No al carbone Alto Lazio

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19 gennaio 2019

TVN: basta carbone dal 2025!

Apriamo l'anno con notizie importanti.

Torre Valdaliga Nord chiuderà la sua produzione a carbone entro il 31 dicembre 2025”. Questo l’annuncio più significativo del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, intervenuto stamane a Civitavecchia per illustrare all’Aula Pucci le iniziative del Ministero per la lotta all’inquinamento del mare e la sostenibilità delle attività portuali e marittime, tra cui anche le Linee guida per i documenti energetico-ambientali dei sistemi portuali, di stretto interesse per la nostra città. Non solo.
Fonte: http://www.centumcellae.it/politica/costa-stop-al-carbone-a-tvn-entro-il-2025/?fbclid=IwAR1_7e3e_6ET3Jx4HrEk-M5OJ9W-0q6PNquitOSQ6tMPk7NRYGOq6kXjvQo

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8 luglio 2016

Incendio a TorreValdaliga Nord

A fuoco un nastro trasportatore a TorreValdaliga nord, Civitavecchia.


Il Comune ha richiesto ad Enel con urgenza copia della comunicazione immediata dell’evento, con indicazione delle misure messe in atto per rimuoverne le cause e per mitigare al possibile le conseguenze, nonché degli approfondimenti svolti per conoscere le cause e misurare o stimare la tipologia e la quantità degli inquinanti rilasciati e la loro destinazione. La richiesta è stata inviata per conoscenza anche al Ministero dell’Ambiente, all’ISPRA e alla Procura della Repubblica di Civitavecchia.

 Ha affermato l'assessore Manuedda: “Vogliamo sapere se la gestione dell’incidente sia avvenuta secondo le prescrizioni dell’autorizzazione e quali siano le ricadute sull’ambiente della nube che si è sprigionata – afferma l’assessore – da questo punto di vista riteniamo necessari controlli approfonditi da parte del Ministero dell’Ambiente e dell’Ispra. In ogni caso incidenti simili sono un’ulteriore conferma della pericolosità dell’impianto nel suo complesso e della necessità di accelerare la via di uscita dal carbone che dovrà necessariamente avvenire ben presto del 2034, data indicata dalle precedenti amministrazioni come termine per la durata della centrale di TVN”.

