No al carbone Alto Lazio

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2 luglio 2012

Comunicato stampa Comitato No Mega-Discarica



Il giorno martedi 3 luglio dalle alle ore 17,00 alle ore 20,00  presso  l’aula consiliare “R.Pucci” del Comune di Civitavecchia si svolgerà l’assemblea pubblica” Il Mega-Digestore: il cavallo di Troia per la Mega-discarica” organizzata dai comitati e dalle associazioni No Mega-Discarica, Forum Ambientalista, Comitato Nessun Dorma, Comitato Piazza Pulita, Gruppo dei lenzuoli bianchi contro la discarica, ISDE-Associazione medici per l’ambiente.
L’iniziativa intende promuovere un’azione di sensibilizzazione e informazione relativa al progetto di realizzazione di un impianto di trattamento di rifiuti pari a 70.000 tonnellate annue , presentato alla Provincia di Roma,alla Regione Lazio e  al Comune di Allumiere dalla società “Renerwaste Spa”, da realizzarsi  in località Spizzicatore (all’interno della zona a protezione speciale), nel comune di Allumiere, al confine tra il  Comune di Civitavecchia e il Comune di Tarquinia.
Qualora il progetto,che prevede un  investimento 100% privato per un  importo di 22.000.000 di euro e attualmente  in fase di richiesta di autorizzazione, fosse approvato, aprirebbe definitivamente le porte alla cosiddetta cittadella dei rifiuti:
Per scongiurare questo ennesimo tentativo di aggressione a un territorio già fortemente compromesso dal punto di vista ambientale invitiamo i cittadini, le associazioni, le forze politiche e le istituzioni del comprensorio a partecipare all’assemblea.
L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Civitavecchia e dall’Assessorato all’Ambiente.
Sono stati invitati i Comuni e le Università agrarie del comprensorio.


COMITATO ANTIDISCARICA

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1 aprile 2012

Contro Malagrotta-bis ad Allumiere, nuova mobilitazione generale.

