No al carbone Alto Lazio

6 ottobre 2007

Il registro delle emissioni industriali INES è inattivo

Riceviamo e pubblichiamo

Con la presente Vi informiamo che il registro INES italiano delle emissioni di impianti industriali temporanteamente fuori uso. Pregasi intervenire al fine di agevolare il ripristino del corretto funzionamento dello stesso.

Please be informed that the Italian INES register of industrial plants' emissions is currently out of use. Please intervene in order to facilitate the correct functions' restoration.

Il link è il seguente / the link is the following:
http://www.eper.sinanet.apat.it/...

Grazie e distinti saluti.
Thanks and best regards.
--
Comitato per la salvaguardia dell'Ambiente e della Salute Pubblica di
Gualdo Cattaneo e Giano dell'Umbria (PG)
ID Skype: comitatoambientegualdocattaneo
E-mail: comitato.ambiente.gualdo.cattaneo@gmail.com
Blog: http://comitatoambientegualdocattaneo.blogspot.com

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Sorgenia e Legambiente UNITI NEL BUSINESS

Riceviamo e pubblichiamo_:

COMITATO CITTADINO PRO AMBIENTE MODUGNO
www.proambientemodugno.it
COMUNICATO STAMPA

Modugno, 05/10/2007 - Mentre le comunità di Modugno, Palo del Colle e Bitetto lottano contro l'insediamento della centrale turbogas di Sorgenia S.p.A., c'è chi preferisce difendere il "proprio portafogli" e non, come dovrebbe essere, visti i fini statutari, la vita ed il territorio.
Parliamo di Legambiente (?), presente in questi giorni a Bari (Piazza Umberto) con uno stand sul quale campeggia ben visibile lo sponsor "Sorgenia S.p.A.".
Come dire: "la coerenza prima di tutto!!"....chi dovrebbe tutelare l'ambiente scende a patti con l'avvelenatore!
Dati alla mano la centrale da 760 MGW che la ditta Sorgenia sta costruendo a ridosso delle nostre "comunità" per esempio consumerà 1 miliardo di metri cubi all'anno di metano. I gas di scarico usciranno da due camini alla temperatura minima di 85 gradi per un totale di emissioni di gas da combustione pari a 3.9 milioni di metri cubi all'ora. Le ricadute inquinanti in atmosfera agiranno in una area di 20 CHILOMETRI di raggio. Tra tutti i fattori inquinanti, le emissioni in atmosfera meritano una particolare attenzione. Infatti, un recente studio del C.N.R., descrive molto dettagliatamente, quanti e quali inquinanti vengano scaricati in aria da centrali termoelettriche di dimensioni pari a quella proposta (760 MG/W): oltre 1.500.000 tonnellate/anno di Anidride carbonica CO2, gas il cui effetto serra è universalmente noto; oltre 1.500 tonnellate/anno di ossido di azoto NOx, pericoloso sia di per sé sia perché precursore dell'ozono, gas velenoso per gli esseri viventi; 290 tonnellate/anno di particolato, il più pericoloso degli inquinanti per la salute umana ed altrettante di polveri fini secondarie che, secondo i dati dell'Agenzia Ambientale Europea, sono la parte preponderante del particolato fine prodotto dagli impianti energetici; oltre 200 tonnellate/anno di metano incombusto, gas ad effetto serra 21 volte più potente della CO2; 126 tonnellate/anno di monossido di carbonio CO, gas notoriamente velenoso; oltre 90 tonnellate/anno di Ammoniaca NH3C; oltre 40 tonnellate/anno di formaldeide CH2O, fortemente cancerogena;9 tonnellate/anno di ossidi di zolfo SOx; 47 tonnellate/anno di altri idrocarburi: benzene (cancerogeno) ed altri idrocarburi aromatici tossici o cancerogeni.
Che tristezza!!....altro che "...risparmio energetico"!!
Dopo essere entrata in affari, ricordiamo che Legambiente detiene il 10 % di Eligent controllata al 70 % da Sorgenia, questo ulteriore percorso intriso di innumerevoli controsensi prosegue alla grande tra le due "lobby": la cura dei propri affari è sicuramente più redditizia della cura dell'ambiente in cui viviamo....per lor signori!
E chiaramente quando si parla di affari, la "politica" che un giorno sta con i cittadini ed un giorno con l'imprenditore (dipende da come spira il vento) è sempre in prima fila!!
Tutto ciò ci dà ragione: l'arroganza ha preso il sopravvento sul diritto! Che cos'è questa se non la vera "antipolitica"?
La politica, quella responsabile, dovrebbe invece essere al servizio dei cittadini e se essi "pretendono il rispetto" di un loro sacrosanto diritto - per esempio quello della salute, sancito dall'art. 32 della Costituzione Italiana - dato che esistono alternative valide (fonti energetiche rinnovabili) dovrebbe dare seguito e risposte concrete ai proipri elettori. Qui invece la storia si ribalta!!!
Il Re è nudo!
Se la strategia di questa "politica" è quella di ingenerare rassegnazione nel "popolo", dai Comuni di Modugno, Palo del Colle e Bitetto si alza una sola voce: "CONTINUEREMO A COMBATTERE PER IL FUTURO NOSTRO E DEI NOSTRI FIGLI" anche a costo di mettere in atto azioni di forza!!

