No al carbone Alto Lazio

29 aprile 2009

Tanto i debiti di enel li paghiamo noi


"L'ENEL ha debiti finanziari per 61 miliardi di euro. In due anni il suo debito si è moltiplicato per quattro. Una società normale diminuirebbe il debito. ENEL, invece, lo aumenta. Gli investimenti nel nucleare le costeranno 31,5 miliardi. Chi pagherà i debiti dell'ENEL? Per Greenpeace, ENEL ha deciso di vendere quote di Enel Green Power, la divisione specializzata in energie rinnovabili. Più nucleare, più tasse, meno rinnovabili, più costi in bolletta. Per fortuna che l'ENEL c'è.
Dal rapporto: "ENEL: prospettive e rischi degli investimenti in energia nucleare"
Fonte: Beppe Grillo blog

Vedi l'articolo originale di Greenpeace: "Enel. Più nucleare, più debiti!"

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"Pandemia influenzale: stop ai brevetti che possono uccidere"

Una lettura consigliata:
http://www.medicinademocratica.org/article.php3?id_article=70

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Inceneritore di Albano- comunicato

Comunicato del Coordinamento contro l’ inceneritore di Albano

"Il 20 aprile scorso la conferenza dei servizi ha approvato l'inceneritore di Albano, dando così il via libera al cantiere.

Due anni di iniziative e mobilitazioni del coordinamento contro l'inceneritore fatte sul territorio hanno portato i comuni di Albano, Ariccia, Lanuvio, Castel Gandolfo e Ardea - inizialmente favorevoli - a schierarsi contrari all' impianto in maniera unanime e categorica. Gli uffici competenti della regione, a marzo 2008, hanno emesso una prima Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) NEGATIVA che, formalmente, bloccava ogni autorizzazione definitiva all’ impianto. La Asl locale, con un documento di poche settimane fa, ha preso posizione a riguardo ritenendo l’impianto INCOMPATIBILE con la CONDIZIONE AMBIENTALE della ZONA. Si legge infatti che l' inquinamento ambientale che produrrebbe l’inceneritore unito allo sfruttamento e inquinamento della falda acquifera - già drasticamente compromessa - lo rendono insostenibile per il territorio dei castelli romani.

Nonostante la ferma opposizione popolare più volte espressasi nelle piazze dei castelli romani; nonostante una prima VIA negativa all’ impianto del marzo 2008; nonostante la contrarietà dei comuni interessati e il parere contrario della Asl Rm H; nononstante l’ incenerimento sia nocivo per la salute e l’ambiente, non risolva il problema rifiuti ed esistano moltissime altre alternative all’incenerimento...

...il PD di Marrazzo e Di Carlo, la compagine industriale di Cerroni, AMA e ACEA sono riusciti a far approvare l’ impianto.

Ci sono riusciti modificando illecitamente la prima VIA, ottenendo così un parere “favorevole” nell’ ottobre 2008. Ci sono riusciti facendo approvare l’ impianto alla conferenza dei servizi lo scorso 20 aprile ignorando le preoccupanti osservazioni della Asl di Albano e bypassandole con i pareri del dott. Perucci (epidemilogo di fiducia di Marrazzo, già autore delle autorizzazioni per la discarica e l’inceneritore di Malagrotta - sempre di proprietà del sig. Cerroni), ignorando le posizioni dei comuni e quelle delle popolazioni locali.
Coordinamento contro l’ inceneritore di Albano
Fioca è stata comunque l’opposizione istituzionale che, nella sua debolezza, ha così favorito l’iter approvativo dell’impianto nocivo. La Asl locale infatti, nonostante la formale opposizione, il 20 aprile non si è presentata alla conferenza dei servizi, non potendo in questo modo sostenere la sua contrarietà. I comuni interessati hanno sempre sostenuto unicamente un’opposizione formale, atta solamente a garantire il consenso popolare. A tutti i sindaci è mancata la capacità di denunciare la vergogna e le contraddizioni strutturali dell’ impianto e MAI, in ogni caso, è stata fatta una battaglia reale al fianco della popolazione per cercare di bloccare il progetto.