Resoconto della mobilitazione da Civonline.it "È partita questa mattina da Allumiere la delegazione di collinari che sta partecipando alla manifestazione a Roma presso la Prefettura insieme a tutti comitati del Lazio contro le megadiscariche e contro gli inceneritori «cancro valorizzatori». Critico Bessio (presidente dei Verdi) verso la Regione Lazio e il commissario Pecoraro: «E’ assurdo che Polverini e il commissario governativo Pecoraro si oppongano al piano di Clini. Condividiamo la posizione del Ministro Clini per quanto riguarda la differenziata e la bocciatura dello studio sui siti della regione, che è pieno di fattori escludenti; chiediamo quindi a Polverini e Pecoraro di allinearsi». Aggueriti i rappresentanti della delegazione collinare: «Tutti insieme abbiamo detto di no a discariche e termovalorizzatori. L’unica via di scampo - spiegano dal Comitato No alla mega discarica Emiliano Stefanini e Giuseppe Gori e il consigliere comunale di Allumiere, Umberto Di Pietrantonio - rimane il vincolo Zps e la distanza da Roma, ma lo studio a suo tempo sponsorizzato da Panzironi dell’Ama, la presenza dell’Aurelia, dell’Autostrada e della vecchia ferrovia Civitavecchia-Orte eliminerebbero tale ostacolo logistico oggi rassegnato dai tecnici del Ministero». A rappresentare l’amministrazione comunale di Allumiere il consigliere Di Pietrantonio con la fascia tricolore e delega scritta ufficiale. «Non potevo essere a Roma per impegni istituzionali ma io e la mia amministrazione comunale siamo a braccetto con i cittadini e con il Comitato – spiega il sindaco di Allumiere, Augusto Battilocchio – in questa lotta contro la realizzazione della megadiscarica nel nostro territorio. Continueremo con ogni mezzo a lottare cercando di far valere i diritti di questo territorio. Continuo a invocare a tutti i comuni del comprensorio alla mobilitazione e a camminare insieme». Durante la manifestazione si sono registrati tre interventi di rappresentanti di Allumiere: Emiliano Stefanini e Giuseppe Gori del Movimento ‘‘No alla mega discarica’’ e quello del consigliere comunale di Allumiere Umberto Di Pietrantonio, che hanno messo in evidenza le paure dei cittadini di questo territorio e spiegato le motivazioni che spingono il territorio a dire no alla realizzazione della discarica. Per Civitavecchia hanno presenziato l’onorevole Pietro Tidei (PD), Enrico Luciani e Ismaele De Crescenzo (Sel) e Patrizio Ghirga e il sindaco di Civitavecchia Gianni Moscherini. «La manifestazione è andata molto bene - ha spiegato Di Crescenzo (Sel) - abbiamo messo in evidenza la grave incidenza che potrebbe avere la discarica sulla salute di tutti noi cittadini di questo territorio già troppo martoriato. Noi di Sel per primi abbiamo denunciato questo pericolo. Combattendo insieme riusciremo a mettere un freno a quest’ondata speculativa che sta distruggendo il nostro territorio». Per il Comune di Cerveteri c’era Ciogli e per Tarquinia c’era invece Loretta De Simoni. «Noi c’eravamo - spiega Enrico Luciani - e siamo orgogliosi di aver partecipato e aver detto la nostra. Eravamo in tanti a dire no alla logica di risolvere il problema rifiuti creando discariche e termovalorizzatori. E’ ora che Roma e tutta la Regione Lazio dia il vita in maniera massiccia alla raccolta differenziata spinta. Su Civitavecchia e il comprensorio incombe un pericolo gravissimo». Sulla stessa linea l’onorevole Pietro Tidei: «Ho partecipato alla manifestazione per dire no al tentavo di realizzare una mega discarica nei boschi di Santa Lucia. Ero l’unico parlamentare presente. E’ altissimo il rischio che Civitavecchia e il suo comprensorio si ritrovino ad essere la pattumiera di Roma. Noi del centrosinistra siamo orientati verso uno sviluppo sostenibile che vede l’ambiente come una risorsa e come un luogo dell’identità culturale dei civitavecchiesi. Dobbiamo mantenere alta la guardia contro la possibile discarica nel comprensorio militare di Santa Lucia. Faccio perciò appello ai movimenti ambientalisti a unirsi con il centrosinistra per battere questo ennesimo scempio di un territorio già pesantemente inquinato dagli scarichi delle navi nel porto e dalle centrali a carbone. Lo dobbiamo a noi stessi, ai cittadini e alle future generazioni». Presente al sit in di protesta a Roma per dire no alla megadiscarica ad Allumiere anche il sindaco di Civitavecchia Gianni Moscherini: «Ho aderito alla manifestazione di piazza SS. Apostoli - ha spiegato il sindaco Moscherini - per ribadire a chiare lettere la contrarietà di Civitavecchia a questo progetto. Rimaniamo della convinzione che ogni comune dovrebbe occuparsi dei rifiuti di casa propria, evitando di progettare megadiscariche nelle aree limitrofe. Quella contro il sito ad Allumiere è una battaglia trasversale, che non ha colori politici ed è per questo che tutti i sindaci del comprensorio, in maniera unitaria si sono recati a Roma per far sentire la propria voce. Prima del 12 aprile, bisogna mobilitarsi, non solo nelle piazze, per impedire che Allumiere diventi uno dei siti indicati per il post- Malagrotta». Sempre questa mattina invece il Coordinamento Rifiuti Zero per il Lazio, insieme a molti comitati, ha partecipato alla manifestazione a Torrimpietra per opporsi alla costruzione dell’inceneritore e/o discarica a Pizzo del Prete, uno dei siti indicati dal Ministro Clini come compatibile. Alla manifestazione hanno partecipato circa mille persone che hanno gridato in modo deciso la loro opposizione al progetto. Esploreremo tutte le strade per fermare questa operazione e sollecitiamo il Ministro Clini ad imporre a Roma la raccolta al 65% di differenziata secondo ciò che è previsto dalla legge europea. Questa percentuale renderebbe inutile qualsiasi inceneritore nella regione Lazio. Non faremo un passo indietro: no discariche, no inceneritori, sì alla raccolta differenziata».

