No al carbone Alto Lazio

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9 maggio 2012

"Che aria tira" - Civitavecchia sabato 12 maggio


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30 dicembre 2011

Civitavecchia 2012, la giunta Moscherini in "Apocalisse di cemento"

"Variante della variante 29". I civitavecchiesi nel 2012 dovranno vedersela con questa oscura formula che in realtà indica qualcosa di semplice da comprendere: cemento su Civitavecchia in quantità epocali. Gianni Moscherini non ha mai potuto far mistero del suo amore incontenibile per la "grigia materia" (NB: non la materia grigia), e visto che la sua politica preferita ruota attorno ai termini "appalti", "concessioni", "abusi", "mercanteggio" (tradotto: la Cosa pubblica come gestione di potere personale) il 2012 potrebbe essere un anno orgiastico per il Primo cittadino. Ce lo spiega bene il consigliere Manuedda (fonte)

"Segnalazioni all'Autorità di Vigilanza e alla Regione Lazio. Queste le azioni annunciate dal consigliere verde, Alessandro Manuedda, per contrastare l'attuazione dei provvedimenti urbanistici approvati nell'ultimo consiglio comunale. Circa 500 mila metri cubi di cemento, che si riverseranno nella zona a monte del Moretti-Della Marta con "San Gordiano due" e "San Gordiano tre", a San Liborio nei pressi del ponte dell'autostrada e nella zona compresa tra il Fosso di Fiumaretta e Terme di Traiano, dove insistono tra l'altro anche reperti archeologici.
Interventi che il sindaco Moscherini aveva definito epocali, l'indomani del consiglio, rivolgendo peraltro un plauso al lavoro dell'assessorato all'Urbanistica. "Di epocale in quanto accaduto – ha commentato al contrario Manuedda – c'è solo la dimensione dei provvedimenti approvati, la gran parte dei quali sono stati varati in violazione di legge, in particolare della direttiva europea che prevede la Valutazione ambientale strategia, oltre che in falsa applicazione di altre norme. Tra l'altro la formazione di questi provvedimenti, costruiti tutti negli uffici comunali, non ha consentito la partecipazione della cittadinanza, per cui credo che si possa parlare di tutto fuorché di un successo". L'esponente dei Verdi precisa poi che saranno letteralmente "aggredite" quattro aree: quella compresa tra il Fosso di Fiumaretta e Terme di Traiano, dove ci sono anche siti di interesse archeologico; l'area a monte del campo da rugby Moretti-Della Marta e la zona di San Liborio alto in prossimità del ponte dell'autostrada. Cosa si può fare? "Da parte nostra – ha aggiunto Manuedda – segnaleremo tutte le anomalie alla regione e alle autorità competenti, ma non abbiamo la possibilità di chiedere l'annullamento di questi atti". La speranza è che lo facciano le associazioni ambientaliste attive sul territorio. Ma, come detto, gli atti varati il 22 di dicembre sono solo una parte, circa la metà dei metri cubi previsti dalla cosiddetta variante alla variante 29. "L'altra metà – ha concluso Manuedda – essendosi il sindaco e la maggioranza, a quanto, pare ricompattati tra loro e con la propria coscienza, arriverà nel corso del consiglio comunale del 17 gennaio, con il voto sui programmi integrati, che riverserà un'altra colata di cemento sulla città".

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26 novembre 2011

Porto di Civitavecchia, d'inverno

Beh, il porto di Civitavecchia d'inverno, ha lo stesso aspetto del porto di Civitavecchia d'estate.

Foto: comitato "Nessun dorma"

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30 ottobre 2011

Civitavecchia, l'amministrazione Moscherini fa ostruzionismo sul monitoraggio ambientale