Noi, nonostante tutto questo, OGGI COME IERI, diciamo NO A QUEST’ IMPIANTO. Perché è inutile e dannoso, perché non risolve il problema rifiuti ma arricchisce solo le tasche di pochi politici e imprenditori, perché saccheggerà e danneggerà questo territorio e la salute di chi lo abita. Diciamo NO A QUEST’IMPIANTO perché non lo vogliamo, come popolazioni che vivono questa zona e vogliono autodeterminare le scelte sul proprio futuro, come “esperti” di gestione dei rifiuti, come persone che cercano di ridurre al minimo l’ impatto sulla natura e l’ambiente. Diciamo NO A QUEST’ IMPIANTO perché è contiguo alle logiche di produzione e consumo capitalistico dove l’ imperativo è “produci, consuma, butta!”, perché spreca preziose risorse che potrebbero invece essere riciclate e riutilizzate.

Dopo anni di lotte nelle piazze e nei tribunali, dopo aver ascoltato la voce e le promesse di tutti, OGGI COME IERI, quando abbiamo iniziato, quando avevamo tutti contro e nessuno ci ascoltava, CREDIAMO ANCORA SOLO IN NOI STESSI. Crediamo solo nella NOSTRA capacità di autorganizzarci e determinare il nostro presente. Pensiamo che solo la forza del conflitto popolare sia in grado di fermare i padroni della devastazione ambientale, che solo la lotta dal basso e la partecipazione diretta siano in grado di fermare chi specula e avvelena ai danni di intere popolazioni e interi territori. OGGI COME IERI pensiamo che questa battaglia non sia conclusa e sappiamo benissimo che l’esito del verdetto dipende tutto da noi e da quello che siamo in grado di mettere in campo.
OGGI COME IERI NON CI ARRENDIAMO perché QUESTA NON E’ UNA LOTTA CHE SIAMO DISPOSTI A PERDERE!

BLOCCHEREMO I LAVORI, BLOCCHEREMO QUESTO SCEMPIO!

Coordinamento contro l’ inceneritore di Albano

www.noinceneritorealbano.it

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25 aprile 2009

..E mentre commemoriamo la Liberazione, continuano i lavori di demolizione della democrazia

Gravissimo nuovo attacco ai valori fondanti della nostra democrazia.
Compare una legge per legare le mani a qualsiasi movimento di protesta che nasca dal basso contro i soprusi ai territori, alla salute, alla cittadinanza. Non ci sono parole. Se lasciamo che tutto questo accada, è evidente che ce lo meritiamo.

Leggi qui nocoketarquinia

La lotta dei Pimby che decidono col culo degli altri dà i suoi frutti, evidentemente. In questo PD e PDL non mostrano sostanziali differenze di vedute. Vergogna, vergogna e ancora vergogna.

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24 aprile, operaio folgorato a TVN

Operaio folgorato nel cantiere di TVN, inizialmente gravissime le condizioni.
Le ultime notizie riportano fortunatamente la sua uscita dal coma.
Clicca qui per i dettagli

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25 aprile, festa di Liberazione

La memoria e i valori di chi ha combattuto per la liberazione dai fascismi devono restare alla base della nostra Repubblica. Nessuna equiparazione tra partigiani e chi decise di stare dalla parte sbagliata.

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23 aprile 2009

ALLA REGIONE LAZIO E' SPARITA TUTTA LA DOCUMENTAZIONE SUL MEGA-AEROPORTO A VITERBO?

TUSCIA, AI CONFINI DELLA REALTA': ALLA REGIONE LAZIO E' SPARITA TUTTA LA DOCUMENTAZIONE SUL MEGA-AEROPORTO A VITERBO?

VITERBO (UnoNotizie.it)
"Il nostro comitato mesi fa ha richiesto alla Regione Lazio di poter prendere visione della documentazione concernente l'aeroporto di Viterbo disponibile presso quell'ente.

Solo ora, con missiva della "Regione Lazio. Dipartimento territorio, Direzione regionale trasporti", datata 27 marzo 2009, protocollo D2/2E/00/57697, ci giunge la seguente risposta:
"Gentilissima dottoressa, in riscontro alla richiesta di accesso agli atti formulata in qualita' di portavoce del comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo, Le comunico che presso gli uffici di questa Direzione non vi sono documenti inerenti l'aeroporto di Viterbo. Infatti allo stato vi e' soltanto la delibera della Giunta della Regione Lazio n. 87/2008, che recepisce l'intesa programmatica sottoscritta con il Ministro dei trasporti. Cordiali saluti".

Nient'altro.

Cosa significa, e cosa implica, una risposta così incredibile?

Che alla Regione Lazio si delibera in assenza della benchè minima documentazione?

O forse che documenti imbarazzanti spariscono per magìa?

La Regione non ha neppure la documentazione che il nostro comitato le ha inviato (documentazione dalla quale risulta dimostrata l'irrealizzabilita' e l'illegalita' del mega-aeroporto a Viterbo)?