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19 aprile 2011

No a discarica per Roma, no a inceneritori e termovalorizzatori sul territorio: approvato documento all'unanimità

Da BigNotizie: "Sono bastate poco più di due ore di dibattito ai comuni per comprensorio per dire "no alla discarica della Fermesiana". Alle 20,45 infatti c'è stata, in un'aula Pucci gremita, la votazione unanime dei consigli comunali di Civitavecchia, Allumiere, Tolfa, Santa Marinella, Ladispoli, Tarquinia e Monte Romano (assenti le delegazioni di Montalto e Cerveteri) di un documento unitario.

Documento che era stato presentato in apertura dei lavori (dopo gli interventi dei sette sindaci presenti), dal comune di Allumiere e che prima della votazione è stato integrato con alcune precisazioni richiesta dal sindaco di Civitavecchia Gianni Moscherini, su proposta dal capogruppo del Pdl Dimitri Vitali. Nel documento si chiede l'annullamento del protocollo d'intesa tra La Russa ed Alemanno, la ridistribuzione degli ambito ottimali per i rifiuti, al posto del maga Ato disegnato dalla Regione, e si impegna la delegazione istituzionale dei sindaci a chiedere una audizione in commissione Ambiente della Regione Lazio oltra ad un incontro col la presidente Renata Polverini. Inoltre nelle integrazioni richiesta da Civitavecchia ed avallate da tutti i sindaci si dibadisce il no al cdr nella centrali di Tvs e Tvn o in altri siti sia a Santa Severa che nei comuni firmatari della mozione e il no ad ogni forma di termovalirizzazione. Il voto unanime è stato accolto con uno scrosciante applauso di cittadini e comitati.

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17 aprile 2011

Moscherini gioca col bosco TVN

Moscherini prova di nuovo a spostare i 40 ettari di bosco previsto dalla VIA per TVN. I commenti di SeL e IdV e, a seguire, Pedrini (fiamma)

