No al carbone Alto Lazio

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22 maggio 2011

Futuro della centrale di Bastardo, cittadini sul piede di guerra

Comunicato da Cittadini Uniti per il Territorio - Gualdo Cattaneo (Pg)
"Negli ultimi mesi hanno iniziato a circolare notizie alquanto preoccupanti circa il futuro della centrale a carbone di Ponte di Ferro.

Da un lato il gestore ha annunciato la chiusura del carbonile di Ancona, per cui finalmente la prospettiva di una riconversione dell’impianto verso le energie rinnovabili ed ecosostenibili è diventata reale.

Da un altro, però, politici, sindacati confederali ed autotrasportatori si oppongono a tutto ciò in quanto vedono minacciati gli interessi di alcune consorterie affaristiche che da 40 anni hanno ancorato questo territorio al passato, ad una sorta di medioevo industriale senza futuro (basta guardare lo sviluppo dei Comuni limitrofi per rendersi conto delle opportunità che questo territorio continua a perdere grazie alla persistenza dell’unico impianto a carbone in Italia situato nell’entroterra).

La tanto declamata “autosufficienza energetica” non è che una BALLA strumentale, in quanto sappiamo bene che l’energia prodotta a Gualdo Cattaneo non è mai stata consumata sul territorio, ne’ tantomeno gli abitanti del comprensorio hanno mai avuto alcun beneficio pratico (sconti in bolletta, investimenti sul territorio, etc.) derivante dalla presenza dell’impianto.

Ora qualcuno sta tornando alla carica con le “biomasse”, e tanto più si dimostra con autorevoli dati alla mano che le biomase sono soltanto un bluff, una cosa senza prospettiva, un pretesto per bruciare qualcos’altro (grazie ad una legge fatta da Bersani nel 2003, la n. 387 ), tanto più questi insistono nel tentativo di voler far inghiottire la pillola amara alla cittadinanza con il solito spauracchio del ricatto occupazionale.

L’assessore socialista all’Ambiente, Silvano Rometti dice “..non possiamo far morire il polo energetico…”.

Allora facciamo morire il territorio, continuando ad inquinarlo con le emissioni altamente cancerogene dell’unica centrale d’Italia situata in fondo ad una valle.

Facciamo morire il prodotto tipico agroalimentare del luogo: non basteranno le messe in scena presso la “centrale aperta” per far credere alla gente che agricoltura di pregio e carbone o altre schifezze possano convivere. Tantopiù che, questa volta, la “biomassa” si vorrebbe ricavare da un’erba notoriamente infestante come la volgarmente detta “canna di fosso”. Ma CHI VOGLIONO PRENDERE IN GIRO?

Questa gente se la deve piantare di ripetere le stesse BALLE con cui da 40 anni giustifica uno stato di cose che arreca danno al territorio e ai suoi abitanti.

NON PERMETTERMO L’ENNESIMO SCEMPIO DELLA NOSTRA TERRA.

SIAMO PRONTI ALLA MOBILITAZIONE.

Cittadini Uniti per il Territorio

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29 marzo 2011

Centrale di Bastardo, intervento del Comitato per l'ambiente di Gualdo Cattaneo

Comunicato stampa del Comitato per l'ambiente di Gualdo Cattaneo
"In risposta delle gravissime dichiarazioni - ai limiti dell'insulto personale - recentemente diffuse a mezzo stampa da uno o più individui che si identificano con la sigla "RSU" dei lavoratori della centrale "Vannucci" di Gualdo Cattaneo ai danni di Oliviero Dottorini e alle altrettanto gravi farneticazioni del capogruppo socialista in Consiglio Regionale Buconi in merito alla vicenda della centrale a carbone, il Comitato per l'ambiente tiene a precisare quanto segue :

1. sia noi come comitato sia Oliviero Dottorini in qualità di unico politico ad aver - in modo manifestamamente disinteressato - abbracciato la nostra causa, da ANNI chiediamo chiarezza in merito alle reali conseguenze dell'attività della centrale a carbone: nella fattispecie chiediamo che venga realizzato uno studio epidemiologico che parta da un dato di fatto reale, ovvero l'insolito incremento delle malattie linfoproliferative del sangue e del midollo osseo verificatosi a partire dal biennio 2006-2007.

2. chiediamo che il Sindaco Pensi RENDA PUBBLICO lo studio di valutazione di rischio chimico redatto dal Prof. Federico Valerio dell'Istituto Tumori di Genova in relazione all'attività dell'impianto di Ponte di Ferro: detto studio è stato realizzato grazie all'interessamento del Comitato stesso in seno alla Commissione Ambiente, attiva nel corso dell'Amministrazione Giancarlini, ma che il neosindaco Pensi non ha ritenuto opportuno ripristinare. Quindi si chiede che un documento PAGATO DAI CITTADINI sia reso pubblico ed accessibile a tutti.

