No al carbone Alto Lazio

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29 febbraio 2012

Le morti per amianto a Civitavecchia, secondo i dati Asl

Da TrcGiornale.it del 21/02
"Amianto: a Torino una sentenza storica che segna una tappa importante per la sicurezza sul lavoro. L'amianto è presente da molti anni anche a Civitavecchia e le ricadute sulla salute dei lavoratori sono da anni perno di alcune battaglie sindacali. Ma in che misura? Esiste un censimento per i posti di lavoro, le abitazioni e gli edifici pubblici, in particolare le scuole? Di pochi giorni fa le condanne emesse con pene sino a 16 anni di carcere comminate nel processo Eternit che solo in parte fanno finalmente giustizia

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22 maggio 2011

Civitavecchia museo (a cielo aperto) dell'amianto?

Comunicato di G. Pedrini - Segretario Fiamma
"Apprendiamo, oggi, con viva soddisfazione da una parte e con disappunto dall’altra che i Militari della Tenenza della GdF di Piedimonte Matese (Ce), sotto la guida del Procuratore Capo della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (Ce), in ottemperanza al Protocollo d’intesa, sottoscritto tempo addietro presso la Prefettura di Caserta alla presenza dei Ministri dell’Interno, della Giustizia e dell’Ambiente, nell’ambito delle attività finalizzate alla prevenzione e contrasto delle violazione in materia di salvaguardia ambientale, hanno proceduto al sequestro dei capannoni di alcune aziende, per un totale di 27.000 mq, tutti ricoperti con lastre di amianto. Nel corso dell’attività ed in particolare dell’operazione “Aria pulita”, inquadrata in una più vasta e complessa attività di controllo del territorio, i militari delle

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29 marzo 2011

Di Gennaro: l'apparato cardiocircolatorio minacciato dall'inquinamento di TVN

"L'inquinamento atmosferico da polveri fini fa male al cuore. Numerosi studi lo hanno dimostrato e molti se ne aggiungono di continuo a sostegno di questa negativa correlazione. Due recenti studi pubblicati su JACC ( Journal of American Cardiovascular Cardiology ) nel novembre 2010 e nel gennaio 2011 riportano preoccupanti dati a conferma del danno da polveri fini. In uno di questi viene, infatti, dimostrata una chiara associazione tra esposizione a lungo termine al PM 2.5 e rischio di aterosclerosi carotidea.

Nel secondo viene, invece, dimostrato come una breve esposizione di due ore ad una elevata concentrazione di polveri fini nell'aria respirata determina, in soggetti

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3 dicembre 2010

Amianto a Civitaveccia: Pedrini attacca Petrelli

Sul problema dell'amianto a Civitavecchia, comunicato di G. Pedrini (Fiamma Roma nord-Civitavecchia) "...E qualcuno finalmente usci' dal letargo"

"Apprendiamo dalla stampa locale che finalmente il Comune , nelle vesti dell’augusto Assessore all’Ambiente , si é casualmente imbattuto in una montagna di amianto , sotto forma di Eternit , che allieta il panorama comprensoriale ormai da lustri : un rigurgito di coscienza civica o l’effetto sinergico di tutti i comunicati che lo scrivente ha diffuso in merito ? Forse qualcuno temendo l’approssimarsi di un “ dies irae” popolare ha deciso di abbandonare la politica della “ammuina” di borbonica memoria per

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10 novembre 2010

"A proposito di eternit" a Civitavecchia

Nota di G. Pedrini - Fiamma. Riceviamo e pubblichiamo
"Sulla stampa locale di questi ultimi giorni ho letto una notizia che mi ha fatto allargare il cuore per la contentezza di scoprire che esistono ancora pubblici amministratori con il senso della responsabilità e del rispetto dei cittadini : il Comune di Ladispoli ha iniziato la bonifica dell’amianto presso le scuole della città
Sindaco solo per questo i genitori dei ragazzi dovrebbero tenerti in carica per 100 anni ancora e dedicarti una targa presso ogni edificio scolastico v

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14 ottobre 2010

Leonardo Roscioni, l'illuminato carbonofilo

Attacco di G. Pedrini (Fiamma) all'ipocrisia di Roscioni, Ass. all'Ambiente di Civitavecchia

“Non impedire ma regolamentare!”, questo il “metodo” adottato dall’ emerito Assessore all’Ambiente , Sig. Leonardo Roscioni, secondo quanto recentemente riportato sulla stampa locale . Nulla da eccepire su questa metodologia “illuminata” anzi , ci sarebbe da augurarsi che venisse fatta propria anche da tutti gli altri “ augusti” personaggi poggianti il loro sedere e, purtroppo sembra solo quello, sulle poltrone del Pincio.