Fonte

8 marzo 2015

Mozioni PD su AIA: solo fumo

Non ci interessano le beghe tra forze politiche, ma non possiamo esimerci, come nostro costume, dall'analizzare i documenti da queste prodotti per verificarne l'efficacia nell'ottica della riduzione, e/o eliminazione, vero nostro obiettivo, delle fonti inquinanti presenti sul territorio, a partire dalla centrale a carbone di Torrevaldaliga Nord.
E purtroppo le mozioni presentate dall'On. Tidei e dall'NCD, approvate martedì dalla Camera dei Deputati, non vanno assolutamente in tal senso.
Infatti oltre a contenere nelle premesse una serie di informazioni falsate rispetto alle emissioni e a dimostrare di non sapere che, come previsto dalla norma, e come concretizzato dopo le nostre proteste, i documenti relativi al procedimento, compresi quelli da presentare quale prescrizione, sono tutti pubblicati sul sito del Ministero dell'Ambiente (ed attualmente in fase di valutazione del Gruppo Istruttore IPCC del Ministero dell'Ambiente), le mozioni in questione rappresentano un inutile dispendio di energie, che non daranno alcun contributo alla riduzione del carico inquinante sul territorio, fornendo, invece, una cattiva informazione ai cittadini e a dilazionare i tempi di attuazione del riesame con effetti - se rimarranno invariate le cose- decisamente peggiorativi.
Si vuole infatti far credere che grazie all'approvazione di tale mozione verrà disposto il riesame dell'AIA non appena approvato il nuovo documento sulle migliori tecnologie disponibili (BAT) omettendo di dire, però, che tale disposizione è quanto già previsto dal D.Lgs.152/2006 "Norme in materia ambientale" che all'art. 29 octies recita:
3. Il riesame .... di rinnovo dell'autorizzazione é disposto sull'installazione nel suo complesso:
a) entro quattro anni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea delle decisioni relative alle conclusioni sulle BAT riferite all'attività principale di un'installazione.
Nulla di nuovo che non fosse già previsto, dunque.
Non è di poco conto evidenziare, inoltre, che se l'attuale nuova bozza delle BAT, che ENEL ha già dichiarato essere di suo gradimento, rimarrà inalterata, prevedendo misure decisamente peggiorative rispetto ai valori fissati nell'AIA del 2013 in relazione alle emissioni di Monossido di carbonio (co), degli ossidi di azoto (nox), dell'anidride solforosa (so2) polveri e all'ammoniaca, determinerà un ulteriore aggravarsi del carico inquinante.
Riteniamo quindi che nello scontro parlamentare che si è tenuto ci sia solo un vincitore, l'inquinatore, ovvero in questo caso l'ENEL, e un perdente, ovvero la popolazione che ha la sventura di vivere su questo territorio dall'aria (e non solo) avvelenata.
Dobbiamo, per amor di verità, aggiungere che non ci aspettavamo nulla di diverso da chi ha sostenuto i decreti salva ILVA, a discapito della salute di un'intera popolazione, e continua a dichiarare come un successo l'indecorosa AIA della Centrale dei TVN rilasciata nel 2013 che ci porta 4 milioni e mezzo di tonnellate/anno di carbone.
Civitavecchia e l'Alto Lazio non possono permettersi di attendere i tempi, che peraltro si preannunciano lunghi, dell'approvazione delle nuove "Linee Guida sulle migliori tecnologie disponibili", né, tantomeno può permettersi l'appesantimento del già insopportabile carico inquinante.
Per questo continueremo a esercitare tutta la nostra pressione affinché si disponga quanto prima il riesame dell'Autorizzazione Integrata Ambientale della centrale – motivo per il quale abbiamo affidato ad un esperto di livello nazionale una perizia sulle emissioni e sulle loro ricadute al suolo – pronti, nel contempo, a denunciare ogni eventuale violazione di quanto prescritto negli atti autorizzativi di cui verremo a conoscenza. Se le precedenti amministrazioni di Civitavecchia, a cui veniva consegnato il report delle attività prima che ne ottenessimo la pubblicazione sul sito, avessero agito secondo tale metodologia, invece di utilizzare tale violazioni come atto di ricatto per ottenere fondi che nulla hanno dato alla città, probabilmente oggi l'aria di Civitavecchia e del comprensorio sarebbe leggermente meno avvelenata.

25 ottobre 2014

Il carbone pulito di Civitavecchia

Comunicato 

L’impudenza delle tesi del fronte SI al carbone di Saline Ioniche nel parlare del “carbone pulito” della centrale di Torrevaldaliga Nord a Civitavecchia e la sfrontatezza con cui vengono forniti dati ben lontani dall’essere reali, sono un offesa, oltre che per l’intelligenza umana, per i nostri tanti cari che stanno pagando sulle proprie carni la presenza di quella maledetta centrale sul territorio. Civitavecchia, anche grazie al “carbone pulito”, (“maddeche?” recitava un vecchio striscione) è al primo posto nel Lazio e al terzo in Italia per mortalità causata da tumori ai polmoni, alla trachea e ai bronchi, le leucemie e i linfomi sono diffusi con percentuali nettamente superiori rispetto alla media nazionale e infine vi è un eccesso di mortalità per infezioni acute delle vie respiratorie e per malattie dell’apparato genito-urinario.
Dati che palesano, in tutta la loro evidenza, l’insostenibilità rappresentata dalla servitù energetica sul nostro territorio e sulle nostre stesse vite e che il “carbone pulito” non esiste, né a Civitavecchia né altrove! Esiste invece quello nero ed inquinante che è causa, in Italia, di una morte prematura al giorno e di danni al Paese stimabili in circa 2 miliardi di euro l´anno; mentre in Europa quella stessa produzione causa quasi 1.100 casi di morti premature l´anno e danni per 4,3 miliardi di euro. D’altronde che il “carbone pulito” non esistesse a Civitavecchia lo aveva detto anche il Ministero delle Attività Produttive nel 2008, in una lettera di risposta ai cittadini che chiedevano urgentemente un chiarimento a fronte della campagna di pubblicità ingannevole di Enel, sull’esistenza a TVN di tecnologie prodigiose che si potessero paragonare a quella del Clean coal, ma che non erano mai state realizzate.

