No al carbone Alto Lazio

Visualizzazione post con etichetta Alto Lazio inquinato. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Alto Lazio inquinato. Mostra tutti i post

26 novembre 2011

Bassano Romano, si fa scempio di faggi secolari

Da Occhioviterbese
"A Bassano Romano (VT) si sta verificando uno scempio naturale con l'abbattimento della faggeta, una rarità per la sua posizione (circa 550 m slm), per la presenza di faggi secolari.

La Faggeta rientra nel Parco Naturale Regionale di Bracciano – Martignano quindi “teoricamente” un'area protetta.

Il bosco Montevano Cavoni è denominato, dalla Comunità Europea, Sito di Interesse Comunitario (S.I.C.) e Zona a Protezione Speciale (Z.P.S.) per le specie rare che ospita, come la Rosalia Alpina, un insetto lungo circa 38 mm che si nutre di legno secco ed è per questo che il Piano Regionale di Assestamento Forestale ha previsto di lasciare un albero secco in piedi, ogni ettaro, per la conservazione dell'ambiente favorevole alla Rosalia Alpina.

La Rosalia Alpina, è stata integrata nelle specie protette dalla Convenzione di Berna e nella Direttiva 92/94/CEE del Consiglio Europeo.

Le “Sentinelle del Bosco” di Bassano Romano, nell’Anno Internazionale delle Foreste, fanno richiesta all’Ente Parco Bracciano Martignano perché i primi due, degli ultimi Faggi secolari del bosco di Bassano Romano (Fagus Silvatica L.) siano segnalati all’Arp Agenzia Regionale Parchi per essere salvaguardati come Monumenti Nazionali ed inseriti nella cartografia del Parco Bracciano Martignano.

Tali esemplari si trovano nella zona della Faggeta di Bassano Romano, Località Fonte Vitabbia, coordinate geografiche:

42° 11’ 13.21” N – 12° 10’ 41.30” E



Circonferenza tronco ad 1 metro da terra:

FAGGIO 1 m. 4,60

FAGGIO 1B m. 4,50

FAGGIO 2 m. 4,15

FAGGIO 3 m. 4,10

FAGGIO 4 e 5 m. 4,00

Tali colossi della Foresta sono secondari solo al Faggio di 5 metri di circonferenza che si trova in località Dispensa, nel Parco Nazionale del Gargano.

Per questo chiediamo che, nell’anno dedicato alle Foreste, vengano valorizzati e protetti come valore primario di vita, che giunge dal passato ed ormai patrimonio dell’Umanità.

Le Sentinelle del Bosco di Bassano Romano, pur essendo consapevoli del Piano di Assestamento Forestale che prevede tagli intercalari per il Bosco Ceduo, ritengono che l’area protetta della Faggeta millenaria a 500 metri di livello non sia stata adeguatamente preservata, vista l’unicità del valore naturalistico che riveste come patrimonio non solo dei bassanesi, ma dell’intera umanità. Pertanto si dissociano da questo sistema di tagli in Faggeta, rendendo a conoscenza che, in alcune parti, si tratta di vero e proprio scempio, come è visibile dalle foto. Inviano tale informazione a chi di competenza perché si provveda al più presto all’arresto di tale oltraggio naturalistico.

Le Sentinelle del bosco e la Protezione Civile di Bassano Romano si dissociano da tale “assestamento forestale”, in quanto addestrati a difendere gli alberi dagli incendi naturali e non dallo scempio umano.

Nelle zone dove sono già stati effettuati i tagli, nessuno di questi giganti è rimasto in piedi…

Enza Ferri - Responsabile Sentinelle del Bosco
Protezione Civile
Alessandro Moroni - Cittadino

Leggi tutto il post...

Quarto gruppo TVS, l'assalto della ghenga Moscherini-TirrenoPower

Si scrive Moscherini, si legge svendita della città per tornaconto politico.
Si scrive TirrenoPower, si legge Sorgenia.
Si scrive combustione di biomasse (dall'Australia!), si legge incenerimento dei rifiuti laziali.
Shakerate il tutto e otterrete un cocktail di veleno e bugie che la città è chiamata a bersi, secondo il primo cittadino e Tirreno Power.

Sulla vicenda intervengono Freedom (vedi l'articolo) e SeL (vedi l'articolo)

Leggi tutto il post...

19 novembre 2011

Scandaloso Moscherini: si brucino i rifiuti di Roma a Civitavecchia

NB: col termine 'biomasse', specialmente nello slang politichese, si indicano in modo subdolo anche i rifiuti provenienti dai centri abitati.

Nuova sortita del sindaco Moscherini sul futuro del gruppo in dismissione di Torrevaldaliga Sud, rispetto alla quale è bene mantenersi vigili e pronti all'azione:

Auspico pertanto che il futuro energetico del nostro territorio sia proiettato verso lo sviluppo dell’energia a biomasse e mi auguro che durante il prossimo incontro, previsto il 21 novembre in merito al futuro del quarto gruppo di Torre Valdaliga Sud, venga avanzata una proposta in tale direzione, altrimenti saremo contrari ad ogni tipo di istallazione mista olio, gas, cdr, ribadendo l’indirizzo e il parere già espresso nel consiglio comunale
Fonte

Per chi conosce il cinico Moscherini queste parole si leggono chiare come il cristallo, a nulla valgono le sue ripetute dichiarazioni di non essere favorevole ai rifiuti bruciati negli impianti di Civitavecchia. Sappiamo bene che si tratta solo di strategie per imbonire il popolino e alzare la posta nel mercanteggio.