3. da alcuni anni il Comitato utilizza in varie occasioni documento, scaricabile al sito http://info-cagc.blogspot.com, per chiedere una serie di delucidazioni in merito all'attività dell'impianto a carbone di Ponte di Ferro. Nella fattispecie si chiede se la centrale sia a norma dal punto di vista antisismico, se le parti contententi amianto siano state messe tutte in sicurezza, se sia stata fatta una valutazione di incidenza in merito all'inquinamento acustico, quale sia la destinazione dei fanghi tossici di risulta, quali siano le condizioni in base alle analisi chimico-fisiche delle acque reflue di raffreddamento, se vengano fatti screening preiodici sui lavoratori dell'impianto in relazione all'esposizione ai metalli pesanti (altamente cancerogeni) contenuti nel carbone quali cadmio, vanadio, zinco, mercurio e soprattutto ARSENICO. Oltre a queste sopra elencate vengono poste, DA ANNI, numerose altre domande a cui NESSUNO, ne' l'Arpa, ne' il Comune e ne' la Direzione della centrale a carbone, ne' tantomeno la rappresentanza sindacale RSU hanno ritenuto opportuno rispondere.

4. e proprio per rispondere ai signori che si celano dietro la sigla RSU vorremmo ricordare che la cenrtrale a carbone "Vannucci" di Pote di Ferro ha, PER ANNI, bruciato tonnellate di rifiuti tossico-nocivi, ovvero CENERI INESAUSTE DI OLIO COMBUSTIBILE DENSO provenienti da Montalto di Castro, e ciò è avvenuto nel SILENZIO TOMBALE di tutti, Amministrazione Comunale, Arpa, Provincia, Regione e SOPRATTUTTO rappresentanze sindacali: se qualcosa che si è venuto a sapere è stato grazie al senso civico di alcuni lavoratori dell'impianto in questione ai quali stava a cuore la salute dei propri figli, e che rifiutandosi di sottoastare alle logiche del servilismo hanno puntualmente segnalato le anomalie.
Se la smettano quindi di propinare falsità strumentali questi 3 o 4 individui che, nascondendosi dietro ad una sigla altisonante, vogliono far credere di avere un seguito fra i lavoratori. Spieghino piuttosto dov'erano quando si bruciavano le ceneri tossiche nel 1995 e si volevano bruciare le farine animali nel 2000. Spieghino una volta per tutte perchè allora si guardarono bene dal prendere posizioni pubbliche sul problema che TUTTI volevano tenere ben nascosto.

5. a questo punto non rimane che ricorrere a tre strumenti di partecipazione democratica per difendere il nostro territorio: l'INFORMAZIONE, la MOBILITAZIONE e soprattutto la VIA GIUDIZIARIA. Stiano pur sicuri i sedicenti signori della RSU e gli ultimi accoliti del craxismo rampante che prestano loro il fianco, che i cittadini non arretranno di un solo millimetro. HIC SUNT LEONES.

Enrico Cerquiglini e Raoul Mantini
PORTAVOCE DEL COMITATO PER L'AMBIENTE DI GUALDO CATTANEO

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16 marzo 2011

Centrale a carbone di Bastardo: si manterrà in vita il relitto

Riceviamo e pubblichiamo
"A Gualdo Cattaneo ENEL deve adeguarsi ai parametri ambientali sin da subito, oppure sospendere l'attività dell'impianto fino al suo adeguamento: ciò è quanto succede nei Paesi in cui la vita dei cittadini è tenuta in massima considerazione, e non gli interessi corporativi dei gruppi industriali.
La decisione della Giunta Regionale di concedere altri 8 anni ad ENEL per adeguarsi agli standard previsti dai protocolli AIA calpesta in modo irresponsabile ed inaccettabile anni ed anni di lungo lavoro parte delle istituzioni locali ed associazioni spontanee partecipate dai cittadini per la tutela dell'ambiente e della salute pubblica.
Una decisione presa sopra la testa delle persone e senza minimamente interpellare i diretti interessati, ovvero coloro i quali nei territori in questione sono costretti a vivere subendo le conseguenze dell'inquinamento ambientale ed acustico derivante dall'attività dell'impianto.
Il Comitato per l'Ambiente di Gualdo Cattaneo, membro del Coordinamento Nazionale dei Comitati per il NO al carbone, annuncia che a tutela del territorio e della salute degli abitanti verranno subito indette riunioni informative con la popolazione e che verranno presentati immediati ricorsi, fra cui uno presso la Commissione Europea, al fine di scongiurare la temuta "eternizzazione" dell'impianto in questione il quale, ben lungi dal rappresentare ormai una risorsa per il territorio, continua a rappresentare una panacea soltanto per politici e sindacalisti, persone che vivono anni luce distanti dalla vera realtà delle cose, che hanno una concezione di progresso vecchia di 200 anni e che farebbero bene, ogni tanto, a mettere il naso fuori dallo stivale per vedere cosa succede nei Paesi realmente evoluti.
Contestualmente si invita l'Amministrazione Comunale, nella persona del sindaco Pensi, a mantenere le promesse fatte nel corso dell'ultima campagna elettorale e ad attivarsi, una volta per tutte, in maniera fattiva a tutela del territorio e dei suoi abitanti, affinchè non sia una ristretta lobby a pregiudicare le sorti del nostro comprensorio: anteporre gli interessi di pochi al diritto alla salute di tutti è un atto vile che un'Istituzione degna di tale nome non può avallare.

Raoul Mantini
PORTAVOCE DEL COMITATO PER L'AMBIENTE DI GUALDO CATTANEO

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6 ottobre 2010

Centrale a carbone di Bastardo: lifting in vista?