Benvenuto sia un sistema di lavoro che faccia della “regola” e della conseguente

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28 aprile 2010

"Non daremo tregua all'Enel dell'amianto e degli infortuni"

Pregevole articolo di Simona Ricotti su Liberazione. Riportato di seguito.

"Civitavecchia, poco più di 50.000 abitanti, 71 Km2 di territorio.
Due centrali termoelettriche (ma fino a pochi anni fa erano tre) per un totale di 3500 MW di potenza installata, 110 Km di elettrodotti, un porto tra i più grandi del Mediterraneo, un cementificio, una boa petrolifera posta al largo del porto, sei depositi costieri per oli minerali di cui quattro sottoposti a direttiva Seveso, un centro chimico militare per lo smaltimento delle armi chimiche della prima guerra mondiale ( in particolare iprite) e al cui interno vi è lo stoccaggio dell’arsenico utilizzato per inertizzare quest’ultime; due discariche per RSU in fase di post mortem, una in fase di esaurimento, due discariche per rifiuti speciali e pericolosi ed infine, a pochi Km di distanza, la centrale di Montalto di Castro, in odore di riconversione nucleare.
Un territorio dove il mare non è balneabile, l’acqua è in deroga per superamento dei parametri di arsenico, fluoruro, vanadio e selenio da oltre tre anni, dove le percentuali di mortalità e morbilità per neoplasie all’apparato respiratorio, per leucemie e linfomi e quant’altro sono al di sopra delle medie regionali e nazionali

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10 ottobre 2008

"Come è stato fatto con l'amianto non ci raccontate che la combustione del carbone non fa male"

Comunicato dei Medici per l'ambiente:

"Ricercatori giapponesi del Department of Community Health and Epidemiology, Nara Medical University School of Medicine, Kashihara (Nara) Giappone, hanno affrontato il problema del rischio di mesotelioma (tumore maligno della pleura, membrana che avvolge i polmoni) per i residenti vicino a una fonte di emissione industriale di amianto [1].

Gli autori hanno studiato il rapporto tra il numero di casi rilevati di mesotelioma nella popolazione in esame e il numero di eventi invece attesi nella popolazione stessa.

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22 ottobre 2007

17/10/07: Interrogazione al SENATO sull'ARSENICO emesso dalla combustione del carbone

Riceviamo e pubblichiamo:
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Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02841


Atto n. 4-02841

Pubblicato il 17 ottobre 2007


Seduta n. 231

ROSSI - Al Presidente del Consiglio dei ministri. -

Premesso che:

  • secondo il Registro europeo di emissione degli inquinanti (EPER-INES) le centrali ad olio combustibile ed a carbone emettono nell’ambiente ogni anno numerose sostanze tossiche e, in particolare, centinaia e centinaia di chili di arsenico. Quest’ultimo viene veicolato da polveri di dimensioni migliaia di volte più piccole di una sezione di un capello;
  • gli effetti acuti dei composti inorganici di arsenico possono consistere in irritazioni: pelle, occhi, mucose; se inalato: tosse, dispnea, dolori al torace, laringite, bronchite, danni all’apparato respiratorio; se ingerito: debolezza, disturbi gastro-intestinali, crampi muscolari, cianosi, coma, convulsioni, paralisi, morte; neuropatie periferiche, epato e nefrotossicità;
  • gli effetti cronici dei composti inorganici di arsenico possono essere: congiuntivite faringite, ulcerazione e perforazione del setto nasale, iperpigmentazione e sensibilizzazione cutanea, ipercheratosi, disturbi respiratori, anemia, disturbi ematopoietici, danni cardiovascolari, neuropatie periferiche;
  • secondo il Centro Internazionale di ricerca sul cancro (IARC) l’arsenico può causare il cancro nell’uomo;
  • a livello comunitario, la protezione della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro è disciplinata dalla direttiva “quadro” 89/391/CEE e dalle sue direttive particolari che coprono settori specifici; in particolare vi è inoltre la direttiva 2004/37/CE che si applica alle attività in cui i lavoratori sono esposti o suscettibili di essere esposti ad agenti cancerogeni o mutageni derivanti dal loro lavoro;
  • a livello nazionale gli articoli 16 e 17 del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626 delineano il contenuto ed i criteri di massima in base ai quali effettuare la sorveglianza medica in ambito lavorativo; inoltre, in particolare, l'art. 16 comma 1, codifica esplicitamente l'obbligo di effettuare "la sorveglianza sanitaria nei casi previsti dalla normativa vigente". La normativa attualmente in vigore prevede espressamente che la sorveglianza medica venga attuata nel caso di esposizioni ad amianto, piombo, rumore, ad agenti cancerogeni, ad ammine aromatiche, ad agenti biologici, a movimentazione manuale dei carichi, eccetera. La sorveglianza medica si rende cioè necessaria in tutte quelle attività lavorative che, sulla base di indicazioni epidemiologiche, hanno dimostrato di comportare dei rischi per la salute dei lavoratori;
  • l’esempio della conversione a carbone della centrale ad olio combustibile di Torre Valdaliga Nord di Civitavecchia, certificata EMAS nel 1998 e nel 2002, è lampante. Il controllo periodico per l’arsenicosi cronica non è avvenuto e non avviene nonostante che la dichiarazione INES dell’anno 2003, per la stessa centrale Torre Valdaliga Nord di Civitavecchia, riporti che nell’anno 2002 siano stati emessi nell’aria 287 chilogrammi di arsenico e che il carbone, futuro combustibile, contenga una quantità molto più elevata di questo cancerogeno.Di tale situazione di rischio di esposizione ai carcinogeni in ambiente di lavoro sono stati informati il Ministero del lavoro, il Ministero della salute, la Procura della Repubblica di Civitavecchia, la Direzione provinciale del lavoro, l’Ispettorato provinciale del lavoro di Roma, il Nucleo dei Carabinieri dell’Ispettorato del lavoro, la ASL RM F - Servizio di igiene e medicina del lavoro (Civitavecchia), la Confederazione generale italiana del lavoro, la Confederazione italiana sindacati dei lavoratori, l’Unione italiana del lavoro, la Commissione europea. A distanza di un anno, solamente la Commissione europea finora è intervenuta, confermando la necessità di un controllo dei lavoratori a rischio;
  • non risulta che le persone che hanno lavorato e lavorano nelle centrali a carbone o ad olio combustibile siano state e siano periodicamente sottoposte a screening per l’esposizione cronica all’arsenico, come la ricerca in un campione di capelli. Infatti, la negatività del dosaggio dell’arsenico nel sangue e/o nelle urine, prassi consolidata per la valutazione delle intossicazioni acute, può falsamente rassicurare le persone colpite da arsenicosi cronica,

si chiede di sapere:

  1. se il Governo non ritenga opportuno provvedere ad emanare con urgenza apposite direttive affinché le persone che hanno lavorato e lavorano nelle centrali a carbone o ad olio combustibile, nonché i cittadini che abitano nella zone di caduta delle micropolveri, siano periodicamente sottoposte ad apposito screening che ricerchi le tracce di arsenico;
  2. SE IL GOVERNO NON INTENDA RIVALUTARE LE PROPRIE POLITICHE ENERGETICHE, RIDUCENDO L’USO DEL CARBONE, PERCHÉ È RICCO DI ARSENICO, DAL MOMENTO CHE LO SCREENINGOBBLIGATORIO METTE IN EVIDENZA LE DECINE DI MIGLIAIA DI PERSONE INTOSSICATE E DI SOGGETTI A RISCHIO.

I Medici per l’Ambiente e la Salute dell’Alto Lazio sottolineano l’importanza di questa interrogazione ed aggiungono che il problema riguarda anche le persone che lavorano e vivono vicino ad un inceneritore. LE LEGGI SUL LAVORO VANNO RISPETTATE E LA SALUTE DELLA POPOLAZIONE DIFESA STRENUAMENTE


Il portavoce

dr. Giovanni Ghirga (Medici per l'Ambiente e la Salute - Alto Lazio)



---vedi anche http://www.centumcellae.it/leggi.php?id=17540