CONVERSIONE TVN IN ZONA FORTEMENTE INQUINATA. MANCATA APPLICAZIONE PRINCIPIO PRECAUZIONE.

SCAJOLA: NONOSTANTE AUTORIZZAZIONI LACUNOSE E ANOMALE CONSENTITO AVVIAMENTO TVN PUBBLICIZZATA A CARBONE PULITO. FUNZIONARI SUO MINISTERO DICHIARANO NON VERO. CARBONE. TVN E' CARBONE SPORCO.

PRESTIGIACOMO: MANCATO RIESAME AIA

MARRAZZO: CALPESTATO MANDATO ELETTORALE PER FERMARE CENTRALE A CARBONE TVN. MANCATO CONTROLLO ESCAVO A MARE E MANCATA MAPPATURA INQUINAMENTO PREGRESSO. SUPPORTATO ENEL FAVORENDO TRADIMENTO SINDACI TARQUINIA E ALLUMIERE.

MOSCHERINI: CONTINUITA' OPERATO DE SIO MONETIZZATO SALUTE ABITANTI CIVITAVECCHIA. OPPOSIZIONE A RIESAME AIA CONTRO INTERESSE CITTADINI E TUTELA AMBIENTE.

SINDACI TARQUINIA E ALLUMIERE TRADITO MANDATO ELETTORALE E DELIBERATI CONSIGLI COMUNALI. CALPESTATO DIRITTO SALUTE CITTADINI E CONTRIBUITO DISTRUZIONE ECONOMIA AGRICOLA E TURISTICA DI TARQUINIA E ALLUMIERE.

SINDACO TOLFA: NON DENUNCIATO GRAVI TRASGRESSIONI DIRITTO COMUNITARIO NONOSTANTE PARLAMENTARE EUROPEO. CALPESTATO DIRITTO SALUTE CITTADINI E CONTRIBUITO DISTRUZIONE ECONOMIA AGRICOLA E TURISTICA DI TOLFA.

SINDACO SANTA MARINELLA: MONETIZZATO DANNO SALUTE CITTADINI NONOSTANTE PERICOLOSE LACUNE VIA E AIA. CONTRIBUITO DISTRUZIONE ECONOMIA TURISTICA SANTA MARINELLA

VESCOVO CHENIS: SILENTE CONTRO INQUINAMENTO BENEDICE TVN MACCHINA MORTE. 200 MILIONI EURO CALCOLO UE MORTI PREMATURE DA CARBONE. NON È DALLA PARTE DELLA VITA.

VOSTRA PRESENZA INAUGURAZIONE TVN LEGITTIMA DANNO PLURIDECENNALE A CITTADINI CHE RECLAMANO DIRITTI SANCITI DA COSTITUZIONE E OFFENDE SALUTE E DIGNITA' POPOLAZIONI INQUINATE ALTO LAZIO. NOSTRA PRESENZA È GRIDO DOLORE CONTRO INQUINATORI E COMPLICI A TUTELA FUTURO NOSTRI FIGLI.

MOVIMENTO NO COKE ALTO LAZIO E COMITATO CITTADINI LIBERI TARQUINIA

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"Un doveroso saluto al Presidente del Consiglio dei Ministri in visita a Civitavecchia"

Il coordinamento dei medici e dei farmacisti saluta il Presidente del Consiglio dei Ministri intervenuto, non ad una festosa inaugurazione, ma al funerale della salute dei cittadini di Civitavecchia e del comprensorio a conclusione di un misfatto sanitario ed ambientale gestito dallo Stato italiano.

Coordinamento dei medici e dei farmacisti per la tutela dell’ambiente e della salute.
Civitavecchia, mercoledì 29 luglio 2008

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Indicazioni per arrivare al luogo del sit-in del 30/07/2008



Visualizzazione ingrandita della mappa

Il ritrovo è di fronte ai cancelli dell'ingresso business di Torrevaldaliga Nord, ore 9,30

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30/07/2008: IL NOSTRO GRIDO E' CONTRO IL CARBONE, IN DIFESA DEL DIRITTO ALLA SALUTE


Domani i cittadini dell'Alto Lazio saranno fuori dai cancelli di TVN a denunciare la macabra messa in scena di Enel, Berlusconi, Scajola, Prestigiacomo e quanti accorreranno a presenziare un'inaugurazione a carbone che non si può fare, perchè TVN è priva di Autorizzazione Integrata Ambientale, nonostante il lavorio di tecnici e avvocati. Solo una maldestra e malefica mossa del governo potrebbe risolvere i problemi dell'azienda elettrica. I cittadini saranno lì a rappresentare un territorio che non si riconosce da tempo nei sindaci e nelle istituzioni che hanno venduto l'anima al diavolo. È la stessa cosa se i sindaci ci saranno o non ci saranno a fare i cortigiani della Spa così come è la stessa cosa se hanno o non hanno firmato i “contratti”. L'accordo c'è stato e all'eventuale accensione la loro preoccupazione non sarà quella di denunciare l'assassino bensì quella di allungare la mano per avere l'elemosina di chi vede nelle popolazioni di questo territorio solo un fastidio per i propri progetti CRIMINALI. La presenza dei cittadini sarà un grido di dolore per la compromissione del futuro proprio e dei figli, che gente senza scrupoli persegue in nome di ragionamenti fasulli sulle scelte strategiche del Paese.

Quella dei cittadini sarà una cerimonia vera segnata dal colore del lutto. Il territorio saranno loro e rappresenteranno anche quanti hanno paura di esporsi per le ritorsioni di cui la ghenga è capace. Chi vuole incontrare il territorio lo troverà lì fuori mentre dentro ci sarà solo chi ha compiuto la metamorfosi e parteciperà ad un evento che pur nella finzione, perchè TVN non può essere accesa a carbone, vorrà celebrare l'accensione di un impianto destinato alla combustione di 600 tonnellate di carbone all'ora, che in sessanta minuti rilascerà 6.300.000 mc di fumo carico d'inquinanti.

Movimento Nocoke Alto Lazio

Comitato dei Cittadini Liberi di Tarquinia

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Riti oscuri a Civitavecchia

Mons. Chenis celebrerà un rito maligno ed oscuro.
Domani, 30/07/2008, all'interno del cantiere per la riconversione a carbone di TVN-enel, il Vescovo terrà una messa all'interno della velenosa TVN, che tante malattie e morti porterà sul nostro territorio. Un atto vergnoso quello del vescovo: benedire con una cerimonia religiosa una vera e propria fabbrica di morte. Se davvero vi sarà una messa, non potrà che essere una messa nera, nera come il carbone. L'ombra del maligno sovrasta Civitavecchia.

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Tidei a Fulvio Conti (enel): l'inaugurazione di TVN rappresenta un lutto, non una festa, per il territorio


Per la giornata di domani, ENEL ha inoltrato un invito a tutte le persone aventi ruoli politici istituzionali nel comprensorio, per assistere alla messa (nera) d'inaugurazione di TVN, con la presenza di Berlusconi e Scajola.
L'On. Tidei, che pure ha pesanti responsabilità per quanto riguarda la sudditanza del territorio al dominio enel, invia una lettera in cui respinge in modo sdegnato l'invito di Conti: "Quella di domani è una giornata di lutto, non di festa, per la città". Pubblichiamo integralmente la lettera.