(ASCA) - Perugia, 5 ott - ''Le anticipazioni che leggiamo dai giornali ci appaiono spudorate e preoccupanti. Pensare di rendere compatibile con l'ambiente e la salute umana un impianto obsoleto abbassando i parametri sulle emissioni sarebbe inaccettabile. Una maggiore capacita' progettuale deve farci optare per un serio progetto di riconversione, non a rimettere insieme i pezzi di quella che ormai deve essere considerata come una testimonianza di archeologia industriale ed energetica''. Cosi' il capogruppo dell'Italia dei valori in Consiglio regionale dell'Umbria, Oliviero Dottorini, commenta le notizie relative a ''presunte iniziative mirate a far rimanere a pieno regime la centrale a carbone ''Pietro Vannucci' di Bastardo, abbassando i parametri di tutela ambientale e riproponendo progetti di combustione delle biomasse''. ''A noi preme ricordare - spiega - che il Consiglio regionale ha deciso nel 2007, approvando la mozione che ci vedeva come primi firmatari, di abbandonare il progetto di co-combustione delle biomasse e a valutare invece una progressiva riconversione dell'attuale centrale verso impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, quali fotovoltaico, solare termondinamico ed eolico, secondo i limiti posti dall'attuale Piano energetico regionale. Oggi - aggiunge - qualcuno sembra voler mettere in discussione quella deliberazione per tornare alla carica con un progetto senza futuro, incurante delle prospettive economiche e ambientali del nostro territorio e delle linee programmatiche di legislatura che fanno della green economy il cardine delle politiche regionali. Se fosse vero quanto apprendiamo rispetto alla volonta' dell'assessorato all'Ambiente - osserva Dottorini - di predisporre un piano per abbassare i parametri di legge in fatto di emissioni in modo da permettere alla centrale Enel di ottenere il rilascio della Autorizzazione integrata ambientale (Aia), si tratterebbe di un progetto che incontra la nostra ferma opposizione. La salute dei cittadini si tutela chiedendo il rispetto di parametri restrittivi e non abbassando il livello di guardia''. ''Quanto alle biomasse, - continua - sappiamo che il Piano energetico regionale non consente iniziative di queste dimensioni che comporterebbero l'importazione di materie prime da fuori regione e l'eventualita' di bruciare rifiuti. Per quanto ci riguarda, continuiamo a ritenere che l'impianto di Gualdo Cattaneo presenta enormi criticita' di carattere socio-sanitario che richiedono verifiche che non ci risultano siano state mai condotte. Cosi' come non sono pervenute risposte alle nostre numerose interrogazioni sui carbonili scoperti. Ci preoccupa il fatto che il ministro Calderoli defini' quell'impianto come altamente inquinante''.

''E' giunto il momento - conclude - di abbandonare progetti assurdi come quello del rilancio della centrale e porre invece finalmente sul tavolo delle politiche di governo, a fianco di una decisa opzione a favore delle energie rinnovabili, il tema della riconversione di un impianto che puo' trasformarsi nel fiore all'occhiello dell'impegno umbro per la green economy e per le energie rinnovabili''.

pg-rg/mcc/rob

(Asca)

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16 agosto 2010

Sulla centrale di Bastardo, in risposta a Bastioli

Comunicato stampa dal Comitato per l'Ambiente di Gualdo Cattaneo

"In risposta alle gravi affermazioni del capogruppo socialista alla Provincia Enrico Bastioli, il Comitato per l'Ambiente di Gualdo Cattaneo, associazione spontanea di cittadini che dal 1994 si occupa delle problematiche territoriali in materia di ambiente, intende puntualizzare quanto segue:

che la centrale di Bastardo non rappresenta più da almeno quindici anni una “infrastruttura fondamentale” per l'economia locale e men che meno regionale, dato che il territorio ha trovato nei settori emergenti dell'enogastronomia e del turismo la chiave di volta per uno sviluppo sostenibile e rispettoso delle sue autentiche vocazioni. La persistenza di un simile impianto, inoltre, rischia di danneggiare seriamente l'immagine del prodotto tipico locale, in primis Sagrantino DOCG ed Extravergine d'oliva DOP

che la centrale a carbone di Bastardo risulta fra le più inquinanti d'Europa, se si comparano i dati relativi ad altri impianti come ad esempio la centrale di Brindisi “Federico II”. Sarebbe stato sufficiente che Bastioli leggesse i dati ufficiali APAT del registro INES-EPER, liberamente consultabili da internet, per essere adeguatamente informato sulla realtà dei fatti. Inoltre non va dimenticato che ben due studi di biomonitoraggio ambientale commissionati dal Ministero per l'Ambiente, relativi alle annualità 2005 e 2006, hanno evidenziato concentrazioni di metalli pesanti (mercurio, cadmio, arsenico, vanadio, zinco etc.) nel territorio tali da indurre a considerare come “non buona” la qualità dell'ambiente a Gualdo Cattaneo e dintorni;

che la centrale di Bastardo è stata recentemente dichiarata “altamente inquinante” perfino da un autorevole rappresentante del Governo, per la precisione il Ministro Calderoli, il quale in un'intervista ad un quotidiano a diffusione nazionale rimarcava la necessità della sua dismissione;

che, nel 2010, la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è una realtà consolidata al punto che l'eccellenza nell'innovazione tecnologica è rappresentata anche da autorevoli aziende radicate nei comuni limitrofi (vedasi Angelantoni).

