No al carbone Alto Lazio

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31 marzo 2014

Sentenza su centrale Enel di Porto Tolle: tre anni di reclusione per Paolo Scaroni e Franco Tatò

Fonte: ilfattoquotidiano Sentenza storica nel processo a Rovigo per il disastro ambientale alla Centrale Enel di Porto Tolle. Dopo diverse ore in camera di consiglio la corte ha condannato a tre anni di reclusione gli ex ad Paolo Scaroni (oggi al vertice di Eni) e Franco Tatò con interdizione di cinque anni dai pubblici uffici. Assolto, per mancanza di elemento soggettivo, l’attuale amministratore e direttore generale Fulvio Conti. Assolti gli altri dirigenti. La corte ha accolto la tesi del pm Manuela Fasolato per il secondo capo di imputazione relativo al disastro colposo nell’ipotesi non aggravata. Sostanzialmente si è accertato che la Centrale di Porto Tolle è stata gestita senza adeguati meccanismi di contenimento delle emissioni che hanno messo in pericolo la pubblica incolumità. Non è stato accertato, invece, che il disastro sia avvenuto, ipotesi aggravata del 434 comma 2. La sentenza, per il legale di parte civile Matteo Cerutti, accerta che i condannati “hanno posto in essere fatti diretti a cagionare un disastro”. E la cosa più interessante, sottolinea, è che riconosce una precisa scelta di vertice, perché condanna gli amministratori e assolve i quadri intermedi e i direttori di centrale. Mentre le conseguenze sanitarie del “disastro” dovranno essere ora accertate dalle autorità sanitarie, quelle patrimoniali in sede civile. Esultano le associazioni ambientaliste costituite al processo. “La condanna dei vertici di Enel

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27 dicembre 2011

Guangdong, Cina: è rivolta popolare contro la nuova centrale a carbone

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Da Asianews:
"Il villaggio ribelle di Wukan, che ha condotto una lunghissima battaglia contro la corruzione dei dirigenti comunisti locali e l’esproprio dei terreni, festeggia oggi il ritorno a casa di Zhang Jiancheng, uno dei leader della protesta arrestato due settimane fa dalla polizia locale. Nel frattempo ad Haimen, a circa 150 chilometri da Wukan, si continua a combattere contro i soprusi del regime comunista.

Il rilascio di Zhang, 26 anni, fa parte di un accordo siglato fra Lin Zuluan – rappresentante del villaggio – e il segretario del Partito comunista provinciale Zhu Mingguo. Subito dopo la firma, Zhu ha visitato il villaggio insieme al capo del Partito di Shanwei Zheng Yanxiong e un’altra decina di rappresentanti governativi: sono stati accolti da cori di benvenuto e da applausi.

I dirigenti hanno accolto le richieste del villaggio, eliminato i funzionari corrotti e promesso “giustizia” per la morte di Xue Jinbo.

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A Vado autorizzata una sezione a carbone aggiuntiva da 460MW

Brutte notizie da Vado, siamo vicini ai nostri agguerriti amici liguri.
Fonte: Trucioli Savonesi, stralcio dell'originale via UPLS

L’ampliamento della centrale a Carbone di Vado è stato approvato in Regione Liguria.

Sì avete capito bene, quella delle tante battaglie avvalorate da dati e analisi scientifiche che denunciavano dati allarmanti sulla salute del territorio colpito dalle emissioni della stessa e mai pubblicamente contestate, mai state oggetto di un corretto confronto tra le parti che hanno preferito sedersi ai tavoli decisionali senza tenere conto della volontà contraria dei 18 Comuni interessati, dell’opposizione netta della popolazione e dei Sindaci dei Comuni di Vado e Quiliano, dell’opinione di scienziati e medici che da anni a gran voce comunicavano i gravi allarmi sulla salute.

Hanno preferito discutere: Regione, Provincia di Savona, sindacati e Tirreno Power tenendo a

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9 dicembre 2011

Banche, chi finanzia il carbone e il riscaldamento climatico


Interessante lettura da Qualenergia.it

"Qualcosa proprio non quadra. Da una parte è evidente che investire ancora nelle fonti fossili vuol dire andare incontro ad un disastro climatico. Dall'altra i grandi della finanza continuano a scommettere decine di miliardi di dollari sulla fonte peggiore per il clima, il carbone. Il risultato è un mix esplosivo di rischio ambientale e finanziario: forse è già troppo tardi per scegliere tra un fallimento sul piano della lotta al global warming - nel caso gli investimenti delle banche andassero a buon fine e le centrali a carbone finanziate riuscissero a funzionare per il loro ciclo di vita - e una grossa bolla di investimenti, che scoppierà se le politiche per il clima impediranno alle fonti fossili di ripagare i finanziatori.