"Reazioni negative a sinistra alla proposta del Sindaco Moscherini di dirottare i fondi Enel per il bosco da 40 ettari a Torre Nord su un progetto di oasi naturalistica alla Farnesiana. Una sorta di “baratto” che a Sel ed Idv non piace in quanto, dietro l’apparente obiettivo di scongiurare la realizzazione della megadiscarica, a loro avviso si celano in realtà obiettivi diversi e tutt’altro che “naturalistici”.
Pollice verso alla proposta di Moscherini dal Consigliere provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà Gino De Paolis (nella foto), che la giudica “molto rischiosa in quanto temiamo che venga distolta l’attenzione su quello che è un progetto in stato avanzato e sul quale evidentemente insistono interessi importanti.” “Per quanto a tutti i cittadini possa piacere l’idea di un’oasi verde – afferma De Paolis – la partita con l’Enel riguardante il rispetto della convenzione firmata con il Comune per ‘compensare’ lo scempio della riconversione a carbone (che prevede la realizzazione di un bosco di 40 ettari a ridosso della centrale) non può oggi servire come strumento per spostare il piano della discussione e indebolire il no forte e chiaro che il territorio e i suoi amministratori devono far arrivare a Roma. Nessuna divagazione quindi, perché è assolutamente illogico pensare di piantare un bosco dove un bosco c’è già, voler rendere fruibile ai cittadini una zona che invece è sotto pattugliamento costante militare, dire di voler realizzare una zona protetta lì dove vincoli e protezioni di ogni natura ci sono già essendo tra l’altro la zona limite invalicabile”.
“Niet” analogo anche dall’Italia dei Valori, che scava ancora più a fondo su quelle che vengono giudicate le reali mire del Primo cittadino. “Intrecciare la questione della megadiscarica con il bosco – affermano dal partito locale – ha un solo intento: raccogliere un consenso comprensoriale da consegnare al ministero dell’Ambiente finalizzato a spostare il bosco, con il chiaro intento di liberarsi del vincolo che oggi ne prevede la localizzazione nell’ex parco serbatoi della centrale di Torrevaldaliga Nord. Le questioni vanno affrontate separatamente. il bosco non può essere spostato perché non è più tempo di trattative e perché le prescrizioni Via sono la conseguenza di un procedimento che ha visto l’avvallo di una commissione ministeriale ad hoc composta da 40 tecnici. Strumentale è anche la soluzione secondo cui il Sindaco vedrebbe quell’area quale sede di un cementificio di cui appaiono ignote le analisi e ricerche di marketing alla base di questa eventuale decisione. Il mercato per questo tipo di produzione di cui dovrebbero essere valutati gli effetti inquinanti non è esattamente positivo o garantito. Osserviamo anche che se il primo cittadino è così sensibile alla questione occupazionale, perché a suo tempo ha ignorato di proposito il nostro suggerimento indirizzato a sostenere e a pretendere la localizzazione della fabbrica di pannelli solari? Per la precisione questa iniziativa è finita in Sicilia”.
E’ una proposta invece da “salutare con vivo entusiasmo” per il Presidente della Commissione Ambiente e consigliere del Pdl Riccardo Sbrozzi, che sostiene l’idea del Sindaco. “Tale idea – afferma – oltre a dimostrare la lungimiranza di chi si trova al vertice di questa amministrazione comunale, conferma che non c’era nessun accordo segreto, come qualcuno ha voluto intendere, per il quale ci fosse da parte della maggioranza una sorta di contrarietà di facciata, mentre nelle segrete stanze il primo cittadino o chi per lui, avrebbero stretto accordi con il Governo o con il Sindaco di Roma. La zona della Farnesiana costituisce un patrimonio naturale di livello inestimabile, che attrae visitatori da tutto il mondo e non può certo essere sacrificata, per nessun motivo, sull’altare degli interessi di Roma. Ecco perché non dobbiamo perdere tempo, ma mettere in campo tutte le nostre energie per fare in modo che l’oasi si realizzi immediatamente.Il mio auspicio è che i consiglieri di opposizione, come Petrelli o Piendibene, che sono quasi sempre ben pronti ad ostacolare i progetti dell’amministrazione, in questo caso appoggino questa proposta, in quanto ritengo che non se ne possa proprio fare a meno”.


Sul medesimo argomento anche G. Pedrini (Fiamma):