Il tutto va collegato alla proposta-ricatto di TirrenoPower (azienda di proprietà di Sorgenia): "O biomasse o 60 posti di lavoro tagliati", leggi l'articolo su Centumcellae.it.
Ma quale sprovveduto può credere che un gruppo intero di TVS possa essere alimentato con scarti di lavorazione del legno provenienti nientepopodimeno che -DALL'AUSTRALIA!
Evidentemente per mandare avanti l'impianto si integrerebbe il tutto con rifiuti provenienti dalla Capitale, in piena emergenza per la chiusura di Malagrotta e l'incapacità di attuare piani sostenibili di gestione dei materiali post-consumo.


Infine, se fosse il caso di ricordarlo, questo territorio va BONIFICATO, nessun tipo di nuovo inquinamento può essere aggiunto alle tante fonti che già gravano col loro velenoso apporto sulla nostra salute e futuro.
Aggiungiamo una lettura consigliata: "La combustione di biomasse è cancerogena", del dott. G. Ghirga (ISDE)

Leggi tutto il post...

16 novembre 2011

Discariche abusive a Civitavecchia

Da BiGnotizie.it
"Il Forum Ambientalista ha presentato oggi al Sindaco, all'Assessore all'ambiente, al Dirigente competente, e per conoscenza alla Procura della Repubblica, una dettagliata segnalazione, corredata da materiale fotografico, di diverse discariche abusive rilevate in città. Le discariche, individuate nelle zone di Via delle Vigne, Via Tazzini, nel Fosso della Fiumaretta, in Via Braccianese Claudia e Via del Casaletto Rosso, vedono la presenza di vari materiali tra cui inerti, materassi, mobili, elettrodomestici.
"Particolare inquietudine e preoccupazione - si legge nella nota - hanno destato le discariche del Fosso della Fiumaretta, dove sono presenti grandi quantità di amianto, e quella della Braccianese Claudia, dove l'area interessata è piuttosto vasta e fra i rifiuti, oltre l'amianto, si notano diverse campane della differenziata dimesse, deterioriate e/o semi bruciate. Su queste ultime, di probabile proprietà della società gestore della raccolta rifiuti, il Forum Ambientalista, ha chiesto che si ponga in essere un indagine amministrativa per accertare le responsabilità di quanto avvenuto ed in capo agli eventuali responsabili che verranno accertati vengano, oltre le eventuali conseguenze penali che sarà la Magistratura ad accertare, accreditati i costi per la bonifica e la rimessa in pristino dei luoghi. E questo non per una forzata ricerca di giustizialismo, quanto piuttosto perché è giunto il momento che si ponga un freno al mancato rispetto delle regole che imperversa sul territorio avvelenandolo ambientalmente e civilmente e determinando un ulteriore aggravio dei costi, derivanti dalle bonifiche che si rendono necessarie, a carico della collettività; vale per le imprese, vale per i singoli cittadini e ancor di più deve valere per chi ha il compito istituzionale di amministrare la città e gestirne i servizi".

Leggi tutto il post...

10 novembre 2011

Torna NoCoke Alto Lazio su faccialibro

A questo indirizzo trovate la nuova pagina dei cittadini del movimento NoCoke Alto Lazio, di nuovo su Facebook dopo la censura subìta.

Leggi tutto il post...

30 ottobre 2011

Civitavecchia, l'amministrazione Moscherini fa ostruzionismo sul monitoraggio ambientale

Da BiGnotizie.it del 29/10/2011
"Il Forum Ambientalista aderisce alla giornata di mobilitazione nazionale contro il carbone indetta per oggi. "Ai molteplici aspetti che negli anni scorsi ci hanno indotto a contrastare l'utilizzo del carbone quale combustibile - spiegano -, quali l'emissione di quantità enormi di anidride carbonica e di inquinanti estremamente nocivi prodotti dalla sua combustione, le nefaste conseguenze sulla salute della popolazione, l'influenza negativa sulle economie agricole ed ittiche, si aggiunge ora anche la totale mancanza di controlli sulla qualità dell'aria del territorio".
"Mancanza che è bene sottolineare - continuano - , non costituisce solo inottemperanza ad un atto amministrativo quale la Valutazione d'impatto ambientale, ma anche, ed essenzialmente, assenza di tutela della salute della popolazione.
Proprio per questo la Procura della Repubblica ha, a suo tempo, avviato un'indagine e chiesto, al fine di sanare tale anomalia, che almeno altre tre centraline fossero cedute dal Comune di Civitavecchia all'ARPA Lazio per far si che fosse finalmente avviato un monitoraggio che producesse un quadro più completo ed ufficiale della situazione della qualità dell'aria nel comprensorio.
Tale cessione, però, non è mai stata perfezionata in quanto il Comune di Civitavecchia ha opposto vari ostacoli burocratici soprattutto in merito al riposizionamento delle centraline.
Ritenendo estremamente importante per la salute della popolazione nonché per la stessa ottemperanza delle prescrizioni di cui al Decreto MAP n. 55/02/2003, l'avvio, in tempi brevi, di detti rilevamenti ad opera di ARPA, lo scorso 6 ottobre abbiamo inoltrato specifica segnalazione alla Procura chiedendole un suo ulteriore intervento.
E' comunque avvilente dover constatare la necessità di ricorrere, ancora una volta alle vie giudiziarie, per vedere tutelata, almeno in parte, la salute dei cittadini e la qualità dell'aria.
Un'ulteriore dimostrazione, semmai ce ne fosse bisogno, di come il carbone oltre ad inquinare l'ambiente, inquini ancor prima le coscienze.
E di una cosa siamo certi: senza quest'ultima forma di inquinamento, concretizzata soprattutto, ma non solo, tramite le compensazioni economiche ai Comuni, la riconversione a carbone non sarebbe mai stata possibile".

Leggi tutto il post...