Da BiGnotizie.it del 29/10/2011
"Il Forum Ambientalista aderisce alla giornata di mobilitazione nazionale contro il carbone indetta per oggi. "Ai molteplici aspetti che negli anni scorsi ci hanno indotto a contrastare l'utilizzo del carbone quale combustibile - spiegano -, quali l'emissione di quantità enormi di anidride carbonica e di inquinanti estremamente nocivi prodotti dalla sua combustione, le nefaste conseguenze sulla salute della popolazione, l'influenza negativa sulle economie agricole ed ittiche, si aggiunge ora anche la totale mancanza di controlli sulla qualità dell'aria del territorio".
"Mancanza che è bene sottolineare - continuano - , non costituisce solo inottemperanza ad un atto amministrativo quale la Valutazione d'impatto ambientale, ma anche, ed essenzialmente, assenza di tutela della salute della popolazione.
Proprio per questo la Procura della Repubblica ha, a suo tempo, avviato un'indagine e chiesto, al fine di sanare tale anomalia, che almeno altre tre centraline fossero cedute dal Comune di Civitavecchia all'ARPA Lazio per far si che fosse finalmente avviato un monitoraggio che producesse un quadro più completo ed ufficiale della situazione della qualità dell'aria nel comprensorio.
Tale cessione, però, non è mai stata perfezionata in quanto il Comune di Civitavecchia ha opposto vari ostacoli burocratici soprattutto in merito al riposizionamento delle centraline.
Ritenendo estremamente importante per la salute della popolazione nonché per la stessa ottemperanza delle prescrizioni di cui al Decreto MAP n. 55/02/2003, l'avvio, in tempi brevi, di detti rilevamenti ad opera di ARPA, lo scorso 6 ottobre abbiamo inoltrato specifica segnalazione alla Procura chiedendole un suo ulteriore intervento.
E' comunque avvilente dover constatare la necessità di ricorrere, ancora una volta alle vie giudiziarie, per vedere tutelata, almeno in parte, la salute dei cittadini e la qualità dell'aria.
Un'ulteriore dimostrazione, semmai ce ne fosse bisogno, di come il carbone oltre ad inquinare l'ambiente, inquini ancor prima le coscienze.
E di una cosa siamo certi: senza quest'ultima forma di inquinamento, concretizzata soprattutto, ma non solo, tramite le compensazioni economiche ai Comuni, la riconversione a carbone non sarebbe mai stata possibile".

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26 ottobre 2011

Porto di Civitavecchia, centraline per monitorare la qualità dell'aria

Fonte: BigNotizie
"Sottoscritto ieri l'accordo quadro tra l'Autorità Portuale e l'Arpa Lazio per il monitoraggio della qualità dell'aria del porto di Civitavecchia e delle aree limitrofe. Il documento fissa le procedure che l'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale applicherà nel porto per monitorare e prevedere la qualità dell'aria nel rispetto del recente D.lgs. 155/2010.
Nello specifico l'Autorità Portuale finanzierà l'acquisto e l'installazione nello scalo, secondo le indicazioni fornite da Arpa Lazio, di una stazione fissa di rilevamento che potrà essere inserita nel sistema di monitoraggio della Regione Lazio. La centralina sarà installata e gestita dalla stessa Arpa, che verificherà e controllerà i dati che saranno consultabili sul sito dell'Autorità Portuale all'interno della sezione Ambiente, 24 ore dopo la loro ricezione.
Inoltre, per la prima volta in Italia verrà sviluppata una catena modellistica per la ricostruzione meteorologica della qualità dell'aria di una zona portuale. Le previsioni terranno conto degli apporti emissivi delle navi, del traffico veicolare e più in generale di tutti i traffici ospitati in un porto.
"Si tratta – commenta il Presidente dell'Autorità Portuale Pasqualino Monti – di una convenzione con cui l'Autorità Portuale intende porre in essere, insieme all'Arpa, tutte le iniziative volte a salvaguardare la salute e l'ambiente. Come ho più volte ribadito questo è un argomento che mi sta particolarmente a cuore da Presidente e cittadino di Civitavecchia: crescita, ambiente e sviluppo sostenibile sono tra i punti principali cui si ispira il mio mandato. Non solo monitoreremo costantemente le emissioni di ogni genere in porto, ma addirittura saremo il primo porto italiano a realizzare delle previsioni molto dettagliate sulla qualità dell'aria".
"Posso affermare con grande soddisfazione che si tratta – commenta l'Avv. Corrado Carruba, commissario dell'Arpa Lazio – di un atto molto significativo e rilevante, che conferisce al porto di Civitavecchia gli strumenti necessari per poter controllare ed analizzare la qualità dell'aria in modo da garantire, allo scalo e ai cittadini, un monitoraggio costante a salvaguardia dell'ambiente

