26 marzo 2013
10 anni contro il carbone
15 marzo 2013
TVN, Conferenza dei Servizi: Tidei smentito
Comunicato
Oltre il danno, la beffa!
Non vediamo come altro commentare quanto accaduto lo scorso 12 marzo nella Conferenza dei Servizi per il rinnovo dell’AIA di Torrevaldaliga Nord e quanto dichiarato dal Primo Cittadino a margine della stessa.
Parlare infatti di vittoria storica, significa o avere una profonda ignoranza di quanto contenuto nei documenti e di quanto richiesto da ENEL durante il procedimento, o mentire sapendo di farlo. Dall’analisi del Verbale della conferenza e dei relativi allegati, si evince infatti che l’AIA sarà rilasciata senza che le Migliori Tecniche Disponibili siano totalmente applicate; in deroga al Piano di Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Lazio; senza alcuno dei provvedimenti previsti dal recepimento dalla Direttiva Seveso II relativa agli stabilimenti suscettibili di rischio incidenti
rilevanti, ed infine stravolgendo quanto previsto dal decreto MAP 55/02/2003 del 24 dicembre 2003 autorizzativo alla costruzione e all’esercizio della centrale.
Nulla su quanto richiesto dalle Associazioni e dai cittadini, che a tal fine avevano sottoscritto in migliaia un’apposita petizione, chiedendo che il Sindaco apponesse prescrizioni più stringenti quali, ad esempio,
- limiti emissivi di 50 mg/Nm3 per il monossido di carbonio, risultato ottenibile applicando le Migliori Tecniche Disponibili individuate dall’Unione Europea;
- l’utilizzo di carbone con contenuto di zolfo inferiore allo 0,3% come previsto dal Piano di Risanamento della Qualità dell’aria della Regione Lazio;
- il mantenimento della capacità produttiva e del consumo di materie prime come dichiarati nel 2003 in sede di prima autorizzazione, in sintesi: un massimo di 6.000 ore all’anno di funzionamento a pieno regime e 3.600.000 tonnellate di carbone;
Tutte richieste contenute nelle Osservazioni che il Movimento No Coke, il Forum Ambientalista e l’ISDE – Medici per l’Ambiente, hanno depositato agli atti della Conferenza dei Servizi, e che hanno ripetuto e motivato nell’apposita audizione.
Al contrario, sono state accolte tutte le pretese di Enel a esclusivo beneficio del conto in banca degli azionisti e la centrale, solo per citare alcuni dati, potrà funzionare al massimo carico per 7.500 ore all’anno (312 giorni invece che i 250 dichiarati nel 2003), bruciare 4.500.000 tonnellate all’anno di carbone (quindi 900.000 tonnellate in più di quelle previste), utilizzare carbone con percentuale di zolfo fino ad oltre tre volte superiore a quella consentita dal Piano Regionale di Qualità dell’Aria, emettere una quantità massima di 120 mg/Nm3 di monossido di carbonio - quindi ben più del doppio della quantità attesa con l’utilizzo delle Migliori Tecniche Disponibili, mantenendo invariato il limite annuo consentito di emissioni di anidride solforosa (2.100 tonnellate) e ossidi di azoto (3.450 tonnellate).
Il sindaco Tidei, svilendo il potere/dovere conferitogli dal R.D. 27 luglio 1934 n°1265, ha prescritto unicamente l’abbassamento della quota massima di emissioni delle polveri, portandola a 160 tonnellate/anno dalle 260 previste finora, proponendo una riduzione, peraltro l’unica sulla quale l’Enel si era dichiarata disponibile a trattare, di carattere più che altro scenografico, se solo si considera che l’intero impianto a pieno regime nel 2011 ha prodotto – sempre secondo i dati rilevati dall’Enel e approvati dalle autorità competenti – un totale di 55 tonnellate di polveri, ovvero circa un terzo del limite che il Sindaco ha “imposto”, con “severità” memorabile, nella conferenza dei servizi di ieri.