La prima affermazione, cioè che per evitare gli effetti peggiori del riscaldamento globale bisogna fermare immediatamente gli investimenti in fonti fossili, non viene da un'associazione ambientalista, ma dalla International Energy Agency. Nell'ultimo World Energy Outlook

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10 novembre 2011

Condanna da 1,5 milioni per l'azienda energetica che spiava Greenpeace

Dal FattoQuotidiano
"Spiò i piani di Greenpeace, Edf condannata a pagare 1,5 milioni di euro

Edf è colpevole di spionaggio informatico ai danni di Greenpeace. Il colosso energetico (e soprattutto nucleare) francese, per di più un gruppo pubblico (controllato dallo Stato per oltre l’80% del capitale), avrebbe fatto ricorso a un sottobosco di ex agenti segreti e hacker per scoprire cosa l’organizzazione ambientalista stava studiando per protestare contro il suo progetto di un nuovo impianto nucleare a Flamanville, in Normandia. Quell’Epr, reattore di terza generazione, ora in costruzione (anche Enel fa parte della partita) lì, davanti al mare. Lo stesso costosissimo modello che i francesi volevano vendere all’Italia quando ancora Berlusconi e Nicolas Sarkozy erano molto amici.

La condanna di Edf è giunta oggi in primo grado da parte dei giudici della procura

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29 ottobre 2011

La Pedocultura di enel

Mentre gli italiani si preparano a dichiarare che il carbone non deve far parte del futuro energetico di questo Paese, e che anche il presente ne va depurato,  intanto enel invita i bambini nella centrale a carbone di TorrevaldaligaNord (Civitavecchia), per un'adeguata azione di  depistaggio informativo strumentale, con aggiunta di colorante verde.

Investire in educazione rende, si sa. Scegliere quale educazione proporre dipende A CHI deve convenire quanto ne risulta. Razionalità e democrazia vorrebbero si guardasse a ciò che conviene alla comunità, che si proteggesse il bene comune. Nel caso dell'educazione by enel, il bene non dubitiamo che la supposta formativa somministrata ai ragazzi -e indirettamente alla società, sarà rivolta a uno scopo proumano, secondo una prospettiva comunitaria. E chi ne dubita, peste lo colga.

11 ottobre 2011

Carbone: Sindacalista si dimette dalla CGIL, lo statuto è in contrasto con la tutela della salute pubblica

Savona, una vicenda significativa che ci auguriamo sia dìispirazione per tanti altri nella posizione di Brunetti. Riportiamo da SavonaNews

"Pubblichiamo integralmente la lettera di dimissioni con la quale Vito Brunetti si ritira dalla CGIL.

Vale la pena leggerla:

"Alla Segreteria Provinciale Della C.G.I.L. di Savona
Alle Segreterie Provinciali e Regionali dello S.P.I.- C.G.I.L.
Al Direttivo provinciale dello S.P.I. -C.G.I.L.
Alla Sede S.P.I. - C.G.I.L. Di via Acqui 4R Savona

Oggetto : Revoca della delega sindacale e carbone.

Con la presente comunico, con tristezza e rammarico, la revoca della mia iscrizione al Sindacato, in quanto non mi sento tutelato nella difesa della salute mia, della mia famiglia, della mia comunità.

Quanto sopra in coerenza con le posizioni, da me assunte, contro il raddoppio di potenza della centrale a carbone Tirreno Power di Vado Ligure. In particolare viene ripercorso dal Sindacato l'errore passato dell'ACNA di Cengio, dove la monetizzazione della salute portò alle conseguenze

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9 ottobre 2011

Porto di Civitavecchia, Confitarma chiede libertà di violare la legge

Da centumcellae.it
"Toni accesi avrebbero animato l’assemblea nazionale degli armatori tenutasi lo scorso giovedì 6 ottobre alla presenza del Ministro dei trasporti Matteoli. Durante l’assemblea, il Presidente di Confitarma Paolo d’Amico avrebbe dichiarato – in riferimento alle trentadue denunce elevate nel Porto di Civitavecchia nei confronti degli armatori – che se si perpetuasse una simile situazione, le navi saranno costrette a fare scalo in altri porti. Un’affermazione questa, che ha subito suscitato calde reazioni: “Piuttosto che lanciare minacce – risponde immediatamente il consigliere Vittorio Petrelli- “il presidente farebbe bene a confrontarsi con chi, a Civitavecchia, solleva due questioni fondamentali: la salvaguardia della salute pubblica e, a seguire, il lavoro e lo sviluppo”. Negli ultimi anni