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9 ottobre 2011

Porto di Civitavecchia, Confitarma chiede libertà di violare la legge

Da centumcellae.it
"Toni accesi avrebbero animato l’assemblea nazionale degli armatori tenutasi lo scorso giovedì 6 ottobre alla presenza del Ministro dei trasporti Matteoli. Durante l’assemblea, il Presidente di Confitarma Paolo d’Amico avrebbe dichiarato – in riferimento alle trentadue denunce elevate nel Porto di Civitavecchia nei confronti degli armatori – che se si perpetuasse una simile situazione, le navi saranno costrette a fare scalo in altri porti. Un’affermazione questa, che ha subito suscitato calde reazioni: “Piuttosto che lanciare minacce – risponde immediatamente il consigliere Vittorio Petrelli- “il presidente farebbe bene a confrontarsi con chi, a Civitavecchia, solleva due questioni fondamentali: la salvaguardia della salute pubblica e, a seguire, il lavoro e lo sviluppo”. Negli ultimi anni infatti, il porto di Civitavecchia è arrivato a gestire elevati livelli di traffico, da cui consegue una situazione di vero e proprio allarme ambientale. “Quanto alla questione delle denunce” continua Petrelli “il Presidente è così certo che non troverebbe un ugual trattamento negli altri porti in considerazione che la normativa è nazionale e l’attenzione ambientale, specie nei confronti dei porti, è abbastanza elevata dappertutto?” Sulla stessa linea di Petrelli, arrivano le accuse al comportamento degli armatori da parte di Marco di Gennaro. “Ci saremmo aspettati dagli armatori un comportamento più serio e responsabile”- dichiara il segretario Udc – “pretendere infatti di passare da carnefici a vittime e per di più fare ricatti occupazionali non è né serio né responsabile”. La questione dell’abbattimento dei fumi poi, sulla cui emergenza si era espresso anche lo stesso Sindaco, sembra essere avvolta, per usare una terminologia ad hoc, in una fitta e intricata nebulosa. “Una soluzione in tempi brevi doveva essere l’impegno preso qualche tempo fa”- continua di Gennaro – “ma ad esso non è seguita alcuna tangibile iniziativa e le navi continuano ad emettere nuvolaglie nere con le quali sfidiamo chiunque pensi che non siano nocive a fare corroboranti inalazioni”.
Parla invece di problema sottovalutato il Consigliere comunale dei Verdi Alessandro Manuedda, che ricorda quanto sottolineato dalla Commissione Europea, proprio per dare il giusto peso alla questione, nel documento datato 25 luglio 2011, il quale afferma: “Dato che le emissioni di inquinanti atmosferici possono attraversare grandi distanze, molte emissioni marittime avranno un impatto a terra, in particolare quando si producono vicino alla costa. È stato previsto che, senza ulteriori interventi di regolamentazione, la crescita incessante delle emissioni di SO2 e NOx del settore marittimo supererà il totale delle emissioni di questi inquinanti proveniente da tutte le fonti terrestri entro il 2020”. “Tale analisi – commenta Manuedda – ribadisce che, contrariamente a quanto affermato dal presidente della Confederazione Italiana degli Armatori, le navi non sono certo ‘il mezzo meno inquinante che ci sia’ ma, anzi, rappresentano, soprattutto per alcuni inquinanti, uno dei principali fattori di pressione ambientale e sanitaria. A Civitavecchia, come nel resto del mondo, siamo appena all’inizio del cammino che dovrà condurre alla riduzione dell’inquinamento prodotto dalle navi, che, al di là dell’aspetto visibile dei fumi neri, è rappresentato da centinaia di tonnellate all’anno di polveri, ossidi di azoto e ossidi di zolfo, con il relativo contributo alla formazione di inquinanti secondari, quali ad esempio l’ozono. La strada è lunga e tra istituzioni, cittadini e armatori, ognuno deve fare la propria parte. Quella degli armatori non può che essere di rispettare le leggi senza aspettarsi particolari elogi e di aprire i cordoni della borsa per una manutenzione ottimale delle navi”.
Piccata la replica alle parole di D’Amico, infine, anche da parte del comitato NessunDorma, che rispondono: Noi non pensiamo che i reati contestati siano immaginari, ma la Procura della Repubblica e la Capitaneria di Porto sono i soggetti autorizzati a rispondere. Per quanto attiene invece alla nostra protesta, possiamo affermare che, proprio perché non in possesso di strumenti di monitoraggio della qualità dell’aria, abbiamo chiesto e ottenuto una centralina con gestione Arpa Lazio per il controllo dei fumi e degli altri inquinanti all’interno del porto. Ma è evidente che, in assenza di strumenti, le persistenti fumate nere, il colore giallastro del cielo, la qualità dell’aria, che due giorni su tre non raggiunge il livello di “buona” e i malesseri fisici accusati dalla popolazione, costituiscano un serio e valido motivo di preoccupazione per i cittadini stessi, nonchè una seria minaccia alla loro salute. Oppure dobbiamo pensare che decine di navi ormeggiate in porto, con migliaia di persone a bordo, non costituiscano un serio impatto ambientale in termini di emissioni inquinanti?”. Quanto poi alla minaccia di D’Amico di dirottare su altri porti le navi degli armatori il comitato risponde così: “Volendo prescindere dall’indiscussa posizione strategica del porto di Civitavecchia, l’affermazione risulta a dir poco illogica, visto che le leggi vanno rispettate su tutto il territorio nazionale. A meno che il presidente non conosca città, dove passando con il semaforo rosso, si guadagni un bonus”.