Il Portavoce
Comitato ProAmbiente Modugno
Nicola Catucci
Per info: 3335801473 - 3489024679

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Sen. Rossi: "Bersani: questo è davvero troppo."

Il Senatore Fernando Rossi, del Movimento Politico dei Cittadini, commenta l’iniziativa assunta dal Ministro Bersani contro l’Ordine dei Medici dell’Emilia Romagna, verso i quali ha chiesto ai colleghi Turco e Mastella di intervenire con “l’eventuale adozione di tutte le misure ritenute necessarie, anche non solo disciplinari”. La Federazione dei Medici emiliano-romagnola sarebbe rea, secondo il Ministro, di aver chiesto una moratoria per la costruzione di nuovi inceneritori per motivi precauzionali.

Rossi è sbalordito: “Se persino Bersani arriva a tanto è davvero arrivato il momento di mettere tutte le carte in tavola: ammesso e assolutamente non concesso che i Medici abbiano debordato dai loro compiti, andrebbero ringraziati di fronte al fatto che istituti come l’ARPA ed altri organi istituzionali si sono ben guardati dall’assolvere le loro funzioni”.

“E’ incredibile – prosegue il Senatore - che un Ministro della Repubblica possa fare queste intimidazioni a chi finalmente comincia a rompere l’omertà sui danni alla salute prodotti dagli inceneritori e dalle centrali turbogas e a carbone. Bersani non è un ignorante e quindi è consapevole delle morti e dei gravi danni alla salute che producono le micropolveri; ma preferisce stare dalla parte di chi specula sulle vite dei cittadini”.

Il Ministro evidenzia l’invasione di campo dell’Ordine dei Medici, spiegando che “la realizzazione degli impianti in esame e il loro funzionamento sono disciplinati dalle norme comunitarie e nazionali”. Rossi replica citando l’esempio dell’ILVA di Taranto “per la quale si è provveduto ad emanare un apposita normativa che consente allo stabilimento di sforare di 100.000 volte il livello di emissione in atmosfera di diossina consentito. Come fa Bersani a non rendersi conto della gravità delle sue affermazioni? Assurde dal punto di vista economico, dal momento che un impianto di combustione di rifiuti ha un rendimento netto pari al 10%, reso possibile per altro con una truffa ENEL condannata più volte dall’Unione Europea. Dichiarazioni ancor più gravi se considerate dal punto di vista della tutela della salute e dell’ambiente.”

