Si scrive Moscherini, si legge svendita della città per tornaconto politico.
Si scrive TirrenoPower, si legge Sorgenia.
Si scrive combustione di biomasse (dall'Australia!), si legge incenerimento dei rifiuti laziali.
Shakerate il tutto e otterrete un cocktail di veleno e bugie che la città è chiamata a bersi, secondo il primo cittadino e Tirreno Power.
Sulla vicenda intervengono Freedom (vedi l'articolo) e SeL (vedi l'articolo)
26 novembre 2011
Quarto gruppo TVS, l'assalto della ghenga Moscherini-TirrenoPower
19 novembre 2011
Scandaloso Moscherini: si brucino i rifiuti di Roma a Civitavecchia
NB: col termine 'biomasse', specialmente nello slang politichese, si indicano in modo subdolo anche i rifiuti provenienti dai centri abitati.
Nuova sortita del sindaco Moscherini sul futuro del gruppo in dismissione di Torrevaldaliga Sud, rispetto alla quale è bene mantenersi vigili e pronti all'azione:
Auspico pertanto che il futuro energetico del nostro territorio sia proiettato verso lo sviluppo dell’energia a biomasse e mi auguro che durante il prossimo incontro, previsto il 21 novembre in merito al futuro del quarto gruppo di Torre Valdaliga Sud, venga avanzata una proposta in tale direzione, altrimenti saremo contrari ad ogni tipo di istallazione mista olio, gas, cdr, ribadendo l’indirizzo e il parere già espresso nel consiglio comunaleFonte
Per chi conosce il cinico Moscherini queste parole si leggono chiare come il cristallo, a nulla valgono le sue ripetute dichiarazioni di non essere favorevole ai rifiuti bruciati negli impianti di Civitavecchia. Sappiamo bene che si tratta solo di strategie per imbonire il popolino e alzare la posta nel mercanteggio.
Il tutto va collegato alla proposta-ricatto di TirrenoPower (azienda di proprietà di Sorgenia): "O biomasse o 60 posti di lavoro tagliati", leggi l'articolo su Centumcellae.it.
Ma quale sprovveduto può credere che un gruppo intero di TVS possa essere alimentato con scarti di lavorazione del legno provenienti nientepopodimeno che -DALL'AUSTRALIA!
Evidentemente per mandare avanti l'impianto si integrerebbe il tutto con rifiuti provenienti dalla Capitale, in piena emergenza per la chiusura di Malagrotta e l'incapacità di attuare piani sostenibili di gestione dei materiali post-consumo.
Infine, se fosse il caso di ricordarlo, questo territorio va BONIFICATO, nessun tipo di nuovo inquinamento può essere aggiunto alle tante fonti che già gravano col loro velenoso apporto sulla nostra salute e futuro.
Aggiungiamo una lettura consigliata: "La combustione di biomasse è cancerogena", del dott. G. Ghirga (ISDE)
8 novembre 2011
Civitavecchia, Verdi e SeL chiamano alla mobilitazione su TVS
Da TrcGiornale.it
"Un invito ai suoi colleghi consiglieri alle dimissioni, almeno in sedici, per sfiduciare il sindaco Moscherini e impedirgli di recarsi il prossimo 21 novembre al Ministero dell'Ambiente ed esprimere un parere che possa rimettere in discussione la dismissione del quarto gruppo della centrale di Torre Valdaliga Sud. L'esortazione giunge dal consigliere verde Alessandro Manuedda, in merito alla nota questione relativa al futuro della quarta sezione della centrale termoelettrica, gestita dalla società Tirreno Power.
Un futuro già scritto mesi fa quando, come ricorda Manuedda in una nota indirizzata agli organi di informazione, un voto del consiglio comunale impegnò il sindaco Moscherini a manifestare presso il Ministero dell'Ambiente parere contrario al mantenimento in esercizio del quarto gruppo, chiedendone la dismissione. Era l'8 aprile del 2010 e di lì a qualche mese, precisamente l'8 settembre dello stesso anno, ricorda sempre il consigliere verde, Moscherini depositava le sue prescrizioni per la dismissione, sancita il 5 aprile del 2011, con il decreto 140 che obbligava Tirreno Power a presentare entro sei mesi progetto per lo smantellamento definitivo. Quel termine scade il 10 novembre, ma "il quarto gruppo – dice ancora Manuedda – non esiste già più sulla carta". Del resto appare difficile, anche sul piano strettamente amministrativo, pensare di poter tornare indietro da una simile decisione. Come noto il primo cittadino conta di riaprire la discussione alla prossima seduta della consulta sull'occupazione, convocata per il 18 novembre.