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5 ottobre 2011

Goletta Verde a Civitavecchia, per le emissioni di centrali e porto

Dalle testate locali bignotizie.it e trcgiornale.it

Goletta verde approda nel nostro porto per sensibilizzare i più piccoli alla salvaguardia dell'ambiente ma soprattutto per illustrare, in anteprima, i dati relativi alle emissioni di Co2 prodotte nel primo anno di attività della centrale Torre Nord. La mattinata si è aperta con alcune lezioni speciali a cui hanno assistito gli alunni della scuola elementare di via Cialdi che si sono cimentati in analisi chimica dell'acqua, hanno seguito un focus sui cetacei presenti nel mediterraneo e hanno imparato a conferire nella giusta maniere i rifiuti domestici. Dopo la visita dei ragazzi sull'imbarcazione, è iniziata la conferenza stampa a cui hanno partecipato anche alcuni esponenti del comitato "Nessun dorma" e dell'associazione "XXV Aprile", attivi da tempo nella battaglia cittadina contro l'inquinamento.
"L'impianto di TVN, completato nel 2009 - ha spiegato il presidente Legambiente Lazio, Lorenzo Parlati - una volta entrato in funzione, ha raggiunto il secondo posto in Italia per emissioni di gas serra, dopo la centrale Enel di Brindisi Sud. Secondo i primi dati disponibili solo nel 2010 sarebbero state liberate nell'aria circa 6,7 milioni di tonnellate di anidride carbonica, mentre le quote spettanti agli impianti a credito sono meno di 5 milioni di tonnellate. Uno squilibrio, questo, che l'azienda sanerà acquistando crediti da altri soggetti più virtuosi". Il presidente poi ha ricordato le varie prescrizioni che Enel ha collezionato negli anni e che ancora sono in attesa di essere realizzate. "Mi riferisco - ha detto Parlati - a quelle individuate nel decreto Via del 2003, che sembrano ormai finite nel dimenticatoio. Nonostante l'Osservatorio Ambientale abbia ricominciato a comunicare i dati sulla qualità dell'aria, rimangono sconosciuti i valori rilevati dallo Sme (sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni), la realizzazione dell'area verde "Parco dei serbatoi" appare bloccato dopo l'apertura dell'indagine della Procura e infine il biomonitoraggio ambientale risulta obsoleto e con metodi superati. Per non parlare poi del progetto di piantumazione della posidonia oceanica, prescrizione che sarebbe dovuta servire a mitigare l'impatto della Darsena grandi masse, e di cui il bando è scaduto a settembre". A confermare la scarsa attenzione sui temi ambientali da parte dell'amministrazione e degli enti locali, sarebbe poi, secondo l'associazione, testimoniato dal fatto che le rivelazioni Arpa rivelano grosse criticità. "Per diverse zone - ha spiegato Parlati - nel 60 e 70% dei giorni all'anno spesso non si arriva ad un livello buono d'aria, a danno solamene della salute dei cittadini".
Infine l'esponente della Legambiente, insieme ad una delegazione del comitato "Nessun dorma" e dell'associazione "XXV Aprile" ha affrontato l'altro grande problema ambientale legato ai fumi delle navi in porto. L'associazione, oltre a dare la sua piena disponibilità e sostegno alla battaglia, ha dichiarato "chiederemo la verifica esatta delle prescrizioni per l'elettrificazione delle banchine e l'immediata applicazione delle stesse".

Su questo argomento riportiamo l'articolo di trcgiornale.it

Legambiente sosterrà il comitato "Nessun Dorma" relativamente alle problematiche relative ai fumi in porto. Dopo la prima tappa di Ostia, la campagna di informazione e analisi sul litorale e sul mare da parte dell'associazione ambientalista è infatti approdata questa mattina anche a Civitavecchia con la presentazione di un dossier sulle emissioni atmosferiche in città.
"L'elettrificazione del porto va attuata subito - afferma presidente di Legambiente Lazio Lorenzo Parlati - le prescrizioni previste da decenni per l'ampliamento del porto vanno rispettate alla lettera. Verificheremo con cura assieme ai cittadini . La qualità dell'aria del nord della Provincia è critica, come confermano gli studi dell'Arpa Lazio, le emissioni vanno tenute sotto controllo e rese note ai cittadini, alle istituzioni e anche alle imprese per intervenire tempestivamente a tutela della salute di tutti. Altro che impianto ecologico, il carbone si conferma il combustibile più inquinante per i gas serra. Ormai il modello delle grandi centrali impattanti è vecchio e superato. L'impatto sul pianeta è enorme rispetto a quello di piccole centrali a cogenerazione o meglio ancora di fonti rinnovabili, accompagnate da interventi di efficienza e risparmio".

