No al carbone Alto Lazio

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19 gennaio 2019

TVN: basta carbone dal 2025!

Apriamo l'anno con notizie importanti.

Torre Valdaliga Nord chiuderà la sua produzione a carbone entro il 31 dicembre 2025”. Questo l’annuncio più significativo del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, intervenuto stamane a Civitavecchia per illustrare all’Aula Pucci le iniziative del Ministero per la lotta all’inquinamento del mare e la sostenibilità delle attività portuali e marittime, tra cui anche le Linee guida per i documenti energetico-ambientali dei sistemi portuali, di stretto interesse per la nostra città. Non solo.
Fonte: http://www.centumcellae.it/politica/costa-stop-al-carbone-a-tvn-entro-il-2025/?fbclid=IwAR1_7e3e_6ET3Jx4HrEk-M5OJ9W-0q6PNquitOSQ6tMPk7NRYGOq6kXjvQo

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12 marzo 2014

Affonda il carbone a Porto Tolle, emerge l'eolico

Dopo la bocciatura della riconversione a carbone a Porto Tolle (vedi qui) che costringe Enel, se vorrà portare avanti la conversione dell'impianto, a presentare un nuovo progetto e un nuovo studio di Impatto Ambientale, e nuove incriminazioni a dirigenti Enel per l'inquinamento dello stesso impianto, il nuovo studio "Levelized Cost of Electricy Renewable Energy Technologies" mostra la competitività delle rinnovabili. Nel frattempo si attiva una centrale solare a concentrazione da quasi 400 MW in California.

Ci si avvicina alla svolta?

11 marzo 2012

L'eolico sempre più conveniente, batte carbone e nucleare

Le nuove "lenti del vento" giapponesi aumentano ancora rendimento e convenienza dell'energia eolica. Qui la fonte originale, clicca qui per tradurla con Google

28 luglio 2011

Un altro esempio di rinnovabili che funzionano

Interessante articolo da basilic.it, ottima notizia.
La mia domanda è: perchè questa notizia non l’ho trovata sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico o sentita al telegiornale delle 20:00?

"Un ambizioso progetto basato su fonti rinnovabili (ad emissioni ZERO, ma per davvero) sta per essere messo in cantiere nel deserto dell’Arizona. EnviroMission, questo è il nome dell’azienda australiana realizzatrice del progetto, alla cui base c’è un concetto vecchio come l’ uomo, la serra.

Per capirci meglio: siete mai entrati in una serra? In inverno quando fuori gela, dentro la serra fa caldino, in estate quando fuori è caldo, la serra diventa un forno (ed infatti le serre in estate hanno i lati aperti). Ora pensate a quando in inverno i vostri nonni andavano a fumare vicino al caminetto per non impuzzolentire tutta casa: il motivo era semplice, la cappa del camino aspirava il fumo, sia perché il fumo è caldo, dunque sale verso l’alto, sia perché la lunghezza dello scarico del camino crea un effetto “aspiratore”.

Bene, ora torniamo in Arizona, costruiamo una serra galattica, grande più di 100 campi da calcio e mettiamo al centro della serra

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20 luglio 2011

24 Hours of Reality, in diretta mondiale

Da Rinnovabili (via Repubblica)

"Sessantadue giorni, nove ore e una manciata di minuti sono le cifre del count down visibile nell’home page del sito di The Climate Reality Project, l’organizzazione senza fini di lucro dell’ex Vice Presidente americano Al Gore; il politico statunitense ha lanciato in questi giorni 24 Hours of Reality, la nuova campagna creata per mostrare al mondo intero la realtà della crisi climatica che stiamo vivendo e mobilitare tutti i cittadini affinché diano il loro contributo per risolverla.
La campagna prenderà il via esattamente tra due mesi, il 14 e il 15 di settembre prossimi, con 24 ore di reality in diretta streming in tutto il mondo, in 24 fusi

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Progettare il futuro energetico italiano

Dal comitato “vota si per fermare il nucleare”:

"VERSO IL FORUM ITALIANO PER L’ENERGIA
PER LA RIVOLUZIONE ENERGETICA NELLA PROSPETTIVA APERTA
DALLA CULTURA DEI BENI COMUNI"

Con il Referendum, quello che potremmo definire “l’equivoco del nucleare” è stato spazzato via dall’agenda politica ed energetica.