O semplicemente la risposta che abbiamo ricevuto non corrisponde al vero?

E magari si e' preferito farci rispondere da un ufficio mentre la documentazione e' presso qualche altro, magari sepolta in qualche armadio della vergogna?

C'e' materia per un intervento delle competenti istituzioni di controllo e delle competenti magistrature.

E c'e' motivo di profonda preoccupazione per i cittadini.



Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della
democrazia, dei diritti di tutti



Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: antonella.litta@libero.it

Per ricevere la newsletter "Coi piedi per terra": nbawac@tin.it

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22 aprile 2009

Obama: "Non possiamo più attendere"

Mentre enel accoglie i manager cinesi a TVN,
Obama afferma: occorre fermare ora la spirale suicida delle emissioni di anidride carbonica nell'atmosfera. Le energie rinnovabili possono creare milioni di nuovi posti di lavoro e risollevare l'economia.



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20 aprile 2009

Il carbone pulito non esiste

Riportiamo un articolo pubblicato da Internazionale (http://www.internazionale.it/home/) nello scorso gennaio, a firma di Fred Pearce. Clicca sull'immagine per ingrandire.

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Convegno "Mafie e cultura mafiosa" - Ass. Caponnetto

Lunedì 20/04/2009 - Aula Pucci, ore 17,00, Civitavecchia

Sarà presente l'ex Viceprocuratore antimafia Luigi De Ficchy

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Programma di "monitoraggio ambientale" del territorio

LA COOPERATIVA PANTANO, IL CONSORZIO DI BONIFICA DELLA MAREMMA ETRUSCA, LA CENTRALE ORTOFRUTTICOLA, L'AL.PO, L'ORTOTUSCIA SRL ED IL COMITATO DEI CITTADINI LIBERI DI TARQUINIA il giorno 16 aprile 2009 alle ore 18,00 presso il Salone della Cooperativa Pantano fra Produttori Agricoli scarl - S.P. Porto Clementino snc. Tarquinia hanno presentato ufficialmente il programma di "monitoraggio ambientale" del territorio.



Il comitato dei cittadini liberi, oggi presenta, insieme alle associazioni e cooperative agricole, il piano di monitoraggio ambientale, totalmente autonomo dai monitoraggi che dovranno essere messi in atto, sul nostro territorio, con i soldi di Enel spa. Insieme svilupperanno il programma di autodifesa contro tutte le fonti d'inquinamento che degradano l'aria che si respira da queste parti.

Questa è la prova che il tessuto economico fatto di piccole e medie imprese, teme per il futuro delle proprie aziende e sente di dover agire, a difesa del proprio reddito, me soprattutto a difesa della salute della popolazione del territorio che rappresentano.

Purtroppo le istituzioni che avevano promesso tutela per la salute e per l'economia agricola e turistica, di questo meraviglioso territorio, hanno deciso di accettare i soldi di Enel spa, per noi è stato un durissimo colpo, ma la reazione c'è stata ed ora siamo più convinti che mai che questa è la decisione più giusta che potevamo prendere.

Brindisi, Taranto, Brescia insegnano che i cittadini informati devono fare la loro parte.

Quando chi è preposto alla difesa e cura della salute, è latitante, bisogna organizzarsi e trovare strategie di difesa, per il futuro.

Questa per noi è legittima difesa.

Legittima come la richiesta di poter vivere in un ambiente sano e di poter esercitare attività lavorative come l'agricoltura e turismo, in un contesto di ambiente salubre.

Il Comitato dei Cittadini Liberi è formato da gente determinata e libera, unita contro chi vuole abusare della Maremma, inquinandola e distruggendo la sua vocazione agricola e turistica.

Il tributo già pagato dalle popolazioni è alto.

Le istituzioni che avrebbero dovuto difendere questo territorio negli anni dell'olio combustibile, bruciato a fiumi nelle centrali termoelettriche di Civitavecchia e Montalto sono state assenti per colpa di amministratori miserabili. Non ha mai funzionato la rete di rilevamento della qualità dell'aria, non è mai stato istituito il registro dei tumori, mai sono stati fatti screening sulla popolazione, non è mai stata fatta informazione per conoscere che cosa accadeva all'aria che respiravamo.

Il Comitato dei Cittadini Liberi porta avanti una molteplicità di iniziative per difendere la salute delle popolazioni dagli inquinatori e ha trovato un pilastro solido e altrettanto determinato nel mondo agricolo di Tarquinia.

www.comitatocittadiniliberi.blogspot.com cittadiniliberi@yahoo.it

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