Sulle limitazioni al legittimo esercizio delle competenze amministrative degli Enti pubblici locali che deriverebbero dal monito dei Medici, Rossi osserva che “Non possiamo accettare Comuni e Province siano piegate dal concetto del “pecunia non olet”. Come è possibile che Sindaci, Presidenti e Assessori non abbiano prioritariamente a cuore la salute delle persone e il rispetto ambientale?”

Rossi si spinge oltre: “Il Ministro parla dell’allarme che l’iniziativa dell’Ordine dei Medici procurerebbe nella popolazione. Provi ad incontrare adulti, ma anche bambini, ammalatisi di gravi patologie laddove esistono inceneritori e centrali turbogas o a carbone. O ancora si legga con attenzione i documenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità”.

Il Senatore conclude con un invito a Bersani: “lo sfido ad un incontro pubblico sull’impatto di tali impianti sulla salute dei cittadini; scelga lui un giornale o una rete televisiva. Ma venga documentato, se non vuole rischiare di distruggere la fama di persona esperta ed equilibrata che sui temi dell’economia si era guadagnato in questi anni.”


Coordinamento dei Medici dell'Alto Lazio per l'ambiente e la salute.

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Bersani attacca i medici emiliani


(Apcom) - Il ministro dello Sviluppo economico, Pier Luigi Bersani, ha scritto una lettera ai colleghi Livia Turco (Salute) e Clemente Mastella (Giustizia) per segnalare "un grave episodio": la richiesta dell'Ordine dei medici dell'Emilia Romagna di bloccare la costruzione di nuovi inceneritori. Una lettera in cui ha chiesto ai due ministri di valutare la possibilità di intervenire con "tutte le misure necessarie" per sanzionare i responsabili.
"La Federazione regionale Emilia Romagna degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri - afferma Bersani - in data 10 settembre 2007 scrive ai presidenti di Provincia di quella Regione, ai sindaci e assessori alla Sanità e all'Ambiente dei principali centri dell'Emilia Romagna, con nota su carta intestata a firma del presidente Giancarlo Pizza (presidente del consiglio direttivo dell'Ordine provinciale di Bologna). E in questa nota i medici scrivono i medici: "Si richiede di non procedere alla concessione di nulla osta alla costruzione di nuovi termovalorizzatori-inceneritori".

La nota, "che non riporta nessuna motivazione sostanziale - sottolinea il ministro - non appare suffragata da alcun fondamento tecnico-scientifico riconosciuto, atteso che la realizzazione degli impianti in esame e il loro funzionamento sono disciplinati dalle norme comunitarie e nazionali di tutela della salute e dell'ambiente. La richiesta, prescindendo dal merito, esorbita comunque totalmente dall'ambito delle attribuzioni degli ordini professionali di cui la suddetta Federazione regionale è espressione e appare ultronea anche rispetto alle iniziative di prevenzione menzionate nell'articolo 5 del codice deontologico della Federazione nazionale dei medesimi ordini".

La richiesta, continua Bersani, "appare altresì suscettibile di procurare un grave allarme nella popolazione interessata e di ostacolare gravemente il legittimo esercizio delle competenze amministrative di una vasta pluralità di enti pubblici locali. Appare infatti evidente la netta differenza fra la legittima libera manifestazione del pensiero di uno o più professionisti, anche riuniti e la richiesta in esame, proveniente da una Federazione di enti pubblici (gli Ordini) vestiti dell'autorevolezza derivante dalla vigilanza nell'esercizio della professione sanitaria, e suscettibile di paralizzare l'attività di altri enti pubblici rappresentativi, questi ultimi, delle comunità locali secondo il principio democratico sancito dalla Costituzione".

"La gravità dell'iniziativa - evidenzia il ministro - è accentuata dalla risonanza data dalla stampa locale e dall'avvenuta pubblicazione su siti internet".