Ma Manuedda avverte: "Qualora il signor Moscherini, nascondendosi dietro la sua improbabile consulta, decidesse di arrogarsi il diritto di resuscitare un gruppo termoelettrico di quasi quarant'anni fa, lo farebbe ignorando la volontà del consiglio, per una scelta che, tra l'altro, tutti sanno essere l'anticamera della riconversione a carbone e rifiuti del quarto gruppo". E dello stesso tenore è anche l'intervento di Sinistra, Ecologia e Libertà, che in una nota afferma che "non serve che il sindaco si rechi al Ministero il 21 novembre, perché basta che recapiti una lettera con su scritto che il quarto gruppo deve essere dismesso". Sel annuncia che vigilerà affinché non si consenta quello che definisce "l'ennesimo sopruso ai danni del popolo di Civitavecchia". Intanto, resta da vedere che posizioni assumeranno anche le forze di maggioranza rispetto alle intenzioni del sindaco.
Vedi UnoNotizie per l'intervento integrale di Manuedda
4 novembre 2011
Smantellamento per Torrevaldaliga Sud, amnesia di Moscherini
Intervento di S. Ricotti del Forum Ambientalista:
"L'Autorizzazione Integrata Ambientale per la centrale di Torrevaldaliga Sud, rilasciata il 5 aprile 2011 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'11.05.2011, prescrive che, entro sei mesi dalla pubblicazione della stessa, ovvero entro il 10 novembre., la Tirreno Power debba presentare "il piano di smantellamento della sezione TV4 e di sgombero della relativa area, comprensivo del crono programma dei lavori". Avverso tale provvedimento, emesso sulla base delle prescrizioni presentate dal Comune di Civitavecchia ai fini di tutelare la già martoriata salute della popolazione, - si legge nella nota - Tirreno Power si sta opponendo; fatto che rientra nella normale prassi dell'agire di una società il cui unico fine consiste – è bene averlo chiaro - nel perseguire l'incremento dei propri profitti aziendali. Ciò che, invece, non rientra nella norma è che il Sindaco Moscherini, dopo aver fornito il proprio parere, supportato da tanto di delibera del Consiglio Comunale, con il quale fu chiesto lo smantellamento dell'obsoleto IV gruppo al fine di non aggravare la già "sofferente situazione sanitaria della popolazione", sia ritornato sull'argomento affermando, nel presentare la neonata Consulta dello sviluppo, che "Infine si dovrà decidere insieme il futuro del quarto gruppo di Tirreno Power per essere in grado di fornire un parere del territorio" e che a tal fine si recherà il 21 novembre al Ministero dell'Ambiente. Sfugge forse al Primo Cittadino che il territorio ha già fornito il proprio parere e che il decreto AIA del 5.4.2011 che autorizza l'esercizio di TVS, prescrivendo, nel contempo, la dismissione del IV gruppo, è atto definitivo; solo una malaugurata inversione di tendenza del Sindaco di Civitavecchia, in sede di riesame dello stesso, di cui ad oggi non ci risulta depositata domanda, potrebbe modificarne gli esiti. Il ricatto occupazionale posto in essere da Tirreno Power, che afferma che qualora fosse costretta ad attuare tale dismissione, questa avrebbe "immediate ricadute occupazionali sui 62 lavoratori che attualmente sono impiegati in TV4" è azione non accettabile in un territorio sottoposto da decenni ad una cosi pesante ed invasiva servitù energetica; ricatto che potrebbe trovare accoglimento solo in una classe politica debole, miope ed incapace. Pertanto risulterebbe veramente inaccettabile, e speriamo di essere smentiti, che il Sindaco Moscherini, come farebbero presupporre le sue parole, soggiacendo a tale ricatto, decida di tornare sui suoi passi e, abdicando al proprio ruolo di garante della salute pubblica, modifichi il proprio parere. Se veramente vi è interesse per la tutela e l'incremento dell'occupazione, si avvii, invece, una trattativa con Tirreno Power per una gestione degli appalti di manutenzione della centrale e di quelli per la dismissione di TV4, che produca reali ricadute sull'imprenditoria locale; cosa fino ad oggi non avvenuta".
4 luglio 2011
30 giugno 2011
Ancora immagini dall'estate 2011 a Civitavecchia
14 maggio 2011
Dismissione del quarto gruppo TVS: un passo nella giusta direzione.
Tirreno Power non ottiene il rilascio dell'Autorizzazione Integrata Ambientale per il quarto gruppo della centrale di TVS.
Per due anni abbiamo seguito l’iter burocratico del rilascio dell’Aia, presso il Ministero dell’Ambiente, partecipando più volte alle conferenze dei servizi che per legge devono intervenire prima del rilascio.
Due mesi fa abbiamo scritto alla ministra Stefania Prestigiacomo chiedendo i motivi del ritardo nel rilascio dell’AIA, che consentiva a Tirreno Power di utilizzare il quarto gruppo di cui invece si chiedeva la dismissione.
Il 20 Settembre, infatti l’assessore all’ambiente Roscioni, del comune di Civitavecchia aveva prodotto in sede di conferenza dei servizi, una delibera del consiglio comunale risalente ad Aprile del 2010 N.5 prescrivendo per motivi sanitari il divieto di funzionamento della sezione TV4 di Tirreno Power, ritenendo pericoloso il funzionamento anche per un periodo transitorio della sezione medesima.