Egregio Dott. Conti,
ho ricevuto il Suo invito a presenziare all'incontro in programma domani, alla presenza del Presidente del Consiglio On. Silvio Berlusconi, per l'inaugurazione del primo gruppo della riconvertita centrale di Torre Valdaliga Nord. Un invito di cui la ringrazio ma che non intendo accettare per una lunga serie di motivi che vorrei qui sintetizzarle.
In primo luogo mi basterebbe ricordarLe, da rappresentante dei cittadini di questo territorio, che la dirigenza di Enel spa, al momento della presentazione del progetto di riconversione a carbone di Tvn nel lontano 2000, quando proprio il sottoscritto ricopriva la carica di sindaco di Civitavecchia, affermò che mai avrebbe dato il via ai lavori senza il consenso dei cittadini. Mi sembra che negli anni ci siano stati referendum, manifestazioni, pronunciamenti istituzionali di decine di consigli comunali del territorio, oltre che della Provincia di Roma e di Viterbo, che hanno espresso un netto dissenso al progetto di riconversione ma di cui non vi siete assolutamente curati. Solo questo disprezzo mostrato per il parere dei cittadini, e la gestione dell'intera questione carbone avvenuta in forma indecentemente privata con singoli amministratori, basterebbe a motivare il motivo della mia non partecipazione.

Ma voglio tuttavia approfittare di queste righe per esprimere altre motivazioni.
In primo luogo non ci può essere motivo di soddisfazione alcuna nell'inaugurazione di una centrale che condannerà ad altri decenni di inquinamento un territorio gravato ormai da mezzo secolo da una servitù energetica che ne ha drasticamente compromesso qualsiasi altra possibilità di sviluppo; senza contare il drastico incremento delle patologie respiratorie e tumorali di questo comprensorio che avrebbero dovuto indurre l'Enel e il Governo a scartare in partenza qualunque ipotesi di conversione. Credo infatti che dopo tanti anni di inquinamento, di cui è la causa principale, l'Enel avrebbe dovuto rappresentare uno strumento di sviluppo di questo territorio e non di ulteriore sfruttamento e rovina. In che modo? Portando a termine almeno quegli impegni presi a suo tempo con la presentazione del progetto di riconversione, posti a garanzia della bontà del carbone, ma rivelatisi assolutamente falsi e ingannevoli: la crescita delle imprese locali, il rapporto proficuo e rispettoso con la popolazione, l'incremento dell'occupazione.
Lei sa bene, egregio Dott. Conti, che niente di tutto questo si è realizzato e che, soprattutto in termini occupazionali, una volta chiusi i cantieri la città tornerà a sprofondare in quelle percentuali di lavoro da profondo Mezzogiorno; e ad fronte della servitù e dell'inquinamento che pagheremo sulla nostra pelle è francamente inaccettabile.
Tante erano le possibilità per l'Enel di instaurare un rapporto diverso e comunque produttivo con il territorio di Civitavecchia. Le cito solo alcuni esempi:
la realizzazione di una catena del freddo attraverso i processi di recupero della condensazione del calore prodotto dalle caldaie;
la realizzazione di una vasta area industriale, con annesse infrastrutture, per lo sviluppo della logistica che permetterebbe di attrarre investimenti nella città;
la realizzazione di infrastrutture retroportuali;
la creazione di una società mista Enel-Comuni per la distribuzione di energia elettrica nel territorio a basso costo con forti risparmi per i cittadini sulla bolletta;
la realizzazione, come concordato preventivamente, di un impianto di selezione e trattamento dei rifiuti del territorio con conseguente abbattimento delle tariffe sui rifiuti;
la creazione di un polo energetico per fonti rinnovabili;
la creazione di una scuola di formazione energetica nazionale;
la creazione di un polo scientifico di eccellenza per la ricerca delle energie rinnovabili all'interno del Polo universitario di Civitavecchia.
Niente di tutto ciò, tuttavia, è stato fatto. Vi siete limitati a sponsorizzare, con amministratori poco avveduti e compiacenti, qualche concerto e tanti spettacolini, per indorare la pillola del carbone ai cittadini secondo il vecchio detto “panem et circenses”, dispensando in trattative private soldi alle amministrazioni comunali che non produrranno alcun tipo di sviluppo. Perché è evidente che finanziare quattro concerti e cinque marciapiedi, a lungo termine, non lascia niente di niente a questo territorio. Quello che di sicuro resterà saranno i fumi inquinanti del carbone e la servitù energetica; e di questo i cittadini non possono per nulla essere contenti.
Per questo considero inutile e di cattivo gusto partecipare domani a quella che si prefigura esclusivamente come una iniziativa di pura propaganda, con una sfilata di politici a cui non voglio in alcun modo aggregarmi.
Per la città, infatti, e per tutto il comprensorio non sarà assolutamente un giorno di festa, ma di lutto. Come quello delle famiglie dei due operai morti nei cantieri di Tvn che mi auguro, domani, avrete almeno la sensibilità e il buon gusto di ricordare.

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La Frasca: i piromani cittadini sembrano della stessa opinione di Moscherini e Ciani

Riportiamo un articolo comparso su www.centumcellae.it

La pineta della Frasca torna a bruciare, quasi certamente in modo doloso, e la certezza che ci sia un piromane dietro gli incendi di questi giorni è sempre più consistente. Questa mattina altri due focolari sono infatti divampati a pochi minuti l'uno dall'altro tra gli alberi e i cespugli della pineta. Fortunatamente il fumo è stato presto notato dai frequentatori della Frasca che hanno immediatamente dato l'allarme; in pochi minuti sono così giunti sul posto quattro mezzi dei Vigili del Fuoco, coadiuvati da altri mezzi della Protezione civile, che in breve hanno circoscritto le fiamme e quindi spento l'incendio. Scampato il pericolo odierno resta tuttavia la forte preoccupazione per il quarto e quinto rogo divampato in meno di dieci giorni alla Frasca, sulla cui origine dolosa sembra ci sia poco da dubitare, come confermato questa mattina dal capo distaccamento dei Vigili del Fuoco Giuseppe Ibelli; dolo che lascia intravedere a questo punto un possibile cupo disegno volto a distruggere una pineta che evidentemente qualcuno preferisce far scomparire; forse perché d'impiccio a porticcioli e vasche di colmate tanto desiderate da sempre più numerosi amanti degli affari?
Articolo originale

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Australia, spettacolare azione di Greenpeace

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Australia. Arrestati oggi dalla polizia 9 attivisti di Greenpeace per aver dipinto slogan contro il carbone su 10 navi, presso il porto australiano di Mackay, in Queensland (uno dei piu' grandi porti di esportazione di carbone al mondo, ma anche uno dei territori migliori al mondo per sviluppare energia da Sole, grazie alle le sue caratteristiche)
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26 luglio 2008

Panem et circenses Festival 2008. Pensavamo fosse gratis, ma poi quello strano dolore al fondoschiena...