Hanno ragione quindi i Comitati Grecanica Sviluppo e Vedere Chiaro: i risultati dell’utilizzo di tale obsoleto combustibile sono tutti a favore della centrale” anzi, per dirla meglio sono esclusivamente a favore dei profitti di chi gestisce tali centrali (pochi) a scapito dei tanti che pagano con la propria salute, la propria vita e la negazione del proprio futuro (tanti). Il carbone, per usare il gergo degli economisti, è pieno di “esternalità”, cioè impone costi pesanti alla società in termini sanitari e di perdita di economia. È la fonte di energia più inquinante e dannosa In Italia si brucia carbone soltanto perché è un combustibile economico per i produttori di energia, che per inquinare non pagano a nessuno il costo del danno sanitario e ambientale-economico che si riversa interamente sulla collettività a fronte di enormi profitti per chi produce energia. Non a caso delle 23 centrali che il colosso Enel, dice di voler chiudere perché improduttive non ci sono quelle che invece gli assicurano il massimo dei profitti, ovvero quelle a carbone di Civitavecchia e Brindisi.

L’ennesimo comunicato di questi giorni del fronte del si al carbone di Saline Ioniche, è la prova che con la cattiva fede si può veramente scrivere di tutto, anche che a Civitavecchia si vive bene sotto una centrale di 1980 MW a carbone. Prima di parlare vengano, questi signori, a visitare i nostri reparti oncologici; vengano a vedere la profonda crisi occupazionale in cui versano, nonostante l’ingombrante presenza di due centrali, i comparti metalmeccanici ed energetici, ma soprattutto non mistifichino la realtà omettendo di dire:

  • che il 90% dei cittadini del comprensorio avesse, a suo tempo, detto no al carbone e sia tutt’ora contraria; 
  • che il carbone è stato imposto ai cittadini solo grazie alle compensazioni economiche elargite ai sindaci del comprensorio in cambio del silenzio sulle ricadute inquinanti del carbone; 
  • che il rilevamento della qualità dell’aria è ancora realizzato con la rete delle centraline di Enel tramite un consorzio composto dagli stessi sindaci e finanziato dallo stesso gestore elettrico, con una paradossale corrispondenza tra controllato e controllore;
  • che l’autorizzazione integrata ambientale (AIA) rilasciata per la centrale a carbone di Torrevaldaliga Nord contiene numerose deroghe a leggi Nazionali e Regionali, non ha tenuto in alcun conto il devastante quadro sanitario del comprensorio che si attesta tra i più gravi della Regione e dell’Italia ed è addirittura peggiorativa della già pessima Valutazione d’Impatto ambientale rilasciata nel 2003: 
  1. Deroghe sui limiti emissivi del Monossido di Carbonio (CO) Deroghe sull’efficienza energetica prevista dalle Migliori Tecnologie Disponibili 
  2. Deroghe sul tipo di carbone, chiaramente più inquinante 
  3. Deroghe alla prescrizione VIA relativa al sistema di completa pressurizzazione dei nastri trasportatori del carbone 
  4. Deroghe sulle modalità di smaltimento delle acque e delle ceneri Incremento delle quantità di carbone da bruciare; 
  5. Incremento delle ore di funzionamento della centrale
Questo è il carbone pulito di Civitavecchia. Non esistono compensazioni economiche, l’esborso di contributi o la sponsorizzazione di qualsivoglia opera più o meno utile che possano assolvere cattive coscienze e ripagare dei danni subiti e quanto sottratto alla nostra vita, ovvero il diritto di avere un futuro. Per questo, per legittima difesa, continueremo a combattere quella maledetta centrale, fino a che ENEL, e quanti come lei, come richiesto anche da Greenpeace, non azzerino la produzione di energia a carbone sostituendo quest’ultimo con fonti pulite e rinnovabili. Nocoke

18 ottobre 2014

Terza edizione della "Marcia per la salute" - sempre presenti!