Da oggi l'aria che respiriamo avrà una fonte in meno di emissioni inquinanti, grazie alla disattivaazione del vecchio quarto gruppo di Torre Sud (quello, per intenderci, con il camino più alto).
Secondo il provvedimento ministeriale, entro sei mesi Tirreno Power dovrà presentare un progetto per lo smantellamento di quella parte dell'impianto che da oggi non è più autorizzata.
L’intervento del comune di Civitavecchia è stato determinante per ottenere questo ottimo risultato in termini di tutela ambientale e sanitaria.
Occorre qui dare il giusto risalto all’impegno dei cittadini che non hanno mai smesso di pretendere il rispetto della legalità in un territorio aggredito dalle servitù energetiche, ma anche per far riflettere sull’importanza ed il peso che ha un comune nella scelta di tutela di un comprensorio grande come l’Alto Lazio.
I cittadini ringraziano tutti coloro che hanno contribuito per questo importante risultato.
No al carbone / Nocoke Alto Lazio
13 maggio 2011
Niente Autorizzazione per TVS - il vecchio gruppo va smantellato. Una conquista da difendere!
Comunicato di Alessandro Manuedda, consigliere comunale a Civitavecchia - Gruppo Verdi
"Il mancato rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale alla centrale Torrevaldaliga Sud di Tirreno Power rappresenta una buona notizia per la città e per il comprensorio. Da oggi, infatti, l’aria che respiriamo avrà una fonte in meno di emissioni inquinanti, ovvero l’antico quarto gruppo di Torre Sud, quello, per intenderci, con il camino più alto.
Secondo il provvedimento ministeriale, entro sei mesi Tirreno Power dovrà presentare un progetto per lo smantellamento di quella parte dell’impianto che da oggi, come si è detto, non è più autorizzata.
Potrebbe essere l’inizio di una programmazione mirata a realizzare nei prossimi anni un tessuto economico diverso e non inquinante che possa consentire a Civitavecchia e al comprensorio di uscire da uno stato di sofferenza ambientale e sanitaria causata da decenni di sfruttamento demenziale.
Purtroppo il condizionale è d’obbligo, anche perché l’azienda ha tenuto subito a ribadire che presenterà un “progetto di rinnovamento e rilancio” del quarto gruppo, notizia, peraltro, ben nota e che rischia di vanificare il risultato ambientale ottenuto con la chiusura del quarto gruppo disposta dal Ministero dell’Ambiente.
Come era già emerso nei mesi scorsi si tratterà presumibilmente di produzione di energia tramite la combustione di carbone, combustibile da rifiuti e biomasse. In ogni caso, anche se si trattasse di altri combustibili, sarebbe comunque una proposta inaccettabile perché collocherebbe a Civitavecchia una nuova, importante, fonte di emissioni in un contesto dove tutti ormai hanno capito che bisogna ridurre drasticamente il carico inquinante.
Auspico che il Comune sappia resistere ad eventuali ricorsi amministrativi di Tirreno Power contro la dismissione del quarto gruppo e, soprattutto, alle probabili offerte di compensazioni economiche per accettare il nuovo impianto. Certo è che l’inquinamento economico dei bilanci comunali causato dagli accordi con Enel per il carbone a Torre Nord non mi rende particolarmente fiducioso.
È necessario che tutta la città difenda questo primo, significativo, passo verso un’aria più pulita. Da oggi, dal camino più alto di Torrevaldaliga Sud non potrà uscire più niente, né fumo, né “condensa” e, se qualcuno non svenderà per l’ennesima volta la nostra salute, tra qualche mese quel camino scomparirà, lasciando il ricordo di una strada sbagliata e l’indicazione di quella giusta."
22 gennaio 2011
Richiesto un presidio permanente dell'ArpaLazio a Civitavecchia
Da TrcGiornale.it
"Un raffinamento e una maggiore presenza di Arpa Lazio sul territorio di Civitavecchia per un monitoraggio più completo della situazione ambientale. I fumi usciti dalla centrale di Torre Valdaliga Nord, tra la fine di dicembre e l'inizio di gennaio, a prescindere dai loro contenuti, pare che abbiano avuto come conseguenza un innalzamento dei livelli di guardia, di cui la richiesta del procuratore capo della Repubblica, dottor Gianfranco Amendola, avanzata ad Arpa Lazio per l'istituzione all'interno del sito produttivo di un presidio permanente dell'agenzia regionale, è solo l'ultima tappa.
Anche se nulla è trapelato da palazzo di giustizia, subito dopo il manifestarsi del fenomeno dei fumi, infatti, su mandato della Procura Arpa Lazio avrebbe acquisito tutti i dati relativi alle emissioni al camino della centrale di Torre Nord, relativamente a dicembre 2010 e gennaio 2011. Nessuna denuncia ne sarebbe conseguita, segno che i valori riscontrati sono risultati nella norma. Ma, come detto, la situazione relativa ai fumi di Tvn è stato l'inizio di una serie di azioni che porteranno a una intensificazione della presenza di Arpa sul territorio. Tra le misure che saranno adottate a breve, intanto, c'è l'installazione di telecamere, che terranno sotto controllo l'emissione di fumi non solo da parte di Torre Nord, ma anche di Torre Valdaliga Sud e del porto. Questo per consentire anche agli esperti di prendere visione delle emissioni che quotidianamente interessano la città e il territorio. Quanto al monitoraggio a terra, come più volte detto, resta ancora da definire la convenzione tra Comune e Arpa per la cessione all'agenzia regionale delle tre famose centraline che devono essere riposizionate ai sensi di legge e che sarebbero di vitale importanza per avere un quadro più completo della situazione.