Sulla stampa di questi giorni , si legge che il Sig. Moscherini , propone , a cura dell’Enel , la realizzazione di un’oasi del WWF nell’area della Farnesiana su cui si congettura debba sorgere la megadiscarica per la romana “ monnezza”. Tale opera dovrebbe sostituire , per una serie di motivazioni più o meno condivisibili , il “ famigerato” bosco da 140 ettari non ancora realizzato sempre a cura dall’Enel ;che l’ineffabile Sig.Attig informa la pubblica opinione che con l’ultimazione dei cantieri operanti in TVN saranno in pericolo ben 400 posti di lavoro ma non rende
noto, però , che l’avviamento a regime di TVN amplificherà in maniera concreta il volume delle emissioni nocive per l’ambiente e per la popolazione : una semplice svista sicuramente , altrimenti sarebbe un’informazione squisitamente strumentale alla consueta squallidamente “poltronifero” così cara alla Signora in parola …e non solo a lei; che il Comitato dei Medici per l’Ambiente ha presentato un esposto in Procura rivolto ad ottenere l’intervento del magistrato circa il mancato “interramento” , a profondità di sicurezza , delle linee aeree ad alta tensione i cui campi magnetici possono essere la causa scatenante di gravi patologie leucemiche: tale misura era prevista nei protocolli tra Comune ed Enel , all’atto dell’approvazione , da parte della giunta De Sio alias “Mr Coke”, della conversione a carbone di TVN , così come lo era, peraltro , il famigerato bosco del quale , però , ora almeno sappiamo i motivi alla base del ritardo nella sua realizzazione. Fin qui i fatti riportati dalla stampa e che ora sembrano necessitare di una “ammuina” di carattere attenta rilettura in un contesto più organico. Che la Sig. Attig abbia passato sotto silenzio l’impatto micidiale dell’avviamento a regime di TVN sulla salute della popolazione e sull’indice di inquinamento ambientale lascia lievemente sconcertati i pensanti : probabilmente ripone tutta la sua fiducia nelle capacità taumaturgiche di Santa Fermina e sull’effetto soporifero della disinformazione….comunque é un silenzio alquanto strano ed in attesa di spiegazioni. Che tutta la “politicanza” locale si sia accorta unicamente della mancata realizzazione del “ famigerato” bosco e non del mancato interramento delle linee aeree ad alta tensione , é semplicemente stupefacente ed apre la porta ad inquietanti interpretazioni di un silenzio che suona quasi dell’inosservanza dei protocolli concordati e siglati e di acqua da allora ne é passata sotto i ponti …anche se trattasi pur sempre di acqua all’arsenico! La “ bagarre” del bosco “ che non c’è” ha tenuto campo sino a ieri mentre quella dell’interramento delle linee ad alta tensione é rimasta senza “ ammuina” alcuna: perché ? Sì, anche a noi piace il progetto di moscheriniana ispirazione di realizzare un’oasi del WWF e suggeriamo l’idea di arricchirne la fauna con tutti quei politicanti che della politica non hanno la più pallida idea : se il presente é figlio del passato e padre del futuro allora ben venga il ritiro dei politicanti di oggi in un’apposita oasi , ove ogni esemplare possa vivere in un ambiente circoscritto senza arrecare danni al di fuori di esso e , quel che più conta , al consorzio civile!

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13 aprile 2011

Polverini firma per autorizzare la Malagrotta-II ad Allumiere?

Riportiamo da TrcGiornale.it

"Allarme di Futuro e Libertà. Per il partito, che cita fonti vicine alla Regione Lazio, il presidente Polverini avrebbe firmato la delibera per la megadiscarica di Allumiere.

"Abbiamo avuto notizia - si legge nella nota diramata dal direttivo di Fli - che la Polverini alle 17,30 avrebbe firmato la delibera per la realizzazione della discarica di Roma alla Farnesiana. Dunque un nuovo colpo per la nostra città dopo la centrale a carbone, dopo il centro immigrati, ai quali lo vogliamo ribadire con forza la nostra più completa solidarietà e comprensione, oggi la Regione Lazio ha deciso la realizzazione della discarica a Civitavecchia. Purtroppo la storia si ripete se nel 1943 Civitavecchia fu l'agnello sacrificale per salvare Roma dai bombardamenti oggi lo diventa di nuovo per tutelare gli interessi capitolini e non. Ringraziamo dunque questa amministrazione regionale ma ancora di più ringraziamo chi avrebbe dovuto tutelarci e non lo ha fatto, perché si voglia o no questa città non ha un vero governo cittadino e sopratutto ringraziamo quelle forze politiche che non hanno saputo gestire il problema rifiuti a Roma".

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3 aprile 2011

No alla megadiscarica ad Allumiere, prossimo incontro ufficiale 12 Aprile

Da BigNotizie
"Discarica. Battilocchio convoca un incontro per il 12 aprile

L'amministrazione comunale di Allumiere ha richiesto alla presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ed alla V Commissione Ambiente della Regione, la modifica del Piano Regionale dei Rifiuti per la ridefinizione degli ambiti territoriali ottimali, così come proposto dalle Osservazioni presentate dall'Assessorato alle Politche del Territorio e tutela ambientale della Provincia di Roma.
In più ha richiesto al Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ed al sindaco di Roma, Gianni Alemanno, la revoca del protocollo di intesa sottoscritto dalle parti il 13 dicembre 2010 inerente la realizzazione di un polo integrato dei rifiuti presso "La Farnesiana"