    Tutto ciò premesso e considerato, riteniamo irresponsabile il voler a tutti i costi ancorare il territorio al medioevo industriale in nome di interessi corporativi che nulla hanno a che vedere con il reale sviluppo ed il benessere del comprensorio. La centrale toglie al nostro territorio molto più di quanto nono sia capace di dare, in termini di inquinamento, di dequalificazione e di arretratezza socio-economica che risulta lampante se si confrontano Gualdo Cattaneo e Giano dell'Umbria a Comuni quali Todi, Bevagna, Montefalco, Massa Martana e via dicendo.
    Per quanto riguarda l'operato del Comitato, ci dichiariamo pronti ad intervenire sottoponendo il problema ad ogni grado di giudizio, arrivando se necessario alla Corte Europea, qualora a qualcuno venisse in mente di tentare di bypassare i valori soglia delle emissioni in nome dell'ormai tristemente noto “ricatto occupazionale”.

    Enrico Cerquiglini, Raoul Mantini

    Presidente, Coordinatore del Comitato per l'Ambiente di Gualdo Cattaneo

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    24 giugno 2010

    Coordinamento Nazionale dei comitati italiani contro il carbone e per le rinnovabili

    A seguito dell'evento dello scorso sabato in Tarquinia, numerosi i media nazionali e locali che hanno ripreso la notizia. Riportiamo a titolo esemplificativo:

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    17 giugno 2010

    Presentazione del Monitoraggio indipendente della qualità dell’aria

    Sabato 19 giugno alle ore 17.00 presso il Monastero delle Benedettine in via Umberto I a Tarquinia,

    la popolazione potrà conoscere i risultati del monitoraggio dell’aria effettuato autonomamente dai cittadini del comprensorio. Complessivamente sono stati raccolti e utilizzati circa 80.000 euro per finanziare due campagne di monitoraggio svolte nel 2008 e nel 2009 ed è solo l'inizio,un esempio di risposta civica da parte di un territorio condannato da oltre 50 anni di servitù energetica che ora pretende di conoscere cause ed eventuali responsabilità.

    L’evento, eccezionale nel nostro territorio, è la prova concreta di quali risultati sia possibile raggiungere quando si vuole portare la propria lotta fino in fondo, contando solo sulle proprie forze, senza allearsi con gli inquinatori e senza scendere a compromessi. Si tratta solo dell’inizio di un percorso di approfondimento che ha lo scopo di fornire solide basi alle legittime rivendicazioni dei cittadini nella tutela della propria salute e di sviluppare la consapevolezza dei danni provocati da scelte industriali scellerate, di cui siamo cavie e che non possono essere mai compensate con somme di denaro.
    Lo studio è stato effettuato da Terra srl con il contributo della Nanodiagnostic del dott. Stefano Montanari, due aziende all’avanguardia negli studi ambientali.ed epidemiologici.

    Responsabile della Società TERRA srl di San Donà di Piave (Ve) è il dott. Marco Stevanin, la sua è una società di consulenza ambientale, ingegneria forestale e pianificazione.. La Nanodiadiagnosticsrl è un’azienda di consulenze scientifiche la cui attività principale è il rilevamento, tramite una tecnica innovativa di microscopia elettronica ambientale, di micro e nano particelle inorganiche in tessuti biologici, alimenti, campioni ambientali ed altro.

    Lo studio, composto di una corposa documentazione tra analisi di laboratorio ed elaborati tecnici con perizia giurata in tribunale, evidenzia nel territorio in questione, una condizione di qualità dell'aria molto complessa e tutt’ altro che priva di criticità.

    In occasione della presentazione del monitoraggio ambientale autonomo del Comitato dei Cittadini Liberi di Tarquinia e del Mondo agricolo unito, il Movimento No Coke Alto Lazio annuncia il primo raduno del Coordinamento nazionale contro il carbone. Il 19 Giugno saranno presenti i Comitati di Tarquinia, Civitavecchia, Gualdo Cattaneo e Vado ligure, il Comitato Uniti per la Salute di Savona, il Comitato Cittadini Liberi di Porto Tolle, i Comitati contro il carbone di Brindisi e Rossano Calabro.

    Dopo anni di lotta i comitati possono unire le proprie esperienze e le proprie forze per una battaglia comune, contro chi minaccia la salute e il territorio sotto lo sguardo di amministratori e politici che, dietro laute compensazioni hanno rinunciato completamente a difendere la propria gente. Sono cittadini oggi più forti, che possono contare su medici e tecnici di rara capacità e onestà, sono cittadini che hanno sviluppato grandi capacità di resistenza e conoscenze tecnico-legali che saranno messe a disposizione di tutti i comitati, formando una rete per agire con ancora più forza. La lotta contro gli inquinatori e i cattivi amministratori va avanti.