23 settembre 2010
Impressioni di settembre a Civitavecchia
Ingialliscono le nubi, s'inacidiscono le piogge, si addensano niditi i regali di enel, tirreno power e porto: è l'arrivo dell'autunno 2010 a Civitavecchia
Gli scatti sono di Barbara Currà
9 settembre 2010
Tanti saluti al quarto gruppo di Torrevaldaliga Sud
"Niente autorizzazione Aia, il quarto gruppo di Tvs va smantellato "
Fonte: Centumcellae.it
"Il quarto gruppo di Torre Valdaliga Sud deve interrompere il suo esercizio ed essere smantellato. Questo il verdetto della Conferenza dei Servizi svoltasi questa mattina a Roma presso il Ministero dell’Ambiente per esprimersi sull’autorizzazione Aia di Tvs, su cui è giunto un severo diniego. Una vittoria, finalmente, per la città in termini ambientali dopo anni di scelte inquinanti imposte dall’alto senza alcuna possibilità contrattuale per il territorio e i cittadini. Ma stavolta le cose sono andate diversamente, grazie anche ad un pronunciamento unanime del Consiglio comunale supportato con decisione dal Comune e ribadito oggi, per voce dell’Assessore all’Ambiente Leonardo Roscioni che, a supporto del dissenso già manifestato nei mesi scorsi dalla massima assise cittadina ha consegnato all’attenzione della Conferenza, così come richiesto per legge, anche una prescrizione specifica del Sindaco Moscherini. Presenti a Roma anche i rappresentanti dei Ministeri di Sviluppo e Ambiente, della Regione, della Provincia di Roma, dei movimenti ambientalisti ed ovviamente di Tirreno Power, i cui tentativi di convincere la conferenza circa il rispetto dei limiti inquinanti con l’esercizio del quarto gruppo sono fortunatamente andati a vuoto. Grande la soddisfazione per questo risultato da parte dell’Assessore Roscioni: “Abbiamo ottenuto un grande successo – il suo commento a caldo – dimostrando la piena volontà del Comune di difendere la salute dei cittadini e tutelare un territorio vessato ormai da troppi anni dall’inquinamento elettrico. Consentire l’esercizio del quarto gruppo avrebbe determinato un ulteriore aggravarsi di una situazione ambientale già critica e la Conferenza dei Servizi ha recepito in pieno questo principio”.
Disponendo peraltro nei confronti di Tirreno Power l’obbligo di presentare entro sei mesi un piano di smantellamento del quarto gruppo il che significherebbe mettere in modo definitivo la parola fine ad una vicenda che si trascina ormai da 15 anni.
E viene naturale sottolineare come l’unità di intenti, oggi, ha consentito di portare a casa un risultato storico, come riconosce lo stesso Roscioni: “Stavolta c’è stato un gioco di squadra da parte di tutti i soggetti in campo e l’abbraccio finale al pronunciamento della Conferenza con i rappresentanti delle associazioni ambientaliste è stato senz’altro la dimostrazione che, mettendo da parte gli antagonismi politici, si possono davvero difendere gli interessi dei cittadini”
8 settembre 2010
Depositate le osservazioni No al carbone Alto Lazio / Forum Ambientalista su AIA Torrevaldaliga Sud
Per stamattina è prevista la terza riunione della Conferenza dei Servizi su Torrevaldaliga Sud, riportiamo le osservazioni che saranno depositate al Ministero:
Chiediamo all'Autorità Competente che nel procedimento in oggetto si tenga conto di quanto contenuto nelle presenti osservazioni e, in considerazione dell’urgenza delle problematiche evidenziate, auspichiamo che si proceda con una sollecita conclusione dello stesso.
Alla riunione sono stati invitati diversi Ministeri, come quello Economico e della Salute, il Comune di Civitavecchia, la Regione Lazio e la Provincia di Roma, oltre alla società Tirreno Power.
3 settembre 2010
TVS (Tirreno Power) cosa bolle in pentola?
C'è da chiedersi cosa stia bolendo in pentola per Torrevaldaliga Sud
da TrcGiornale.it
“Sono contrario alla combustione di cdr sia a Torre Sud sia a Torre Nord”. Il sindaco Moscherini, a pochi giorni dalla riunione della Commissione Iccp che dovrà pronunciarsi sulla richiesta di autorizzazione integrata ambientale per la centrale di Torre Valdaliga Sud e per la eventuale dismissione del quarto gruppo, torna a ribadire la sua posizione.
