No al carbone Alto Lazio

31 luglio 2010

I sussidi a fonti fossili 10 volte superiori a fonti verdi (!!)

Fonte: LaStampa

"Spesi 557 mld dollari nel 2009 contro 46 miliardi

Roma, 30 lug. (Apcom) - Nonostante i proclami da più parti, i governi di tutto il mondo stanno spendendo di più per i sussidi a fonti di energia "sporche" che in rinnovabili. Lo affermano i dati preliminari di un rapporto di Bloomberg New Energy Finance citati dal sito environmentalexperts.com. Secondo i calcoli degli analisti per il 2009 nel mondo i governi hanno speso per rinnovabili e biocarburanti 43-46 miliardi di dollari, suddivisi in crediti fiscali, certificati verdi e altri sussidi diretti. Per carbone, petrolio e altri combustibili fossili invece la spesa è stata di 557 miliardi di dollari, come stimato dall'agenzia Internazionale per l'Energia. Al primo posto per i sussidi alle energie verdi ci sono gli Usa, con 18,2 miliardi di cui il 40 per cento destinato ai biocarburanti. Copyright APCOM (c) 2008"

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Rossano calabro, interrogazione di Di Pietro sul carbone

"Rossano Calabro (Cosenza). L’Italia dei Valori ha presentato al ministro dello Sviluppo Economico e al ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio una interrogazione a risposta scritta, a prima firma dell’onorevole Antonio Di Pietro e sottoscritta anche da Cimadoro, Piffari e Scilipoti. L’interrogazione è stata sollecitata anche dal Commissario regionale della Calabria, Ignazio Messina, per sapere se i ministri interrogati non intendano valutare la possibilità di negare l’autorizzazione alla riconversione a carbone della centrale di Rossano Calabro e come, in caso contrario, intendano tutelare la salute dei cittadini,l'impatto ambientale, specificatamente nella tutela del territorio. Tutto ciò, premesso che nel 2005 l’Enel aveva avviato un progetto sulla centrale termoelettrica di Rossano Calabro che aveva trovato la netta opposizione di tutti gli Enti Locali, direttamente e indirettamente interessati, che ritenevano il carbone una delle forme più importanti di inquinamento. Infatti, nel processo di combustione, il carbone produce ben 67 elementi tossici inquinanti tra cui l’arsenico, il cromo, il cadmio nonché elementi radioattivi come il piombo 210. Inoltre, il progetto integrato policombustibile presentato dall’Enel non analizza concretamente l'impatto sanitario ed ecosostenibile della zona presa in considerazione e non valuta i costi socio-economici per il territorio caratterizzato da attività agricole, turistico alberghiere e di pesca. Nel testo dell’interrogazione si sottolinea che la Regione Calabria con il piano energetico ambientale regionale (PEAR) approvato con delibera n.315 del 14 febbraio 2005 dispone, tra l'altro, che "è vietato, su tutto il territorio regionale calabrese, l'utilizzo del carbone per alimentare centrali per la produzione di energia elettrica". "Fino ad ora -si legge- l'Enel ha richiesto solo le autorizzazioni ai ministeri, bypassando le strutture regionali, provinciali e comunali, avvalendosi del decreto-legge n. 78 del 2009 per il quale, però, in data 11 maggio 2010, la Corte costituzionale ne ha dichiarato l'illegittimità costituzionale. Con questa sentenza, l'Enel dovrà tener in maggior conto tutte le indicazioni degli enti locali, nonché sottoporre il progetto a tutte le autorizzazioni degli enti preposti che non potranno essere sostituiti da commissari governativi
Fonte: newz.it

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30 luglio 2010

Amore trasformista per il bene della città

Civitavecchia. Come tutti gli anni, con la pausa estiva di centumcellae.it torna la vetrina degli orrori, per riempire di glaciali brividi la schiena degli accaldati cittadini. L'anno scorso "Ipse Dixit" aveva portato il podio per Alessio De Sio e altri colleghi del suo pari.

Il 2010 segna il ritorno dei "casaccari", collezione di politicaglia salta-fossi del peggior genere, tutta accomunata da un amore osceno per la nostra città, amore di cui faremmo volentieri a meno. Ecco il podio, ma anche gli altri posizionamenti valgono una lettura.