Per quanto riguarda la fissazione del 2034 come data di chiusura dell’impianto (anche qui nel pieno rispetto delle indicazioni di Enel sul ciclo di vita della centrale), crediamo che qualsiasi persona mediamente dotata di buon senso non possa che considerarla, più che una prescrizione, una profezia da cartomante.
Riteniamo veramente grave, seppur non ci stupisce, che il Sindaco, ma anche gli altri enti rappresentati in Conferenza dei Servizi, abbiano perso un’importante occasione per ridurre il carico inquinante sul nostro territorio che già cosi pesantemente sta pagando gli effetti degli oltre 50 anni di servitù energetica ma ancor più grave che si spacci come vittoria storica l’accettazione passiva della maggior parte delle richieste ENEL.
Accettazione che, ne siamo certi, faciliterà le trattative sulle compensazioni economiche che il Comune sta conducendo con l’ente elettrico e che passano, ancora una volta, sulla pelle e la salute della popolazione di Civitavecchia e dell’Alto Lazio.
Diffidiamo il Sindaco e quant'altri dall'affermare di aver fatto proprie le richieste dei No Coke e delle associazioni ambientaliste, e ci riserviamo, non appena il provvedimento definitivo verrà pubblicato, di far valere le ragioni del popolo inquinato, ricorrendo avverso lo stesso in tutte le sedi competenti.
Civitavecchia, 14 marzo 2013
Deputati M5S: 'No carbone' sulla cravatta
"Carissime e carissimi siamo entrati in aula occupando le file in alto - scrive sulla sua pagina Facebook la deputata 5 stelle Tiziana Ciprini - né a destra né a sinistra, ma sopra (ed oltre), operazione fiato sul collo sempre".
La maggior parte dei deputati uomini, nonostante alla Camera non sia obbligatorio, ha deciso di indossare la cravatta. Nera con su scritto «No carbone» per alcuni di loro.
Da Corriere.it
6 marzo 2013
Torrevaldaliga Nord, convocazione presidio a Roma
Comunicato
Il prossimo 12 marzo, alle ore 10,00, a Roma, presso il Ministero dell’Ambiente, Via Capitan Bavastro 174, si terrà la Conferenza dei Servizi per il rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale della centrale a carbone di Torrevaldaliga Nord.
In quell’occasione sarà stabilito come e quanto la centrale deve inquinare: quanto carbone potrà bruciare, che tipo di carbone sarà consentito di utilizzare, quali limiti emissivi in aria, acqua e suolo dovrà rispettare etc.
Come sempre alcuni esponenti del Movimento No Coke Altolazio e dei Medici per l’Ambiente, saranno presenti per essere auditi dalla Conferenza e portare in quella sede le ragioni del popolo inquinato.
Sarà, inoltre, quella la sede dove il Sindaco di Civitavecchia Pietro Tidei, in qualità di sindaco del sito ospitante l’impianto, avvalendosi dei poteri conferitegli dal Regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, potrà apporre, se ne avrà la volontà, precise prescrizioni a tutela della salute dei cittadini, come peraltro richiestogli con specifica petizione da oltre duemila cittadini.
Riteniamo importante in quella sede far sentire la pressione dei cittadini dell’Alto Lazio su quanti, membri della conferenza dei servizi e Sindaco Tidei, sono chiamati a decidere del nostro futuro e della nostra salute.
Per questo stiamo organizzando un presidio sotto il Ministero proprio durante lo svolgimento della Conferenza dei Servizi. Chiediamo inoltre a tutti di portarsi dietro un paio di scarpe a rappresentare la presenza di quanti non ci sono più proprio a causa dell’aggravarsi delle patologie mortali conseguenti la presenza della centrale.
Sappiamo che è un giorno feriale e che per molti sarà difficile essere presenti, ma vi chiediamo un sforzo a tutela del nostro stesso futuro.
Non è più tempo di delegare, e se vogliamo veramente combattere la presenza di quel mostro nelle nostre vite e tentare di porre un argine ai troppi veleni che questo vomita nella nostra aria, dobbiamo saperci mettere in gioco.