Interpellato sull'argomento – ovvero su quale sarà la posizione del Comune in commissione – il primo cittadino ha detto che “il Comune andrà a ribadire quanto quanto già detto, e cioè andrà ad approvare la dismissione del quarto gruppo di Torre Sud, dopo di che la società avrà sei mesi di tempo per presentare una proposta alternativa, sulla quale - laddove sarà necessario - dovranno passare attraverso la valutazione di impatto ambientale”. Ma quale sarebbe questa ipotesi alternativa? Stando a quanto riferito dal sindaco la Tirreno Power potrebbe chiedere “l'autorizzazione all'utilizzo di gas anche al quarto gruppo”, per quanto la dismissione della quarta sezione sia legata alla potenza installata e non all'impiego del combustibile. E come si comporterebbe il Comune di fronte a questa nuova eventualità? “Beh, io sono abituato a fare le cose una alla volta – ha aggiunto Moscherini –. Al momento, contrariamente a quanto detto da qualche falso informatore, e cioè che dietro la nostra richiesta di rinvio avanzata a luglio in commissione c'era un accordo con Tirreno Power, l'amministrazione ha rafforzato anche con documenti la sua posizione. Tirreno Power sa, come lo sa Enel perché gliel'ho detto, rispetto alle voci che giravano in ambito romano, che sono contrario alla combustione di cdr e che finché ci sarò io non si farà. La nuova proposta – ha concluso il sindaco - andrà valutata”. Il punto però è che se la quarta sezione va in dismissione non si capisce che cosa potrebbe riaprire i giochi. E l'accento sul tipo di combustibile sembra spostare l'attenzione dal nocciolo della questione. Si vedrà.
24 agosto 2010
Quarto gruppo TVS: nuova diffida contro le manovre di Tirreno Power
Da TrcGiornale.it
"Il consigliere comunale dell'Italia dei Valori, Vittorio Petrelli, ha inviato una lettera diffida al Ministero dell'Ambiente e, per conoscenza, anche ai ministeri dello Sviluppo e del Lavoro, alla regione Lazio e al procuratore capo di Civitavecchia, Gianfranco Amendola.
La missiva fa seguito alle controdeduzioni trasmesse dalla società Tirreno Power a una precedente diffida del consigliere comunale, atto che Petrelli reitera con questa nuova nota. L'esponente del centro-sinistra afferma nella premessa che, a suo avviso, “il procedimento relativo al rilascio dell'Autorizzazione integrata ambientale di Torre Sud, in riferimento alla quarta sezione di Tvs, sta prendendo una piega alquanto anomala”, mettendo in evidenza come il Comune non abbia ancora prodotto alcun documento, sebbene questa sia stata la ragione per cui il sindaco Moscherini aveva chiesto il rinvio del parere finale su Tv4 dell'apposita commissione ministeriale Iccp. Per Petrelli, comunque, la posizione sostenuta dalla società Tirreno Power, è caratterizzata da una serie di inesattezze. La prima riguarda il fatto che il mantenimento in esercizio del quarto gruppo fa riferimento a casi eccezionali e periodi limitati. La seconda si riferisce invece alla qualità delle emissioni, prese in considerazione dall'azienda energetica: secondo Petrelli Tirreno Power starebbe cercando di farsi autorizzare con l'eserecizio continuo di Tv4, anche le emissioni di anidride solforosa e le polveri, che non sono contemplate nel decreto autorizzativo di Tvs. Di qui la diffida al ministero dell'Ambiente, a non autorizzare l'esercizio di Tv4".
21 agosto 2010
TVS: il quarto gruppo che torna sempre a galla...
A Civitavecchia, cittadina marittima, veleni e merda prima o poi tornano a galla. Attendevamo qualcosa di simile:
"Tvs, una lettera del Ministero riapre i giochi sul IV gruppo"
Un primo commento dalla politica locale:
"Tv4, Udc: dal ministero decisione incredibile, il sindaco sia coerente"
22 luglio 2010
Commento alla seconda conferenza dei servizi TVS
Comunicato stampa No al carbone Alto Lazio
Artificiosa la ricostruzione fornita circa quanto accaduto nella seconda riunione della conferenza dei servizi per il rilascio dell’AIA alla centrale di Torre Valdaliga Sud.
Infatti detta riunione ha segnato un ulteriore passo avanti nella dismissione del IV gruppo acquisendo il parere supplettivo della commissione IPPC che, contrariamente al precedente, ne determina non solo la dismissione, ma tempi certi per la presentazione di un cronoprogramma per la definitiva demolizione.
Ed è proprio per contrastare tale atto che Tirreno Power ha presentato le proprie ulteriori osservazioni, supportate peraltro da parere legale, circa la formale non idoneità del diniego al funzionamento di TV4 espresso dall’Amministrazione Comunale di Civitavecchia nonché sulla non corrispondenza di tale diniego rispetto a quanto previsto nel Piano Energetico Regionale; concetto quest’ultimo non corrispondente a verità e, comunque, riferito ad un Piano non vigente in quanto non ancora approvato dal Consiglio Regionale.