22 settembre 2011

Porto: "Le nuove banchine vanno elettrificate per legge"

Elettrificazione delle banchine del porto di Civitavecchia, intervento di S. Ricotti (Forum Ambientalista). Da centumcellae.it
"Le nuove banchine che verranno realizzate nel porto dovranno essere per legge elettrificate. Lo afferma la portavoce del Forum ambientalista Simona Ricotti in merito ai nuovi attracchi annunciati dal Presidente dell’Authority Pasqualino Monti e relativi al traffico nazionale, alla darsena servizi e al prolungamento dell’antemurale, ricordando come i decreti ministeriali di Valutazione dell’Impatto Ambientale 2935/1997, 6923/2002 e 4/2010 prescrivono, quale “condicio sine qua non” per l’autorizzazione dei lavori di ampliamento del porto, la realizzazione dei “collegamenti elettrici per le navi in banchina”, il che significa, ribadisce, che le sopracitate banchine devono essere progettate e realizzate con l’annessa elettrificazione prescritta.
“La mancata ottemperanza di tale prescrizione nell’ambito dei lavori realizzati negli scorsi anni – afferma la Ricotti – ha avuto quale logica conseguenza il lievitare dei costi dell’elettrificazione da effettuarsi a lavori ultimati. E’ appena il caso di sottolineare, invece, che i costi di elettrificazione di ogni singola banchina, proprio in quanto prescrizione autorizzativa, dovevano, e devono, essere parte integrante del capitolato d’oneri che sottende la realizzazione della stessa. Al fine, quindi, di evitare che si ripeta l’incresciosa situazione sopra descritta, che ha determinato la necessità, per l’Autorità Portuale, di ricercare ulteriori fondi per finanziare opere che invece avrebbero dovuto essere parte integrante della originaria realizzazione, auspichiamo che il Presidente Monti tenga in debita considerazione detti obblighi prescrittivi dimostrando, nel contempo, rispetto per le regole e volontà tangibile di agire a tutela dell’ambiente, operando concretamente per la minimizzazione dell’inquinamento dovuto alle emissioni delle navi, un obiettivo per il quale la realizzazione di banchine elettrificate è atto imprescindibile”.

Leggi tutto il post...

21 settembre 2011

"Quelli che" vogliono l'autostrada Tirrenica: Antonio Bargone



Eccone uno, tra "quelli che" lavorano alla realizazione dell'autostrada Tirrenica anche detta "Spaccamaremma". Come insegna la nota filosofa morale Terry De Nicolò, per avere così tanto difficilmente puoi aver agito nella legalità. Liberi cittadini hanno diffuso su Facebook le seguenti notizie su tale "onorevole", noto uomo-crocevia di loschi affari bipartisan:

"Per presentare progetti scellerati che distruggono la nostra area lagunare, la nostra costa, la nostra economia, la nostra salute, le nostre case, la nostra terra, il nostro futuro, Antonio Bargone percepisce:
  1. una pensione a vita di euro 6.590 al mese (esentasse?) dalla Camera pagata con soldi pubblici http://www.publice.it/pensionicamera.htm 
  2. un compenso come Commissario straordinario del Governo per la costruzione della Tirrenica (nominato dal nostro ex sindaco Matteoli) di euro 232.884 annui pagati con soldi pubblici http://www.facebook.com/note.php?note_id=130268917035124 
  3. uno stipendio di euro 61.000 annui come presidente Società Autostrade http://www.facebook.com/note.php?note_id=130271463701536 
Per un totale di 391.044 euro annui di cui 311.964 annui di soldi pubblici (soldi nostri)"

Leggi tutto il post...

29 agosto 2011

Manuedda: "E' intollerabile minimizzare sulla pericolosità dell'incendio a TVN"

Intervento del Consigliere A. Manuedda (Verdi Civitavecchia)