Si chiama "Civitavecchia in festival" 2008, il cartellone estivo targato enel-La pegna Produzioni - Comune di Civitavecchia.
La maggior parte degli eventi si svolge* alla Marina, e com'è ovvio gli artisti sono della caratura adatta alle "masse", sempre quelle, che si ritiene eternamente condannate all'ignoranza. Inutile proporre qualcosa di più elevato, siamo alle solite. Del resto è un discorso questo che evita imbarazzi agli amministratori politici d'accatto che stanno dietro all'organizzazione di simili eventi, visto che i primi che non saprebbero apprezzare altro sono loro.

Loro, che puntualmente -quanto buon gusto- fanno in modo di riservarsi decine, centinaia di posti per i loro amici e parenti.
Quando si amministra la città come fosse il proprio ripostiglio, l'ignoranza delle masse è un bel pretesto.
Tuttavia c'è un aspetto che paradossalmente sfugge ai civitavecchiesi, ed anche ai molti "dissidenti" d'opposizione, che sostengono che il milione di euro speso quest'anno per il cartellone avrebbe potuto essere impiegato in modi più utili per la cittadinanza: ad esempio, per le emergenze abitative. Ma la risposta a queste critiche è semplice, lapalissiana, ed è racchiusa nell'antica formula: panem et circenses.

L'aspetto che sfugge è invece che questo cartellone e quel milione di euro l'hanno pagato proprio i civitavecchiesi, e tutto il comprensorio. E con grossi interessi a gravarvi sopra. C'è infatti, ancora, un gran numero di sprovveduti che considera quei soldi un atto di beneficenza, oppure di riconoscenza, da parte del buon ente elettrico che finanzia.
Nulla di più sbagliato.

Il cartellone estivo -come i milioni delle compensazioni- ci costa la sudditanza, la subalternità agli interessi dell'ente elettrico, nel quadro di servitù che ci hanno oppresso e danneggiato per decenni, e che per altri decenni ancora subiremo, grazie ai tanti politicanti che si pagano la campagna elettorale coi nostri soldi e svendendo la nostra salute. Perché i milioni di enel, non ci si illuda, serviranno solo a garantire voti all'attuale amministrazione politica. Oltre che a incatenarci nei ricatti che ben conosciamo.
Inutile aggiungere che la politica del malaffare che sempre più si radica nel nostro territorio condizioni ideali per razziare al sicuro, a scapito della popolazione ormai avvezza a ogni tipo di porcherie e manovre.

Chissà quando impareremo a non farci prendere per il culo.

Buona estate a tutti.

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Austria blocca mais ogm MON863. Intervento di Greenpeace

Roma, Italia — "Analisi di laboratorio mostrano chiaramente che il mais MON863 produce segni di tossicitá per gli animali, ció nonostante la Commissione europea continua a permettere l’ingresso di questo Ogm nella filiera alimentare." denuncia Federica Ferrario, responsabile campagna OGM di Greenpeace "È decisamnete preoccupante che il sistema autorizzativo europeo per gli Ogm non riesca a identificare questi pericoli, un chiaro segnale che una riforma radicale è quantomai necessaria."
L'articolo continua qui

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Il "Comitato dei cittadini liberi", agricoltori e commercianti ricevuti dagli Europarlamentari PDL. Iniziativa il 28

"I cittadini e gli agricoltori di Tarquinia, cuore della maremma etrusca, non vogliono più essere presi in giro ed hanno dato il loro ultimatum al Governo fatto giungere al Ministro delle Attività Produttive dopo un importante incontro nella capitale. "Dobbiamo fermare il carbone a Civitavecchia, altrimenti saremo tutti sul lastrico. Un disastro per l'agricoltura, l'economia portante di questa terra, per non parlare poi della salute." Il 28 luglio importante iniziativa contro il carbone a Tarquinia.

A Roma, presso il Palazzo del Parlamento Europeo di via IV Novembre, si è svolto un importante incontro richiesto dal Consigliere Comunale di Tarquinia Marco Fiaccadori del Pdl. All'incontro era presente una delegazione di cittadini tarquiniesi che lottano contro la riconversione a carbone della centrale di TVN a Civitavecchia. La variegata delegazione era composta dal Comitato dei Cittadini Liberi e da alcuni rappresentanti degli agricoltori e dei commercianti giunti a Roma insieme alla Senatrice Laura Allegrini. I cittadini hanno consegnato, nelle mani degli Europarlamentari Stefano Zappalà e Roberta Angelilli, copia della petizione popolare già depositata a Bruxelles. Gli Europarlamentari si sono impegnati a seguire personalmente l'iter della petizione e a fare in modo che la delegazione dei cittadini venga convocata celermente dalla Commissione Europea. Altro impegno assunto dagli Europarlamentari è di informare subito della questione e delle obiezioni dei cittadini e degli agricoltori il Ministro Scajola. “Ci impegniamo a lavorare seriamente – hanno riferito alla delegazione – sul materiale che ci avete consegnato. Siamo ben disposti a verificare il tutto e ad intervenire immediatamente”. Per due ore i cittadini sono stati a colloquio con gli Europarlamentari, intanto si preparano altre manifestazioni a Tarquinia: il 28 di questo mese, nella città etrusca, vi sarà una importante iniziativa a monito di quanto sta accadendo."

Comitato dei Cittadini Liberi

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Mappa fonti d'inquinamento Alto Lazio. Aiutaci a completarla.

clicca sull'immagine per vedere la mappa. I segnali blu corrispondono a fonti d'inquinamento

Stiamo costruendo su "Google Maps" una mappa, (clicca qui) per raccogliere e condividere pubblicamente informazioni sulle fonti di inquinamento nell'Alto Lazio.
Abbiamo bisogno del contributo di tutti per continuare ad assemblarla. Scriveteci includendo indicazioni contenenti il luogo e il nome della fonte inquinante identificata.

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USA. Bloccata la costruzione di un altro impianto a carbone

USA. Lo Stato della Georgia ha blocca la costruzione di un impianto a carbone, a causa dell'impatto ambientale previsto. Si tratta di un atto tutt'altro che nuovo negli USA.
Una buona novella. Fonte: BBC News (vedi)

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Becchini e Preti a TVN. Un macabro rito sta per avere luogo.


Mercoledì prossimo 30/07/2008, dalle 10 alle 12, sua Bassezza Silvio Berlusconi, accompagnato dal Ministro Claudio Scajola, sarà in visita a TVN. L'arrivo è previsto in elicottero privato, che atterrerà direttamente nel cantiere festante. Si prevede addirittura una messa, e la benedizione di mons. Chenis.
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L'altare sarà allestito
alla base della ciminiera.

Le campane suoneranno
a morte in tutto
il comprensorio

Invitiamo la cittadinanza tutta a restare a casa: voci insistenti parlano di ronde per catturare (le prime) vittime sacrificali da immolare al dio Lucro, che tutto compra. Visto che sull'altare
non vi saranno croci,
ma la ciminiera,
non osiamo immaginare
che tipo di sacrifici
possano essere
previsti.

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Sarebbe stato più opportuno un esorcismo vero, per scacciare Marrazzo, Tidei, De Sio, Moscherini e le tante corti del malaffare che hanno affondato le velenose radici nel nostro territorio.

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OT. Parliamo di vita, e sogni. Randy Pausch.

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Offresi vacanza gratis a Marrazzo. Qualunque meta, purché senza ritorno.