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enel divide per imporsi

Riportiamo un bell'articolo di Pino De Luca datato 28 luglio, fonte originale: brundisium.net / via noalcarbone Brindisi

"Enel, spettacoli e guerre fratricide. Di Pino De Luca

Una delle cose più tristi che la vita ci costringe ad affrontare è la guerra fratricida. La necessità di combattere all'interno dei propri simili per decidere chi dovrà portare in battaglia lo scettro contro il nemico reale.
E tuttavia la cruda analisi della realtà implica necessariamente la consapevolezza che questo momento deve arrivare, che sarà crudo e crudele, forse più violento della battaglia vera. A Brindisi sta accadendo. In questa estate torrida e ventosa, piena di circensem e scarsa di panem un uomo che ha vinto Sanremo, che canta canzoni che parlano di matti, di preti e di lavoro, ha dato retta a quanti pensano che i soldi non sono tutto, che la vita non ha prezzo e che chi avvelena il mondo non può lavarsi la coscienza con una serata di allegria.
Simone Cristicchi lo ha fatto, altri non lo hanno fatto. Di ciò va tenuto conto nel rispetto di ciascuno.

Questa scelta ha scatenato tante ire, tra queste quelle un sedicente “Comitato dei Lavoratori della Federico II”. Un comunicato di 382 parole: veleno a valanga. Trecentoottantadue parole fatte di livore e di rabbia, quel livore e quella rabbia che rendono la penna più veloce del pensiero e fanno dire sciocchezze a badilate.
Sarebbe troppo semplice controbattere alle affermazioni propagandistiche esposte nel comunicato, spero che nessuno lo faccia. Sarebbe troppo semplice alzare il tono verso chi usa appellativi e attribuzioni insensate come “ecoterrorista” o gatto spelacchiato verso persone fisiche che hanno carne e sangue come tutti, con famiglie, sentimenti, valori e anche difetti. Come tutti. Esseri umani che, prima di eseguire ordini, di cedere alla scelta “mors tua vita mea”, immaginano un altro mondo possibile e se hanno solo le trombette per raccontarlo suonano le trombette.
E le trombette le suonano per tutti, perché nel mondo nuovo che si immagina c'è posto anche per i Comitati dei Lavoratori della Federico II, perché è un mondo fatto di tolleranza e di comprensione per le esigenze di tutti.
È certo però che delle scelte bisogna compierle e le scelte hanno un prezzo che bisogna pagare. Cristicchi lo ha fatto, altri non lo hanno fatto. Ne avranno i loro motivi.
Ma dev'esser chiaro a tutti che chi è contro la pena di morte lo è senza se e senza ma, anche se chi ha scelto il mestiere del boia dovrà fare la fatica di riconvertirsi, non vi pare?

Pino De Luca

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Pordenone: Greenpeace ara il campo di mais transgenico


Da Repubblica.it
IL CAMPO era illegale. Il mais transgenico 1 piantato senza autorizzazioni. Le autorità erano state avvertite, ma nulla è successo per giorni e giorni, mentre il polline ogm contaminava i terreni circostanti. Lo stallo è durato fino a questa mattina, quando venti attivisti di Greenpeace sono arrivati a Fanna, in provincia di Pordenone, e hanno tagliato il mais.

"La decisione delle autorità di rinviare la messa in sicurezza di questo campo è stata irresponsabile", ha denunciato Federica Ferrario, responsabile della campagna Ogm di Greenpeace. "Il mais è fiorito e sta già disseminando il polline sulle coltivazioni vicine. Questo è il secondo campo di mais transgenico identificato da Greenpeace in pochi giorni. A questo punto non possiamo escludere che esistano anche altre coltivazioni di mais Ogm in Friuli. Serve una scrupolosa campagna di campionamenti e analisi ad ampio raggio".

A fine mattinata gli attivisti di Greenpeace, che avevano messo in sicurezza circa tre quarti del campo, sono stati fermati dalla polizia che ha sequestrato i contenitori con le infiorescenze del mais transgenico. Rischiano l'arresto per "arbitraria invasione di terreno agricolo".

Ma il consenso al blitz degli ecologisti è quasi corale. L'azione di protesta è stata sostenuta anche dalle associazioni agricole, dalla Confederazione italiana agricoltori alla Coldiretti che ha creato un "presidio della legalità": "Tutti gli otto campioni prelevati sono risultati positivi per la presenza di mais Mon 810. E' stata una vera e propria semina priva di autorizzazione su almeno 4 ettari di terreno agricolo, punibile dalla legge con il carcere fino a due anni".

La task force "Per un'Italia Libera da Ogm", che comprende tra gli altri Legambiente, Wwf, Aiab, Greenpeace e Slow-food, contesta, in particolare, la scelta del procuratore della Repubblica di Pordenone Antonio Delpino: il provvedimento di sequestro del campo di mais, privo della procedura di urgenza sollecitata dagli ecologisti, si è rivelato insufficiente. La contaminazione è avvenuta nonostante le segnalazioni e la possibilità di intervento. Gli ambientalisti chiedono al ministro di Grazia e Giustizia Angelino Alfano un provvedimento disciplinare a fronte di un danno che avrà un evidente impatto sull'ambiente e sollecitano l'applicazione del "protocollo operativo di gestione tecnica in presenza di Ogm", che venne utilizzato nel 2003, quando si verificò un caso analogo, dall'allora ministro delle Politiche agricole Gianni Alemanno.

