No al carbone Alto Lazio

28 agosto 2010

enel, Brindisi: vergogna su vergogna. Ennesimo tentativo di comprare il silenzio di una Amministrazione

enel si scrive solo MINUSCOLO!
Da Senzacolonne.it
"Nero su bianco la “condizione” chiesta dall’Enel Produzione per dare il via alla messa in sicurezza e alla bonifica dell’area di Cerano: la società ha chiesto al Comune non solo di rinunciare al processo “Coke”, nato dall’inchiesta sul carbonile scoperto, ritirando la richiesta di risarcimento danni con una provvisionale di cinque milioni di euro, ma di abbandonare qualsiasi azione – presente e futura - legata al funzionamento della centrale, comprese quelle sul piano della giustizia amministrativa.
L’adesione al programma delle bonifiche delineato nei giorni scorsi dal Ministero dell’Ambiente si configura in maniera differente sino ad assumere la natura di un “sì condizionato” al comportamento che l’Amministrazione terrà sul piano legale e che ha già avuto il primo riscontro con la decisione della Giunta di uscire dal processo in cui l’Enel è stata citata come responsabile civile in ragione dei danni per “getto pericoloso di cose”, ipotesi di reato che la Procura ha sostenuto arrivando a chiedere il sequestro del carbonile il 4 marzo 2005 sino a ottenere il rinvio a giudizio di 55 persone. Dai dirigenti della società a quelli di Edipower, la società proprietaria della centrale di brindisi Nord che si appoggiava al carbonile di Cerano, senza tralasciare i “padroncini”."

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