No al carbone Alto Lazio

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16 ottobre 2019

Enel mescola scorie al cemento

La Dda di Lecce ha chiesto il processo per 11 manager di Enel e 7 della Cementir (ora Cemitaly) di Taranto e per le due società. Le accuse sono di traffico illecito di rifiuti e attività di gestione dei rifiuti non autorizzata: "Mescolavano residui della combustione e li vendevano per la produzione del calcestruzzo. Ma una parte era da smaltire, così risparmiavano".

Secondo la procura, oltre mezzo miliardo di ingiusto profitto. Le ceneri andavano divise e solo in parte avrebbero potuto essere vendute per fare il cemento. Invece quelle provenienti dalla combustione del carbone venivano miscelate anche alle “scorie” dell’olio denso e del gasolio per poi essere cedute alla Cementir che produceva il calcestruzzo. In questo modo, la società otteneva un ingiusto profitto e risparmiava sullo smaltimento. Con questa accusa il pm Milto Stefano De Nozza della Dda di Lecce ha chiesto il rinvio a giudizio 11 manager di Enel, 7 manager della Cementir (ora Cemitaly) di Taranto e le due società per illecito amministrativo. I reati ipotizzati sono traffico illecito di rifiuti e attività di gestione dei rifiuti non autorizzata.
[...]
Un profitto “ingiusto” che viene calcolato in 523.326.050 euro, pari alla spesa che – secondo la procura – la società elettrica “avrebbe dovuto sostenere per lo smaltimento”.
[...]
stando all’accusa, il rischio era la “decalcificazione del calcestruzzo” e la “perdita di resistenza meccanica” per la presenza dei residui della combustione di olio denso e gasolio. Insomma: un cemento meno resistente

Fonte

24 marzo 2012

Coltre nera di menzogne

Passano gli anni, ma la realtà resta invariata. Come documentammo nel nostro "Alto Lazio come Brindisi"
Da Repubblica del 5 marzo 2012
"Polvere di carbone sui campi di Cerano. Polvere nera sulle mani, nelle case, sui panni stesi ad asciugare. Polvere nera sui campi fertili, coltivati un tempo a vite, carciofi, ulivi, che una volta davano da mangiare ai contadini e ai loro padri. Carbone forse anche nel sangue. Negli oltre quattrocento ettari di terre all'ombra della centrale Federico II di Cerano non si può più coltivare ormai da cinque anni per effetto di una ordinanza che ha intimato la distruzione dei frutti dei quali è disposto il divieto assoluto di commercializzazione. Ma anche l'esilio coatto degli oltre sessanta agricoltori

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9 dicembre 2011

Gli stabilimenti industriali più inquinanti in Italia, carbone ai primi posti


Dalla classifica recentemente stilata dall'Agenzia Europea per l'Ambiente (Revealing the costs of air pollution from industrial facilities in Europe), riportiamo la lista dei trenta stabilimenti industriali italiani più inquinanti:

  • enel - Centrale Federico II, Cerano, Brindisi (carbone)
  • ILVA Spa, stabilimento di Taranto
  • Saras Raffinerie Sarde S.P.A., Sarroch
  • Riva/Ilva - Centrali termoelettriche - Taranto (gas)
  • E.on - Centrale di Fiume Santo (olio, carbone, turbogas)
  • enel - Centrale "Andrea Palladio", Fusina (carbone, metano, olio, cdr)
  • Tirreno Power (Sorgenia) - Vado Ligure, Quiliano (carbone)
  • Edipower - Centrale di San Filippo del Mela (olio)
  • Esso italiana - Raffineria Esso Augusta
  • Eni - Raffineria di Sannazzaro De’ Burgondi
  • ISAB impianti - Raffineria Sud, Priolo Gargallo
  • enel - Centrale "Grazia Deledda" di Portovesme, Sulcis (olio)
  • enel - Centrale di "Torrevaldaliga Nord" TVN, Civitavecchia (carbone)
  • Raffineria di Milazzo S.C.p.A.
  • Eni - Stabilimento Di Ferrera Erbognone
  • enel - Centrale “Eugenio Montale”, La Spezia (carbone)
  • A2A - Centrale Termoelettrica Di Monfalcone (carbone, olio, biomasse)
  • S.A.R.P.O.M. S.r.l. - Raffineria di Trecate
  • Enipower S.P.A. - Stabilimenti di Brindisi (turbogas)
  • enel - Centrale "Pietro Vannucci", Bastardo (carbone)
  • Raffineria Api e impianto IGCC di Falconara Marittima
  • ERG - Centrali varie, Priolo Gargallo
  • enel - Centrale “Ettore Majorana”, Termini Imerese (olio)
  • Eni - Centrale di Ravenna (gas)
  • Eni - Centrale di Mantova (gas)
  • Tirreno power (Sorgenia) - Centrale "Torrevaldaliga Sud" TVS, Civitavecchia (turbogas)
  • enel "Tor del Sale", Piombino (olio)
  • ISAB IGCC, Centrale Priolo Gargallo
  • enel, Centrale Archimede, Priolo Gargallo (gas)

