No al carbone Alto Lazio

16 ottobre 2019

Enel mescola scorie al cemento

La Dda di Lecce ha chiesto il processo per 11 manager di Enel e 7 della Cementir (ora Cemitaly) di Taranto e per le due società. Le accuse sono di traffico illecito di rifiuti e attività di gestione dei rifiuti non autorizzata: "Mescolavano residui della combustione e li vendevano per la produzione del calcestruzzo. Ma una parte era da smaltire, così risparmiavano".

Secondo la procura, oltre mezzo miliardo di ingiusto profitto. Le ceneri andavano divise e solo in parte avrebbero potuto essere vendute per fare il cemento. Invece quelle provenienti dalla combustione del carbone venivano miscelate anche alle “scorie” dell’olio denso e del gasolio per poi essere cedute alla Cementir che produceva il calcestruzzo. In questo modo, la società otteneva un ingiusto profitto e risparmiava sullo smaltimento. Con questa accusa il pm Milto Stefano De Nozza della Dda di Lecce ha chiesto il rinvio a giudizio 11 manager di Enel, 7 manager della Cementir (ora Cemitaly) di Taranto e le due società per illecito amministrativo. I reati ipotizzati sono traffico illecito di rifiuti e attività di gestione dei rifiuti non autorizzata.
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Un profitto “ingiusto” che viene calcolato in 523.326.050 euro, pari alla spesa che – secondo la procura – la società elettrica “avrebbe dovuto sostenere per lo smaltimento”.
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stando all’accusa, il rischio era la “decalcificazione del calcestruzzo” e la “perdita di resistenza meccanica” per la presenza dei residui della combustione di olio denso e gasolio. Insomma: un cemento meno resistente

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19 gennaio 2019

TVN: basta carbone dal 2025!

Apriamo l'anno con notizie importanti.

Torre Valdaliga Nord chiuderà la sua produzione a carbone entro il 31 dicembre 2025”. Questo l’annuncio più significativo del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, intervenuto stamane a Civitavecchia per illustrare all’Aula Pucci le iniziative del Ministero per la lotta all’inquinamento del mare e la sostenibilità delle attività portuali e marittime, tra cui anche le Linee guida per i documenti energetico-ambientali dei sistemi portuali, di stretto interesse per la nostra città. Non solo. Il Ministro, deciso a concretizzare il percorso avviato dall’Amministrazione Cozzolino, ha anche annunciato la riapertura dell’Aia a Tvn. L’obiettivo, nel suo contesto generale, è quello di ridurre il pesantissimo impatto ambientale dei traffici portuali e della servitù energetica nel territorio, attraverso l’adozione di scelte più sostenibili a cominciare dall’utilizzo dei combustibili. Una strada indispensabile, soprattutto per un territorio già duramente provato come quello di Civitavecchia, come sottolineato dallo stesso Costa, e da tanti anni auspicato. Anche se agli annunci si attendono ora riscontri concreti, se è vero che una “exit strategy” per Tvn non è stata ancora delineata e ancora non è delineato il futuro dell’impianto Enel così come della stessa azienda energetica in città. E proprio risposte concrete sono quelle che hanno invocato a gran voce i manifestanti riunitisi all’esterno dell’Aula Pucci, sul parcheggio della trincea ferroviaria, per contestare il Ministro e le politiche del governo gialloverde. Una iniziativa promossa da varie sigle ambientaliste e da forze politiche della sinistra cittadina, anche se non molto numerose, che sono riuscite tuttavia ad essere ricevute in delegazione dallo stesso Ministro (se ne parla a parte).
Fonte: http://www.centumcellae.it/politica/costa-stop-al-carbone-a-tvn-entro-il-2025/?fbclid=IwAR1_7e3e_6ET3Jx4HrEk-M5OJ9W-0q6PNquitOSQ6tMPk7NRYGOq6kXjvQo

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