Ci auguriamo che alle tante parole di condanna della centrale, seguano i fatti e che il 12 marzo saremo in tanti sotto il Ministero.
Noi, come sempre, ci saremo.
Per i No Coke Alto Lazio,
Simona Ricotti
4 marzo 2013
Gratteri: la ‘ndrangheta vuole il carbone a Saline
"Per quello che è emerso dalle intercettazioni la 'ndrangheta di Melito Porto Salvo e dell'Hinterland è d'accordo per la realizzazione della centrale a carbone di Saline Joniche.
Lo ha detto il procuratore aggiunto della DDA reggina, Nicola Gratteri, nel corso della conferenza stampa tenuta stamani per illustrare i risultati dell'operazione Ada, condotta dai carabinieri del comando provinciale contro la cosca Iamonte di Melito Porto Salvo, che questa mattina ha portato all'esecuzione di 65 arresti.
La costruzione della centrale a carbone è stato autorizzata nei mesi scorsi dal Governo, incontrando l'opposizione di diverse associazioni del territorio, soprattutto a causa dell'impatto ambientale del nuovo impianto."
Fonte: lameziaclick
1 marzo 2013
Raccolta firme per 'Legge popolare Rifiuti Zero'
Sabato 2 Marzo siamo invitati a prendere parte al costituendo Coordinamento Regionale del comitato promotore legge 'rifiuti zero' www.leggerifiutizero.it, per la campagna di raccolta firme 'Legge popolare Rifiuti Zero'.
Appuntamento a ROMA, Aula LEVI presso Università La Sapienza, via dei Volsci (angolo via dei Reti), ore 10-13
'La situazione della gestione rifiuti di Roma e del Lazio si avvia, dopo due anni di inutili commissariamenti, ad una annunciata emergenza dovuta all'inerzia delle istituzioni preposte (Regione-Provincia-Comune di Roma) rispetto alla chiusura di Malagrotta,con l'apertura di nuove discariche ed inceneritori, nell'ostinato e complice tentativo di mantenere la filiera cassonetto-discarica-inceneritore.
La Commissione Europea ha ripetutamente bocciato i "piani commissariali" basati su questo ciclo, in assenza di un vero piano che indichi nella raccolta differenziata spinta- "porta a porta"- nella realizzazione di impianti a freddo di riciclo e compostaggio, l'unica alternativa concreta.
A giugno 2012 la Delibera di iniziativa popolare "Roma verso Rifiuti Zero" con allegato Piano tecnico dettagliato ed ultimamente anche un autorevole Studio di fattibilità che dimostra che dai rifiuti si possono non solo fare enormi risparmi di spesa ma addirittura realizzare entrate di bilancio!!
Depositata la Delibera abbiamo anche lanciato la proposta di Legge Nazionale di Iniziativa Popolare che andasse ad incidere sulla situazione disastrosa della gestione dei rifiuti non solo del Lazio ma di tutta Italia, motivata dalle centinaia di vertenze territoriali e dall'approvazione il 24 maggio 2012 di una Risoluzione del Parlamento Europeo che indica al 2020 la chiusura di inceneritori e discariche, per avviare l'Europa del riciclo e recupero.'
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Giovani minatori di carbone
Fonte originale: NYT
È il New York Times a compiere il viaggio dell’orrore nelle miniere di carbone di Khliehriat, nello stato del Meghalaya, nella parte più orientale del paese: una distesa isolata e schiacciata tra Cina, Bhutan, Bangladesh e Myanmar, dove gli abitanti sono culturalmente ed etnicamente più vicini alla Cina che all’India. Il sottosuolo è ricco e le persone che vivono a Khliehriat sono così povere che, per sopravvivere, affrontano ogni giorno la discesa nelle viscere della terra. Come Suresh Thapa, che ha soltanto 17 anni ma che lavora nelle miniere “da quando era un bambino”. Lui e la sua famiglia vivono in una casupola vicino alle miniere. Non hanno né acqua corrente né riscaldamento. Presto i quattro fratellini di Suresh seguiranno lo stesso destino.
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