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    11 giugno 2010

    Esposto alla Procura di Spoleto sulla centrale di Bastardo

    Comunicato stampa - riceviamo e pubblichiamo:
    Questa mattina, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Spoleto, è stato depositato un esposto-denuncia inerente all'attività della centrale a carbone "Pietro Vannucci" di Gualdo Cattaneo.

    Il documento, articolato in 20 punti, richiama l'attenzione della magistratura non solo sull'aspetto ambientale e sanitario connesso con la presenza di quello che ai sensi di legge è un'impianto insalubre di prima classe, sui risultati dei due biomonitoraggi ambientali effettuati su commissione del Minstero dell'Ambiente e dai quali risulta che la situazione ambientale non è certamente delle migliori, sui disagi conseguenti all'inquinamento acustico e alla situazione dei carbonili scoperti, ma anche sulle problematiche connesse con la sicurezza dei lavoratori impiegati. Si chiede, ad esempio, se la centrale sia a norma dal punto di vista anstisismico e se i tecnici effettuino lo screening periodico degli inquinanti contenuti nel carbone, in particolar modo per l'arsenicosi cronica.
    Inoltre viene chiamato in causa il sindaco Pensi il quale, nel gennaio scorso, ha espresso parere favorevole al rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale (AIA) senza tuttavia avvalersi del parere del tecnico appositamente nominato (con nomina all'epoca ancora in corso di validità, dato che è scaduto nell'aprile 2010) dalla precedente amministrazione (di cui Pensi era parte integrante) per lo studio dell'insorgenza di tumori e leucemie sul territorio in relazione all'inquinamento derivante dalla combusione del carbone, il Prof. Federico Valerio, chimico ambientale dell'Istituto Nazionale Tumori.
    Si chiedono, fra l'altro, ragguagli circa la destinazione dei fanghi di risulta, sullo smaltimento delle ceneri, sui controlli delle acque prelevate e reimmesse nel torrente Puglia, sul trattamento delle acque reflue di scolo dei carbonili e sulla co-combustione delle ceneri inesauste da OCD provenienti da Montalto di Castro, ai sensi di legge classificate come rifiuto speciale ma che - cosa ampiamente documentata e verificabile - negli anni '90 sono state bruciate insieme al carbone presso la centrale di Ponte di Ferro.

    Il Comitato intende porre l'accento sul fatto che, nel 2010, le alternative per la produzione energetica sono ormai una realtà consolidata, considerando anche il fatto che le eccellenze nella ricerca e nello sviluppo di simili tecnologie sono presenti anche sul territorio (basti pensare alla Angelantoni solo per citare un esempio).
    Insistere sul carbone, con la connivenza miope delle amministrazioni locali e soprattutto dei sindacati confederali, significa voler ancorare il territorio al passato remoto. Ci si preoccupa di qulache posto di lavoro per persone prossime alla pensione e che in ogni caso non verrebbero di certo licenziate dal gestore del sito, ci si preoccupa degli interessi di una ristretta elite di autotrasportatori senza pensare a quante opportunità di sviuppo alternativo preclude la sola presena di una centrale a carbone, fra le più inquinanti d'Europa ed oltretutto l'unica in Italia situata nell'entroterra.
    Voler mantenere il carbone ad ogni costo per tutelare l'interesse di venti camionisti sarebbe come boicottare la stampa digitale per non far perdere il lavoro ai produttori dei vecchi ciclostili girati a mano: o siamo in un'economia di mercato e ne accettiamo le regole, oppure si parli chiaramente e si dica che c'è un'aristocrazia da tutelare ad ogni costo. Costo che in ogni caso viene pagato dal contribuente, dal piccolo risparmiatore e dal giovane costretto ad andarsene a lavorare fuori per mancanza di alternative oltre all'asse centrale-trasporti.

    Questo è un territorio che ha abbondantemente e pesantemente pagato il suo prezzo, in termini di inquinamento, di dequalificazione e di arretratezza derivante da un modello di sviluppo vecchio di sessant'anni. Basti pensare alla differenza del valore degli immobili fra Gualdo Cattaneo e Comuni limitrofi come ad esempio Todi o Bevagna. Basti pensare al fatto che, anche a livello internazionale, i consumatori iniziano a venire a conoscenza del fatto che l'olio extravergine d'oliva DOP ed il Sagrantino DOCG vengono prodotti nel raggio di pochi chilometri da una centrale a carbone costruita negli anni '60.

    E' quindi ora che si decida una volta per tutte se a Gualdo Cattaneo vogliamo il prodotto agroalimentare di pregio ed il turismo oppure vogliamo rimanere ancorati al Medioevo industriale. E' ora che gli amministratori inizino ad assumersi delle responsabilità invece di glissare nella speranza di scaricare tutto il peso di un'azione improrogabile sulle amministrazioni future. E' ora che i sindacati, da parte loro, inizino a tutelare realmente gli ineteressi dei lavoratori invece di esibirsi in comparsate mediatiche con proclami sensazionalistici per poi trattare sottobanco con le consorterie affaristiche.

    In ogni caso noi contineremo la nostra battaglia a tutela del territorio, e ci dichiariamo pronti a ricorrere ad ogni mezzo lecito necessario, fino ai più alti gradi di giudizio, portando la nostra battaglia fino alla Corte Europea e sensibilizzando l'opinione pubblica a tutti i livelli.