Questo è il punto di arrivo di una straordinaria e vincente campagna referendaria. Oggi abbiamo la possibilità di individuare un nuovo punto di partenza.

La vittoria è stata determinata da una molteplicità di fattori, ma in questa sede è importante per noi sottolinearne soprattutto due.

Il primo. Nel corso della campagna referendaria è emerso in modo palese il sostegno popolare, trasversale ai partiti, alla “visione” di una nuova economia e di un nuovo modello di sviluppo fondata sull’energia distribuita e su un uso diverso dell’energia, in altre parole su fonti pulite e rinnovabili e sull’efficienza e il risparmio energetico. Su questa visione, per oltre metà degli Italiani, si deve basare il futuro del Paese. E ciò che è più importante è che tutto ciò è stato

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16 luglio 2011

Le rinnovabili più forti della crisi

Da Qualenergia
"Le fonti rinnovabili continuano a dispetto della crisi la loro crescita a livello globale. Nessun crollo nel 2009 e nel 2010 arrivano a coprire il 16% dei consumi finali mondiali. La stima è nel recente rapporto Renewable Energy Network (REN21) che sottolinea inoltre come circa la metà dell’intera potenza elettrica (cioè pari 194 GW) installata nell’anno appena trascorso sia da fonte rinnovabile. Anche nella prima parte del 2011 l’andamento è su questo trend. Nel 2010 le fonti rinnovabili hanno fornito quasi il 20% dell’intera offerta di energia elettrica mondiale (vedi anche Qualenergia.it, Il film dell'energia degli ultimi quarant’anni).

Il report REN21 ha evidenziato come gli investimenti in fonti rinnovabili sia balzati a 211 miliardi di dollari nel 2010 (forse 226 mld di $ includendo gli investimento non registrati in solare termico), rispetto ai 160 del 2009 e senza

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17 giugno 2011

La convenienza dell'eolico in cifre

2015: 24 miliardi di euro di risparmio dal'eolico. Fonte
L’eolico permetterà nel 2015 di risparmiare a livello mondiale 23,7 miliardi di euro altrimenti destinati all’acquisto di combustibili fossili. La stima è stata formulata dall’associazione eolica europea, EWEA, alla vigilia del Global Wind Day che si terrà oggi in tutto il mondo.

Considerando le previsioni sulla domanda energetica dell’Agenzia internazionale per l’energia (IEA) e sullo sviluppo della capacità eolica del Global Wind Energy Council (460 GW tra 4 anni in uno scenario “moderato”), EWEA giunge alla conclusione che, grazie al vento, potranno essere risparmiati nel 2015 per minori acquisti di carbone per 15,1 miliardi di euro, di gas per 6,4 miliardi di euro e di petrolio per 1,7 miliardi di euro.

Al 2020 invece il vento farà risparmiare 87 miliardi di spesa in combustibili: 46 miliardi in meno per il gas, 27 per il carbone, 10 per il petrolio e 4 per le biomasse.

1 giugno 2011

Ted Turner, fondatore della CNN: "Un calcio nel culo al business del carbone"

Dall'Huffington Post, il blog più seguito al mondo:
Ted Turner, parlando alle aziende che producono energia verde dal vento, ha suggerito la necessità di "suonargliele" alle grandi compagnie del carbone che diffondono le menzogne del carbone pulito, a danno delle energie rinnovabili e pulite.

"Let's go out and kick their asses. That's what they need, a good ass-kicking," Turner told the group assembled for the American Wind Energy Association's conference. He was speaking in an unscripted conversation with the group's CEO, Denise Bode.

20 maggio 2011

12 e 13 giugno, tre SI' per un'Italia migliore

Ai referendum di domenica 12 e lunedì 13 giugno vota SI'

Vota SI' per dire NO AL NUCLEARE.