Piemonte. 1 miliardo di euro investimento: in soli tre anni saranno operativi impianti fotovoltaici ed eolici capaci di erogare 1,5 Twh.
Questo dimostra il peso determinante della politica nelle scelte di sviluppo del territorio. Una politica che in questo caso ha saputo orientare la sua azione verso obiettivi di sviluppo sostenibile. Produrre energia non deve signirficare necessariamente produrre grossi rischi sanitari e danni ambientali. Un plauso alla presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso.

La domanda, certo è: si vanno a costruire impianti fotovoltaici in Piemonte, mentre nel ben più assolato Lazio si costruiscono centrali a carbone, olio combustibile, turbogas? Faremmo volentieri a meno del mediocre, menzognero Marrazzo in cambio della Mercedes Bresso, questo è sicuro. Ma chi accetterebbe lo scambio?

(ANSA) - TORINO, 25 LUG - Con un investimento da un miliardo di euro sulle energie rinnovabili, fra tre anni la Regione Piemonte sara' in grado di aumentare la propria produzione energetica in misura uguale a un quarto della quantita' che attualmente importa dalla Francia. L'investimento e' previsto in una intesa fra Regione ed Enel, sottoscritta oggi a Torino dalla presidente del Piemonte, Mercedes Bresso, con l'ad di Enel, Fulvio Conti. L'attuale consumo energetico del Piemonte e' di 27 Twh, di cui 21 Twh prodotto sul territorio e 6 importato dalla vicina Francia. Grazie all'intesa, che prevede la costruzione di una ventina di impianti fotovoltaici e una decina di impianti eolici, alla fine dei tre anni la Regione sara' in grado di produrre 1,5 Twh di energia in piu', un quarto dei 6 Twh oggi acquistati oltre le Alpi. Gia' lunedi' prossimo l'assessore Andrea Bairati portera' in giunta una delibera per la riconversione delle discariche di rifiuti esaurite in superfici su cui installare i pannelli fotovoltaici. Serviranno in tutto 120 ettari di terreno, pari a un terzo dello stabilimento di Mirafiori. Nei prossimi giorni partira' un tavolo di lavoro congiunto per l'individuazione dei siti e la messa a punto del progetto. La fase progettuale durera' un anno, poi partiranno i lavori. Gli impianti eolici saranno installati sui crinali montuosi a cavallo fra Piemonte e Liguria, i soli in grado di garantire venti costanti. Il solare invece sara' maggiormente distribuito sul territorio. L'obiettivo del protocollo e' arrivare a ''realizzare impianti per una potenza installata'' di 150 Mw sull'eolico e 120 Mw sul fotovoltaico. ''Questa intesa - ha sottolineato Conti - e' parte della nostra strategia di sviluppo delle fonti rinnovabili, per le quali Enel investira' sette miliardi di euro fra Europa e Nord America. Il nostro obiettivo e' arrivare in anticipo agli appuntamenti del protocollo di Kyoto. L'intesa con il Piemonte, fornendo un quadro normativo certo, ci libera da molte pastoie burocratiche e ci permette di accelerare''. ''Ci organizzeremo per garantire i tempi'', ha assicurato Bresso, che ha ricordato anche il recente accordo con Terna per il miglioramento della rete distributiva dell'energia elettrica piemontese, con i conseguenti risparmi energetici. (ANSA).
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25 luglio 2008

Il Comitato A. Caponnetto: Moscherini continua ad ignorare il problema delle infiltrazioni camorristiche e mafiose a Civitavecchia.


I numerosi appelli rivolti al Sindaco di Civitavecchia Moscherini da parte della nostra Associazione per l’istituzione di un Tavolo permanente sulla sicurezza e la legalità, in collaborazione con le forze dell'ordine e le forze sociali, avente come scopo, in particolare, l'esame approfondito di tutte le richieste d'investimenti di capitali sul territorio al fine di individuarne origine e tracciabilità, sono puntualmente caduti nel vuoto e nel silenzio.

In un tale contesto non possiamo che esprimere soddisfazioni circa la decisione dell'On. Tidei, di presentare un'interrogazione parlamentare mirata a fare chiarezza sull'assegnazione degli appalti e subappalti della centrale Enel di Torrevaldaliga Nord e ad accertare le infiltrazioni mafiose e malavitose nelle società impegnate nella costruzione della centrale.

In un recente convegno promosso dalla nostra Associazione a Viterbo, il sostituto procuratore nazionale della Procura antimafia, Dr De Ficchy, ha dichiarato che attualmente a Civitavecchia sono in gioco miliardi di euro che rendono la nostra città appetibile, e vulnerabile, alla criminalità organizzata che di solito partecipa agli appalti mettendo in campo aziende e persone insospettabili in una presenza discreta e silenziosa.

Il territorio non sarà, come non lo è, militarizzato; non vedremo morti ammazzati, ma accordi fatti a tavolino per spartire appalti e forniture.

E' necessario saper vigilare imparando a non vedere la mafia solo come emergenza conclamata di ordine pubblico; la vera mafia si muove in silenzio all’interno di giochi economici legali portandosi a casa, secondo gli ultimi dati il 2% del PIL nazionale.

La mafia, per incrementare il suo già miliardario fatturato, ha bisogno di complici non solo per ripulire il denaro proveniente da operazioni illecite, ma anche, e soprattutto, per ottenere permessi, appalti e gestioni; ed è in questo contesto che il ruolo della politica diventa fondamentale: se non c'è trasparenza nelle amministrazioni pubbliche si lascia uno spiraglio aperto alla mafia.

In quasi nessun programma elettorale si parla di giustizia e legalità, intesa come lotta concreta alla criminalità organizzata; ma è necessario essere consapevoli che senza giustizia non c'è democrazia, che senza politica non c'è Stato e che una tale condizione fa si, per dirla con Sciascia, “che il sistema mafia si sviluppi dentro lo Stato”.

Il tavolo della legalità serve, anche, a scongiurare tale rischio.

asscaponettocv@gmail.com

www.comitato-antimafia-lt.org

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Ci chiediamo: sulla richiesta -sacrosanta- di "esame approfondito di tutte le richieste d'investimenti di capitali sul territorio al fine di individuarne origine e tracciabilità", il nostro Primo Cittadino avrà mica qualcosa da nascondere?

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La Destra e la Quarta circoscrizione contro l'ipotesi di cementificazione della Frasca

A dimostrazione della trasversalità del partito affarista.