"Anche in ragione delle possibili gravi conseguenze di iniziative come quelle in esame per l'approvvigionamento del sistema energetico nazionale e per una corretta gestione del territorio relativamente ai rifiuti - conclude Bersani - sottopongo alla vostra valutazione, in qualità di ministri vigilanti, l'apprezzamento se l'iniziativa in esame possa costituire un inammissibile sviamento dalle finalità istituzionali e, comunque, dagli ambiti di attività consentiti dalla legge, ai fini dell'eventuale adozione di tutte le misure ritenute necessarie, anche non solo disciplinari, nei confronti dei responsabili".

Potete leggere la notizia cliccando questo link:
http://notizie.alice.it/notizie/economia/2007/10_ottobre/04/energia_bersani_grave_iniziativa_medici_su_inceneritore_ferrara,13241232.html

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3 ottobre 2007

Il subdolo Corriere del carbone

Il Corriere, al link http://www.corriere.it/Speciali/Scienze_e_Tecnologie/2007/38mosse/ ci parla dei gesti che il singolo e la collettività dovrebbero usare quotidianamente per porre argine ai disastri dell'inquinamento e ai cambiamenti climatici in atto. Ebbene, dopo una lunga lista, al numero 36 della lista chi ti spunta? Il carbone, naturalmente! Si, ma "da usare con giudizio", ci ricorda l'articolo. Quale giudizio, ci chiediamo noi? Come si può, allo stato attuale delle cose, parlare di usare il carbone "con giudizio"? La parziale consolazione sta nel fatto che se non altro si evita di riportare la solita espressione oscena "carbone pulito". Ciò che invece non ci piace affatto è la modalità con cui, subdolamente, si fa della disinformazione. Si tratta di una tecnica antica, come antico è il fine: sfruttare l'ignoranza delle persone per controllarle.

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1 ottobre 2007

Burma - Myanmar: appello per cessare la repressione

Decidiamo di usare il nostro spazio per dare voce a chi, in questo momento, ne ha un gran bisogno. Non c'è molto da rallegrarsi sul fatto che il grido di sdegno della comunità internazionale (che non è stato tradotto però in azioni concrete da parte dei governi), si sia sollevato solo grazie alla mobilitazione dei monaci buddisti -simboli di pace. Tuttavia, vista l'emergenza, meglio questo che niente.

Leggete (clic qui) e firmate l'appello di Amnesty International.

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25 settembre 2007

26/09/07: manifestazione Nocoke al Ministero

COMUNICATO STAMPA MOVIMENTO NO COKE


ALLARME CARBONE
MANIFESTAZIONE CONTRO LA RICONVERSIONE A CARBONE DELLA CENTRALE DI PORTO TOLLE-ROVIGO

Mercoledì 26 Settembre dalle ore 12.00 manifestazione contro il carbone al ministero dello sviluppo economico del Mnistro Bersani.

Il movimento no coke Alto Lazio si unisce alla grande mobilitazione di Porto Tolle contro il carbone. Grande attesa per l’arrivo della numerosissima rappresentanza associativa dei lavoratori di Porto Tolle minacciati dalla riconversione a carbone.

Hanno aderito all’iniziativa:
I comuni del Parco del Delta del PO
Confartigianato
Confcommercio
Ascom
Confesercenti
Col diretti
Appar
Upa Casa
Consorzio Pescatori
Comitati contro il carbone


Le loro richieste al Ministro Bersani sono riassunte in un volantino:

  • “Tutelate la salute della propria famiglia e dei propri figli per garantire un futuro,in un ambiente più sano.”
  • “Avere un futuro nel lavoro nei settori che esprime il territorio: pesca, agricoltura, turismo e tutte le attività professionali legate”.
  • “Il carbone mette in pericolo tutte le nostre famiglie, tutti i lavoratori tutto lo splendido delta del Po”

La sentenza di Adria del Marzo 2006 contro il disastro ambientale della centrale Enel di Porto Tolle deve insegnare: I combustibili fossili sono una fonte di inquinamento da cui emanciparsi,il carbone sarebbe un passo indietro rispetto alla vocazione del territorio.

