Moscherini prova di nuovo a spostare i 40 ettari di bosco previsto dalla VIA per TVN. I commenti di SeL e IdV e, a seguire, Pedrini (fiamma)
"Reazioni negative a sinistra alla proposta del Sindaco Moscherini di dirottare i fondi Enel per il bosco da 40 ettari a Torre Nord su un progetto di oasi naturalistica alla Farnesiana. Una sorta di “baratto” che a Sel ed Idv non piace in quanto, dietro l’apparente obiettivo di scongiurare la realizzazione della megadiscarica, a loro avviso si celano in realtà obiettivi diversi e tutt’altro che “naturalistici”.
Pollice verso alla proposta di Moscherini dal Consigliere provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà Gino De Paolis (nella foto), che la giudica “molto rischiosa in quanto temiamo che venga distolta l’attenzione su quello che è un progetto in stato avanzato e sul quale evidentemente insistono interessi importanti.” “Per quanto a tutti i cittadini possa piacere l’idea di un’oasi verde – afferma De Paolis – la partita con l’Enel riguardante il rispetto della convenzione firmata con il Comune per ‘compensare’ lo scempio della riconversione a carbone (che prevede la realizzazione di un bosco di 40 ettari a ridosso della centrale) non può oggi servire come strumento per spostare il piano della discussione e indebolire il no forte e chiaro che il territorio e i suoi amministratori devono far arrivare a Roma. Nessuna divagazione quindi, perché è assolutamente illogico pensare di piantare un bosco dove un bosco c’è già, voler rendere fruibile ai cittadini una zona che invece è sotto pattugliamento costante militare, dire di voler realizzare una zona protetta lì dove vincoli e protezioni di ogni natura ci sono già essendo tra l’altro la zona limite invalicabile”.
“Niet” analogo anche dall’Italia dei Valori, che scava ancora più a fondo su quelle che vengono giudicate le reali mire del Primo cittadino. “Intrecciare la questione della megadiscarica con il bosco – affermano dal partito locale – ha un solo intento: raccogliere un consenso comprensoriale da consegnare al ministero dell’Ambiente finalizzato a spostare il bosco, con il chiaro intento di liberarsi del vincolo che oggi ne prevede la localizzazione nell’ex parco serbatoi della centrale di Torrevaldaliga Nord. Le questioni vanno affrontate separatamente. il bosco non può essere spostato perché non è più tempo di trattative e perché le prescrizioni Via sono la conseguenza di un procedimento che ha visto l’avvallo di una commissione ministeriale ad hoc composta da 40 tecnici. Strumentale è anche la soluzione secondo cui il Sindaco vedrebbe quell’area quale sede di un cementificio di cui appaiono ignote le analisi e ricerche di marketing alla base di questa eventuale decisione. Il mercato per questo tipo di produzione di cui dovrebbero essere valutati gli effetti inquinanti non è esattamente positivo o garantito. Osserviamo anche che se il primo cittadino è così sensibile alla questione occupazionale, perché a suo tempo ha ignorato di proposito il nostro suggerimento indirizzato a sostenere e a pretendere la localizzazione della fabbrica di pannelli solari? Per la precisione questa iniziativa è finita in Sicilia”.
E’ una proposta invece da “salutare con vivo entusiasmo” per il Presidente della Commissione Ambiente e consigliere del Pdl Riccardo Sbrozzi, che sostiene l’idea del Sindaco. “Tale idea – afferma – oltre a dimostrare la lungimiranza di chi si trova al vertice di questa amministrazione comunale, conferma che non c’era nessun accordo segreto, come qualcuno ha voluto intendere, per il quale ci fosse da parte della maggioranza una sorta di contrarietà di facciata, mentre nelle segrete stanze il primo cittadino o chi per lui, avrebbero stretto accordi con il Governo o con il Sindaco di Roma. La zona della Farnesiana costituisce un patrimonio naturale di livello inestimabile, che attrae visitatori da tutto il mondo e non può certo essere sacrificata, per nessun motivo, sull’altare degli interessi di Roma. Ecco perché non dobbiamo perdere tempo, ma mettere in campo tutte le nostre energie per fare in modo che l’oasi si realizzi immediatamente.Il mio auspicio è che i consiglieri di opposizione, come Petrelli o Piendibene, che sono quasi sempre ben pronti ad ostacolare i progetti dell’amministrazione, in questo caso appoggino questa proposta, in quanto ritengo che non se ne possa proprio fare a meno”.