"Legambiente darà sicuramente un contributo importante – dichiara il membro di "Nessun Dorma Antonio Cozzolino" - per continuare la nostra opera che è quella di sensibilizzare le autorità competenti per risolvere i problema dei fumi in porto. Abbiamo avuto un incontro con il presidente dell'Autorità Portuale Pasqualino Monti riguardo i temi di monitoraggio della qualità dell'aria e dell'elettrificazione delle banchine. Lui ci ha illustrato i progetti con il finanziamento in essere per due banchine e la predisposizione per le altre sei. Verranno inoltre installate delle centraline da parte di Arpa Lazio che saranno certamente più precise rispetto a quelle dell'osservatorio ambientale che noi riteniamo insoddisfacenti. Il dato positivo dunque è che qualcosa inizia a muoversi".

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29 settembre 2011

Banchine elettrificate per il porto di Civitavecchia, "siamo ancora all'anno zero"

Il PRC chiede chiarezza sul futuro del porto, fonte
"La positiva nascita del Comitato "Nessun dorma" testimonia la crescente presa di coscienza circa l'annoso problema dell'inquinamento atmosferico da navi - lo dice in una nota stampa la segretaria di Prc Valentina Di Gennaro - Un tema di grande rilevanza per la città, che a distanza di anni dalle prime denunce degli abitanti di Lungoporto Gramsci e grazie all'iniziativa di singole forze politiche come Ambiente e Lavoro, oltre che al recente impegno della magistratura, è giustamente diventato motivo di preoccupazione per gran parte dei civitavecchiesi.
Tuttavia, proprio ora che le proteste hanno smosso l'interessata inerzia dell'Autorità Portuale e del Comune di Civitavecchia, crediamo occorra avere molta cura nel definire gli obiettivi da perseguire. Su questo piano, le soluzioni prefigurate dal Sindaco e poi dallo stesso Presidente Monti, al quale, diversamente dal primo, va dato quantomeno atto di non considerare la elettrificazione delle banchine una pura "fantasia", destano più di una perplessità. Riguardo proprio la questione della elettrificazione dello scalo, ad esempio, possiamo comprendere le
difficoltà esistenti per la futura Darsena Traghetti – che riteniamo comunque superabili - ma non possiamo accettare che dalle prime prescrizioni VIA del 1997 l'attuale porto sia ancora all'anno zero. L'autorità Portuale deve ottemperare agli obblighi di legge, così come più volte richiesto dal Ministero dell'Ambiente, e in tal senso non ci aspettiamo altro che atti concreti per dotare lo scalo cittadino di una rete elettrica per l'alimentazione dei motori ausiliari delle navi. Del resto questo è ciò che propone la stessa Unione Europea. La presenza di Enel sotto questo profilo può sicuramente aiutare, e se qualcuno la smettesse di presentarsi all'azienda elettrica col cappello in mano e soprattutto di lisciare il pelo agli armatori, forse potremmo fare un bel passo in avanti.
Detto questo, siamo convinti che la battaglia contro questo tipo di inquinamento, a differenza che per le emissioni diffuse come quelle da traffico veicolare, vada combattuta soprattutto sul piano dei controlli alla fonte. Per questo condividiamo la proposta del consigliere Manuedda, affinché la Regione Lazio inserisca nel Piano di Risanamento della Qualità dell'Aria limiti per le emissioni al camino delle navi, e per questo riteniamo secondario e in parte fuorviante parlare di differenziazione delle tariffe, di modelli di emissione, di accorgimenti nelle manovre o di ruolo attivo dell'Osservatorio ambientale. E, per estremizzare, perfino di una centralina Arpa da sistemare in porto: chiaro che averla è meglio del contrario, soprattutto per sapere cosa respirano i lavoratori portuali, ma se la rete cittadina di qualità dell'aria non ha mai prodotto alcunché, neanche quando il territorio comunale era gravato da ben 11 gruppi di produzione termoelettrica, crediamo sia poco produttivo concentrare le energie su questo terreno di confronto.
In poche parole, occorre evitare che la protesta dei cittadini, ascoltata solo per mera opportunità, venga orientata su soluzioni minori e quindi ingabbiata in una perdente logica delle compatibilità. Faremo il possibile perché ciò non accada. Le ragioni dello sviluppo, a cui siamo tutt'altro che insensibili, devono essere contemperate a quelle della salute e dell'ambiente, pena la rottura del patto stretto tra i grandi attori economici presenti sul territorio e la comunità che li ospita. Vale per l'Enel e deve valere per il porto. A questo in fondo servono le prescrizioni VIA, a preservare un patto che le istituzioni hanno il dovere di garantire, i cittadini il diritto di rivendicare e le aziende l'obbligo di attuare. Nient'altro".

