No al carbone Alto Lazio

23 febbraio 2011

Bloccato lo spot del "Forum Nucleare": è ingannevole

Notizia da Greenpeace:
Il Giurì dell'Autodisciplina Pubblicitaria che ha bloccato la messa in onda dello spot promosso dal Forum Nucleare, perché "ingannevole". Da quando a dicembre le tv nazionali hanno cominciato a bombardarci, abbiamo denunciato le informazioni ingannevoli dello spot su tutti i nostri canali. In particolare:

"Le scorie si possono gestire in sicurezza."
E da quando? In sessant'anni l'industria nucleare non ha ancora trovato una soluzione per la gestione di lungo termine dei rifiuti nucleari;
"Tra 50 anni non potremo contare solo sui combustibili fossili."
È vero, ma anche l’uranio è limitato;
"Le fonti rinnovabili non bastano."
Sicuro? Uno scenario energetico 100% rinnovabile è possibile, come dimostrano analisi dell’Ue e dell’industria.

Lei l'articoo da IlFattoQuotidiano

22 febbraio 2011

Il Coordinamento nazionale contro il carbone vara il suo piano di azione

Comunicato stampa del Coordinamento nazionale contro il Carbone

In occasione dell’incontro pubblico promosso dal’associazione “Uniti per la salute” di Savona, si è di nuovo riunito il Coordinamento Nazionale Contro il Carbone che vede uniti i vari comitati, movimenti e associazioni di tutta Italia che operano attivamente nei territori di riferimento. E’ il caso di Brindisi, Tarquinia, Porto Tolle, Civitavecchia e Rossano che hanno partecipato al convegno per portare la propria esperienza a conoscenza della comunità savonese.

In un Teatro Chiabrera gremito di cittadini preoccupati della cattiva informazione dilagante, i presenti, tra cui molti amministratori, hanno avuto l’opportunità di ascoltare importanti medici, studiosi ed epidemiologi che, dopo aver ribadito i gravi danni provocati dall’utilizzo del carbone come combustibile, hanno spiegato l’importanza che nei territori ove sono localizzati gli impianti inquinanti venga effettuata la Valutazione di Impatto sulla Salute (VIS) necessaria a dimostrare le ricadute inquinanti degli impianti energetici e le eventuali correlazioni con i danni alla salute.

In virtù di quanto sopra, dell’assenza di un Piano Energetico nazionale, dell’inadeguatezza dell’impianto normativo e della gestione dei controlli istituzionali a salvaguardia della salute pubblica, e denunciando decine di progetti di costruzione (o riconversione) di impianti per la produzione di energia elettrica ancora troppo basati su fonti fossili (altamente dannosi per la salute e l’economia dei territori) molto spesso utilizzando un vero e proprio ricatto occupazionale, il Coordinamento ha stabilito di lanciare alcune iniziative comuni di ordine tecnico-legale ed informativo-comunicativo, su tutto il territorio nazionale, che portino alla luce le gravi lacune del sistema energetico italiano e della relativa programmazione.

Programmazione all’interno della quale la VIS, intesa come definita dall’organizzazione mondiale della Sanità, ovvero”una combinazione di procedure, metodi e strumenti per mezzo dei quali una politica, un piano o un progetto possono essere giudicati sui loro potenziali effetti sulla salute di una popolazione, e sulla distribuzione di questi effetti all’interno della popolazione stessa”,e partecipata dalla collettività interessata, non può che essere prioritaria.

Motivo per il quale il Coordinamento,anche in risposta alle continue nuove richieste di costruzione, riconversione, ed ampliamento di centrali a carbone, ha stabilito di farne oggetto della prossima iniziativa comune.

CNNC

20 febbraio 2011

Carbone, punto di non ritorno. Gli interventi del convegno

Riportiamo un primo resoconto dal convegno tenutosi a Savona (vedi), da Savonanews.it



"Tutto esaurito al Chiabrera per l'incontro pubblico sul carbone organizzato con la collaborazione di Ubik e delle maggiori associazioni Savonesi e il patrocinio dell'Ordine dei Medici di Savona e del Comune. Arrivano il Tg3 e Striscia la Notizia. Cosa diranno adesso i comunicatori a noleggio del carbone "pulito" e dell'energia "sensibile"?

Diranno questo: "In merito alle accuse rivolte a Tirreno Power nell’incontro del 18/2 presso il Teatro Chiabrera da alcune associazioni ambientaliste locali, l'azienda precisa quanto segue: Tirreno Power è aperta al dialogo in modo particolare con tutti i soggetti istituzionali e conferma la piena volontà di trasparenza e collaborazione costruttiva per definire soluzioni che migliorino considerevolmente l’impatto ambientale e contribuiscano allo sviluppo economico."