    Chi ci conosce sa che facciamo sul serio.

    Enrico Cerquiglini e Raoul Mantini
    Portavoce del Comitato per l'ambiente di Gualdo Cattaneo"

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    24 marzo 2010

    "GUALDO CATTANEO. DOTTORINI (IDV): INACCETTABILE LA SITUAZIONE DEI CARBONILI ALLA CENTRALE DI PONTE DI FERRO"

    Riceviamo e pubblichiamo:

    “Incomprensibile immobilismo del sindaco che sottovaluta il rischio sanitario e ignora le interpellanze scritte presentate dal Comitato per l’ambiente"

    “Il livello dei carbonili sovrasta ormai di molti metri i muri di contenimento. Una situazione inaccettabile che rappresenta l’ennesima conferma di quanto l’impianto sia dannoso per il territorio e per la salute della popolazione. Non si capisce cosa aspetti il sindaco di Gualdo Cattaneo ad affrontare seriamente il problema e a dare risposte serie alle interpellanze presentate dai cittadini”. Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dell’Italia dei valori in Consiglio regionale, torna

    a denunciare la grave situazione cui è sottoposta la popolazione del territorio di Gualdo Cattaneo e comuni limitrofi a causa della centrale Enel di Ponte di Ferro.

    “E’ incomprensibile – spiega l’esponente dell’Idv - la superficialità del comune di Gualdo Cattaneo nell’affrontare questo problema. Già nei mesi passati quella amministrazione si è assunta l’onere di rilasciare parere favorevole sulla centrale a carbone, operando così una scelta gravissima che non tiene conto di una situazione tra le più gravi della Regione e delle sollecitazioni ripetute del Comitato per l’ambiente che da anni chiede che venga data priorità alla tutela della salute dei cittadini e alla salvaguardia ambientale di una zona di grande pregio agricolo. Non si capisce come mai l’amministrazione comunale non si sia ancora degnata di avvalersi della consulenza di esperti, in rapporto agli aspetti sanitari legati alla centrale, prevista dalla convenzione stipulata dalla precedente amministrazione con l’Istituto nazionale per la Ricerca sul cancro. Tale consulenza avrebbe potuto consentire al comune di chiedere precise garanzie in merito alla copertura dei carbonili, alla necessità di ridurre i gas serra, le polveri sottili e ultrasottili, l’inquinamento da metalli pesanti e soprattutto in merito alla limitazione dei 67 elementi inquinanti, di cui alcuni altamente cancerogeni, derivanti dalla combustione del carbone. Un immobilismo incomprensibile e arrogante, se si tiene conto anche del fatto che il sindaco non ritiene necessario nemmeno rispondere all’interpellanza scritta che il Comitato per l’ambiente ha presentato l’11 gennaio 2010”.

    “A due anni dal tentativo di rilancio della centrale attraverso l'assurdo progetto sulle biomasse - conclude Dottorini – sarebbe ora il caso di prendere consapevolezza della necessità di iniziare ad affermare l’incompatibilità della centrale a carbone con un territorio caratterizzato da produzioni di pregio come il Sagrantino e l’olio Dop. L’atteggiamento e le scelte del Comune invece, oltre a mettere in secondo piano la salute degli abitanti di Gualdo Cattaneo, rischiano di arrecare anche un grave danno economico ai settori enologico e dell’olivicoltura, per non parlare dei settori turistico ed immobiliare che vengono sicuramente danneggiati dalla presenza di un impianto che da anni inquina l’intera area”.

    Perugia, 19 marzo 2010

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    9 febbraio 2010

    Centrale a carbone - comunicato dal Comitato per l'Ambiente di Gualdo Cattaneo

    Comunicato stampa del Comitato per l'Ambiente di Gualdo Cattaneo - riceviamo e pubblichiamo

    Il Comitato per l'Ambiente di Gualdo Cattaneo intende sottoporre all'attenzione dei cittadini due questioni le quali fanno sorgere ragionevoli dubbi circa la correttezza procedurale e la serietà istituzionale dell'Amministrazione Pensi.



    a. Centrale a carbone: in data 15 dicembre 2009 il Sindaco Pensi ha espresso parere favorevole al rilascio dell'Autorizzazione Integrata Ambientale per l'impianto di Ponte di Ferro. Detto parere, immediatamente recepito in sede di commissione IPPC a Roma, è stato espresso senza minimamente consultare il tecnico appositamente nominato dalla precedente amministrazione (di cui Pensi era parte attiva) per lo studio dell'impatto ambientale dell'impianto sulla salute dei cittadini, ovvero il Dott. Federico Valerio di Genova, chimico ambientale dell'Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro. Inoltre, come si può evincere leggendo il documento scaricabile on line al nostro sito http://info-cagc.blogspot.com, detto parere favorevole è stato dato senza porre precise condizioni all'ente gestore, bensì accontentandosi di generiche e per nulla vincolanti promesse.
    E' lecito chiedersi, e soprattutto chiedere a Pensi, quale siano state le ragioni dell'atteggiamento remissivo dimostrato nei confronti di ENEL, e per quale motivo non siano state poste come condizioni vincolanti questioni come la copertura dei carbonili, la tutela dei residenti relativamente all'inquinamento acustico, la necessità di ridurre i gas serra, polveri sottili e ultrasottili, i costi energetici per il trasporto di carbone e ceneri, l’inquinamento da metalli pesanti e soprattutto di limitare l’emissione dei 67 elementi inquinanti, di cui 24 altamente cancerogeni, derivanti dalla combustione del carbone. Senza considerare il danno economico che la presenza dell'impianto arreca ai settori dell'agricoltura di pregio (enologia ed olivicoltura in primis), turistico ed immobiliare in termini di mancata riqualificazione del territorio.