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22 settembre 2011

Porto: "Le nuove banchine vanno elettrificate per legge"

Elettrificazione delle banchine del porto di Civitavecchia, intervento di S. Ricotti (Forum Ambientalista). Da centumcellae.it
"Le nuove banchine che verranno realizzate nel porto dovranno essere per legge elettrificate. Lo afferma la portavoce del Forum ambientalista Simona Ricotti in merito ai nuovi attracchi annunciati dal Presidente dell’Authority Pasqualino Monti e relativi al traffico nazionale, alla darsena servizi e al prolungamento dell’antemurale, ricordando come i decreti ministeriali di Valutazione dell’Impatto Ambientale 2935/1997, 6923/2002 e 4/2010 prescrivono, quale “condicio sine qua non” per l’autorizzazione dei lavori di ampliamento del porto, la realizzazione dei “collegamenti elettrici per le navi in banchina”, il che significa, ribadisce, che le sopracitate banchine devono essere progettate e realizzate con l’annessa elettrificazione prescritta.
“La mancata ottemperanza di tale prescrizione nell’ambito dei lavori realizzati negli scorsi anni – afferma la Ricotti – ha avuto quale logica conseguenza il lievitare dei costi dell’elettrificazione da effettuarsi a lavori ultimati. E’ appena il caso di sottolineare, invece, che i costi di elettrificazione di ogni singola banchina, proprio in quanto prescrizione autorizzativa, dovevano, e devono, essere parte integrante del capitolato d’oneri che sottende la realizzazione della stessa. Al fine, quindi, di evitare che si ripeta l’incresciosa situazione sopra descritta, che ha determinato la necessità, per l’Autorità Portuale, di ricercare ulteriori fondi per finanziare opere che invece avrebbero dovuto essere parte integrante della originaria realizzazione, auspichiamo che il Presidente Monti tenga in debita considerazione detti obblighi prescrittivi dimostrando, nel contempo, rispetto per le regole e volontà tangibile di agire a tutela dell’ambiente, operando concretamente per la minimizzazione dell’inquinamento dovuto alle emissioni delle navi, un obiettivo per il quale la realizzazione di banchine elettrificate è atto imprescindibile”.

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18 settembre 2011

Civitavecchia: cieli cancrini di fine estate

Una carrellata di immagini per chi fosse partito in vacanza, in quest'ultimo scampolo d'estate 2011. Cosa vi siete persi lontani dalla vostra amata Civitavecchia:







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26 agosto 2011

Porto di Civitavecchia e inquinamento: si annunciano mobilitazioni dai cittadini

Come sinteticamente ma efficacemente spiegato in questo articolo di Centumcellae.it, dopo le solite piccole ammende agli inquinatori il problema Porto resta intatto, come documenta la foto scattata ieri.


Si annuncia ora un incontro organizzato dai cittadini: "Inquinamento da porto : quali rischi ? Come difenderci?" La data è martedì 30 agosto, ore 18.00 - 20.00, il luogo l'Aula consiliare Calamatta. Siamo tutti invitati.

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23 agosto 2011

Porto di Civitavecchia, una minaccia crescente per la salute

Civitavecchia: il dottor Giovanni Ghirga(ISDE Società Internazionale dei Medici per l'Ambiente) interviene sul problema dei fumi in porto e ne denuncia la pericolosità per la salute: è ormai necessaria una mobilitazione cittadina per difendere la salute pubblica.