Meno di così, non si poteva dire. Per questa azienda evidentemente i Cittadini che respirano i loro scarichi e le Libere Associazioni tra essi, hanno dignità inferiore ai "soggetti istituzionali", e così la misera replica, si commenta da sé.


Presenti tra gli altri l'assessore all'ambiente Jorg Costantino e il Sindaco di Quiliano. Non pervenuto quello di Savona, ma attendiamo smentite, come sul fatto che sia stato richiesto agli organizzatori di pagar le spese della Sala. Senza polemiche, buon senso avrebbe voluto un patrocinio del Comune e non una piccola onlus a provvedere, visti e sentiti gli argomenti.


ALCUNI DEGLI INTERVENTI:

Giangranco Gervino su sostanze tossiche rilevate alla foce del torrente Quiliano
http://www.youtube.com/watch?v=lSrcI3Yj65o


Gianfranco Gervino su Conferenza dei servizi - Roma
http://www.youtube.com/watch?v=P51erVPRC0w


Marco Stevanin, perito e consulente ambientale, estensore della perizia giurata sugli scenari ante e post operam dell'ampliamento a carbone della centrale Tirreno Power di Vado Ligure - Quiliano
http://www.youtube.com/watch?v=EXbfQDWcA_4


Rappresentanti Com. No Carbone Rossano Calabro
http://www.youtube.com/watch?v=94kzajpUV2w


Fabrizio Bianchi, dirigente epidemiologo CNR Pisa
http://www.youtube.com/watch?v=mpecnhuoskM


Rappresentanti Comitati No Carbone Civitavecchia - Tarquinia
http://www.youtube.com/watch?v=cs8FIf4hgeQ


Tratto fal TG3 Liguria: Intervista all'epidemiologo Valerio Gennaro
http://www.youtube.com/watch?v=8OBT8AZLqvs


Vale la pena di ascoltare bene, da Brindisi:
http://www.youtube.com/watch?v=vGF-QkCTtpw


a grande richiesta, un "sempre-nero":
http://www.youtube.com/watch?v=Kl2lKhZY37M


e un poco di attualità
http://www.youtube.com/watch?v=Z9HHa7LYboY 
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A questo indirizzo il ringraziamento agli intervenuti da parte del comitato promotore di Savona.

19 febbraio 2011

Harvard, una ricerca mette in luce gli enormi costi nascosti dell'energia da carbone

Lo studio "Coal's hidden costs top $345 billion in U.S.-study" mostra come il costo dell'energia prodotta da carbone sia tre volte più alto di quanto normalmente si creda, a causa dei molteplici danni che provoca ad ambiente e salute, danni che pesano sulle tasche e sulla qualità di vita dei contribuenti.

Fonte: Reuters

18 febbraio 2011

Cina, una svolta verde necessaria

Fonte "Rinnovabili. Per Cina scelta obbligata, inquinamento troppo forte

La Cina ha compiuto passi giganteschi negli ultimi due decenni per modernizzare il proprio apparato industriale, promuovere un'economia più dinamica e migliorare il livello di vita della propria popolazione. Il riconoscimento è unanime sul piano internazionale, ma occorre anche chiedersi a quale prezzo questi cambiamenti siano avvenuti. Il rapporto "China Renewable Energy Market Outlook", realizzato dalla società di consulenza Research and Markets, sottolinea il costo enorme in termini di inquinamento ambientale che la Cina sta pagando oggi per sostenere la propria crescita economica. Negli ultimi due anni circa due terzi dell'energia primaria consumata in Cina sono stati prodotti con il carbone. Il miglioramento

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Prima campagna di biomonitoraggio sul nostro territorio

Riportiamo dal rapporto finale sui risultati della prima campagna di biomonitoraggio effettuata dal Decos (Dipartimento di Ecologia e Sviluppo Economico Sostenibile) dell’Università della Tuscia, sul territorio di Civitavecchia, Tarquinia, Allumiere e dintorni