"No ad un approdo in un territorio già massacrato"
La Destra boccia il porticciolo alla Frasca e si chiede se i cittadini siano davvero favorevoli al progetto
(da centumcellae.it)

CIVITAVECCHIA – Arrivano le prese di posizione contro il porticciolo alla Frasca dopo l’annuncio dell’accordo firmato tra Autorità portuale e Compagnia Civitavecchia per la realizzazione dell’approdo. Ad esprimere il suo netto dissenso è La Destra di Civitavecchia, secondo cui il porticciolo, se realizzato, porterà "una buona serie di conseguenze nefaste sul nostro territorio, già peraltro “massacrato” a causa della presenza della centrale Enel. E non solo.
Siamo contrari – affermano da La Destra - e pronti a scendere in piazza a manifestare al fianco dei tantissimi civitavecchiesi che voglio continuare a usufruire dell’ormai unico tratto di costa fruibile dai cittadini. Siamo pronti quindi a protestare contro l’ennesima cementificazione della città, voluta da questa giunta e dal sindaco Moscherini, e contro la decisione di trasformare la Frasca in un porto turistico (e chissà in cos’altro) anziché consacrarla come unica (e ultima) area boschiva a tutela integrale. Questo non è altro che l’ennesimo progetto calato dall’alto sulle teste dei cittadini, voluto e “sostenuto” sicuramente non per il bene della collettività ma per gli interessi e i privilegi di pochi.
A questo punto – proseguono - ci chiediamo, e chiediamo a tutta la cittadinanza: Civitavecchia, che ospita già sulle sue coste (devastate) un porto di caratura internazionale e un porto turistico tra i più importanti in Italia e in Europa, ha bisogno di un altro porto turistico? I civitavecchiesi lo vogliono un’altro porto turistico, per giunta alla Frasca? E’ di questo che ha bisogno la nostra città per risollevarsi o le priorità sono altre? E’ per questo che il sig. Moscherini è stato votato (da migliaia di civitavecchiesi) ed eletto sindaco di Civitavecchia?."


Frasca, scontro a sinistra tra Ciani e la “Quarta”
venerdì 25 luglio 2008 11:53
(da trcgiornale.it)

È ormai scontro tra le due istituzioni di centro-sinistra del territorio. Dopo la comunicazione che l'Autorità Portuale ha sottoscritto il protocollo d'intesa con la Compagnia Porto per la realizzazione di un porticciolo alla Frasca, la quarta circoscrizione parla apertamente di "prepotenza dei porti forti" e, pur rispettando "l'autonomia dell'Autorità Portuale", rivendica la propria "partecipazione ai processi decisionali".
In questa ottica il quarto organo decentrato torna a chiedere "un incontro urgente al presidente dell'Authority Fabio Ciani, in modo che nessun soggetto venga escluso provocando in questo modo un inasprimento dei rapporti e l'allontanamento di ogni possibilità di comunicazione". La quarta circoscrizione torna a precisare che "nessun decreto prevede l'ubicazione del porticciolo alla Frasca" e che "un approdo per settecento posti non può essere certo considerato un'opera di compensazione ambientale".

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24 luglio 2008

"The story of stuff". Diffondete!

La storia dei prodotti che consumiamo ogni giorno, e le implicazioni di un ciclo che è autodistruttivo. Un documento chiaro, semplice, da diffondere e far conoscere.



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Frasca: i piromani agiscono verso interessi precisi.

Immagine maremmaoggi.it

"Chi ama e intende difendere la pineta della Frasca e il tratto di litorale antistante, da tempo condivide la paura che qualcuno pensi di "ripulire" con il fuoco l'ultimo lembo di costa del nostro territorio scampato miracolosamente alle speculazioni per consegnarlo all'ambito della presunta civiltà riempiendo le tasche di qualche benefattore.

Gli incendi delle ultime settimane, sulla cui natura dolosa non sembrano sussistere dubbi

(come nella quasi totalità dei casi, del resto) e, in particolare, quello di ieri, dimostrano la fondatezza di tali timori e la massima urgenza di un intervento straordinario di tutela che "spenga" qualsiasi volontà di conquista su quello che per Civitavecchia rappresenta un rarissimo esempio di ricchezza collettiva.

Pur ricordando che l'area, relativamente all'entroterra e alla fascia costiera, è già vincolata ai sensi dell'art. 1-ter della L. 431/85, è doveroso che sia puntualmente aggiornato con l'indicazione dei suoli recentemente percorsi dal fuoco il catasto degli incendi, al fine di apporre i vincoli di inedificabilità e il divieto di cambio di destinazione previsti dalla normativa nazionale e regionale in materia di incendi boschivi.

È, altresì, necessaria ed urgente l'istituzione del Monumento Naturale ai sensi della Legge Regionale 29/1997 proposta, a seguito della richiesta delle associazioni WWF, Forum Ambientalista, Italia Nostra e TNT, dall'Assessore Regionale all'Ambiente Filiberto Zaratti, iniziativa che ha già visto una prima riunione in Regione il 2 luglio scorso tristemente disertata dalla nostra amministrazione.

L'istituzione dell'area protetta sottrarrebbe definitivamente alle mire espansionistiche del "mecenate" di turno la Frasca e il relativo litorale.

Per chiarire definitivamente il concetto ai piromani è bene precisare che naturalmente il Monumento Naturale sarà istituito anche se la pineta fosse totalmente cancellata dal fuoco. Al di là dell'indubbio valore naturalistico della linea di costa e delle importanti preesistenze archeologiche, si procederebbe naturalmente ad un rimboschimento.

L'istituzione del Monumento Naturale non comporterebbe alcun problema in relazione alle strutture esistenti, compreso il campeggio, e alle opere di compensazione ambientale ed accesso alla balneazione che l'Autorità Portuale deve realizzare dal 1997.

Per quanto riguarda il porticciolo da 800 posti barca, dei quali, a quanto si è appreso dalle farneticazioni del sindaco, 160 pubblici, per fare felice una parte dei diportisti locali, e 640 da collocare sul mercato, per fare felice qualcun altro, si tratta evidentemente di un'arrogante allucinazione collettiva di Moscherini, della Compagnia Porto spa e del Presidente dell'Autorità Portuale, Fabio Ciani, mai, al contrario delle menzogne diffuse in questi giorni, prevista o autorizzata alla Frasca e destinata a svanire a contatto con le necessarie autorizzazioni."

Alessandro Manuedda

Fonte: maremmaoggi.it

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Guangxi: morti e dispersi nelle miniere sincesi.

SHANGHAI (Reuters) - Le autorità della regione del Guangxi, nella Cina meridionale, hanno ordinato la chiusura provvisoria di tutte le miniere di carbone per consentire controlli di sicurezza dopo che lunedì un'inondazione ha ucciso sette minatori. Ne ha dato notizia l'agenzia di stampa Xinhua.
Dagli ultimi aggiornamenti di questa notte risulta che siano 29 i minatori ancora intrappolati sottoterra a causa dell'inondazione.
Il settore estrattivo cinese è l'industria che miete più vittime sul lavoro al mondo, con i datori di lavoro che spingono la produzione oltre i limiti di sicurezza per affrontare la consistente domanda e i crescenti profitti del boom economico
Fonte

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Firma la petizione per non lasciar distruggere anche "la Frasca" dalla nuova speculazione cementizia

Quello che segue è il testo della "Petizione a sostegno della richiesta di Istituzione del Monumento Naturale alla Frasca presentata dalle associazioni per la tutela dell’ambiente
“WWF Lazio”, “Italia Nostra Onlus”, “Forum Ambientalista” e “TNT”.
INVITIAMO TUTTI A SCARICARE IL FILE (clicca qui), STAMPARLO in fronte/retro, E FARLO FIRMARE. Per contattarci usate il form in basso a destra,

"I sottoscritti cittadini di Civitavecchia
PREMESSO
che l’area occupata dalla pineta denominata “La Frasca” e dal sistema marino antistante,unico tratto di mare fruibile e ultimo polmone verde della città, è area di intrinseco valore naturalistico ed archeologico; un patrimonio la cui preservazione si impone come di fondamentale importanza;

che in tale sito, inoltre, sono state riscontrare notevoli ed importanti testimonianze archeologiche relative all’epoca preistorica e protostorica e soprattutto all’età romana, tanto da essere qualificato nel citato PTP, ambito territoriale n.2, come “zona archeologica a tutela orientata”.