Il rinvio a settembre per l’atto definitivo è stato accettato su richiesta del Sindaco Moscherini ( e non di Tirreno Power) solo al fine di consentire a quest’ultimo di perfezionare il parere espresso dal Consiglio Comunale rendendolo formalmente rispondente a quanto previsto dagli art.216 e 217 del Regio Decreto 27 Luglio 1934, n.1265 che sanciscono che” Quando ….fabbriche, possono riuscire di pericolo o di danno per la salute pubblica” il Sindaco possa prescrivere “le norme da applicare per prevenire o impedire il danno o il pericolo e si assicura della loro esecuzione ed efficienza”.
Né l’impegno a presentare entro due anni un’alternativa di progetto che possa garantire un ulteriore miglioramento delle prestazioni ambientali, esplicitato con la lettera presentata in extremis (ovvero la sera prima della conferenza) da Tirreno Power), peraltro non costituente novità alcuna rispetto a quanto già prescritto nel primo parere della Commissione IPPC che prevedeva appunto, nelle more di necessari e prescritti miglioramenti impiantistici, una deroga di due anni ai limiti emissivi vigenti, ha modificato nulla di quanto stabilito. Tant’è che il parere IPPC non è certo stato rinviato in commissione per ulteriori valutazioni.
In tale contesto è risultato incomprensibile, e deprecabile, l’atteggiamento del sindaco Moscherini che, nonostante esprimesse posizioni condivise dai rappresentanti del Forum Ambientalista, del Movimento NoCoke e dai consiglieri Manuedda e Petrelli presenti in audizione nella conferenza dei servizi, preso da un accesso di sindrome del Marchese del Grillo, e peraltro dimostrando ignoranza non solo nei modi ma anche della legislazione vigente in termini di partecipazione del pubblico ai procedimenti, ha fortemente contestato tale presenza, lasciando allibiti il Presidente della conferenza e gli altri convenuti.
Vogliamo augurarci che tale atteggiamento sia legato alla ormai nota insofferenza alle pratiche democratiche che contraddistinguono il purtroppo per noi Primo Cittadino di Civitavecchia e non, invece, come l’eccessivo allungamento dei tempi potrebbe far sospettare, al tentativo di usare il diniego del consiglio comunale come leva per alzare il prezzo nelle trattative di monetizzazione del danno che Tirreno Power si è dichiarata pronta ad affrontare, magari propinandoci l’utilizzo del carbone o del CdR (combustibile da rifiuti) quale miglioramento impiantistico.
Come diceva un noto politico “a pensar male si fa peccato, ma molte volte ci si azzecca!”
16 luglio 2010
Tirreno Power spinge per il carbone nel quarto gruppo
La Società, controllata da Sorgenia (che possiede il 78% di Energia Italiana, la quale ha il 50% di Tirreno Power), è intenzionata a spingere ancora per scongiurare la dismissione del Quarto gruppo di TVS, e portarvi carbone.
Da Civonline.it
"Se la riunione dell’8 aprile scorso si era chiusa con un parere che portava sulla strada della possibile dismissione del IV gruppo della centrale di Torre Sud, la seconda seduta della conferenza dei servizi convocata dal Ministero dell’Ambiente per il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale a Tirreno Power non è stata risolutiva. La commissione tecnica, infatti, si è presa ulteriore tempo per decidere del futuro dell’impianto cittadino, alla luce della richiesta della società di autorizzazione all’esercizio continuo, a 2.500 ore/anno, di quella che finora sarebbe dovuta essere una “riserva fredda”. Con la lettera di convocazione della seconda riunione, svoltasi mercoledì mattina a Roma, il Ministero dell’Ambiente aveva allegato anche il parere della commissione istruttoria Ippc, contrario all’esercizio del IV gruppo con conseguente richiesta di smantellamento, ricalcando quando deciso dal consiglio comunale di Civitavecchia l’8 aprile scorso. Un parere che non è piaciuto proprio a Tirreno Power, con la società che, affidandosi anche ad uno studio legale, ha inviato delle osservazioni in merito, contrastando quanto affermato dalla commissione stessa, chiedendo di non escludere dall’Aia proprio il IV gruppo e spiegando anche che il parere del Consiglio Comunale non ha la stessa valenza e autorità di una prescrizione del Sindaco, unico responsabile della salute pubblica. Motivi questi che hanno spinto Tirreno Power a chiedere il ritorno del procedimento in commissione, per includere proprio il IV gruppo ed evitare un’eventuale dismissione. E mercoledì, i tecnici hanno deciso di prendere ulteriore tempo per decidere. Se si sia trattato di un atto di maggiore prudenza e precauzione o se invece, come sperano dalla società, sia una decisione dettata dalla possibilità di ribaltare quanto già disposto, si saprà soltanto alla prossima riunione della Conferenza dei Servizi.