    b. Cave di San Terenziano: il Comune di Gualdo Cattaneo ha recentemente manifestato l'intenzione di affidare il ripristino ambientale della cava di Monte Pelato ad un'azienda la quale in passato è stata condannata, in sede civile e penale, per gravi abusi compiuti nell'attività di scavo presso il medesimo sito (uso illecito di esplosivi e superamento dei limiti estrattivi). Il Comune intende avallare un ulteriore scempio ambientale autorizzando lo scavo e l'asportazione di altri 75 mila metri cubi di materiale, che è a tutti gli effetti proprietà della comunità gualdese e per cui non è previsto il pagamento da parte della società estrattrice. Inoltre è assai grave che per l'intervento si autorizzi l'abbattimento di oltre cento querce secolari, patrimonio ambientale preziosissimo per San Terenziano e per tutto il Comune. E' lecito domandarsi, e soprattutto domandare a Pensi, per quale motivo la questione cave sia stata accuratamente bypassata nel corso della campagna elettorale e si sia proceduto in silenzio nel tentativo di affidare il ripristino ad un'azienda colpevole di gravi abusi e di scempio del territorio senza mettere al corrente la popolazione circa le reali intenzioni dell'amministrazione, anziché coinvolgere nel progetto i cavatori artigiani locali, cosa che si comporterebbe un concreto beneficio economico per le piccole imprese del luogo.

    In ultimo Comitato annuncia che entrambe le questioni saranno quanto prima oggetto di esposti presso la Procura della Repubblica di Spoleto.

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    7 maggio 2009

    Umberto Guidoni a Gualdo Cattaneo a sostegno della lotta contro il carbone e di tutte le vertenze territoriali umbre

    Comunicato - riceviamo e pubblichiamo
    Venerdì 8 maggio 2009 alle ore 19:30, presso la sala congressi del Centro Acquarossa sito in località Ponte di Ferro, l'eurodeputato Umberto Guidoni incontrerà i comitati civici dell'Umbria per raccogliere le istanze delle numerose vertenze territoriali in difesa dell'ambiente, della salute pubblica e dei beni comuni che da anni persistono nel cuore verde dell'Italia.


    L'On. Guidoni, autore di un'interrogazione scritta presentata in data odierna presso la Commissione Europea sui problemi ambientali e sanitari connessi con l'attività della centrale a carbone di Ponte di Ferro, intende dar voce anche alle battaglie a tutela del territorio: dalla laguna di liquami di Bettona alle discariche di Orvieto e Pietramelina, dal progetto dell'inceneritore nell'Ato 2 agli inceneritori già esistenti di Terni, dalla vertenza contro il gasdotto che rischia di smembrare l'appennino umbro-marchigiano a quella che vede i cittadini di Boschetto e Rio Fergiaschierati contro il il tentativo di privatizzazione delle risorse idriche.
    L'invito si intende esteso anche a tutti i cittadini sensibili ai problemi ambientali e attinenti alla tutela dei beni comuni che desiderano approfondire le proprie conoscenze in merito ad argomenti di capitale importanza come quelli che verranno trattati nel corso dell'incontro.

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    Comitato per la salvaguardia dell'Ambiente e della Salute Pubblica di Gualdo Cattaneo e Giano dell'Umbria (PG)
    Blog: http://comitatoambientegualdocattaneo.blogspot.com

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    31 marzo 2008

    VideoCartolina da Gualdo Cattaneo

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    5 gennaio 2008

    Violenze e minacce contro un manifestante e la figlia di 11 mesi

    Comunicato stampa, riceviamo e pubblichiamo:

    Le battaglie civiche per il diritto alla tutela dell'ambiente e della salute pubblica si scontrano, a volte, con l'insensibilità di chi tende a porre i propri interessi economici in cima alla scala dei valori.
    Nel comprensorio di Gualdo Cattaneo il profitto di pochi è per anni stato anteposto al diritto alla salute di tutti, ed è giunto il momento di invertire la tendenza: per aver osato sostenere ciò gli attivisti del Comitato per l'Ambiente di Gualdo Cattaneo sono talvolta oggetto di calunnie e pesanti offese sul piano personale ad opera di un – fortunatamente esiguo – gruppo di individui che, senza avere argomenti con cui contrastare l'opera di sensibilizzazione del Comitato, cercano di far valere la prepotenza sulla ragione.
    L'Italia è uno Stato di diritto: è pertanto inaccettabile il verificarsi di episodi come quello che alcune settimane or sono ha visto il portavoce del Comitato di Gualdo Cattaneo, Raoul Mantini, oggetto di un'aggressione ad opera di due autotrasportatori di carbone di Bastardo di Giano dell'Umbria.
    Mantini aveva in braccio la figlioletta Emilia di soli undici mesi quando, in seguito ad uno scambio di battute, è stato percosso, spintonato e insultato dai due energumeni uno dei quali ha perfino minacciato di uccidere lui e la bambina "..guarda che ammazzo te e lei..".
    Si precisa che il Comitato in prima persona non intende generalizzare l'accusa nei confronti di un'intera categoria, composta in grande maggioranza da tranquilli padri di famiglia che mai sarebbero capaci di un simile gesto e che anzi lo condannerebbero senza riserve.
    Invano sono state attese le scuse e la ritrattazione delle minacce: da chi arriva a minacciare di uccidere una creatura indifesa non ci si può, evidentemente, aspettare simili gesti di umanità e civiltà.
    I due aggressori sono stati regolarmente denunciati presso il Comando dei Carabinieri di Gualdo Cattaneo.