"ll tentativo di minimizzare la pericolosità dell’incendio sprigionatosi dal trasformatore della centrale di Torrevaldaliga Nord è intollerabile. A leggere le dichiarazioni di fonte Enel e di qualche esponente politico tranquillizzato, sembrerebbe che venerdì abbiamo semplicemente assistito all’ennesimo spettacolo elargito dall’Enel a Civitavecchia. Anche meglio dei soliti concerti e film di quinta visione, stavolta abbiamo avuto fiamme scenografiche e fumo innocuo da respirare, mancava solo Benigni che leggesse Dante!
Il direttore dell’impianto, ing. Molina, e l’Enel non devono rassicurare la popolazione. Il loro compito è quello di evitare che accadano incidenti simili, perché, specie in una centrale appena costruita, l’incendio di un trasformatore non si deve verificare (se non in caso di calamità naturali, attacchi militari, terroristici o extraterrestri).
Uno studio del 2004 del CESI (Centro Elettrotecnico Sperimentale Italiano), quindi non un’associazione ambientalista ma una SpA ancora oggi partecipata al 40% dall’Enel, evidenziava come sia possibile ridurre il rischio di incendi sostituendo l’olio minerale nei trasformatori con refrigeranti a base di esteri, sintetici o, meglio ancora, naturali, resistenti al fuoco. Certo costava (e, probabilmente, costa) un po’ di più ma, secondo il CESI, sarebbero più elevati, in caso di incidente (come ad esempio quello di ieri), i costi relativi ai danni all’ambiente circostante, alla produzione, ai macchinari e (detto a Civitavecchia sembra surreale) i costi derivanti dal danno d’immagine per l’azienda.
Solo il caso, o, meglio, il vento, ha impedito che il personale della centrale e la città fossero direttamente investiti dalla nube nera, tossica per sua stessa natura, che, peraltro, ha trasportato il suo carico di veleni in giro per l’Alto Lazio, con effetti sull’ambiente e sulla salute forse attenuati dalla dispersione su un ampio raggio, ma senz’altro presenti.
È necessario sapere che tipo di olio e quali materiali siano bruciati per avere una reale stima di quali inquinanti e in quali quantità si siano dispersi nell’ambiente e per capire (al di là del fatto che, come al solito, le centraline non hanno rilevato superamenti dei limiti di legge) quale sia stato l’impatto dell’incendio e, magari, quale sarebbe stato se il vento avesse sospinto direttamente la nube verso il centro abitato.
Aspettiamo queste risposte dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA), ma sia chiaro che, qualunque sia l’esito delle indagini, qualcuno di noi ha respirato il prodotto di quella combustione incontrollata, qualcun altro lo assumerà attraverso il cibo e l’acqua. Forse nessuno morirà per effetto diretto di quelle esalazioni e di quelle polveri, ma si sarà aggiunto, una mattina d’agosto, un altro elemento a quel plotone d’esecuzione che a Civitavecchia e nel comprensorio è composto dalle migliaia di tonnellate all’anno di sostanze inquinanti riversate nell’aria dalle centrali, dal porto e dal traffico veicolare.
Inutile dire che, soprattutto in una situazione del genere, i dati registrati dalle varie centraline fisse di rilevamento della qualità dell’aria non rassicurano nessuno, se non ovviamente chi non vede l’ora di farsi rassicurare. Per inciso, sia la centralina Arpa (unica valida ai fini di legge) del Parco della Resistenza, sia quelle di S. Agostino e Allumiere gestite dal Consorzio dei Comuni che esiste grazie al milione di euro annualmente versato dall’Enel, hanno rilevato, nella giornata dell’incendio, il superamento della cosiddetta “soglia di informazione” per l’ozono. Non mi risulta che la popolazione sia stata informata, come, al contrario, la legge prevede.
In tema di prevenzione, sarebbe doveroso che l’Enel si disponesse quanto prima a utilizzare le migliori tecniche disponibili, come, nel caso dei trasformatori, i refrigeranti resistenti al fuoco e, soprattutto, è necessario che si faccia rapidamente piena luce, anche in relazione a quanto reso noto dal sindacato USB, sul rispetto nella centrale di TVN della normativa in materia di prevenzione degli incendi
Se poi l’Enel volesse finalmente programmare lo smantellamento di quella centrale offensiva per il territorio e per il XXI secolo e, magari, la realizzazione in zona industriale di un impianto per la produzione di pannelli fotovoltaici come ha appena fatto a Catania (meglio sarebbe se interamente alimentato da fonti rinnovabili come la Solar Fabrik di Friburgo), farebbe principalmente qualcosa nel proprio interesse, perché per quanto riguarda Civitavecchia sarebbe niente di più che un atto dovuto.
Quattrocento milioni di euro il costo dell’impianto realizzato a Catania, suddiviso tra Enel, Sharp, STM e fondi pubblici. Un quarto di quella cifra, un centinaio di milioni, i soldi iniettati dall’Enel, dal 2004 ad oggi, nelle casse del Comune di Civitavecchia e di quelli limitrofi per farci subire in tranquillità la riconversione a carbone di TVN. Cinquanta di quei milioni spesi dal sig. Moscherini per pagare la spesa corrente del Comune (stipendi, affitti, bollette, beni di consumo, ecc.).
Mi sembra evidente che se vogliamo tornare a respirare e a lavorare è altrettanto necessario smantellare, oltre alla centrale, una classe politica tranquillizzata, tranquillizzante e nociva, che da troppo tempo si nutre dell’inquinamento del pensiero e delle coscienze.

Leggi tutto il post...

27 agosto 2011

Noi che permettiamo tutto questo

Porto di Civitavecchia 2011 - il suo contributo all'inquinamento della città

Sperando di non fare torto all'autore, pubblicchiamo qui una riflessione di M. Aprile (Pastore protestante di Civitavecchia) pubblicata sul suo profilo Facebook. Ringraziamo Aprile per un nuovo contributo di passione civile. Con l'augurio che la cittadinanza torni a sentire su di sé piena responsabilità per ciò che lascia accadere attorno a sé, per la pigrizia che ne rallenta il cammino verso una migliore condizione. I grassetti sono i nostri.

O Dio, che dici di essere buono, perché hai lasciato che mio figlio di cinque anni si ammalasse di leucemia?”.

Ecco un esempio, vero, di preghiera difficile, molto difficile.
In essa si esprime il problema dei problemi: la sofferenza ingiustificata dell’ innocente.

Non si tratta, comunque, di materia per mere esercitazioni intellettuali di studenti di teologia. Qui c’è la protesta dell’anima. Questa preghiera è attacco frontale alla fede, specie a quella cristiana, che si fonda proprio sulla misericordia divina.
Ritornano in mente le dure parole di Ivan ad Alioscia ne’ “I Fratelli Karamazov” che a proposito della sofferenza dei bambini innocenti conclude: Se
questo è il prezzo da pagare per l’armonia allora “mi affretto a restituire il biglietto d’entrata. E se sono un uomo onesto, sono tenuto a farlo al più presto. Non che non accetti Dio, Alioscia, gli sto solo restituendo, con la massima deferenza, il suo biglietto”.

Ogni volta che noi pastori (e qui come pastori mi riferisco a tutti, sacerdoti e pastori evangelici, catechisti e monitori di Scuola Domenicale, cappellani e persone che a vario titolo di fede offrono “cura d’anima”) ascoltiamo preghiere del genere, anche se solo sussurrate e spezzate dal pianto, ci tremano le vene ai polsi.
Ci sentiamo messi all’angolo.
Parlare significa rischiare di arruolarsi nella schiera degli amici molesti di cui Giobbe fece triste esperienza; tacere può essere ammissione della sconfitta del Dio-di-misericordia. E allora la tentazione più grande è quella di non fare né l’una, né l’altra cosa, ma di fuggire. Fuggire lontano da domande come queste che sono come un fuoco in grado di divorare ogni cosa.