"Uno studio pubblicato recentemente (CEEH Scientific Report No 3. Centerre for Energy, Environment and Health, 2011) - spiega Ghirga - ha dimostrato che, in Europa, le emissioni in aria causate dai motori delle navi sono responsabili ogni anno di 50.000 morti premature, di malattie respiratorie, di aggravamento di malattie cardiache preesistenti ed di piogge acide. Quale è il prezzo che la popolazione di Civitavecchia e del suo comprensorio ha pagato in termini di salute per gli inquinanti emessi fino ad oggi? Quale il prezzo che i più a rischio, bambini, malati e donne in stato di gravidanza dovrà pagare per le emissioni future se non venisse messo un fermo a questo scempio ambientale che troppo spesso è sotto gli occhi di tutti? In Europa, la proiezione verso uno sviluppo vertiginoso dell'uso delle fonti rinnovabili nella produzione di energia ed una sensibile riduzione dell'uso delle fonti fossili come il carbone, permettono di prevedere che nel 2020 le emissioni marittime eccederanno quelle prodotte a terra (TE Transport & Environment 2011). Questa situazione estremamente preoccupante, ha spinto la Commissione Europea a proporre un controllo molto più stretto alle emissioni navali, in particolare per gli ossidi di zolfo. Infatti, molte navi utilizzano un carburante fino a 3.500 volte più inquinante di quello utilizzato dagli autoveicoli (T&E's Bill Hemmings, 2011). Numerose organizzazioni non governative europee auspicano che la Commissione Europea entro il 2015 vincoli i governi ad una riduzione dell'inquinamento dell'aria causato dalle emissioni marittime. Anche le emissioni di ossidi di azoto causate dai motori delle navi sono molto elevate. La Commissione Europea sta analizzando di imporre dei limiti molto più bassi di emissione degli ossidi di azoto sia per le navi vecchie che per quelle nuove. Tuttavia, non è solo questione di riduzione di emissioni ma, vista la grande quantità di inquinanti emessi dalle navi ferme all'interno del porto, risulta ormai indispensabile l'elettrificazione delle banchine. Il problema dell'inquinamento delle navi in porto è stato recentemente analizzato in un articolo sul The New York Times (21 agosto 2011). Nelle conclusioni gli autori si augurano che altri porti seguano quelli di Los Angeles e Seattle, dove le navi ferme in porto traggono energia dalle banchine elettrificate con una notevole riduzione dell'inquinamento e dei suoi relativi danni alla salute. Ormai che la coscienza ambientale si sta facendo sempre più strada tra la gente, illudere con concetti falsi come quello della dispersione dei fumi per il vento ed una loro conseguente non tossicità è un grave reato a carico della salute pubblica e come tale sarà perseguito. La Procura di Civitavecchia ha infatti sempre dimostrato una grande sensibilità per qualunque tipo di problema ambientale. Siamo d'accordo con il Dr. Di Gennaro sul fatto che potrà essere necessaria una mobilitazione cittadina per difendere la salute pubblica"

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14 agosto 2011

Ferragosto 2011 a Civitavecchia

Lo festeggiamo con un'immagine condivisa da un libero cittadino


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4 luglio 2011

Civitavecchia mare

Splendida veduta del porto in questa calda Estate 2011 (immagine del 25/06/2011)

Civitavecchia harbour, assh*le of Italy

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Civitavecchia in Festival 2011

Civitavecchia in Festival anche quest'anno, e come sempre lo paghiamo assai caro.


Come spieghiamo qui
Panem et circenses, si diceva già nell’antica Roma.
Nelle città che ospitano impianti energetici e industriali fortemente inquinanti, spesso troviamo cartelloni estivi finanziati dagli inquinatori del posto, in modo tutt’altro che disinteressato. E' frequente che stelle del pop nazionale siano chiamate a esibirsi in concerti addirittura all'interno di centrali termoelettriche, e non per l’assenza di spazi più consoni a una manifestazione artistica; lo scopo è agire in modo subdolo sulle fasce più deboli della popolazione (tra cui i più giovani), con l'intento di mostrare la grande bontà dell’azienda che “regala” l’evento.
Si cerca così di addolcire la percezione pubblica riguardo simili ecomostri, per farne da luoghi “dannosi e pericolosi” a “carichi di positività".

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Intervallo nero. Immagini da Civitavecchia

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30 giugno 2011

Ancora immagini dall'estate 2011 a Civitavecchia

CIVITAVECCHIA MARE 2011

Ecco il risultato dell'inquinamento su Civitavecchia come risultato dell'interazione tra le varie fonti di veleni. Foto diffusa in rete da liberi cittadini.