Servizio di Trc:

24 aprile 2013

Torna lo spettro dei rifiuti di Roma bruciati a Civitavecchia

Riportiamo da Civonline.it "Rifiuti di Roma a Tvn e Tvs, De Crescenzo presenta una mozione"

Dopo lo stop di Malagrotta è ancora allarme in città sui rifiuti di Roma. Il capogruppo Sel Ismaele De Crescenzo presenta una mozione per chiedere a Tidei di emettere un'ordinanza che vieti di bruciare rifiuti nelle centrali di Tvn e Tvs


Prima la semplificazione del decreto sui rifiuti da parte del ministro Clini, poi la richiesta del commissario Sottile agli uffici della Regione di indicare tutte le centrali o cementifici idonei a bruciare Cdr o Css, poi la sentenza del Consiglio di Stato che capovolge la sentenza del Tar sul Piano rifiuti della Polverini e dietro le quinte, ma ancora presente, il protocollo d'intesa tra Alemanno e La Russa per portare i rifiuti di Roma a Civitavecchia. Gli ingredienti per far tremare il comprensorio e soprattutto la città portuale ci sono tutti. Almeno è così per il capogruppo Sel Ismaele De Crescenzo e per il portavoce del Comitato antidiscarica di Allumiere. "In una situazione di emergenza il commissario straordinario dei rifiuti Goffredo Sottile ha la facoltà di decidere come, dove e quando portare i rifiuti di Roma per risolvere l'emergenza". E per evitare che alle centrali di Civitavecchia si possa bruciare Css (combustibili solidi secondari, rifiuti a esclusione dell'umido) il capogruppo Sel ha già protocollato una mozione urgente da portare all'attenzione del Consiglio comunale e del sindaco Tidei per chiedere proprio al primo cittadino di emettere un'ordinanza in cui si probisca di bruciare rifiuti in siti già esistenti o futuri. Perché Civitavecchia, al momento "ha tutte le carte in regola - ha spiegato Emiliano Stefanini - chi dice infatti che è improbabile portare i rifiuti da Roma a Civitavecchia vorremmo solo ricordare che al momento i rifiuti di Roma vengono portati in Toscana. E a conti fatti, la nostra città è molto più vicina"

6 marzo 2013

Torrevaldaliga Nord, convocazione presidio a Roma

Comunicato

Il prossimo 12 marzo, alle ore 10,00, a Roma, presso il Ministero dell’Ambiente, Via Capitan Bavastro 174, si terrà la Conferenza dei Servizi per il rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale della centrale a carbone di Torrevaldaliga Nord. In quell’occasione sarà stabilito come e quanto la centrale deve inquinare: quanto carbone potrà bruciare, che tipo di carbone sarà consentito di utilizzare, quali limiti emissivi in aria, acqua e suolo dovrà rispettare etc.
 Come sempre alcuni esponenti del Movimento No Coke Altolazio e dei Medici per l’Ambiente, saranno presenti per essere auditi dalla Conferenza e portare in quella sede le ragioni del popolo inquinato. Sarà, inoltre, quella la sede dove il Sindaco di Civitavecchia Pietro Tidei, in qualità di sindaco del sito ospitante l’impianto, avvalendosi dei poteri conferitegli dal Regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, potrà apporre, se ne avrà la volontà, precise prescrizioni a tutela della salute dei cittadini, come peraltro richiestogli con specifica petizione da oltre duemila cittadini.
 Riteniamo importante in quella sede far sentire la pressione dei cittadini dell’Alto Lazio su quanti, membri della conferenza dei servizi e Sindaco Tidei, sono chiamati a decidere del nostro futuro e della nostra salute. 

Per questo stiamo organizzando un presidio sotto il Ministero proprio durante lo svolgimento della Conferenza dei Servizi. Chiediamo inoltre a tutti di portarsi dietro un paio di scarpe a rappresentare la presenza di quanti non ci sono più proprio a causa dell’aggravarsi delle patologie mortali conseguenti la presenza della centrale. Sappiamo che è un giorno feriale e che per molti sarà difficile essere presenti, ma vi chiediamo un sforzo a tutela del nostro stesso futuro. Non è più tempo di delegare, e se vogliamo veramente combattere la presenza di quel mostro nelle nostre vite e tentare di porre un argine ai troppi veleni che questo vomita nella nostra aria, dobbiamo saperci mettere in gioco.

Ci auguriamo che alle tante parole di condanna della centrale, seguano i fatti e che il 12 marzo saremo in tanti sotto il Ministero. Noi, come sempre, ci saremo.