Nella mia esperienza pastorale ho imparato che non c’è via d’uscita. In questi casi dobbiamo accettare di sbagliare. Parlerò, se proprio sentirò di avere una parola da Dio. Starò zitto se non ne sarò capace. Una volta farò una cosa e una volta l’altra. Nell’uno e nell’altro caso, non mi dirò certo di aver fatto la cosa giusta. L’unica opzione che non mi è data, comunque, è quella della fuga, della diserzione intellettuale e spirituale dal quesito.

Ma tutto questo è solo una premessa. Perché trovandomi, almeno per questa volta, soltanto davanti ad un caso “ipotetico”, voglio cercare di articolare una riflessione, non una risposta beninteso, che possa essere utile almeno in parte. E lo faccio partendo dal contesto in cui vivo.

Ecco una foto di oggi, di due bellissime navi da crociera, nel porto della mia città, Civitavecchia.
(Benché non sia la “mia” città, forse perché le assomiglia molto (sono di Napoli), forse per il carattere della gente, espansivo e cordiale, o chissà per quale altra ragione, la sento proprio come fosse la mia.)

Provate a immaginare la quantità di smog, di aria assolutamente irrespirabile che queste fumarole producono: ogni giorno, diverse ore al giorno, diverse navi di questa stazza;
Considerate gli sbuffi velenosi che più spesso nottetempo escono dalle ciminiere delle centrali elettriche, quella della Tirreno Power e quella a carbone dell’Enel;
Considerate lo smog prodotto da uso ed abuso di automobili, e dalle altre mille forme di inquinamento dell’aria a cui è esposta la città.
Aggiungete a tutto questo anche decisioni che sembrano grottesche, come quella presa dalla Giunta Comunale, in questi giorni agostani, di privatizzare i parchi pubblici;
Considerate questa incuria, e forse anche un grado di silenziosa complicità, in nome del business e dello “sviluppo”, e condite il tutto, se volete, con la leggera e allegra partecipazione di molti di noi alle feste di piazza sponsorizzate dagli stessi che arrecano danno (il tabellone estivo dell’Enel è davvero impressionante se si considera la crisi in cui siamo).
Ecco, considerate tutto questo e poi, tornate a quella difficile preghiera iniziale.
La ripeto: “O Dio, che dici di essere buono, perché hai lasciato che mio figlio di cinque anni si ammalasse di leucemia?”.

Effettivamente ci sono dei casi in cui proprio non sappiamo darci spiegazione. Effettivamente ci sono dei casi in cui dire una parola è poco e dirne due è troppo. Effettivamente sulle labbra di un padre o di una madre, una frase del genere è sempre struggente e va accolta con rispetto.
Ma non vi pare che noi adulti dovremmo interrogarci anche un po’ prima? Non vi pare che bisognerebbe non disertare dai compiti di più attiva cittadinanza per cercare di tutelare l’acqua che beviamo e l’aria che respiriamo? Non vi pare che prima di inquisire Dio sul suo mancato agire, dovremmo interrogarci sul nostro agire “dissennato”?
Credo che ogni volta che vediamo immagini come queste, dovremmo pensare ad una persona, magari molto giovane, della quale conosciamo il nome, che si è ammalata ed ha grandemente patito per una malattia che può essere dovuta al cumulo di tali eventi.

Lo so, non è facile stabilire una semplice correlazione tra causa ed effetto. Eppure la relazione c’è.

Infine, per quello che ho capito del Dio di Gesù, non credo che Lui sia indifferente a casi del genere. E’ solo che ha scelto di farlo “incarnandosi”. Egli vuole tutelare la vita per mezzo mio e tuo. La sofferenza dell’innocente non può e non deve essere, neppure per un momento, alibi del nostro disimpegno. Questa sì sarebbe con certezza una bestemmia.
Pastori di ogni religione, credenti di ogni cristianesimo, devoti di ogni santo, padri e madri tutte, meditate.
La domanda non è semplicemente perché Dio tarda a soccorrere l’innocente, ma perché non lo facciamo noi, che diciamo di credere in un Dio misericordioso.
Soltanto quando ci saremo battuti con tutta la nostra forza e intelligenza, per immaginare e preparare un mondo migliore, la parola “resurrezione” affiorerà sulle nostre labbra e sarà non semplicemente consolatoria, ma parola di vera speranza.
“Kyrie eleison”.

Leggi tutto il post...

26 agosto 2011

Incendio a TVN, il punto della situazione

l'incendio visto dal mare (centumcelae.it)
TVN, la combustione da vicino (immagine da Bignotizie.it)
L'incendio e TVN da alcuni Km di distanza
La nube sopra Tarquinia, inquadratura verso ovest / nord-ovest (sullo sfondo il Monte Argentario e la centrale termoelettrica di Montalto Marina)

Tentiamo qui un punto della situazione.

Non si registrano feriti. L'intervento dei VVF è effettivamente iniziato solo in tarda mattinata, in quanto per ragioni tecniche si è atteso prima che tutto l'olio presente venisse combusto. L'incendio è stato infine spento nel primo pomeriggio.

La nube prodotta dalla combustione si è inizialmente diretta verso Allumiere, poi il vento ha cambiato direzione e l’ha spinta verso Tarquinia Lido, dove è stata visibile per alcune ore. Infine la formazione nera si è spostata nell’entroterra della Tuscia, verso Viterbo.