Neanche a dirlo, è folta la rappresentanza di centrali a carbone già in queste prime 30 posizioni, così come spicca l'aura pulita di enel, proprietaria di ben 9 stabilimenti sui 30 "primi" classificati.

Rispetto ai 622 stabilimenti europei presi in analisi, questi primi trenta ecomostri italiani si piazzano tra il 18esimo e il 401 esimo posto, con l'Italia quinta per emissioni in Europa, dietro Germania, Polonia, Regno Unito, Francia.

Per informazioni più dettagliate: Agenzia Europea per l'Ambiente (EEA), Registro Europeo delle emissioni

19 novembre 2011

Brindisi, polvere di carbone su 400 ettari di colture agricole attorno alla centrale

Da bari.Repubblica.it
"Sono state le polveri di carbone della centrale disperse dai venti a contaminare i terreni di Cerano, a portare la cenere fin dentro le case, a far sì che i livelli di inquinamento fossero ben superiori a quelli dovuti al traffico. Lo dice il consulente della procura di Brindisi che indaga sulla dispersione di polveri di carbone intorno al nastro trasportatore e al deposito-carbonile, entrambi scoperti, della centrale Enel Federico II. Un'inchiesta arriva ormai al capolinea e partita dall'esposto degli agricoltori e delle associazioni ambientaliste brindisine, che chiedevano alla magistratura di accertare le cause dell'inquinamento.

Sarebbe la centrale elettrica, almeno secondo il consulente della procura, la fonte principale

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23 settembre 2011

Brindisi, record di neonati affetti da gravi anomalie congenite

Da un articolo di ItaliaNews un'ennesima triste conferma

"...La centrale a carbone dell'Enel “Federico II” è il primo impianto in Italia per emissioni di gas serra, con i suoi 15 milioni di tonnellate di Co2 l'anno. Oggi uno studio condotto dall'Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Lecce e Pisa presso il reparto di Neonatologia dell'Ospedale “A. Perrino” e della ASL di Brindisi, rivela un altro triste record: quello dei neonati affetti da gravi anomalie congenite.Tra il 2001 e il 2009, su 7664 neonati, 176 erano affetti da gravi malformazioni. Un dato che supera del 18% quello registrato nel resto d'Europa. Del 67% quello per le anomalie cardiovascolari. Un dato solo parziale, poiché riguardante i neonati, coloro cioè che ce l'hanno fatta a venire alla luce e che non include quindi quelle gravidanze interrotte proprio a causa delle anomalie cardiache complesse che colpiscono i feti prima della nascita. Che sono ben il 50%, secondo il dirigente di neonatologia di Brindisi Enrico Rosati, responsabile dell’Unità semplice di cardiologia fetale e neonatale."