che nonostante i danni al patrimonio selviculturale, la flora e la fauna della Frasca sono estremamente vari;

che la pressione industriale degli impianti termoelettrici di Torre Valdaliga e l’ipotizzato sviluppo del Porto in direzione nord, con la realizzazione di un “Terminal Cina” o di infrastrutture simili altrimenti denominate e di un porto turistico da almeno 700 posti barca, comporterebbe la pressoché totale e definitiva cancellazione dei fondali protetti dalla Comunità Europea e della pineta;

che l’attaccamento della popolazione per questo sito è stato recentemente dimostrato dai numerosi voti ottenuti nell’ambito del 4’ censimento “I luoghi del cuore” promosso dal Fondo per l’Ambiente Italiano (FAI), che chiamava i cittadini italiani a votare i siti meritevoli di tutela e di particolare valore affettivo per la popolazione, nell’ambito del quale La Frasca è risultata il 3° sito del Lazio e 37° in tutta Italia sui 6000 luoghi segnalati dagli italiani;

che al fine di tutelare l’area in questione da tale opera di distruzione è necessaria l’apposizione di un vincolo di protezione;
esprimono
pieno sostegno alla “Richiesta di istituzione di Monumento Naturale nell’area costiera de “La Frasca” presentata alla Regione Lazio dalle Associazioni per la tutela dell’ambiente “WWF Lazio”, “ItaliaNostra Onlus”, “Forum Ambientalista” e “TNT”.

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Terzo incidente nucleare in Francia, in poche settimane.


(E ci parlano di sicurezza degli impianti nucleari).
Da Repubblica.it
Cento operai della centrale nucleare francese del Tricastin, dove alcuni giorni fa c'era stata una fuga di materiale radioattivo, sono stati contaminati "leggermente" oggi da elementi fuorusciti da una tubatura nella reattore numero 4, fermo per manutenzione. Quello odierno è il terzo incidente verificatosi in un impianto nucleare francese nelle ultime due settimane. Una sequenza che ha scatenato polemiche intorno alla sicurezza degli impianti, anche in Italia dove il governo Berlusconi ha appena riproposto il nucleare come strada da percorrere.


Il direttore della centrale, Alain Peckre, ha parlato di incidente "non grave", da classificare al livello 0 di una scala che arriva a 7. E ha precisato che intorno alle 9.30 di questa mattina "un condotto è stato aperto nell'ambito delle operazioni di manutenzione e c'è stata una fuga di polvere radioattiva". La prefettura e l'Autorità per la sicurezza nucleare (Asn) sono state subito avvertite.

Lo stesso Peckre ha quindi riferito che 97 dipendenti di EDF e di imprese appaltanti sono stati portati in infermeria per esami medici. Altrettanto è stato fatto con altri 32 operai che erano entrati poco prima nell'impianto e vi si erano avvicinati. La portavoce della centrale ha riferito che su queste 129 persone "100 sono state leggermente contaminate da elementi radioattivi quaranta volte inferiori al limite regolamentare annuale". La maggior parte, stando alle prime indiscrezioni, sarebbe stata contaminata da cobalto 58, un "metallo bianco" che entra nella composizione di leghe speciali, pneumatici e coloranti ma che, attivato a lviello radio, è presente nei reattori e da solo possiede il 39 per cento di tutta l'attività irradiante. Tutti i dipendenti contaminati sono stati comunque rimandati a casa dopo gli accertamenti.

In attesa che vengano accertate le cause dell'incidente, la direzione dell'impianto e le autorità assicurano che "non avrà conseguenze né sulla salute delle persone né sull'ambiente".

Nella notte tra il 7 e l'8 luglio nella centrale di Tricastin, situata a 200 chilometri dal territorio italiano, c'era stata una perdita e acqua contenente uranio si era riversata nei fiumi della zona. Pochi giorni dopo fuoriuscite di acque contaminate da elementi radioattivi, "senza impatto sull'ambiente", erano state registrate in un impianto della Areva a Romans-sur-Isere, nel dipartimento della Drome, sempre nel sud-est della Francia

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18/08/2008. "USA 2020: raggiungere il 100% dell'energia da fonti rinnovabili". Il video del discorso di Al Gore.




Gore parla di un piano ambizioso, eppure possibile. Già solo per questo, il Premio Nobel Al Gore merita un rigraziamento: per aver mostrato come alcune delle vie per un vero miglioramento della nostra condizione siano aperte e percorribili, concretamente, da subito (vedi anche qui e qui)
Su ASPOItalia commentano così:

[...]
"non è impossibile ed è la sola speranza che abbiamo di liberarci da una situazione che ci sta distruggendo piano piano. E' incredibile la distanza che c'è fra la visione di Al Gore e quella di tutti i politici di basso livello che non trovano altra via che rifugiarsi nel passato, trivellare di più o ritornare al nucleare.

Fatto oggi, il discorso di Al Gore ha la possibilità di influenzare tutta la campagna elettorale."

Sottoscriviamo in pieno queste considerazioni.
E riportiamo alcuni nodi del discorso di Gore, già citati da ASPO, selezionati da Tyler Hamilton.

"On economic, environmental and national security concerns

"When we look at all three of these seemingly intractable challenges at the same time, we can see the common thread running through them, deeply ironic in its simplicity: our dangerous over-reliance on carbon-based fuels is at the core of all three of these challenges... We’re borrowing money from China to buy oil from the Persian Gulf to burn it in ways that destroy the planet. Every bit of that’s got to change... if we grab hold of that common thread and pull it hard, all of these complex problems begin to unravel and we will find that we're holding the answer to all of them right in our hand. The answer is to end our reliance on carbon-based fuels."
On cost trends for fossil fuels, renewables

Those those who say the costs (of renewables) are still too high: I ask them to consider whether the costs of oil and coal will ever stop increasing if we keep relying on quickly depleting energy sources to feed a rapidly growing demand all around the world. When demand for oil and coal increases, their price goes up. When demand for solar cells increases, the price often comes down. When we send money to foreign countries to buy nearly 70 percent of the oil we use every day, they build new skyscrapers and we lose jobs. When we spend that money building solar arrays and windmills, we build competitive industries and gain jobs here at home."

On importance of grid modernization

"To be sure, reaching the goal of 100 percent renewable and truly clean electricity within 10 years will require us to overcome many obstacles. At present, for example, we do not have a unified national grid that is sufficiently advanced to link the areas where the sun shines and the wind blows to the cities in the East and the West that need the electricity. Our national electric grid is critical infrastructure, as vital to the health and security of our economy as our highways and telecommunication networks. Today, our grids are antiquated, fragile, and vulnerable to cascading failure. Power outages and defects in the current grid system cost US businesses more than $120 billion dollars a year. It has to be upgraded anyway."

On the link between a smart grid and electric cars

"We could further increase the value and efficiency of a Unified National Grid by helping our struggling auto giants switch to the manufacture of plug-in electric cars. An electric vehicle fleet would sharply reduce the cost of driving a car, reduce pollution, and increase the flexibility of our electricity grid."