(30 luglio 2010)

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29 luglio 2010

Inghilterra, nuovo piano energetico: stop alle centrali a carbone

Fonte: LaStampa.it

"Roma, 28 lug. (Apcom) - In Gran Bretagna non si potranno più costruire centrali a carbone senza un sistema di cattura e stoccaggio della CO2 (Ccs) emessa [tecnologia non matura e oggi inutilizabile per i suoi alti costi, quindi se davvero è questa la decisione, equivale a dire stop a nuove centrali a carbone, a tempo indefinito, NDR]. Lo hanno affermato esponenti del governo a margine della presentazione del piano britannico per l'energia. Secondo il piano il prossimo novembre verrà lanciata una consultazione sugli standard di efficienza energetica che dovranno avere le centrali, ma secondo il ministro dell'Energia Charles Hendry "è già chiaro che centrali a carbone senza Ccs non verranno ammesse". Diverse compagnie stanno pianificando la costruzione di centrali a carbone nel Regno Unito, ma i progetti potrebbero secondo il quotidiano subire un certo ritardo perche' il governo non ha ancora deciso se la tecnologia di cattura e stoccaggio potrà avvalersi di fondi pubblici. Una consultazione pubblica in questo senso verrà terminata solo alla fine del 2011. Copyright APCOM (c) 2008"

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28 luglio 2010

Cerano, Cristicchi non suona nella centrale a carbone. La dichiarazione ufficiale.

Da senzacolonne.it
"Dopo aver ascoltato entrambe le parti in causa e preso atto del clima di poca serenità sul territorio, ho deciso di non esibirmi nel concerto presso la centrale di Cerano, il prossimo 7 agosto, poiché le condizioni attuali riscontrate non permettono di esibirmi con la necessaria tranquillità d'animo". E' con questa nota che Simone Cristicchi ha annunciato la sua scelta circa il concerto previsto nell'ambito di “Correnti musicali”, organizzato dall'Enel.
Verrebbe da dire che questa volta gli esponenti di “No al carbone” sono riusciti nel loro “intento”. Sul blog dello stesso cantautore il gruppo aveva già scritto una lettera, datata al dieci luglio, chiedendo espressamente allo stesso di annullare la data del concerto brindisino. “Ciao Simone, abbiamo saputo dalla stampa che quest'anno sarai tu il protagonista di “Correnti musicali”, il concerto che Enel organizza nella centrale di Cerano, a Brindisi. Voglio raccontarti cosa significa per noi abitanti di questo territorio la centrale a carbone di Cerano. Cerano è una località in riva al nostro mare adriatico, ma, dove prima c'erano spiagge bellissime. Ora l'unico panorama presente è questo ecomostro cui quasi come una begga hanno dato un nome “gentile”: Federico II”. Questo solo uno scorcio di questa lettera che si fa lunga righi e righi ricchi di dati, numeri e specificazioni. In chiusura di tutto ciò l'appello, forte, deciso del gruppo: “Ti chiediamo di sostenerci, di sostenere il futuro nostro e dei nostri figli, di sostenere il grido di dolore di chi ha perso affetti.

Ancora una volta pane et circenses in chiave moderna: ricatto occupazionale e concerti per zittire una città. La musica che Tu e noi tanto amiamo è un inno alla vita, alla gioia e alla bellezza, per questo ti chiediamo di rinunciare al concerto in questo luogo simbolo di dolore e del potere che opprime un'intera comunità. Siamo convinti che la tua sensibilità accoglierà questo nostro appello”. Parole che potrebbero aver colpito il cantante. Il responsabile del blog in controbattuta aveva risposto che avrebbero reso noto il movimento di protesta. E così è stato.

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Negli USA l'energia solare costa meno di quella nucleare

Oggi negli Stati Uniti la produzione di energia solare costa meno di quella nucleare. Lo afferma un articolo pubblicato il 26 luglio sul New York Times, che riprende uno studio di John Blackburn, docente di economia della Duke University. Se si confrontano i prezzi attuali del fotovoltaico con quelli delle future centrali previste nel Nord Carolina, il vantaggio del solare è evidente, afferma Blackburn. «Il solare fotovoltaico ha raggiunto le altre alternative a basso costo rispetto al nucleare», spiega Blackburn, nel suo articolo Solar and Nuclear Costs - The Historic Crossover, pubblicato sul sito dell’ateneo. «Il sorpasso è avvenuto da quando il solare costa meno di 16 centesimi di dollaro a kilowattora» (12,3 centesimi di euro/kWh). Senza contare che il nucleare necessita di pesanti investimenti pubblici e il trasferimento del rischio finanziario sulle spalle dei consumatori di energia e dei cittadini che pagano le tasse.
COSTI FOTOVOLTAICO IN DISCESA - Secondo lo studio di Blackburn negli ultimi otto anni il costo del fotovoltaico è sempre diminuito, mentre quello di un singolo reattore nucleare è passato da 3 miliardi di dollari nel 2002 a dieci nel 2010. In un precedente studio Blackburn aveva dimostrato che se solare e eolico lavorano in tandem possono tranquillamente far fronte alle esigenze energetiche di uno Stato come il Nord Carolina senza le interruzioni di erogazione dovute all’instabilità di queste fonti.