"In attesa della risposte - afferma il sindaco di Allumiere, Augusto Battilocchio - da parte delle Istituzioni citate, si ritiene opportuno fare il punto della situazione ed incontrarci martedì 12 aprile alle 17,30 presso il Salone dell'Oratorio Parrocchiale, per delineare le azioni e le iniziative che insieme vogliamo portare avanti per tutelare il nostro comprensorio da decisioni le cui conseguenze ricadono pesantemente sulla nostra salute e sulla vivibilità del territorio. Si ricorda agli Enti istituzionali in indirizzo che ancora non hanno aderito al comitato "NO alla Megadiscarica", che possono farlo attraverso una comunicazione ufficiale da far pervenire al Comune. Auspico la presenza massiccia ed unitaria di tutte le Istituzioni e di tutti i cittadini di Allumiere e del comprensorio".

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31 marzo 2011

Per evitare una Malagrotta II ad Allumiere serve restare uniti

Da civonline.it
"Il consigliere provinciale di SeL preoccupato per il silenzio del Ministro La Russa, Moscherini pensa ad un consiglio comunale congiunto per il 18 aprile a Civitavecchia

Torna sul tema rifiuti il consigliere provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà Gino De Paolis. Non vuole entrare nel merito delle critiche avanzate dal movimento politico Freedom e, in particolare, dalla coordinatrice Fabiana Attig, facendo intendere che qualcuno non ha letto bene i documenti prodotti in due anni dal partito e, in particolare, da lui stesso. Ma non ci sta a vedere vanificato proprio questo lavoro di ferma contrarietà all’ipotesi dei rifiuti sul territorio, in termini di discarica o di qualsiasi tipo di incenerimento. «Impossibile che una frase male interpretata - ha spiegato - possa cancellare la storia politica di due anni». E ha ricordato così le mozioni del 2009, del 2010 e l’ultima della scorsa settimana, con la Provincia di Roma che ha ribadito il proprio ‘‘no’’ a questo tipo di ipotesi. «Un’ipotesi che - ha aggiunto - più passa il tempo e più sembra essere tutt’altro che remota». Il silenzio di queste settimane, soprattutto da parte del ministro Ignazio La Russa e dei vertici militari, secondo De Paolis sembra essere più eloquente di qualsiasi altro discorso. «Entro il 28 febbraio scorso - ha ricordato il consigliere - il protocollo di intesa tra il Ministero della Difesa e il sindaco di Roma Gianni Alemanno sarebbe dovuto entrare nella sua fase operativa. Che fine ha fatto? Non lo sappiamo. Nessuno risponde. Nessuno ha chiarito questo importante aspetto. Su questo abbiamo chiesto accesso agli atti anche attraverso un cosnigliere comunale di Roma; ma non siamo riusciti ad avere ancora nulla. Eppure giungono voci preoccupanti che il protocollo stia andando avanti. Alemanno ha detto che entro aprile verrà individuato il sito per la discarica, che malagrotta sarà chiusa e che l’alternativa non sarà l’area dei Monti dell’Ortaccio: queste dichiarazioni ci fanno tremare e ci preoccupano». Da qui l’invito del consigliere Gino De Paolis alla mobilitazione del territorio. «Basta con le divisioni - ha aggiunto - e con le polemiche che non fanno altro che distogliere l’attenzione del problema: la politica locale deve mostrare unità e senso di responsabilità. In questo senso il comune di Civitavecchia sia capofila per un un’azione concreta e forte: venga chiesto un incontro con la Russa, venga disposto un documento di contrarietà. Ladispoli e Santa Marinella lo hanno già fatto, approvando una mozione in consiglio comunale. E Civitavecchia? I sindaci del comprensorio devono alzare la voce». Intanto sembra proprio che il sindaco Moscherini voglia convocare per la metà di aprile, forse per lunedì 18, un consiglio comunale congiunto all’aula Pucci.
DaGe

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