25 giugno 2011

Manovre sottobanco per bruciare i rifiuti a Cerano

Comunicato da Brindisi 22/06

"Per l'ennesima volta siamo costretti ad esprimere tutta la nostra preoccupazione davanti a scelte che potrebbero compromettere irrimediabilmente il futuro di questa città e di questo territorio.
Ci riferiamo evidentemente alla delibera di Giunta n°217 del 1/6/2011 in tema di gestione dei rifiuti, con la quale si apre la procedura per l'affidamento della gestione per l'impianto di produzione di Cdr (combustibile da rifiuti).
Abbiamo il timore fondato che questa decisione vada a fare il paio con quanto già previsto nella bozza di convenzione tra enti locali ed enel circa la combustione di rifiuti nella centrale di Cerano e che quindi, vista la mancanza di direttive precise sulla destinazione nella delibera in questione, possa essere proprio Cerano

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5 marzo 2011

Carbone, mortalità infantile, aspettativa di vita

Un contributo del dott. M. Portaluri, da Brindisium.net

"Alcuni ricercatori di varia nazionalità (USA, Svizzera, Nuova Zelanda) hanno recentemente (febbraio 2011) pubblicato un interessante lavoro scientifico in cui mettono in relazione i consumi elettrici, i consumi di carbone come combustibile e alcuni risultati di salute.
L'analisi è stata condotta su serie di dati relativi a 41 paesi nel mondo e sulle condizioni di salute in un periodo che va dal 1965 al 2005.
L'elettricità serve per ottenere acqua potabile e per riscaldare gli ambienti di vita senza inquinarne l'aria. Ma i costi sanitari esterni agli impianti di produzione di energia con combustibile fossile come il carbone rappresentano circa il 70% dei costi esterni totali e sono stati stimati negli USA, dalla Accademia Nazionale delle Scienze, in 120 miliardi di dollari solo per il

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20 gennaio 2011

Art Mob contro l'ecomostro a carbone di Brindisi

Da Brundisium.net
"Oggi Giovedì 20 gennaio 2011 sulla spiaggia prospiciente la centrale "eco-mostro" Enel Federico II di Cerano prenderà forma un evento di denuncia singolare e dalla carica simbolica a dir poco suggestiva.
Un gruppo di artisti salentini e piemontesi (Pandemia 011, Franco G. Livera, Mina D'Elia) unendo le loro sensibilità artistiche darà vita ad un'originale e singolare Art Mob, un vero e proprio evento artistico di forte denuncia che prenderà vita alle ore 11.00 ai piedi dello sconcertante Orco di Cerano dispensatore di velenosissimi fumi per il Salento e la Puglia.

Seguendo una ritualità nata dalla rete degli ormai famosi Flash-Mob, vere e proprie

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17 novembre 2010

M. Portaluri: "Il mistero di Torchiarolo"

Da Brundisium.net
"Con il sequestro delle torce si è tornato a parlare della salute degli abitanti di Torchiarolo in rapporto al fenomeno degli sforamenti delle centraline. Torchiarolo è spesso salito alla ribalta dei media perché frequentemente le centraline facevano misurare superamenti del limite di legge.

Dal punto di vista ambientale le agenzie di controllo pubblico dicono che è tutto a posto.
L’ARPA afferma, dopo alcune campagne di monitoraggio:“I risultati del monitoraggio dimostrano l’impatto a Torchiarolo della combustione della biomassa (legna, ndr) sulle concentrazioni giornaliere di PM10 rilevate dalla centralina fissa..”. E ancora :“Il monitoraggio svolto ha

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21 ottobre 2010

Puglia: dal centrodestra dure critiche a Vendola su carbone e CDR

Da Brundisium.net
"Santoro (Pdl): "Vendola e CDR: ipocrisia allo stato puro"
Va evidenziato in modo inequivocabile che le uniche responsabilità per l’eventuale utilizzo di CDR (combustibile da rifiuto) nella centrale a carbone sono da attribuire totalmente al primo Governo Vendola.
Con l’allora assessore regionale Michele Losappio è stato elaborato un Pear (Piano energetico ambientale regionale) che di fatto consente di diminuire la quantità di carbone nelle centrali elettriche sostituendo il 5% di questo combustibile fossile proprio con il CDR. Una scelta che è stata ribadita anche nei giorni scorsi dallo stesso Vendola nel silenzio assordante e colpevole del