COSTI NUCLEARE IN CRESCITA - I costi dell'energia fotovoltaica, alle luce degli attuali investimenti e dei progressi della tecnologia, si ridurrà ulteriormente nei prossimi dieci anni. Mentre, al contrario, i nuovi problemi e l'aumento dei costi dei progetti hanno già portato alla cancellazione o al ritardo nei tempi di consegna del 90% delle centrali nucleari pianificate negli Stati Uniti, spiega Mark Cooper, analista economico dell'Istituto di energia e ambiente della facoltà di legge dell'Università del Vermont. I costi di produzione di una centrale nucleare sono regolarmente aumentati negli ultimi anni e le stime sono costantemente in crescita.
Redazione online
27 luglio 2010 

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27 luglio 2010

Cristicchi boicotta la data presso la centrale a carbone di Cerano

Sulla bacheca facebook di Simone Cristicchi è apparso il calendario aggiornato con le prossime date live, e da queste è scomparsa quella di Cerano.

La notizia sui media:
Quotidianodipuglia: Brindisi, Cristicchi annulla il concerto davanti alla centrale "Federico II"
Reportbrindisi: Concerto a Cerano, Simone Cristicchi rinuncia
Brundisium.net: Simone Cristicchi dice No al Carbone?


Cristicchi aveva già paventato la possibilità di rinunciare al concerto presso la centrale sporca con queste parole: Quando ho accettato non conoscevo la situazione di Brindisi. Voglio capire alcuni aspetti e se le cose stanno così come dicono gli ambientalisti è chiaro che ne trarremo le dovute conclusioni

Grazie Simone per il tuo contributo di civiltà, l'Alto Lazio come il Salento ti sono grati per questa scelta. Una sola correzione: non siamo ambientalisti, ma semplici cittadini preoccupati per il nostro futuro.

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26 luglio 2010

Vuvuzelas contro la musica nelle centrali sporche

Quotidianodipuglia:
"Brindisi, l'appello dei Sud Sound System. «Vuvuzelas contro il concerto a Cerano»

BRINDISI (25 luglio) - La protesta è guidata su Facebook dai Sud Sound System, con l'invito a Irene Grandi e Simone Cristicchi di non cantare il prossimo 7 agosto nell'area della centrale Enel "Federico II" di Cerano, al concerto organizzato dalla stessa azienda per l'energia elettrica.
[...] Anche l'anno scorso, sullo stesso palco Renzo Arbore e Arisa, ospiti della serata, furono oggetto di proteste a suon di fischietti

Nota dei Sud Sound System:
Questa nota è scritta per smentire con "piacere" cosa si legge su alcuni quotidiani pugliesi, ovvero che il Sud Sound System dirige la protesta di Cerano. Il Sud Sound System non dirige, ne detta le forme della protesta del "Comitato No Carbone" contro i concerti che si terranno il 7 Agosto nella Centrale Enel di Cerano "Federico II". Noi aderiamo come semplici cittadini e logicamente anche come artisti, ma smentiamo con "piacere" di essere portavoci, ideologhi o quant'altro. Smentiamo con "piacere" perchè il "Comitato No Carbone" dimostra che Brindisi è viva e che una generazione di giovani è pronta a lottare perchè in Puglia ci sia un modello di sviluppo economico che sia sostenibile e quindi una migliore qualità della vita per i cittadini.
Cerano, Ilva e altri poli industriali non sono più sostenibili per questa regione e per noi che ci abitiamo, sembrerà retorico ma c'è bisogno d'amore per questa terra e per noi stessi per fare scelte concrete giuste.
Siamo quindi vicini al "Comitato No Carbone" e ne appoggiamo l'iniziativa. Quel giorno ironia della sorte, saremo a suonare ad una iniziativa a Grosseto di Lega Ambiente, ma siamo certi che la voce dei cittadini pugliesi sarà forte e che le nostre voci contro il carbone saranno forti, perché piene d'amore per la vita.
Uniti si vince
.

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Azione: scrivi al Presidente della Repubblica

"In questi giorni stiamo rischiando la prima estesa contaminazione da OGM in Italia, a causa di una presunta semina – che sarebbe assolutamente illegale - di mais transgenico in un campo in Friuli, nel Comune di Fanna (Pn). Di fronte a questa emergenza, con la Task Force OGM ci siamo appellati al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

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