Il direttore della centrale Enel di Torre Valdaliga Nord G. Molina ha dichiarato che il secondo gruppo dei tre, quello interessato dall'incendio, resterà chiuso per accertamenti nelle prossime ore.

Grossi dubbi sui sistemi di sicurezza e sulle ricadute ambientali e sanitarie dell'episodio, ma l'arcinota pletora di sindacalisti corrotti e politici fedeli al padrone (compresi quelli insediati nell'Osservatorio ambientale abusivo di Moscherini) non ha tardato a lodare l'operato e la gestione dell'incidente da parte dell'Ente, e a ridimensionare l'accaduto.
Il Codacons ha sollecitato la Procura della Repubblica di Civitavecchia per l’apertura immediata di una indagine e il blocco eventuale della centrale.

Ricordiamo che il cantiere per la riconversione a carbone di Torre Valdaliga Nord è stato già teatro di tre infortuni mortali e di altri meno gravi, tra gli operai.

Di seguito i commenti all'accaduto, così come riportati nella stampa locale:


Fonte: Bignotizie.it
La prima presa di posizione ufficiale è arrivata da Cgil, Cisl e Uil i cui segretario - Caiazza, barbera e Di Marco hanno diffuso la seguente nota: "CGIL CISL UIL di Civitavecchia, relativamente all'incidente intervenuto questa mattina nella Centrale di Torrevaldaliga Nord, esprimono forte preoccupazione e chiedono ad ENEL di convocare tempestivamente le OO.SS., confederali e delle categorie che operano nella Centrale, per fare luce sull'accaduto. CGIL CISL UIL ritengono prioritario l'impegno per salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori e dei cittadini del territorio.
"L'episodio di questa mattina, che avrebbe potuto avere conseguenze più gravi e drammatiche, comporta – comunque - problemi ambientali rilevanti in ragione dei fumi legati alla combustione dell'olio contenuto nel trasformatore che si è incendiato. Tale episodio - concludono le tre organizzazioni sindacali - deve costituire un campanello di allarme (da ascoltare attentamente) capace di indurre al massimo impegno per rimuovere tutte le possibili condizioni di rischio e di pericolo nel funzionamento dell'Impianto".

Poi c'è stata quella di Sinistra Ecologia e Libertà: "E' importante che in questa fase vi sia la massima trasparenza sulle cause e sulle conseguenze dell'incendio nella centrale Enel di TVN. La popolazione è sensibilmente scossa e preoccupata per un incidente che teme possa avere ripercussioni sull'ambiente e sulla salute. Per evitare quindi allarmismi e consentire alle autorità di indagare su quanto accaduto è indispensabile assicurare la massima prudenza e la massima informazione ai cittadini. In questo senso il Sindaco, in qualità di responsabile per la salute dei cittadini, giochi un ruolo centrale, ponendosi a garanzia della massima trasparenza. Un primo passo per la tranquillità di tutti è quello di lasciare la centrale chiusa fino a quando non venga fatta chiarezza, in modo particolare sulle conseguenze dell'incendio, sperando che davvero non vi sia nulla da temere per la citta' e il suo comprensorio".

Fare Verde Tarquinia. "Chiediamo agli organi competenti di emettere un provvedimento immediato di chiusura definitiva della centrale elettrica Torrevaldaliga Nord di Civitavecchia all'interno della quale stamani si è sviluppato un grave incendio. La centrale è un pericolo per il territorio – prosegue Fare Verde – il Ministero dell'ambiente, la Asl di viterbo e l'Arpa devono urgentemente accertare se ci sono stati danni all'ambiente e alle persone che ignare di quanto stava accadendo affollavano il litorale tarquiniese. La nube di fumo si è prima diretta verso le colline, poi il vento ha cambiato direzione e l'ha sospinta verso Tarquinia Lido. La nube scura per alcune ore è stata visibile sul cielo del litorale tarquiniese. Poi, spinta dal vento, la striscia nera si è spostata nell'entroterra viterbese".

Stefano Giannini (Giovani Democratici). "Non è più il tempo di appelli all'indignazione a sé stante quando una cittadinanza è frustrata e stanca. Non è più il momento di gridare allo scandalo perché, purtroppo, la maggioranza dei Cittadini è assuefatta sia agli scandali che agli "urlatori". È il momento di pretendere una scelta politica chiara, netta e coraggiosa. Ad Aprile si andrà alle urne e i cittadini potranno scegliere chi secondo loro avrà le capacità per imporre finalmente un controllo adeguato e vincolante, non farzesco , dell'inquinamento della centrale Enel e di programmarne la cessazione dell'attività nel tempo adeguato. Sta diventando ormai un'abitudine per i civitavecchiesi vedere alzarsi del fumo nero da qualche punto della città. Stamattina, a provocare questa "boccata d'aria pulita", è stato l'ennesimo incidente a TVN. La centrale a carbone, che doveva essere all'avanguardia sia per l'emissione di polveri sottili sia per la sicurezza, ha dimostrato di essere di nuovo un tangibile pericolo. Se a tutto questo aggiungiamo i fumi neri che escono dalle navi ancorate al porto e l'assoluta mancanza di un sistema intelligente di trasporto urbano che possa limitare il traffico, ci troviamo davanti ad una situazione ormai gravissima e fuori controllo. Parallelamente l'esigenza di far luce su quanto accaduto alla centrale, chiediamo alle istituzioni di assumersi le proprie responsabilità e cercare una soluzione per salvaguardare la nostra salute. Ciò significa andare oltre la semplice ed isolata "visita di piacere" ogni qual volta accada qualcosa. I cittadini ormai sono stanchi delle chiacchiere, della propaganda e delle passerelle. Soluzioni. Fatti. Concetti da sempre teorizzati dall'Amministrazione, ma mai messi in pratica".