On the need for a price on carbon

"We could and should speed up this transition by insisting that the price of carbon-based energy include the costs of the environmental damage it causes. I have long supported a sharp reduction in payroll taxes with the difference made up in CO2 taxes. We should tax what we burn, not what we earn. This is the single most important policy change we can make."

On how the U.S. political system is f^%$#$ up

"It is only a truly dysfunctional system that would buy into the perverse logic that the short-term answer to high gasoline prices is drilling for more oil ten years from now. Am I the only one who finds it strange that our government so often adopts a so-called solution that has absolutely nothing to do with the problem it is supposed to address? When people rightly complain about higher gasoline prices, we propose to give more money to the oil companies and pretend that they’re going to bring gasoline prices down. It will do nothing of the sort, and everyone knows it. If we keep going back to the same policies that have never ever worked in the past and have served only to produce the highest gasoline prices in history alongside the greatest oil company profits in history, nobody should be surprised if we get the same result over and over again."

On the thirst for change

"I’ve begun to hear different voices in this country from people who are not only tired of baby steps and special interest politics, but are hungry for a new, different and bold approach."

Finally, on the virtue of being a leader

"It is a great error to say that the United States must wait for others to join us in this matter. In fact, we must move first, because that is the key to getting others to follow; and because moving first is in our own national interest."

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Giappone, scandalo carne di balena: rilasciati gli attivisti di Greenpeace




Dal sito di Greenpeace.it
"Tokyo, Giappone — Junichi Sato e Toru Suzuki sono stati rilasciati su cauzione. I due attivisti di Greenpeace erano stati arrestati il 10 giugno. Per aver intercettato una scatola di carne di balena di contrabbando. Ora che gli attivisti sono liberi, una domanda resta senza risposta: quando verranno arrestati i veri colpevoli?

Agli inizi di quest'anno, lavorando sulle informazioni fornite da un operaio della Kyodo Senpaku - la compagnia che controlla le operazioni della flotta baleniera giapponese - Greenpeace aveva seguito lo scarico di carne di balena contrabbandata dalla nave Nisshin Maru alle abitazioni dei membri dell'equipaggio. Uno dei quattro scatoloni destinati allo stesso indirizzo privato era stato intercettato da Greenpeace per ispezionarne il contenuto.

Questo scatolone, contenente carne di balena di prima scelta per un valore di oltre 3 mila dollari - ma contrassegnato come se racchiudesse "cartone" - era stato mostrato in una conferenza stampa il 15 maggio, prima di venir consegnato al Procuratore Distrettuale di Tokyo che ha improvvisamente fermato la sua indagine il 10 giugno, il giorno dell'arresto dei due attivisti.

Junichi e Toru sono stati trattenuti per 26 giorni. La loro storia ha suscitato diverse azioni di denuncia. Più di 30 Ong hanno firmato una petizione in proposito. Lo scorso lunedì, Amnesty International ha inviato una lettera dai toni decisi al Primo Ministro giapponese chiedendo il rilascio di Junichi e Toru.

Quasi 250.000 persone hanno mandato un messaggio al Governo giapponese per il rilascio dei due attivisti e per la riapertura dell'indagine sullo scandalo del contrabbando di carne di balena. Richiesta supportata da proteste di Greenpeace in tutto il mondo di fronte alle ambasciate e ai consolati giapponesi. Anche in Italia."

Per saperne di più clicca qui

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22 luglio 2008

"Quali fabbriche?"

Con una interrogazione al sindaco il consigliere Verde Alessandro Manuedda chiede notizie più precise sulle due fabbriche che, secondo una recente esternazione del primo cittadino, dovrebbero sorgere fra il porto e la zona industriale. Manuedda sottolinea come il Consiglio comunale sia all'oscuro dei progetti

e si augura che anche queste opere siano frutto della fantasia di Moscherini. La caduta del governo Prodi e il probabile ritorno dell'attuale sindaco all'Autorità portuale hanno accelerato i tempi delle sue devastazioni, attraverso un modo di fare da "tarantolato". Un comportamento grave, secondo Manuedda, perché può produrre danni irreparabili alla comunità. Una concezione del potere che, magari, di fronte ad una buona convenzione e qualche milione di euro nelle casse del Comune, potrebbe aprire le porte della città perfino ad una fabbrica di mine antiuomo. Per questo, secondo il consigliere dei Verdi, bisogna stare in guardia anche se certe uscite del sindaco sembrano fatte per divertire.
Da www.trcgiornale.it/news

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Non altre colate di cemento, ma un argine a Moscherini


Non c'è tregua, non c'è respiro. Il sindaco di Civitavecchia Gianni Moscherini mostra di continuo il suo disprezzo per la democrazia. Segue un comunicato del presidente della IV Circoscrizione di Civitavecchia.

"Ancora una volta, l'ennesima, apprendiamo dalla stampa che il Sindaco Moscherini in accordo con l'Autorità portuale, promuove incontri, fà accordi e conclude "affari" di competenza anche della IV circoscrizione bypassando l'organo decentrato, come se fosse il padrone assoluto di questo territorio.

Inizia così la nota del Presidente e dei consiglieri della IV^ Circoscrizione in risposta alle novità annunciate ieri dal primo cittadino in merito all’approdo alla Frasca.
Siamo indignati – affermano - ma soprattutto sconcertati che vengano fatte passare le legittime richieste di alcuni diportisti di costruire un porticciolo, ma che in realtà maschera l'unica vera esigenza di realizzare la vasca di colmata della quale i cittadini ed i frequentatori della Frasca proprio non ne sentono il bisogno, ma soprattutto che si tenti di far passare ciò come parte delle opere di compensazione! Egregio sindaco ci chiediamo se Lei è lo stesso sindaco che in campagna elettorale ha messo in risalto la necessità di collaborazione con le circoscrizioni, ma soprattutto vorremmo sapere se Lei è la stessa persona che appena un mese fa, quando la sua stessa maggioranza rappresentava una "spada di Damocle" sulla sua testa, ha chiamato a rapporto le quattro circoscrizioni chiedendo e promettendo alle stesse maggiore partecipazione e collaborazione, ma oggi, dopo un rimpastino di giunta che evidentemente la rende più sicuro, gli organi decentrati non le servono più.
Lo sfogo di Stefano Ballotari e dei consiglieri va avanti. Egregio Sindaco, così non si può proprio più andare avanti, ci chiediamo dove era la IV circoscrizione durante gli incontri "carbonari" che lei ha continuato e continua a promuovere guardandosi bene dall'invitarci.
Esprimiamo il nostro rammarico anche al Presidente Ciani con il quale si era iniziato un iter di incontri poi sfumati nel nulla e al quale chiediamo fortemente di non contribuire al massacro della costa e ad un confronto con l'unica istituzione di centro sinistra presente oggi sul territorio. Ribadiamo la nostra indignazione sui metodi assolutistici adottati dal Sindaco che ci appare più vicino agli interessi di un porto ancora radicato nel suo cuore più dell'interesse verso una città martoriata e violentata da uno scempio ambientale sempre più incombente sul nostro territorio. Il presidente e i consiglieri della IV circoscrizione, all'unanimità, dicono basta a tanta prepotenza e chiedono al sindaco e al Presidente dell'Autorità portuale un'incontro immediato con noi e con i cittadini tutti dichiarando in quella sede che i giochi ormai sono fatti e sono stati fatti passare sopra le nostre teste con trattative sconosciute ai più, ma che oggi apprendiamo essere esecutive: di questo passo Civitavecchia nel termine di sei mesi sarà distrutta!
Da www.centumcellae.it

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Un presidente operaio per Torre Valdaliga Nord


E così, pare che nei prossimi giorni il Bassissimo abbia deciso di effettuare una discesa a Civitavecchia, in visita a Torre Valdaliga Nord. A sorpresa, per restare al riparo dalle contestazioni.
Visto che ormai siamo una delle città-pozzo nero d'Italia, Berlusconi sentirà certamente l'aria di casa, qui.
Fonte

PS.
Chissà che accoglienza preparerà il "Rappresentante degli operai" Benedetti, auto-appellantesi strenuo difensore del comunismo vero.