CONTATTI: 3297924123 / 3358272742 www.nocoketarquinia.splinder.com

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23 settembre 2007

"La sera tutti al consiglio comunale"

Una riflessione di carattere più generale, estrapolata dal Blog di Beppe Grillo, post del 22/09/07 (link qui)

"...La carta di identità è la nostra tessera di partito. I comuni la nostra piazza. Sindaci e assessori i nostri dipendenti. Vanno controllati.
Partecipate ai consigli comunali. Sono gratis e meglio del cinema. E’ previsto dalla Legge DLGS n. 267/2000 - Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali. Discutete le sedute e riportate le vostre impressioni nei blog, nei forum..."

Grande Beppe!!

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Gli allarmismi di Enel sconfessati


"Si informa la popolazione italiana che la minaccia del blackout elettrico nasce esclusivamente dalla volontà di usare il carbone nella produzione di energia, nonostante il suo prezzo più alto come combustibile, legato ai danni alla salute ed all'ambiente che esso causa: http://www.g7.utoronto.ca/meetings-official/g8renewables_report.pdf.

International Energy Outlook 2006:

http://www.eia.doe.gov/oiaf/ieo/pdf/0484(2006).pdf

Pagina 53, colonna di destra, Titolo OECD Europe, seconda riga del secondo paragrafo, il documento fa riferimento ad una riduzione dell'uso del carbone del 32 % dal 1990 a 2003 (…the decline of 32 % that occurred between 1990 and 2003).

International Energy Outlook 2007:

http://www.eia.doe.gov/oiaf/ieo/pdf/0484(2006).pdf

Pagina 52, colonna di destra, Titolo OECD Europe, prima riga, primo paragrafo, il documento fa anche qui riferimento ad una previsione di riduzione nell'uso del carbone del 13 % dal 2004 al 2030.

Allegato A
Piano Strategico Triennale 2007-2009 Autorita' per l'Energia Elettrica ed il Gas

http://www.autorita.energia.it/docs/07/001-07all.pdf

Pagina 6, paragrafo 3, riga 4: "Nel triennio 2007-2009 l'offerta sarà significativamente superiore alla domanda……………possibile anche l'esportazione di energia in maniera non episodica".

Ci lasciamo ripetutamente prendere in giro!!


Dr. Giovanni Ghirga

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20 settembre 2007

La Pandemia Silenziosa di cui nessuno parla

Ormai è trascorso quasi un anno dalla pubblicazione su una delle più famose riviste mediche di uno studio sui danni neurologici al sistema nervoso in via di sviluppo causati da numerose sostanze chimiche immesse dall’uomo nell’ambiente (The Lancet, Nov 8, 2006 - Vol. 368).
Gli autori hanno denunciato alla comunità scientifica internazionale una “Pandemia Silenziosa”, vale a dire una vastissima epidemia di danni neurologici, più o meno gravi, provocata dall’azione tossica sul sistema nervoso in via di sviluppo di agenti chimici che lo raggiungono attraverso l’inquinamento del cibo, dell’acqua e dell’aria. Epidemia della quale nessuno parla.

Pochi mesi fa nelle Isole Fær Øer si è svolta una importantissima conferenza internazionale sulla tossicità di numerose sostanze chimiche su organi ed apparati in via di sviluppo (vedi http://www.pptox.dk/Consensus/tabid/72/Default.aspx ).