Vota SI' per dire NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA.

Vota SI' per dire NO AL LEGITTIMO IMPEDIMENTO.

Ricorda che il referendum passa solo se viene raggiunto il quorum, è indispensabile che vadano a votare almeno 25 milioni di italiani.

Ricorda che i poteri sporchi stanno operando per scoraggiare i cittadini a recarsi alle urne, così da rendere nullo l'esito del Referendum. In TV non se ne parla appostiamente, a maggior ragione abbiamo il dovere di diffonderne la notizia in modo autonomo.

Inghilterra, piano per dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2025

Da ecologiae.com
"Per mesi si è dibattuto in Europa se porre il limite al taglio delle emissioni di gas serra al 20 o al 30% entro il 2020, con l’obiettivo di portarlo dal 50 all’80% entro il 2050. L’Italia è sempre stata tra i Paesi che cercavano di tirare verso il basso la valutazione, considerando troppo già il 20%, ma visto ciò che ha intenzione di fare la Gran Bretagna, tutte le nazioni dovrebbero impallidire.

L’idea è del Primo Ministro David Cameron che ha deciso di dimezzare le emissioni del suo Paese entro il 2025. Si tratterebbe così del progetto più ambizioso del mondo e che fa sembrare i nostri governanti piccoli piccoli. Il periodo di

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4 maggio 2011

CNR: investire in energia solare ci fa guadagnare

Fonte: ilSole24ore
"Il solare costa, ma dà anche benefici. Se si fanno due conti approfonditi si scopre che gli incentivi alle rinnovabili non sono solo un onere per la collettività. Sulla scorta di precedenti simulazioni della società di consulenza Poyry, ci ha provato su dati empirici un ricercatore del Cnr, Francesco Meneguzzo (che lavora all'Ibimet, l'istituto di biometereologia di Firenze). Sta lavorando (con un economista, Giuseppe Artizzu) sull'effettiva dinamica dei mercati elettrici in presenza di fonti rinnovabili, come l'eolico o il solare. E su fenomeni ormai conosciuti e rilevati da anni in Germania e Spagna.

In breve si tratta di questo: quando si alza il sole (o il vento) nella rete

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25 aprile 2011

Sempre più conveniente il fotovoltaico

Fonte
GME dati di marzo 2011, cliccare sull'immagine per ingrandire.


Appena dimostrato, con un ottimo studio, che il fotovoltaico, in realtà, non peserà sulle tasche degli italiani e farà anzi risparmiare soldi in bolletta, SOPRATUTTO alle industrie più energivore, possiamo ora portare una prova di quanto affermato in quel recentissimo post.

Il grafico che vedete in alto (ringrazio Giuseppe per la ragionata segnalazione) si

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19 marzo 2011

Rinnovabili, subito.

Da L'Espresso a firma di Ignazio Marino
"Le emozioni suscitate dal terribile disastro che sta sconvolgendo il Giappone, con gravi ripercussioni su tutto il pianeta, hanno risvegliato incubi. Certo è che in Italia oggi il nucleare non piace a nessuno. e le ragioni non sono affatto emotive. Si pensi anzitutto al problema di maggiore attualità: il rischio di incidenti. I fautori del nucleare sostengono che i più moderni sistemi di costruzione sono assolutamente sicuri e non c'è dubbio che le centrali più recenti abbiano standard di sicurezza molto elevati ma poi ci sono i fatti che, evidentemente, dimostrano come un incidente non si possa mai escludere e, come si dice, 'a nuclear accident anywhere is an accident everywhere'. Ma incidente non è il termine adatto perché le parole per descrivere le conseguenze dell'esposizione alle radiazioni sono leucemia, cancro, sterilità, anemia, infezioni, malformazioni, alterazioni genetiche e cromosomiche, e il rischio di tali terribili malattie perdura molti anni dopo l'esplosione di un