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7 ottobre 2011

Appello internazionale per ridurre le sovvenzioni pubbliche alle fonti fossili

Dal blog di Gualerzi (Repubblica)

"L’Ocse e l’Agenzia internazionale per l’energia hanno lanciato un appello per ridurre le sovvenzioni ai carburanti fossili, che nel 2010 hanno superato i 400 miliardi di dollari nel mondo. “E se non ci saranno cambiamenti di politica da parte dei governi, potremmo raggiungere i 660 miliardi di dollari nel 2020, pari allo 0,7% del pil mondiale”, ha avvertito Fatih Birol, capo degli economisti dell’Aie.

A sua volta, riferiscono le agenzie di stampa, il segretario generale dell’Ocse, Angel Gurria, ha commentato che il livello di sovvenzioni è divenuto “insostenibile” e che la cifra è superiore a quella delle sovvenzioni all’agricoltura nel mondo, a vantaggio di una gran parte di

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23 settembre 2011

Falsi comitati per il "sì al carbone" finanziati da Repower, ricostruzione della vicenda

Il quotidiano Terra ricostruisce l'accaduto col suo articolo "Centrale di Saline. Creati ad arte i comitati per il sì", che riportiamo di seguito.

IL CASO. Un dipendente della multinazionale svizzera Repower scriveva nel suo ufficio milanese i comunicati stampa per due associazioni pro impianto. Svelato un finanziamento di 7.500 euro.
La centrale a carbone di Saline Joniche targata Repower Italia per adesso esiste solo sulla carta. Ma lontano da sguardi indiscreti, abilmente occultata da sedicenti “comitati per il sì”, la macchina del consenso messa in piedi dalla multinazionale svizzera lavora già a pieno regime. E da tempo. Non ha avuto alcuno scrupolo il colosso svizzero dell’energia a sostenere sottobanco le associazioni pro carbone “Vedere chiaro” e “Trasparenza”, che sul territorio si limitavano a

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Dipendenti prezzolati dietro i comitati sì al carbone per Saline Joniche, le Associazioni dell'Area Grecanica intervengono

Comunicato del Coordinamento Associazioni Area Grecanica sull'incresciosa vicenda di cui ci siamo occupati ieri, e che continua a far discutere anche in terra elvetica.

"Il Coordinamento delle Associazioni dell'Area Grecanica esprime profonda indignazione per il comportamento ingiustificabile della RePower, socia di maggioranza della SEI s.p.a., che cerca di acquisire consensi foraggiando i comitati "spontanei" per il si al carbone.

Ai microfoni del programma Rundschau, della tv svizzera SF, Kurt Bobst, CEO di Repower, ha confessato di aver finanziato con 9000 franchi svizzeri i comitati pro carbone, affinchè gli aderenti e i simpatizzanti degli stessi potessero presenziare alla manifestazione tenutasi il 27 agosto 2011 a Coira in Svizzera.

Questi comitati, pertanto, rappresentano l’unico esempio

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22 settembre 2011

L'azienda del carbone paga 9000 franchi per manifestare a suo favore

Deja-vù? Noi dell'Alto Lazio sappiamo con quale facilità certi sindacalistucoli del comparto elettrico siano pronti a bivaccare in piazza con improbabili striscioni come "Sì al carbone pulito" ogniqualvolta mammaenel chiami, magari con al seguito una dozzina di ingenue (o rassegnate) tute blu, non troppo dispiaciute di trovarsi la giornata pagata per una gita fuori porta. "Cosa fate qui?" abbiamo chiesto agli operai in più occasioni: molti non sapevano cosa dire oltre che "Ci hanno pagato la giornata".

Siamo avvezzi a sorbirci pagine di pseudoscienziati che sbavano sofismi per confondere la gente comune; sulle pagine comprate dai potentati per cui lavorano, o in salotti televisivi blindati, vanno sostenendo che "il carbone riduce l'inquinamento e non fa poi così male alla salute, oggi che è 'pulito'".