Per i No Coke Alto Lazio, Simona Ricotti

7 febbraio 2012

La nostra salute per le mucche in passerella

Gli amici di Per il bene di Tarquinia documentano uno dei modi con cui si sono spesi i soldi delle sporche compensazioni economiche provenienti dal carbone TVN. Clicca qui

27 dicembre 2011

Torrevaldaliga Nord: serbatoio sversa olio a mare, intervento dei carabinieri del NOE

Da "la Repubblica" del 20/12
"Versava olio in mare, sigilli a cisterna Enel

I carabinieri del Noe di Roma hanno sequestrato questa mattina un serbatoio, da cui fuoriusciva olio che finiva direttamente in mare. Il depuratore usato per filtrare non era adatto a smaltire liquidi industriali, ma soltanto "acque bianche"
Versava rifiuti oleosi in mare facendo passare il liquido attraverso un depuratore delle acque bianche, non idoneo dunque a filtrare quelle industriali. All'alba, sono scattati i sigilli alla cisterna della centrale Enel di Civitavecchia.

Il sequestro dei carabinieri del Noe di Roma, guidati dal capitano Pietro Raiola Pescarini, è avvenuto su disposizione della procura della città portuale. Al momento non ci sono ancora indagati e si stanno verificando eventuali responsabilità.

L'azienda ha spiegato che si tratta di un vecchio serbatoio, di quando la centrale andava a olio e che l'impianto potrebbe essersi logorato. Questo il motivo delle perdite.

22 settembre 2011

Molina indagato per l'incendio a Torrevaldaliga nord

Apprendiamo dai media locali che
"C'è un primo indagato nell'indagine relativa all'incendio de trasformatore della centrale di Torre Valdaliga Nord avvenuto il 26 agosto scorso. Ad essere stato raggiunto da avviso di garanzia è il responsabile della centrale (quindi l'ing. Molina, NDR), accusato di incendio colposo. E' una prima svolta nell'inchiesta della procura della Repubblica di Civitavecchia, anche se l'impressione è che si tratti più di un atto dovuto.

La magistratura inquirente infatti sta proseguendo il lavoro per cercare di individuare le cause dell'incendio. Alcune di queste verifiche peraltro sono irripetibili, e solo dopo le relazioni conclusive dei periti si saprà dire se

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18 settembre 2011

Civitavecchia: cieli cancrini di fine estate

Una carrellata di immagini per chi fosse partito in vacanza, in quest'ultimo scampolo d'estate 2011. Cosa vi siete persi lontani dalla vostra amata Civitavecchia:







30 agosto 2011

Incendio a TVN: diossina dalla combustione dell'olio?

Lo chiede il Coordinamento dei Medici e dei Farmacisti di Civitavecchia

"Sull'incendio avvenuto venerdì scorso a Torre Nord si registra una richiesta che il Coordinamento dei Medici e dei Farmacisti di Civitavecchia ha avanzato ad Arpa Lazio e per conoscenza alla Procura della Repubblica. Il coordinamento ipotizza, sulla base delle attuali conoscenze scientifiche, che gli oli minerali contenuti nel trasformatore andato alle fiamme possano aver sprigionato diossine, "che sono – si legge nella richiesta - sostanze sicuramente e altamente cancerogene, persistenti nel tempo, non biodegradabili e facilmente concentrabili nella catena alimentare".

Il Coordinamento chiede quindi ad Arpa Lazio se sia in grado di escludere con assoluta certezza che dalle fiamme sprigionate dal trasformatore non si siano liberate

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29 agosto 2011

Manuedda: "E' intollerabile minimizzare sulla pericolosità dell'incendio a TVN"

Intervento del Consigliere A. Manuedda (Verdi Civitavecchia)

"ll tentativo di minimizzare la pericolosità dell’incendio sprigionatosi dal trasformatore della centrale di Torrevaldaliga Nord è intollerabile. A leggere le dichiarazioni di fonte Enel e di qualche esponente politico tranquillizzato, sembrerebbe che venerdì abbiamo semplicemente assistito all’ennesimo spettacolo elargito dall’Enel a Civitavecchia. Anche meglio dei soliti concerti e film di quinta visione, stavolta abbiamo avuto fiamme scenografiche e fumo innocuo da respirare, mancava solo Benigni che leggesse Dante!
Il direttore dell’impianto, ing. Molina, e l’Enel non devono rassicurare la popolazione. Il loro compito è quello di evitare che accadano incidenti simili, perché, specie in una centrale appena costruita, l’incendio di un trasformatore non si deve verificare (se non in caso di calamità naturali, attacchi militari,

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27 agosto 2011

U.S.B.: "La centrale Torre Nord è a norma?"