Udc. "L'incidente di stamane a TVN non ha avuto fortunatamente conseguenze drammatiche Esso ripropone, però, nella sua gravità inquietanti interrogativi in merito ad alcuni aspetti inerenti la sicurezza dell'impianto e l'impatto sulla salute e sull'ambiente che le varie attività produttive hanno nel nostro territorio. La relazione peritale effettuata dopo la morte di un operaio a TVN lo scorso anno ha sollevato alcuni dubbi strutturali sull'impianto , un impianto la cui complessità esige un accurato programma di manutenzioni per garantire la necessaria sicurezza lavorativa che non può mai essere sacrificata ad interessi economici. Non si può e non si deve risparmiare sulla sicurezza perché garantendo la sicurezza si difendono anche l'ambiente e la salute dei cittadini la cui tutela non può essere affidata al vento più o meno favorevole ( per noi ma non per altri ) che spira in quel momento . Lo stesso discorso vale per tutte le attività che insistono nel nostro territorio, ivi compreso il porto, ai cui responsabili si chiede il massimo sforzo per garantire alla città uno sviluppo ecosostenibile. Non è vera occupazione quella che non tutela salute ed ambiente , basta ricordarsi dell'amianto e delle sue dolorose conseguenze. E' per questo motivo che l'UDC continuerà a battersi perché le aride logiche speculative non prevalgano mai sull'interesse comune nella chiara consapevolezza ,però, che solo tutti insieme ce la possiamo fare. Auspichiamo, infine, che l'Enel informi tempestivamente , in maniera compiuta ed ufficiale, la città su quanto accaduto".

Leggi tutto il post...

Incendio di Torre Valdaliga Nord a carbone, altri video

L'incendio visto da Tarquinia


Dalla terrazza di un'abitazione: clic qui

...E dalla zona industriale

Leggi tutto il post...

Esplosione a Torrevaldaliga Nord, la centrale a carbone enel in fiamme

Il boato è stato infernale, probabilmente nessuno dei cittadini ha potuto non avvertirlo. Alle ore 10 circa di questa mattina, il rumore di un'esplosione proveniente dalla centrale a carbone TVN (enel) ha fatto saltare di spavento gli abitanti di Civitavecchia, e prima ancora di vedere il fumo nero che si levava dalla centrale, quasi tutti erano già certi della provenienza. Nelle volte precedenti tuttavia, ai boati di TVN non aveva fatto seguito (apparentemente) alcun incendio.
Stavolta è stato diverso. Una nube densa e nera si è levata sopra l'impianto e si è  ammassata su parte della città. A saltare sarebbe stato un trasformatore ad olio del secondo Gruppo. Nell'attesa di accertamenti la Asl ha diramato la comunicazione agli abitanti di Tarquinia, Tolfa e Allumiere di non uscire di casa (il vento ha spinto il fumo nella loro direzione).




Per gli abitanti di Civitavecchia niente timori, il peggio è già stato messo in peventivo per noi, sin dall'inizio.

Le immagini che seguono sono tratte dalle testata locale centumcellae.it




I cittadini tutti ringraziano Sua Emissione enel per questo spettacolo pirotecnico a sorpresa, e si chiedono cos'altro abbia in serbo per loro.

Poco dopo l'ora di pranzo le fiamme erano sotto controllo grazie all'intervento dei Vigili del Fuoco, ma pare che il sindaco Moscherini abbia speso parole di rammarico davanti ai vertici enel: "Che fretta c'era, potevamo bruciarci dentro un po' di rifiuti, con tutto quel nero chi se ne sarebbe accorto?!". Tuttavia l'ing. Molina, sornione, rassicurava il Primo cittadino sul futuro dei rifiuti di Civitavecchia e Roma: TVN è sempre pronta a diventare la loro casa.

Aggiornamento: aggiungiamo altre foto alla raccolta, provenienti dagli scatti di Ibelli, Colucci, Diottasi








Leggi tutto il post...

Porto di Civitavecchia e inquinamento: si annunciano mobilitazioni dai cittadini

Come sinteticamente ma efficacemente spiegato in questo articolo di Centumcellae.it, dopo le solite piccole ammende agli inquinatori il problema Porto resta intatto, come documenta la foto scattata ieri.


Si annuncia ora un incontro organizzato dai cittadini: "Inquinamento da porto : quali rischi ? Come difenderci?" La data è martedì 30 agosto, ore 18.00 - 20.00, il luogo l'Aula consiliare Calamatta. Siamo tutti invitati.

Leggi tutto il post...

23 agosto 2011

Porto di Civitavecchia, una minaccia crescente per la salute

Civitavecchia: il dottor Giovanni Ghirga(ISDE Società Internazionale dei Medici per l'Ambiente) interviene sul problema dei fumi in porto e ne denuncia la pericolosità per la salute: è ormai necessaria una mobilitazione cittadina per difendere la salute pubblica.