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19 ottobre 2010

Nuova assemblea di "Forum Energia e Territorio Beni Comuni", Puglia

Comunicato stampa -Forum Energia e Territorio Beni Comuni- Puglia
Lo scorso 9 ottobre si è tenuta a Bari nella chiesa di San Sabino la seconda assemblea regionale dei Comitati, Associazioni, Movimenti e Cittadini che ha avuto come tema centrale della discussione la questione energetica, le problematiche del ciclo dei rifiuti che si tenta di chiudere attraverso l’incenerimento.
Si è quindi evidenziato come oggi la Regione Puglia producendo energia in quantità doppia rispetto al proprio consumo è asservita ormai agli interessi di tutte quelle aziende che realizzano grossi profitti attraverso: impianti di incenerimento rifiuti, centrali a carbone e a gas, biomasse, rigassificatori, fotovoltaico e

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Taranto va bonificata. Col carbone?

Da IlGiornale.it
"Ieri, nel corso della commissione Attività produttive in Regione, erano presenti anche i responsabili dell’Ilva che hanno spiegato come la realizzazione di una centrale a carbone viene fortemente richiesta proprio da quegli enti locali che invece fino ad ora hanno sempre negato, e anzi hanno alzato polveroni sul rispetto dell’accordo di programma da parte del gruppo Riva. «Da tempo vado dicendo che a Roma, anche in ambienti Enel, sanno di queste intenzioni e parlano apertamente di

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18 settembre 2010

L'autorizzazione a un sito energetico si decide tra poteri forti

Fonte: "Tatò al processo: “Berlusconi promise a Blair via libera al rigassificatore”" via No al carbone Brindisi

"BRINDISI – Il primo ministro inglese Blair voleva che si facesse il rigassificatore a Brindisi e il presidente del consiglio Berlusconi si era impegnato personalmente a che la richiesta del collega inglese andasse a buon fine. L’ha detto nella tarda mattinata odierna Francesco Tatò, amministratore delegato dell’Enel (voluto da Romano Prodi) dal 1996 al 2002, deponendo in qualità di testimone nel processo per le mazzette pagate dalla British Gas per realizzare in fretta e furia, senza la Valutazione di impatto ambientale, il rigassificatore a Capo Bianco, nel porto

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31 agosto 2010

Ancora suI ricatto (im)possibile by enel

Diamo spazio a due commenti su una notizia inquietante (leggi qui) che non ha forse guadagnato l'attenzione che meriterebbe.


    "Enel presenta agli agricoltori di Cerano una clausola identica a quella pretesa dal Comune, chiedendogli di rinunciare a "ogni diritto, pretesa, azione,ragione o reclamo nei suoi confronti, delle società che appartengono al gruppo e dei rispettivi dirigenti e dipendenti in relazione all'esercizio della centrale Federico II". La clausola è stata inserita nella bozza di protocollo che la società ha presentato alle associazioni dei redidenti dell'agro come presupposto per l'intesa che dovrebbe regolare le operazioni di bonifica e messa in sicurezza dell'area che rientra nel Sito d'interesse nazionale definito dal Ministero dell' Ambiente.

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    28 agosto 2010

    enel, Brindisi: vergogna su vergogna. Ennesimo tentativo di comprare il silenzio di una Amministrazione

    enel si scrive solo MINUSCOLO!
    Da Senzacolonne.it
    "Nero su bianco la “condizione” chiesta dall’Enel Produzione per dare il via alla messa in sicurezza e alla bonifica dell’area di Cerano: la società ha chiesto al Comune non solo di rinunciare al processo “Coke”, nato dall’inchiesta sul carbonile scoperto, ritirando la richiesta di risarcimento danni con una provvisionale di cinque milioni di euro, ma di abbandonare qualsiasi azione – presente e futura - legata al funzionamento della centrale, comprese quelle sul piano della giustizia amministrativa.
    L’adesione al programma delle bonifiche delineato nei giorni scorsi dal Ministero dell’Ambiente si configura in maniera differente sino ad assumere la natura di un “sì condizionato” al comportamento che l’Amministrazione terrà sul piano legale e che ha già avuto il primo riscontro con la decisione della Giunta di uscire dal processo in cui l’Enel è stata citata come responsabile civile in ragione dei danni per “getto pericoloso di cose”, ipotesi di reato che la Procura ha sostenuto arrivando a chiedere il sequestro del carbonile il 4 marzo 2005 sino a ottenere il rinvio a giudizio di 55 persone. Dai dirigenti della società a quelli di Edipower, la società proprietaria della centrale di brindisi Nord che si appoggiava al carbonile di Cerano, senza tralasciare i “padroncini”."