    Al di là delle singole responsabilità personali, un ringraziamento va ai tanti filo-carboniani che sfruttano le loro posizioni politico-istituzionali per fomentare moti reazionari nei lavoratori coinvolti dal business del carbone. Un esempio ormai celebre, gli operai che Enel paga per manifestare a favore del carbone.

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    26 ottobre 2007

    Firme contro il progetto biomasse - Gualdo Cattaneo

    Riceviamo e pubblichiamo
    Comunicato stampa
    Il Comitato per l'Ambiente di Gualdo Cattaneo intende informare i cittadini circa l'andamento della raccolta di firme contro il progetto biomasse, che sta superando ogni aspettativa, e circa le proprie intenzioni, indefesse ed immutabili, circa la pretesa che la Regione ricusi il progetto stesso, considerando il parere negativo espresso dal Consiglio Comunale di Gualdo Cattaneo ed anche le dichiarazioni del Dott. Massimo Bruno di ENEL S.p.A. il quale, convocato dal Sindaco Giancarlini per essere informato circa l'esito del pronunciamento consiliare, ha pubblicamente affermato che l'Azienda non è interessata alla produzione energetica mediante l'uso di biomasse, specificando che la cosa era da loro intesa come un "servizio al territorio". Il Comitato dichiara che qualora dovesse emergere che in Regione qualcuno tenti di "forzare la mano" in direzione dell'approvazione del suddetto progetto, metterà in atto forme di protesta clamorose, sia pure estremamente civili e non volente, in grado da attirare l'attenzione dell'opinione pubblica nazionale ed internazionale su quanto sta accadendo a Gualdo Cattaneo, ovvero nel cuore della zona DOCG del Sagrantino. Il Comitato aggiunge che andrà avanti nella propria missione fino al raggiungimento del proprio obiettivo, ovvero la chiusura della Centrale a carbone di Ponte di Ferro oppure la sua conversione con fonti energetiche realmente ecosostenibili quali eolico, solare termodinamico o fotovoltaico. In tal proposito il Comitato ribadisce la necessità di una rivisitazione del progetto del parco eolico dei Monti Martani, cui si era opposto il Consiglio Comunale di Giano dell'Umbria con in testa il Sindaco Morbidoni: definire le biomasse "un'opportunità per il territorio" e bocciare il parco eolico non appare una scelta coerente. Per questo il Sindaco Morbidoni, in occasione dell'ultima riunione del Consiglio dei Comuni, è stato insignito dal Comitato del prestigioso "tapiro di biomassa", premio che, ci auguriamo, gli sarà utile per eventuali spunti di riflessione.

    Comitato per la salvaguardia dell'Ambiente e della Salute Pubblica di Gualdo Cattaneo e Giano dell'Umbria (PG)
    ID Skype: comitatoambientegualdocattaneo
    E-mail: comitato.ambiente.gualdo.cattaneo@gmail.com
    Blog: http://comitatoambientegualdocattaneo.blogspot.com

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    10 giugno 2007

    Conferenza-dibattito per dire "No al carbone" - Gualdo Cattaneo (Pg)

    Il giorno 16 giugno 2007, alle ore 15:30, presso la sala audiovisiva "Il Drigibile" sita in località Ponte di Ferro, Gualdo Cattaneo (Pg), si terrà una conferenza-dibattito dal titolo "Centrali e inceneritori: i danni all'ambiente e alla salute". Parteciperanno le delegazioni ti tutti i comitati del NO AL CARBONE d'Italia (Civitavecchia, Tarquinia, Brindisi, Porto Tolle, etc.), e delle principali associazioni ambientaliste umbre. Parleranno autorevoli personalità del mondo scientifico, politico e della associazioni, tra cui il Prof. Bruno Fedi (primario di Oncologia Ospedale di Terni), i Dottori Govanni Ghirga e Mauro Mocci del Comitato dei Medici per il NO AL CARBONE dell'Alto Lazio, ospiti della trasmissione "ANNOZERO" di Michele Santoro, il Dr. Giovanni Vantaggi, referente per l'Umbria dei "Medici per l'Ambiente", l'On. Oliviero Dottorini, capogruppo dei Verdi in Consiglio Regionale, l'Avv. Paolo Brocchi (Presidente del WWF Umbria).
    http://www.spoletonline.com/index.php?sezione=articolo&azione=leggitutto&id=39708&from=&paginafrom=

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