La risposta è facile: no.

"L'incidente avvenuto ad uno dei due trasformatori principali del secondo gruppo di Torre Nord, in cui sono andate alle fiamme oltre 50 tonnellate di olio dielettrico, riporta in primo piano il tema della sicurezza nell'impianto con particolare riguardo al rischio di incendio". Lo sostiene la USB Lavoro Privato che ricorda di aver presentato appena due mesi fa uno specifico esposto alla Magistratura.

Per l'organizzazione sindacale, nel caso di Torre Nord risulterebbe che la centrale sia stata progressivamente avviata all'esercizio ben prima che fossero completate tutte le attività incluse nel progetto riguardante la normativa antincendio, e, con riguardo ad alcune parti di impianto soggette a controllo di prevenzione incendi, addirittura prima che i Vigili del Fuoco avessero rilasciato i preventivi pareri di conformità. "In proposito – aggiunge l'USB - esiste una specifica nota di richiamo del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco inviata nel maggio 2010 all'Enel e al Comune, finalizzata ad ottenere il rispetto delle previsioni di legge in materia. L'Usb, ricordando che la normativa antincendio classifica le centrali termoelettriche come impianti a rischio elevato, chiede alle istituzioni e alle autorità di esercitare le proprie prerogative ai fini di una incisiva azione di vigilanza e tutela. Da Trcgiornale.it

Clicca qui e qui per altri commenti dalla politica locale

TVN: un falso incendio e il vero scopo della nube nera. Va tutto bene!

Permetteteci questa piccola parodìa.


Cittadini e cittadine di Civitavecchia,
quello che è successo ieri doveva essere una dimostrazione di quanto siano efficienti i mezzi di pronto intervento che il reparto sicurezza dell'Azienda è in grado di mettere in campo nel momento dell'incidente. Quella di ieri è stata una semplice esercitazione. Non avevamo allertato preventivamente la cittadinanza per verificarne, con il nostro staff di super pisicologi, i comportamenti che avrebbe avuto. Se si eccetua una piccola frangia di estremisti e allarmisti, con cui presto faremo i conti, la popolazione tutta si è comportata in maniera encomiabile. La maggior parte ha continuato a svolgere tranquillamente le normali attività quotidiane. Ci è stato solo segnalato che qualche cittadino, apprensivo e malfidato, nel pomeriggio invece di andare a mare

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26 agosto 2011

Incendio a TVN, il punto della situazione

l'incendio visto dal mare (centumcelae.it)
TVN, la combustione da vicino (immagine da Bignotizie.it)
L'incendio e TVN da alcuni Km di distanza
La nube sopra Tarquinia, inquadratura verso ovest / nord-ovest (sullo sfondo il Monte Argentario e la centrale termoelettrica di Montalto Marina)

Tentiamo qui un punto della situazione.

Non si registrano feriti. L'intervento dei VVF è effettivamente iniziato solo in tarda mattinata, in quanto per ragioni tecniche si è atteso prima che tutto l'olio presente venisse combusto. L'incendio è stato infine spento nel primo pomeriggio.

La nube prodotta dalla combustione si è inizialmente diretta verso Allumiere, poi il vento ha cambiato direzione e l’ha spinta verso Tarquinia Lido, dove è stata visibile per alcune ore. Infine la formazione nera si è spostata nell’entroterra della Tuscia, verso Viterbo.

Il direttore della centrale Enel di Torre Valdaliga Nord G. Molina ha dichiarato che il secondo gruppo dei tre, quello interessato dall'incendio, resterà chiuso per accertamenti nelle prossime ore.

Grossi dubbi sui sistemi di sicurezza e sulle ricadute ambientali e sanitarie dell'episodio, ma l'arcinota pletora di sindacalisti corrotti e politici fedeli al padrone (compresi quelli insediati nell'Osservatorio ambientale abusivo di Moscherini) non ha tardato a lodare l'operato e la gestione dell'incidente da parte dell'Ente, e a ridimensionare l'accaduto.
Il Codacons ha sollecitato la Procura della Repubblica di Civitavecchia per l’apertura immediata di una indagine e il blocco eventuale della centrale.