    8 agosto 2010

    S-concerto e contestazione a Cerano



    Aggiornamento: disponibili atri due video





    RepubblicaBari racconta la mobilitazione

    "Accoglienza assordante, come promesso. Il popolo dei manifestanti sotto le insegne del “No al carbone”, almeno duecento, non ha mancato l’appuntamento con il concerto organizzato alla centrale Federico II di Cerano, armato di vuvuzelas, ma anche fischietti e tamburelli.

    I fan di Irene Grandi e Patty Pravo, le due artiste che hanno declinato l’invito degli ambientalisti a non cantare per Enel, sono stati ricevuti dal presidio armato delle infernali trombette, già schierato intorno alle diciannove di ieri all’ingresso della centrale. Le vuvuzelas hanno continuato a suonare fino all’arrivo dell’ultimo fan. Per quelli che sono arrivati sprovvisti, ma intenzionati a ingrossare le fila dei manifestanti, nessun problema: erano in vendita su un banchetto appositamente allestito, disponibili al prezzo minimo di

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    7 agosto 2010

    Cerano: concerto di Vuvuzelas VS sconcerto enel

    Amici: FIATO ALLE TROMBE!


    Vedi anche Brundisium.net

    5 agosto 2010

    WWF e IdV manifesteranno a Cerano contro il concerto pro-carbone

    • "Concerto Enel: Italia dei Valori sostiene la protesta", leggi qui: Brundisium.net

    • "Il WWF partecipa alla manifestazione del 7 agosto a Brindisi per chiedere l’immediata riduzione del 30% dell’utilizzo di carbone nella centrale di Cerano"  - comunicato stampa del WWF, fonte

    "Anche il WWF prenderà parte alla manifestazione organizzata il 7 agosto presso la centrale Enel Federico II a Brindisi, in assoluto una delle centrali più inquinanti d’Italia, in contemporanea con il concerto “correnti musicali” promosso dalla stessa ENEL a cui, tra l’altro, ha rinunciato il cantautore Simone Cristicchi proprio per le crescenti polemiche sull’attività della centrale, che è responsabile

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    2 agosto 2010

    Concerto alla centrale a carbone di Cerano (Brindisi): diffida di Italia Nostra

    "Italia Nostra onlus venuta a conoscenza dell’organizzazione di un concerto pubblico da tenersi in data 07/08/2010, evento dal titolo “Correnti musicali”, promosso dall’Enel e da realizzarsi all’interno della sua Centrale Termoelettrica “Federico II” ubicata in contrada Cerano in agro di Brindisi,

    DIFFIDA
    l’Amministrazione comunale e tutti gli altri Enti territorialmente competenti dal consentire lo svolgimento di detto concerto per le sotto elencate motivazioni, tutte concernenti problematiche legate alla sicurezza pubblica e al principio di prevenzione.

    Chiede PERTANTO

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    30 luglio 2010

    enel divide per imporsi

    Riportiamo un bell'articolo di Pino De Luca datato 28 luglio, fonte originale: brundisium.net / via noalcarbone Brindisi

    "Enel, spettacoli e guerre fratricide. Di Pino De Luca

    Una delle cose più tristi che la vita ci costringe ad affrontare è la guerra fratricida. La necessità di combattere all'interno dei propri simili per decidere chi dovrà portare in battaglia lo scettro contro il nemico reale.
    E tuttavia la cruda analisi della realtà implica necessariamente la consapevolezza che questo momento deve arrivare, che sarà crudo e crudele, forse più violento della battaglia vera. A Brindisi sta accadendo. In questa estate torrida e ventosa, piena di circensem e scarsa di panem un uomo che ha vinto Sanremo, che canta canzoni che

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