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25 aprile 2011

Un porto stagnante

Da TrcGiornale.it
"Mentre si discute del Bosco Enel, complice la recente proposta del sindaco Giovanni Moscherini di spostarlo alla Farnesiana nel luogo che dovrebbe ospitare la megadiscarica, Vittorio Petrelli torna a parlare di un'altra prescrizione di Valutazione d'Impatto Ambientale, quella relativa alla Darsena Grandi Massi, autorizzata nel 2002 con la prescrizione della riqualificazione della Frasca e di altre opere, come l'elettrificazione della banchina 12 bis al porto.
Riprendendo una lettera inviata ai tempi di Ambiente e Lavoro insieme a Sergio Serpente all'allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, nei giorni scorsi il consigliere comunale dell'Italia dei Valori ha scritto al commissario dell'Autorità Portuale, Fedele Nitrella, e per conoscenza al Ministero dell'Ambiente, chiedendo a che punto sono quelle realizzazioni. Di seguito il testo integrale della lettera:

"Si fa riferimento al Decreto di cui in oggetto con particolare attenzione all'ottemperanza delle prescrizioni ambientali in esso contenute. Più volte ho interessato con opportune note gli enti competenti al fine di garantire quanto in oggetto. La riconversione a carbone della centrale termoelettrica di Torrevaldaliga nord ha catalizzato la maggior parte dell'attività istituzionale dei vari Enti a scapito di altri procedimenti.

Sta di fatto che a tutt'oggi, nonostante i proclami e le conferenze stampa dell'Autorità portuale di Civitavecchia ed il lungo tempo trascorso dall'emanazione del Decreto di compatibilità ambientale nr. 6923 del 28 gennaio 2002 ancora non tutte le prescrizioni sono state ottemperate.

Nelle premesse del citato decreto viene riportato:

"relativamente alla componente atmosfera:

"omissis.

Quindi, viste le precedenti valutazioni e considerato le condizioni di evoluzione delle attività portuali dovranno essere comunque soggette ad un processo di taratura ed aggiornamento, connesso all'evolversi delle ipotesi di sviluppo eseguite in sede di studio di impatto ambientale, si ritiene necessario la predisposizione di un adeguato sistema di monitoraggio; tale sistema dovrà tenere conto dei dati relativi alle condizioni di qualità dell'aria e dovrà essere in grado di caratterizzare sia le concentrazioni globali che le concentrazioni del porto, al fine di rendere più efficaci gli eventuali interventi di contenimento;"

Inoltre a pag. 33 si dichiara che "si esprime parere favorevole di compatibilità ambientale con le seguenti prescrizioni:

- collegamenti elettrici per le navi in banchina,

omissis".

Per questa prescrizione la stessa Autorità Portuale dichiarava, il 27 gennaio 2009, l'avvenuta consegna da parte di Enel di un progetto pilota per l'elettrificazione della banchina 12 bis del porto di Civitavecchia (come si evince dall'allegata nota stampa), progetto del quale non è dato conoscere il suo stato di attuazione.

Sempre riguardo le prescrizioni del Decreto 6923, al punto f, si cita testualmente:

"Il progetto della Pineta della Frasca deve essere formulato (tale prescrizione era stata fissata già nel precedente Decreto VIA, 2935 del 22 dicembre 1997, che aveva riguardato i lavori di ampliamento del Porto mai ottemperata e che era stato oggetto da parte dello scrivente di alcune segnalazioni per un intervento di riqualificazione troppo antropizzato) al fine di individuare soluzioni che riescano a coniugare, con maggiore efficacia, le evidenti necessità di razionalizzazione della fruizione pubblica con le esigenze di valorizzazione e tutela della risorse ambientali. omissis"

Anche per la suddetta prescrizione si disconosce in quale fase ristagni la messa in opera.

Per tutto quanto sopra si chiede di notiziare in merito all'ottemperanza delle prescrizioni sopra segnalate specificando che eventuali altri ritardi determinano le condizioni di cui all'art. 29 del D.Lgs 152/2006.

Si resta in attesa di riscontro nei tempi e nelle modalità previsti dalla legge 241/'90".

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12 aprile 2011

La nube nera qui non manca mai


Fonte: BigNotizie
"fumo nero in porto, denunciato il comandante

La foto è stata scattata ieri mattina, intorno alle 11,30, da un nostro lettore. Il denso fumo nero (certamente fuori norma) non esce dalla "Energy Shipping" (scafo nero in primo piano), ma dalla "Artic Ocean" ormeggiata al molo 25. Automatico l'intervento degli uomini della capitaneria di porto che hanno fatto sì che il fenomeno cessasse e, d'accordo con la procura, avviato i procedimenti penali e amministrativi del caso nel confronti del comandante. "Questo Comando intende, inoltre, rassicurare la cittadinanza - afferma una breve nota della Capitaneria - sul proprio costante impegno sulla problematica, mirato soprattutto a fare in modo che vengano ridotte le eccessive emissioni di emissioni inquinanti".

A seguito dell'episodio, intervento di Petrelli

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17 marzo 2011

La qualità dell'aria a Civitavecchia


Foto diffuse su Facebook da liberi cittadini.

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