"Uno studio pubblicato recentemente (CEEH Scientific Report No 3. Centerre for Energy, Environment and Health, 2011) - spiega Ghirga - ha dimostrato che, in Europa, le emissioni in aria causate dai motori delle navi sono responsabili ogni anno di 50.000 morti premature, di malattie respiratorie, di aggravamento di malattie cardiache preesistenti ed di piogge acide. Quale è il prezzo che la popolazione di Civitavecchia e del suo comprensorio ha pagato in termini di salute per gli inquinanti emessi fino ad oggi? Quale il prezzo che i più a rischio, bambini, malati e donne in stato di gravidanza dovrà pagare per le emissioni future se non venisse messo un fermo a questo scempio ambientale che troppo spesso è sotto gli occhi di tutti? In Europa, la proiezione verso uno sviluppo vertiginoso dell'uso delle fonti rinnovabili nella produzione di energia ed una sensibile riduzione dell'uso delle fonti fossili come il carbone, permettono di prevedere che nel 2020 le emissioni marittime eccederanno quelle prodotte a terra (TE Transport & Environment 2011). Questa situazione estremamente preoccupante, ha spinto la Commissione Europea a proporre un controllo molto più stretto alle emissioni navali, in particolare per gli ossidi di zolfo. Infatti, molte navi utilizzano un carburante fino a 3.500 volte più inquinante di quello utilizzato dagli autoveicoli (T&E's Bill Hemmings, 2011). Numerose organizzazioni non governative europee auspicano che la Commissione Europea entro il 2015 vincoli i governi ad una riduzione dell'inquinamento dell'aria causato dalle emissioni marittime. Anche le emissioni di ossidi di azoto causate dai motori delle navi sono molto elevate. La Commissione Europea sta analizzando di imporre dei limiti molto più bassi di emissione degli ossidi di azoto sia per le navi vecchie che per quelle nuove. Tuttavia, non è solo questione di riduzione di emissioni ma, vista la grande quantità di inquinanti emessi dalle navi ferme all'interno del porto, risulta ormai indispensabile l'elettrificazione delle banchine. Il problema dell'inquinamento delle navi in porto è stato recentemente analizzato in un articolo sul The New York Times (21 agosto 2011). Nelle conclusioni gli autori si augurano che altri porti seguano quelli di Los Angeles e Seattle, dove le navi ferme in porto traggono energia dalle banchine elettrificate con una notevole riduzione dell'inquinamento e dei suoi relativi danni alla salute. Ormai che la coscienza ambientale si sta facendo sempre più strada tra la gente, illudere con concetti falsi come quello della dispersione dei fumi per il vento ed una loro conseguente non tossicità è un grave reato a carico della salute pubblica e come tale sarà perseguito. La Procura di Civitavecchia ha infatti sempre dimostrato una grande sensibilità per qualunque tipo di problema ambientale. Siamo d'accordo con il Dr. Di Gennaro sul fatto che potrà essere necessaria una mobilitazione cittadina per difendere la salute pubblica"

Leggi tutto il post...

14 agosto 2011

Ferragosto 2011 a Civitavecchia

Lo festeggiamo con un'immagine condivisa da un libero cittadino


Leggi tutto il post...

24 luglio 2011

2 Agosto a Grosseto, mobilitazione sull'Autostrada Tirrenica

Appello rivolto ai cittadini, comitati, associazioni, esperti, per un coordinamento dell’Alto Lazio e Toscana, di tutti i no all’autostrada Tirrenica.

Aiutaci ad Inviare questo appello a tutti i comitati, associazioni e cittadini interessati che vogliono partecipare all’incontro dedicato al tema dell’Autostrada Tirrenica del 2 Agosto ore 17.00 (Il Velaccio-Porto Marina di Grosseto).

Movimento Nocoke Alto Lazio

Carissimi, cittadini che amate il vostro paese, la vostra terra,

vi scriviamo questo appello alla mobilitazione perché vogliamo interessare tutti quelli che come noi, hanno a cuore il futuro del proprio territorio e che credono sia importante difenderlo.

Il nostro è un appello per una coinvolgimento di un progetto comune contro l’ autostrada Tirrenica, per la difesa del principio ed il valore dei beni comuni.

Nella Maremma succede, che una strada millenaria come l’Aurelia, attualmente unica arteria stradale di collegamento gratuita, venga scippata al suo territorio per regalarla ad una società che realizza autostrade, al fine di costringerci tutti a pagare il pedaggio.

La sintesi e la rabbia è in questo concetto: quale democrazia sottrae alla comunità un bene comune per regalarlo ad un interesse privato?

Costringendo inoltre, tutti a pagare per utilizzare un bene comune, che dovrebbe essere inalienabile ?

Per noi che da sempre ci battiamo per la difesa dei beni comuni e la legalità, non possiamo stare a guardare, lo scempio che la politica vorrebbe compiere a questo meraviglioso territorio.

Chiedo a tutti voi che vivete lungo l’asse della SS Aurelia, da Livorno a Civitavecchia, di partecipare ad un incontro a porte chiuse, dedicato a tutti i comitati, associazioni e movimenti, per costituire un tavolo permanente per difendere la Maremma dal danno irreversibile al territorio, al paesaggio all’economia, che porterebbe la realizzazione del progetto Autostradale.

Le popolazioni che attendono da anni la messa in sicurezza della SS Aurelia, non possono più aspettare e non possono accettare che l’autostrada passi per questo!

L’autostrada è una rapina di un bene comune e dobbiamo mobilitarci per difenderlo!

Incontriamoci il 2 Agosto a Grosseto (“Velaccio” Porto di Marina di Grosseto) per un primo incontro del coordinamento.

Dài l’adesione all’evento con nocoketarquinia@yahoo.it, al gruppo facebook NO ALL'AUTOSTRADA TIRRENICA - SI ALLA MESSA IN SICUREZZA DELLA SS AURELIA

La volontà dei cittadini dovrà essere ascoltata!

Leggi tutto il post...

4 luglio 2011

Civitavecchia mare

Splendida veduta del porto in questa calda Estate 2011 (immagine del 25/06/2011)

Civitavecchia harbour, assh*le of Italy

Leggi tutto il post...

Intervallo nero. Immagini da Civitavecchia

Leggi tutto il post...

30 giugno 2011

Ancora immagini dall'estate 2011 a Civitavecchia

CIVITAVECCHIA MARE 2011

Ecco il risultato dell'inquinamento su Civitavecchia come risultato dell'interazione tra le varie fonti di veleni. Foto diffusa in rete da liberi cittadini.

Leggi tutto il post...