Quindi no, non ci sorprende sapere che Repower, azienda svizzera interessata a costruire un impianto a carbone a Saline Joniche (RC), ha pagato il soggiorno in Svizzera per i suoi sostenitori calabresi, nell'occasione della manifestazione internazionale contro il carbone tenutasi a Coira nello scorso agosto. Chissà quanti di questi "sostenitori" avevano idea di cosa stessero facendo in terra elvetica, quel giorno. La notizia di seguito, direttamente dai notiziari svizzeri.

Dalla RSI-Radiotelevisione svizzera
"L'azienda elettrica grigionese ha finanziato la trasferta a Coira dei sostenitori calabresi della centrale a carbone

I dimostranti favorevoli al carbone hanno ricevuto dalla direzione 9'000 franchi, somma confermata ieri sera durante la trasmissione "Rundschau"

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21 settembre 2011

"Quelli che" vogliono l'autostrada Tirrenica: Antonio Bargone



Eccone uno, tra "quelli che" lavorano alla realizazione dell'autostrada Tirrenica anche detta "Spaccamaremma". Come insegna la nota filosofa morale Terry De Nicolò, per avere così tanto difficilmente puoi aver agito nella legalità. Liberi cittadini hanno diffuso su Facebook le seguenti notizie su tale "onorevole", noto uomo-crocevia di loschi affari bipartisan:

"Per presentare progetti scellerati che distruggono la nostra area lagunare, la nostra costa, la nostra economia, la nostra salute, le nostre case, la nostra terra, il nostro futuro, Antonio Bargone percepisce:
  1. una pensione a vita di euro 6.590 al mese (esentasse?) dalla Camera pagata con soldi pubblici http://www.publice.it/pensionicamera.htm 
  2. un compenso come Commissario straordinario del Governo per la costruzione della Tirrenica (nominato dal nostro ex sindaco Matteoli) di euro 232.884 annui pagati con soldi pubblici http://www.facebook.com/note.php?note_id=130268917035124 
  3. uno stipendio di euro 61.000 annui come presidente Società Autostrade http://www.facebook.com/note.php?note_id=130271463701536 
Per un totale di 391.044 euro annui di cui 311.964 annui di soldi pubblici (soldi nostri)"

24 agosto 2011

"Infrastrutturocrazia"

Un contributo di Vanni Destro, Movimento 5 Stelle Rovigo e Coordinamento Nazionale No al Carbone

"Per il carbone a Porto Tolle modificate la Costituzione, fate quel che va fatto, non c'interessa, ma smettetela di mettervi in mezzo!" Messaggio chiarissimo quello di Fulvio Conti davanti alla più presitigiosa platea nazionale dal punto di vista degli intrecci economico - politici, il Meeting di CL- Compagnia delle Opere che annualmente raccoglie gli affiliati a quella specie di massoneria cattolica col pallino degli affari.
Una scena di sicuro peso che, in fondo, rappresenta il volto dirigenziale di quest'Italia in rottura prolungata e che ha ancora tanto, tanto, troppo potere. Un Conti spregiudicato che rivela la propria anima e lancia il messaggio più forte ben sapendo che questa classe politica non vedeva l'ora di sentirselo chiedere.
In fondo Italia Decide di Violante che sollecita ad Alfano le ispezioni alla Procura di Rovigo è co-fondata e finanziata da Enel, questo Governo ha già prodotto

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14 agosto 2011

Marcinelle 1956, l'ipocrisia nelle parole di chi ricorda

Che le sigle dei sindacati nazionali siano pronte a propagandare come positivo qualunque affare relativo al carbone è una realtà ormai consolidata, e i potentati energetici sono ben contenti di sfruttarle mediaticamente.

Poi d'improvviso emergono le contraddizioni, come quelle di chi nello scorso 8 agosto commemorava i minatori italiani morti a Marcinelle, eppure tace sulle migliaia di lavoratori che muoiono ogni anno nelle miniere di carbone, ancora oggi, nel 2011. Di quelli semmai ci ricorderemo tra 50 o 100 anni.

1 agosto 2011

Tangenti per il carbone di Porto Tolle, la P4 coinvolta

Pubblichiamo un articolo di grande interesse, dalla home page del FattoQuotidiano
"Servizi, mazzette e P4: le trame oscure intorno alla centrale Enel di Porto Tolle". Una lettura consigliata!
Un agente dei servizi viene arrestato a Padova per concussione. Il suo nome compare due giorni sui giornali locali. Poi il vuoto. I magistrati padovani che indagano sul caso chiedono informazioni su di lui alla procura di Rovigo, perché è lì che l’agente segreto vive. E il Procuratore Capo Dario Curtarello salta sulla sedia. Quel nome lo conosce bene. Ettore Mantovan, 57 anni di Porto Viro è conosciuto anche al pool del Pm Carlo Nordio, che ha condotto le indagini sulle coop rosse. E ora sul nome dello 007 incombe l’ombra della P4.