Ricordiamo che il cantiere per la riconversione a carbone di Torre Valdaliga Nord è stato già teatro di tre infortuni mortali e di altri meno gravi, tra gli operai.

Di seguito i commenti all'accaduto, così come riportati nella stampa locale:

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Incendio di Torre Valdaliga Nord a carbone, altri video

L'incendio visto da Tarquinia


Dalla terrazza di un'abitazione: clic qui

...E dalla zona industriale

Esplosione a Torrevaldaliga Nord, la centrale a carbone enel in fiamme

Il boato è stato infernale, probabilmente nessuno dei cittadini ha potuto non avvertirlo. Alle ore 10 circa di questa mattina, il rumore di un'esplosione proveniente dalla centrale a carbone TVN (enel) ha fatto saltare di spavento gli abitanti di Civitavecchia, e prima ancora di vedere il fumo nero che si levava dalla centrale, quasi tutti erano già certi della provenienza. Nelle volte precedenti tuttavia, ai boati di TVN non aveva fatto seguito (apparentemente) alcun incendio.
Stavolta è stato diverso. Una nube densa e nera si è levata sopra l'impianto e si è  ammassata su parte della città. A saltare sarebbe stato un trasformatore ad olio del secondo Gruppo. Nell'attesa di accertamenti la Asl ha diramato la comunicazione agli abitanti di Tarquinia, Tolfa e Allumiere di non uscire di casa (il vento ha spinto il fumo nella loro direzione).




Per gli abitanti di Civitavecchia niente timori, il peggio è già stato messo in peventivo per noi, sin dall'inizio.

Le immagini che seguono sono tratte dalle testata locale centumcellae.it




I cittadini tutti ringraziano Sua Emissione enel per questo spettacolo pirotecnico a sorpresa, e si chiedono cos'altro abbia in serbo per loro.

Poco dopo l'ora di pranzo le fiamme erano sotto controllo grazie all'intervento dei Vigili del Fuoco, ma pare che il sindaco Moscherini abbia speso parole di rammarico davanti ai vertici enel: "Che fretta c'era, potevamo bruciarci dentro un po' di rifiuti, con tutto quel nero chi se ne sarebbe accorto?!". Tuttavia l'ing. Molina, sornione, rassicurava il Primo cittadino sul futuro dei rifiuti di Civitavecchia e Roma: TVN è sempre pronta a diventare la loro casa.

Aggiornamento: aggiungiamo altre foto alla raccolta, provenienti dagli scatti di Ibelli, Colucci, Diottasi








14 agosto 2011

Sul Bosco TVN, continua il gioco sporco del sindaco Moscherini

Fonte
Forum Ambientalista e Comitato NaturalMente sulla questione del cosiddetto "Bosco Enel" (Torrevaldaliga Nord) Eh già: a Civitavecchia si chiama tutto "enel"


"Evidentemente il Sindaco Moscherini pensa che Civitavecchia, in quanto da lui governata, sia territorio non soggetto alle norme e alle leggi vigenti nello stato italiano. E se questa non è certo una novità, e dimostrazione ne sono i tanti abusi ed illegittimità che hanno, come non mai, caratterizzato la legislatura da lui presieduta, (Marina docet), lascia comunque perplessi la tracotanza con cui, pur di perseguire i propri scopi, il Primo Cittadino si senta autorizzato, in barba a quanto espresso da istituzioni sovraordinate, magistratura e finanche dalle migliaia di cittadini che hanno sottoscritto un apposita petizione, ad opporsi ad opere che non solo costituiscono obblighi di legge, ma che sono patrimonio dell’intera comunità e costituiscono una reale, anche se minima ed insufficiente, compensazione di quanto in termini di qualità della vita e dell’ambiente, la riconversione a carbone di Torrevaldaliga

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21 luglio 2011

Rifiuti di Roma, qualcuno sogna ancora l'incenerimento nelle centrali

 Secondo voci informate, l'area di Testa di Cane, una cava esaurita di 23 ettari accanto all'abitato di Massimina nel Municipio Roma XVI, sarebbe destinata ad ospitare una discarica provvisoria dopo la chiusura (imminente) di Malagrotta.
Forse, pensiamo noi ingenui, nell'attesa di ottenere il permesso per incenerire nelle centrali di Civitavecchia, naturalmente dopo una nuova emergenza creata ad hoc.