16 giugno 2010
Sabato 19/6 presentazione del "Monitoraggio autonomo della qualità dell'aria" a Tarquinia
Comunicato stampa dal Comitato Cittadini Liberi di Tarquinia
"Sabato prossimo, con la presentazione del “Monitoraggio autonomo della qualità dell'aria” si concluderà la prima fase del percorso intrapreso per difendere questa terra dagli inquinatori e dal degrado morale indotto dalle compensazioni (soldi in cambio del silenzio, secondo il collaudato modello applicato da decenni a Civitavecchia). La realizzazione del monitoraggio autonomo aiuta a prevenire ulteriori danni alla nostra salute, nonchè alla nostra economia, agricola e turistica, perchè aumenta la nostra consapevolezza sui danni provocati da scelte industriali scellerate di cui siamo cavie. Altrettanto importante è la possibilità di attribuire precise responsabilità per le illegalità che segnano la storia dei grandi impianti energetici costruiti nell'Alto Lazio. È per questo che mentre presentiamo il monitoraggio non smettiamo di denunciare la corruttela di chi ha scelto la complicità e il silenzio, nonostante i cittadini lo avessero delegato a prendersi cura di loro contrinuando a dire no. Oggi le nostre preoccupazioni aumentano, perchè tra i primati negativi di Civitavecchia vi è pure quello di luogo scelto dalla “cricca” per concludere turpi affari all'ombra delle ciminiere, un fatto che getta una luce ancora più inquietante sulla palese volontà di industrializzare questo territorio. L'inquinamento non è solo atmosferico; nell'aria s'avverte il tanfo di poteri occulti e mafie comunque declinate.
Con l'iniziativa di raccolta fondi e il monitoraggio dell'aria, ai silenzi e agli affari turpi abbiamo opposto la concretezza dell'azione e l'unità d'intenti di tantissimi Cittadini di Tarquinia, affiancati dalle Cooperative agricole, dal Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca, da varie Aziende agricole e non agricole, da altre Comunità laziali e da un combattivo gruppo di Amici di Capalbio. Complessivamente sono stati raccolti e utilizzati circa 80.000 euro per finanziare due campagne di monitoraggio svolte nel 2008 e nel 2009 ed è solo l'inizio. La parte più delicata da sviluppare riguarderà l'esame dei tessuti colpiti da malattie tumorali, che conservano spesso traccia delle sostanze scatenanti la patologia. I tessuti in questione sono conservati nei centri che hanno effettuato l'esame istologico e la loro utilizzazione per fini di studio può essere autorizzata solo dai legittimi proprietari. Per questo abbiamo interpellato tutti I medici di Tarquinia, consapevoli che senza il loro aiuto di testimoni di sofferenze dovute in vario modo all'inquinamento non potremo continuare il percorso iniziato. Sono oltre 100.000 le sostanze di origine industriale immesse nell'aria, nell'acqua e nel suolo dagli inquinatori e da queste parti ne stiamo facendo una collezione ampia.
Comitato Cittadini Liberi
Info 327 7631048
cittadiniliberi@yahoo.it
12 maggio 2010
Alto Lazio polo nazionale dell'energia sporca
Da terra.it
"Sperimentare energia sporca. Questa potrebbe diventare la vocazione dell’Alto Lazio nel giro di pochi anni. Mentre si avvia a diventare pienamente operativa, non senza problemi visti i ripetuti incidenti anche mortali, la centrale a carbone di Torrevaldaliga Nord, diventano sempre più consistenti le ipotesi che vedono Montalto di Castro diventare il più grande polo nucleare in Italia, con l’installazione di due reattori Epr, per un totale di 3.300 MWe.
E che la prima pietra del nucleare in Italia sarà posata proprio a Montalto lo indicano diversi indizi, come la disponibilità della rete elettrica, la disponibilità d’acqua e delle prese a mare già realizzate per i due vecchi reattori nucleari, la bassa, ma non nulla, sismicità del sito, la, relativamente, scarsa
densità di popolazione, e la disponibilità dei terreni da parte di Enel. Poi è arrivata anche la benedizione del numero uno di Edf, Pierre Gadonneix, che durante un tour per osservare i possibili siti nucleari italiani ha commentato: «Montalto è un ottimo sito per una centrale nucleare. Le centrali italiane sorgeranno innanzitutto accanto a quelle “storiche” ed è un peccato vedere i resti dei due reattori di Montalto non terminati». Ma l’offensiva delle vecchie energie nella zona non si ferma qui.
Ci sarebbe il tentativo di riattivare il gruppo rimasto inattivo di Torrevaldaliga sud, di proprietà di Tirreno Power, convertendolo a carbone, mentre troppo spesso si affaccia l’ipotesi di far funzionare gli impianti a carbone anche con i rifiuti. E a tutto ciò si aggiungono le ipotesi di sequestro sotterraneo della CO2 in zona, i cui studi di fattibilità sono già partiti, ma sulla cui affidabilità sono molti a puntare il dito visto che si tratta di una tecnologia mai utilizzata prima, costosa e sulla cui sicurezza non c’è nessuna certezza. L’Agenzia per la sicurezza nucleare, organo che in altri paesi fa le pulci ai progetti, bloccandoli come è successo nella filonucleare Francia, è a oggi un’entità astratta, finanziata poco e male e che non si sa quando vedrà la luce.