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Biomasse

Rubate con rispetto
IL BLOG DI STEFANO MONTANARI - martedì 22 luglio 2008

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Francia, nuova fuga radioattiva, stavolta dalla centrale nucleare di Romans-sur-Isere

"PARIGI - Mentre infuria la polemica intorno alla centrale nucleare di Tricastin, teatro 10 giorni fa di un riversamento accidentale di acque contenenti uranio nei fiumi vicini, un nuovo episodio è stato reso noto oggi dall'Autorità francese per la sicurezza nucleare (Asn). Fuoriuscite di acque contaminate da elementi radioattivi, "senza impatto sull'ambiente", sono state registrate in un impianto della Areva a Romans-sur-Isere, nel dipartimento della Drome, anche questo nel sud-est della Francia.

A causa della rottura di una condotta nello stabilimento Fbfc, dove si produce combustibile nucleare destinato alle centrali elettriche e ai reattori utilizzati per fini di ricerca, un'imprecisata quantità di uranio è fuoriuscita all'esterno. L'Asn ha comunque precisato che si tratta di "poche centinaia di grammi" di sostanza fissile, e che "in base ai primi rilievi" non sussistono rischi di contaminazione delle acque giacché nella zona "il terreno è fortemente impermeabile", e "le falde freatiche sono situate troppo in profondità"; una squadra di esperti e di tecnici è stata comunque inviata sul posto per gli accertamenti del caso.

Si tratta della seconda fuga di liquidi registrata in due settimane dopo quella nella centrale di Tricastin (Vaucluse), che ha spinto il governo a richiedere la verifica delle falde freatiche situate vicino a tutte le centrali nucleari francesi. Dopo l'incidente infatti agli abitanti della zona è stato ordinato di non bere acqua corrente e di non mangiare pesce di provenienza locale; sono stati inoltre vietati l'irrigazione dei campi, i bagni nei corsi potenzialmente inquinati e gli sport acquatici in generale.

Da qui l'inchiesta ordinata dal ministro dell'Ambiente Jean-Louis Borloo su 58 impianti nucleari per fugare ogni timore sulle condizioni di sicurezza. "Non voglio che la gente sia sfiorata dal dubbio che venga nascosta o sottaciuta la benché minima situazione", ha affermato il ministro in un'intervista rilasciata al quotidiano francese Le Parisien.

Intanto l'Asn ha annunciato di aver trasmesso nei giorni scorsi un fascicolo alla procura di Carpentras, in seguito all'ispezione che ha rilevato "gravi irregolarità" nella tenuta degli impianti di Tricastin. "Sebbene non si tratti propriamente di un incidente nucleare, bensì di un malfunzionamento a livello della gestione della centrale, quando si lavora in ambito nucleare nessuna negligenza può essere tollerata. La trasparenza, inoltre, deve essere esemplare", ha osservato il ministro.

Nella notte tra il 7 e l'8 luglio, durante alcune operazioni di pulizia di una vasca di custodia, una soluzione contenente uranio si è riversata in due fiumi adiacenti al sito nucleare di Tricastin, gestita da due società filiali del gruppo Areva. Dopo un'inchiesta interna, Areva ha ammesso che all'origine dell'incidente c'è stata "mancanza di coordinamento" tra chi gestiva i lavori di sistemazione in corso nell'impianto e i responsabili delle attività di sfruttamento."

(18 luglio 2008)
Fonte: Repubblica.it

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It's Italy, baby


Da QualEnergia.it
"Rinnovabili in Italia nel 2007: cala la quota sulla produzione totale, ma eolico e solare confermano la loro ascesa. Un confronto anche con gli altri peasi dell'Unione Europea."

Come stanno le rinnovabili Italiane? E come reggono il confronto con quelle degli altri paesi europei? Un buon strumento per rispondere a queste domande sono le statistiche del GSE sulle fonti rinnovabili per il 2007, rese pubbliche mercoledì, che alleghiamo qui sotto.
Dei 339,9 TWh richiesti l’anno scorso si scopre che 49,4 sono venuti dalle rinnovabili mentre il resto da fonti tradizionali e da importazioni. Interessante notare come per la domanda di 339,9 TWh solo 319 siano andati ai consumi, le perdite di rete costano, infatti, ben 21 TWh. La potenza totale installata di impianti a fonti rinnovabili è, al 2007, pari a 22.307 MW.

Dalle rinnovabili - si legge nel rapporto - è venuto il 15,7% della produzione elettrica totale del nostro paese nel 2007, un dato tendente in calo rispetto agli anni scorsi, soprattutto per la forte diminuzione dell'idroelettrico: con 32,8 TWh di produzione lorda nel 2007, questa fonte ha registrato un calo dell’11% rispetto al 2006. Seguono, staccati di molto, biomasse e rifiuti [perché i rifiuti combusti sarebbero energie rinnovabili??! NDR] ( 6,9 TWh), geotermia ( 5,5 TWh) ed eolico (4 TWh).
Per il solare la cifra riportata parla solo di 39 GWh di produzione lorda. Eolico e solare, va comunque sottolineato, sono le due fonti che più crescono in termini di potenza installata dal 2006 al 2007: sono aumentati rispettivamente del 42,2% e del 92,8%.

Nel rapporto anche qualche dato disaggregato per regione. La regione con più potenza e produzione solare, si scopre che è il Trentino-Alto Adige, mentre il primato nell’eolico spetta alla Campania per potenza installata, ma alla Puglia per produzione, e la Lombardia è invece prima nell’idroelettrico.

A livello europeo altri dati su cui riflettere: la produzione complessiva nei 15 paesi da fonti rinnovabili è pari 488,4 TWh. In Germania, paese leader, si producono 99 TWh. Per il solare il vantaggio dei tedeschi è impressionante: dei 4,46 TWh prodotti in Europa, ben 4,3 sono prodotti in terra teutonica, il 92,63%. Anche per la produzione eolica la Germania, è in testa con 39 TWh, la Spagna segue con 29 TWh, staccati di molto gli altri. Per quanto riguarda il rapporto tra produzione totale di elettricità e fonti rinnovabili a guidare la classifica c’è invece l’Austria dove ben il 61,9% dell’energia prodotta viene dalle rinnovabili (da noi come detto è il 15,7%, stessa percentuale della Germania), seguono Svezia e Portogallo, ripettivamente 51,3% e 37,6.

21 luglio 2008

Clicca qui per il PDF del rapporto GSE

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