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18 febbraio 2011

Cina, una svolta verde necessaria

Fonte "Rinnovabili. Per Cina scelta obbligata, inquinamento troppo forte

La Cina ha compiuto passi giganteschi negli ultimi due decenni per modernizzare il proprio apparato industriale, promuovere un'economia più dinamica e migliorare il livello di vita della propria popolazione. Il riconoscimento è unanime sul piano internazionale, ma occorre anche chiedersi a quale prezzo questi cambiamenti siano avvenuti. Il rapporto "China Renewable Energy Market Outlook", realizzato dalla società di consulenza Research and Markets, sottolinea il costo enorme in termini di inquinamento ambientale che la Cina sta pagando oggi per sostenere la propria crescita economica. Negli ultimi due anni circa due terzi dell'energia primaria consumata in Cina sono stati prodotti con il carbone. Il miglioramento

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12 febbraio 2011

Per la sopravvivenza della specie

Da Greenreport.it l'articolo: C'è futuro per l'umanità? Solo se sapremo coevolverci con la natura

"In questi giorni l'European environment agency ha diffuso una nota dal titolo "Analysing and managing urban growth" (vedasi sito www.eea.europa.eu ) nel quale ricorda come la copertura artificiale del suolo ha avuto in Europa, un incremento del 3.4% dal 2000 al 2006, di gran lunga l'incremento maggiore rispetto a tutte le categorie di uso del suolo. In base ai dati di un progetto europeo, il PLUREL del 2010, le aree peri urbane (discontinue) crescono in maniera quattro volte più rapide dell'aree urbane continue. Già nel 2006 l'EEA aveva pubblicato l'ottimo rapporto "Urban sprawl in Europe. The ignored challenge" dove si faceva il punto sulla rapida diffusione delle aree urbane nel

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9 febbraio 2011

Cresce la convenienza dell'eolico

Da Repubblica.it
"Il crollo nel prezzo delle turbine eoliche sta spingendo il costo della produzione di energia eolica a livelli molto vicini a quelli del carbone. Ora, sostiene l’agenzia Bloomberg New Energy Finance, il rapporto nelle aeree particolarmente adatte allo sfruttamento dei venti è di 69 dollari scarsi per megawattora eolico contro i 67 dollari delle centrali che bruciano carbone e i 56 degli impianti a ciclo combinato a gas.

Per la prima volta dal 2005, ovvero per la prima volta da quando l’eolico ha

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26 gennaio 2011

Fusione fredda, qualcosa di strano accade a Bologna

Da Repubblica.it:  "A Bologna ci siamo riusciti"
"Ci sono le guardie giurate a controllare l'accesso, devi firmare una dichiarazione in cui accetti i rischi nell'assistere all'esperimento che potrebbe rivoluzionare il settore della produzione di energia. Per la prima volta in Italia, davanti ad esperti, in un capannone avvolto dalla nebbia nella zona industriale di Bologna, è stato realizzato un processo di fusione nucleare fredda, utilizzando nichel ed idrogeno, capace di produrre una energia incredibilmente superiore a quella utilizzata per creare la reazione. E' la strada per ottenere energia pulita. "La novità assoluta sta nel fatto che tutto ciò viene prodotto da una macchina che funziona come una stufetta elettrica di casa", spiega l'inventore, Andrea Rossi, ingegnere. Con lui Sergio Focardi, professore emerito dell'Alma Mater, fisico di calibro, in passato preside della facoltà di

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UE: stop ai combustibili fossili entro il 2050

Da Zeroemissiontv.it
“Sostituire gradualmente i combustibili fossili” per i trasporti con alternative ‘green’ entro il 2050. Un’ipotesi in cui l’Unione europea mostra di credere secondo quanto emerge da un rapporto presentato ieri da Bruxelles.

Per ottenere questo risultato è, tuttavia, necessario “considerare tutti i modelli di trasporto” ecosostenibili, ha precisato Siim Kallas, vicepresidente della Commissione europea e commissario ai Trasporti.

Oggi, infatti, le forniture di carburanti, soprattutto per il trasporto su strada, dipendono largamente dal petrolio. Per questo, nonostante un incremento

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