Sul medesimo argomento anche G. Pedrini (Fiamma):
Sulla stampa di questi giorni , si legge che il Sig. Moscherini , propone , a cura dell’Enel , la realizzazione di un’oasi del WWF nell’area della Farnesiana su cui si congettura debba sorgere la megadiscarica per la romana “ monnezza”. Tale opera dovrebbe sostituire , per una serie di motivazioni più o meno condivisibili , il “ famigerato” bosco da 140 ettari non ancora realizzato sempre a cura dall’Enel ;che l’ineffabile Sig.Attig informa la pubblica opinione che con l’ultimazione dei cantieri operanti in TVN saranno in pericolo ben 400 posti di lavoro ma non rende
noto, però , che l’avviamento a regime di TVN amplificherà in maniera concreta il volume delle emissioni nocive per l’ambiente e per la popolazione : una semplice svista sicuramente , altrimenti sarebbe un’informazione squisitamente strumentale alla consueta squallidamente “poltronifero” così cara alla Signora in parola …e non solo a lei; che il Comitato dei Medici per l’Ambiente ha presentato un esposto in Procura rivolto ad ottenere l’intervento del magistrato circa il mancato “interramento” , a profondità di sicurezza , delle linee aeree ad alta tensione i cui campi magnetici possono essere la causa scatenante di gravi patologie leucemiche: tale misura era prevista nei protocolli tra Comune ed Enel , all’atto dell’approvazione , da parte della giunta De Sio alias “Mr Coke”, della conversione a carbone di TVN , così come lo era, peraltro , il famigerato bosco del quale , però , ora almeno sappiamo i motivi alla base del ritardo nella sua realizzazione. Fin qui i fatti riportati dalla stampa e che ora sembrano necessitare di una “ammuina” di carattere attenta rilettura in un contesto più organico. Che la Sig. Attig abbia passato sotto silenzio l’impatto micidiale dell’avviamento a regime di TVN sulla salute della popolazione e sull’indice di inquinamento ambientale lascia lievemente sconcertati i pensanti : probabilmente ripone tutta la sua fiducia nelle capacità taumaturgiche di Santa Fermina e sull’effetto soporifero della disinformazione….comunque é un silenzio alquanto strano ed in attesa di spiegazioni. Che tutta la “politicanza” locale si sia accorta unicamente della mancata realizzazione del “ famigerato” bosco e non del mancato interramento delle linee aeree ad alta tensione , é semplicemente stupefacente ed apre la porta ad inquietanti interpretazioni di un silenzio che suona quasi dell’inosservanza dei protocolli concordati e siglati e di acqua da allora ne é passata sotto i ponti …anche se trattasi pur sempre di acqua all’arsenico! La “ bagarre” del bosco “ che non c’è” ha tenuto campo sino a ieri mentre quella dell’interramento delle linee ad alta tensione é rimasta senza “ ammuina” alcuna: perché ? Sì, anche a noi piace il progetto di moscheriniana ispirazione di realizzare un’oasi del WWF e suggeriamo l’idea di arricchirne la fauna con tutti quei politicanti che della politica non hanno la più pallida idea : se il presente é figlio del passato e padre del futuro allora ben venga il ritiro dei politicanti di oggi in un’apposita oasi , ove ogni esemplare possa vivere in un ambiente circoscritto senza arrecare danni al di fuori di esso e , quel che più conta , al consorzio civile!
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