E i costi del nucleare aumentano anche sul fronte del combustibile. Se da un lato le stime circa le riserve accertate, le uniche su cui si può contare effettivamente, ci dicono che queste basteranno solo per i prossimi trenta anni, da un altro punto di vista si punta sull’estrazione assolutamente ipotetica di uranio dall’acqua marina, dalle rocce e, questa è la novità, dalle ceneri delle centrali a carbone come quella di Civitavecchia. E ovviamente, come in molti aspetti del nucleare, non si a quali costi. Comunque vadano le “nuove tecnologie” nucleari, sulle quali il mondo della finanza, Moody’s, Fitch e Citigroup in testa, è molto scettico, sembrano guidate più da un’armata brancaleone che da una strategia energetica degna di questo nome.
Prova ne è l’agitarsi della principale azienda nucleare francese, l’Areva, che dopo aver litigato in casa propria, esattamente per le questioni di prezzo legate al combustibile atomico con Edf, ora è alla disperata ricerca di nuovi mercati dove piazzare i propri ingombranti e pericolosi reattori, dopo aver perso in nazioni come il Sud Africa e gli Emirati Arabi. E purtroppo, per ora, uno dei luoghi dove l’atomo ha trovato un sito è proprio Montalto di Castro, ma la partita non è ancora chiusa.
20 aprile 2010
Carbone a TVS, rifiuti dentro TVN: questi i piani di Moscherini per coprire l'indebitamento da lui provocato
Un'altra conferma, se ce ne fosse stato busogno. Moscherini ha alzato il rumore quanto gliene bastava per creare le condizioni per batter cassa presso i potentati energetici che assediano Civitavecchia. Ha fatto il duro, si potrebbe quasi dire che la tragica morte di Capitani sia stata per Moscherini un evento fortunato, col giusto tempismo.
Dietro la possibilità di nuove negoziazioni e convenzioni al gusto di carbone e incenerimento, c'è la volontà di Moscherini di farsi coprire il debito milionario che la sua politica ha portato nelle casse di Civitavecchia, oltre a questioni legate al suo potere personale.
Già oggi, senza la manciata di milioni delle sporche "compensazioni", questo sindaco non sarebbe in grado di finanziare il suo bilancio (vedi qui)
Tutto da leggere l'intervento della Attig (fonte centumcellae.it):
"Due anni fa avevamo denunciato le manovre oscure della maggioranza per appesantire la situazione ambientale di Civitavecchia. Basta infatti andare a rileggere
il nostro articolo in allegato del 28/11/2008, dove evidenziavamo la volontà della coalizione delle larghe intese di bruciare il Cdr in barba alla delibera di C.C. n. 110 del 2003, votata dall’allora governo di centro destra, che oggi massicciamente compone l’attuale maggioranza.
Da allora nulla è cambiato. Anzi, se qualcosa è cambiato, il mutamento c’è stato individuando Torre Nord quale nuovo sito per bruciare Cdr. Se a suo tempo la maggioranza appoggiò l’idea moscheriniana (guarda caso di fare un favore a Caltagirone, che è tra i proprietari di Tirreno Power), oggi l’atteggiamento è solo superficialmente diverso.
Dietro al fiacco no alla nuova ipotesi Cdr, infatti, si nasconde una partita ben più complessa. Da notizie in nostro possesso, la vera idea che alberga a palazzo del Pincio, è realizzare il 4°gruppo a carbone a Torre Sud (Caltagirone così sarà sempre contento), e bruciare il Cdr dentro Torre Nord (per far felice l’Enel).
Le due operazioni alla fine saranno “condite” da nuove convenzioni, da redigere con le due società energetiche, il tutto per rianimare le esangui casse comunali ridotte al lumicino dagli oltre 100 miliardi di vecchie lire di debiti contratti in poco meno di due anni da Moscherini. La conseguenza e il premio? La distruzione del Popolo della libertà a Civitavecchia e la buonuscita di Moscherini verso un prestigioso incarico marinaro.
Quanto al Ministro Stefania Prestigiacomo, che recentemente ha consegnato al sindaco Moscherini il Premio Pimby, (che ricordiamo è un premio che si prefigge lo scopo di studiare a livello nazionale l'avanzamento nella realizzazione di infrastrutture, i metodi di coinvolgimento della popolazione locale ed il ruolo svolto da eventuali comitati locali), ci meraviglia il fatto che non abbia sentito la necessità istituzionale di un preventivo confronto con il governo omologo di Civitavecchia.
Le cose sono due: o questa amministrazione non viene minimamente calcolata da Palazzo Chigi sulle grandi questioni, oppure, come crediamo, gli attori principali di questa vicenda già sapevano e stanno facendo il giuoco delle parti…"
Aggiornamento al 21 Aprile:
"Il Bilancio 2010 finisce alla Corte dei Conti"
Esposto di Petrelli, Manuedda e Bonomi che contestano l'inserimento dei fondi Enel nel capitolo della spesa corrente. Operazione già censurata da una ispezione ministeriale del 2005.