I giochi si compiono a Rovigo, capoluogo “depresso”, dimenticato da tutti quelli che non sanno nemmeno dove collocarlo sulla cartina geografica. Eppure è qui si gioca la doppia “partita energetica” del Paese: il rigassificatore a metano di Porto Viro (Edison), inaugurato dall’ex governatore Giancarlo Galan, e, a una manciata di chilometri, la centrale Enel di Porto Tolle, che dal funzionamento

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16 luglio 2011

Nella Finanziaria la norma per imporre dall'alto le centrali a carbone

Fonte: ANSA
"Ancora una volta questo governo di centrodestra, leghista ed antimeridionalista, si prende gioco della Calabria e mostra in maniera chiara ed inequivocabile di considerare questa parte del Paese non una risorsa ma una grande pattumiera''. E' quanto denuncia il Consigliere regionale della Calabria, del Pd, Carlo Guccione.

''Il Governo Berlusconi, infatti - prosegue - ha introdotto nel collegato alla manovra finanziaria, una 'norma-vergogna', che espropria i calabresi e le istituzioni locali del diritto di poter decidere liberamente e autonomamente del destino dei propri territori''.''Per effetto di questa norma'', aggiunge, ''le Centrali Enel di Rossano e Saline Joniche, per le quali l'intera Calabria, i Comuni

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8 luglio 2011

Carbone a Porto Tolle, dove si spinge il lobbismo velenoso

Un contributo di Vanni Destro sulla scandalosa vicenda del carbone a Porto Tolle. Sul medesimo argomento anche Greenpeace e M. Scalia

"Niente da dire, il progetto di riconversione a carbone deve essere proprio buono. Talmente buono da richiedere l'impegno della Giunta, del Consiglio regionale del Veneto e addirittura del Governo in sede di Finanziaria per farlo procedere. E tutto ciò a fronte di un'indagine della magistratura a carico dei vertici Enel e di alcuni componenti delle commissioni VIA regionale veneta e nazionale per l’ipotesi di abuso d’ufficio per le procedure e i documenti che avevano permesso alle medesime di dare l’ok al
progetto di riconversione e di una sentenza del Consiglio di Stato che boccia la stessa.

Si, perché, oltre all'inutile, ai fini della riconversione, modifica dell'art. 30

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Bonanni (Cisl): il carbone è pulito. E le migliaia di operai morti ogni anno nelle miniere?

La cronaca dei morti nelle miniere di carbone cinesi è un rullo ininterrotto, ordinario racconto di un business che  molti continuano impunemente a definire "pulito". Persino il leader sindacale Bonanni (CISL) non ha avuto esitazioni nel definire la riconvertenda centrale di Porto Tolle come assolutamente pulita su tutti i fronti.

Purtroppo però anche oggi sono uscite notizie come queste:
Shandong: 28 minatori cinesi intrappolati a 255 metri sottoterra
Shanxi: 5 morti in un smottamento

Come per enel e per l'ex ministro Scajola in visita a TVN erano accettabili e messi in preventivo i tre operai morti nel cantiere di Torrevaldaliga (Civitavecchia), anche per Bonanni il tributo di vite dei lavoratori è scontato e accettabile, rientra nel bilancio "pulito" del funzionamento del nuovo mostro ecologico che incombe su Porto Tolle. 

Non parliamo poi delle morti per cause sanitarie connesse all'inquinamento da carbone, se non quando nominarle serve a sostenere il nucleare (leggi le parole di Chicco Testa pre-referendum)

30 giugno 2011

Moscherini allo scoperto, disboscata la Frasca per far posto al Terminal Cina

Da BigNotizie
"Offensive per l'intelligenza dei cittadini. Non sono definibili altrimenti le recenti affermazioni del sindaco Moscherini in relazione alla compatibilità tra la realizzazione del terminal China/Asia e la necessità di mantenere e riqualificare la costa e la pineta della Frasca – scrivono in una nota stampa congiunta Roberta Galletta (presidente sezione locale di Italia Nostra) e Simona Ricotti (responsabile della sezione civitavecchiese del Forum ambientalista) - Probabilmente convinto che tutti i cittadini corrispondano agli stessi requisiti di narcotizzazione ed acquiescenza di quanti lo circondano, il Primo cittadino continua a propinare falsità che i

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