Gli scienziati sono giunti alle seguenti conclusioni:

  • le sostanze chimiche presenti nel corpo della madre sono condivise con il feto ed il neonato;
  • il bambino viene esposto a dosi superiori a quelle della madre per il suo minor peso corporeo;
  • la suscettibilità all’azione tossica di varie sostanze è maggiore durante lo sviluppo, dal momento del concepimento all’ adolescenza;
  • le conoscenze attuali hanno permesso di sostituire l’antico paradigma sviluppato oltre 400 anni fa da Paracelso: “La dose fa il veleno”, con l’attuale verità scientifica: “Il momento dell’esposizione fa il veleno”. Vale a dire che più precoce è l’esposizione ad una sostanza tossica e maggiori sono i danni. Anche dosi prima ritenute talmente basse da non essere pericolose, oggi sappiamo che causano danni molto importanti all’organismo;
  • malattie neurologiche,cardiovascolari, respiratorie,immunologiche, dell’apparato della riproduzione, disfunzioni endocrine, alcuni tipi di cancro, l’obesità ed alterazioni genetiche sono la conseguenza dell’esposizione nelle prime fasi della vita a sostanze chimiche tossiche;
  • di particolare importanza è la capacità di modificare l’espressione genetica. Vale a dire di cambiare il fine dell’attività di un gene. Tale modifica può predisporre ad una malattia e viene trasmessa alle generazioni successive.

Un apporto considerevole alla presenza nell’ambiente di questi veleni lo danno la combustione del carbone, dell’olio combustibile e dei rifiuti.
Nel passato si cercava di dare una dote ai figli. Adesso che la società è evoluta le cose sono cambiate ed a loro lasciamo una minaccia. Un rischio legato al loro patrimonio genetico. Questo nuovo tipo di dote sarà tramandata ai figli dei figli e così via fino alle generazioni più lontane.
Loro non ce lo perdoneranno.

Dr. Giovanni Ghirga
Pediatra - Medici per l’Ambiente e la Salute dell’Alto Lazio

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WWF: dall'Enel i saldi del carbone

WWF: IL CARBONE NON E' PULITO E NON E' ECONOMICO

Non è casuale la concomitanza delle dichiarazioni di oggi dell’amministratore delegato dell’Enel Fulvio Conti con il discorso del presidente della Commissione Europea. In occasione della presentazione del terzo pacchetto sulle liberalizzazioni dei mercati energetici dell’Unione, Barroso ha sottolineato come la liberalizzazione sia funzionale al raggiungimento di obiettivi precisi di riduzione delle emissioni e alla sempre maggiore penetrazione di energie rinnovabili.

All’amministratore delegato di Enel, che persevera nell’investire in fonti incompatibili con la lotta ai cambiamenti climatici e oppone un’ultima resistenza alla liberalizzazione, evidentemente la conferma della linea europea non è piaciuta. Da qui e nuovamente, dopo lo spauracchio black-out di qualche giorno fa, Conti cerca di recuperare consenso offrendo sconti miracolosi (fino al 20%) con l’opzione “carbone pulito”, pur sapendo che non sarà affatto così, al contrario.

Di fronte a un obiettivo di riduzione delle emissioni del 6,5%, la Direttiva Europea dell’emission trading introdurrà già dall’anno prossimo un costo aggiuntivo per le centrali a carbone. Tale costo sarà direttamente scaricato nelle tasche dei consumatori italiani, che peraltro sono penalizzati da una liberalizzazione ancora incompleta. L’Unione Europea ha già anticipato obiettivi di riduzione al 2020 del 20% e del 30%, da conseguire attraverso l’incremento dell’efficienza energetica e la promozione delle energie rinnovabili.

Promettere miracolose diminuzioni in bolletta costituisce un miraggio che si sa bene di non potere e non volere concretizzare. Peraltro in nome di un carbone pulito che al momento non esiste: il WWF chiederà conto all’Enel dell’uso di tale formula, che costituisce una comunicazione non corretta nei confronti dei cittadini, specie in presenza di una mera sperimentazione su siti non ancora verificati e verificabili della cattura e stoccaggio del carbonio.

Quanto costerà al consumatore italiano raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 se il nostro paese continuerà ad incrementare le proprie emissioni aumentando la produzione a carbone? Moltissimo: e non si illuda l’Enel di far pagare tale prezzo a consumatori e a contribuenti.

WWF Italia ufficio stampa
06-84497.377, 213, 265, 373, 463

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