"Anche se le nostre osservazioni non hanno individuato casi di grave contaminazione – prosegue il documento – hanno comunque mostrato delle aree con concentrazioni relativamente elevate di alcuni elementi nei talli lichenici. Sebbene alcuni di questi elementi siano a bassa tossicità e di natura terrigena, altri, dovrebbero essere legati alle attività umane presenti nell’area di studio. Chiaramente, non fornendo questi dati una valutazione quantitativa delle concentrazioni in aria o dei tassi di deposizione, l’importanza di queste indagini risiede soprattutto nella possibilità di valutare l’entità delle deposizioni in termini comparativi effettuando il monitoraggio delle deposizioni negli anni futuri, ottenendo informazioni sulla loro eventuale variazione”.
Motivi per i quali gli studiosi che hanno redatto il report suggeriscono la ripetizione annuale del monitoraggio “per approfondire la conoscenza dei fenomeni in corso nell’area e l’incremento del numero di punti di campionamento per

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16 febbraio 2011

12.000 ettari distrutti per una miniera di carbone

Fonte: il Manifesto
"I bulldozer della compagnia britannica Global Coal Management Resources stanno per spianare 12mila ettari di terra nella regione di Phulbari, in Bangladesh, per realizzare una delle più grandi miniere di carbone a cielo aperto del Pianeta. Non solo andranno perduti terreni molto produttivi dal punto di vista agricolo, ma ben 40mila persone saranno costrette ad abbandonare subito le loro case. Tra questi almeno 2.200 indigeni, le cui famiglie hanno abitato nella zona per circa 5mila anni. Ma il conteggio dei soggetti da rilocare aumenta se si considerano anche i canali e i pozzi che saranno prosciugati a causa della miniera. In quel caso arriviamo a quasi un quarto di milione di persone residenti in un centinaio di villaggi, tra cui 50mila indigeni appartenenti

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Le aziende dell'energia infiltrano e spiano i movimenti ecologisti

Fonte
"Gli ambientalisti devono incutere timore alle grandi aziende energetiche, se queste ultime sono arrivate a infiltrare delle spie nelle file degli attivisti per conoscere i loro movimenti e le loro strategie di protesta. Tre grosse aziende energetiche - il gigante Eon, la Scottish Resources, il secondo più grande produttore britannico di carbone, e la Scottish Power, una delle maggiori aziende produttrici di energia nel Regno Unito - hanno pagato per ottenere informazioni da una società che monitorava segretamente gli attivisti. E' quanto rivela il Guardian, che dedica all'indagine l'apertura della sua edizione online. Alcuni documenti trapelati rivelano - scrive il quotidiano britannico - come la proprietaria di Vericola, la società "spiona", Rebecca Todd, riferiva ai colossi energetici dei piani degli

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12 febbraio 2011

Per la sopravvivenza della specie

Da Greenreport.it l'articolo: C'è futuro per l'umanità? Solo se sapremo coevolverci con la natura

"In questi giorni l'European environment agency ha diffuso una nota dal titolo "Analysing and managing urban growth" (vedasi sito www.eea.europa.eu ) nel quale ricorda come la copertura artificiale del suolo ha avuto in Europa, un incremento del 3.4% dal 2000 al 2006, di gran lunga l'incremento maggiore rispetto a tutte le categorie di uso del suolo. In base ai dati di un progetto europeo, il PLUREL del 2010, le aree peri urbane (discontinue) crescono in maniera quattro volte più rapide dell'aree urbane continue. Già nel 2006 l'EEA aveva pubblicato l'ottimo rapporto "Urban sprawl in Europe. The ignored challenge" dove si faceva il punto sulla rapida diffusione delle aree urbane nel

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Piattaforma logistica, il partito degli appalti assalta l'Alto Lazio

Comunicato stampa Nocoke Tarquinia:

"Dopo il carbone la piattaforma Logistica potrebbe essere la mannaia ambientale contro il paesaggio e contro l’agricoltura locale.
La FOLLIA di un mega-progetto cinese di ben 4.200 ettari, con all'interno Terminal Cina, district park, raddoppio porto sino oltre la Frasca, aeroporto jumbo commerciali fra Tarquinia e Sant'Agostino,altra antemurale, 3 bacini di carenaggio, inglobando le centrali Enel e Tirreno Power, aumentata potenza e combustione di carbone , probabile incerenitore rifiuti laziali, grattacieli e palazzi, svincoli ed autostrade.
Questo il progetto presentato in pompa magna Giovedì 10 a Roma in un convegno sul tema "Piattaforma Logistica Italia" organizzato dal Comune di Civitavecchia e dal Comune di Tarquinia. L'incontro ha riguardato le tematiche legate allo sviluppo logistico del territorio in relazione alla creazione di una Piattaforma del Centro Italia.
Al convegno erano presenti il presidente del Censis, Giuseppe De Rita, curatore dell’introduzione, Giancarlo Elia Valori, presidente di Centrale Finanziaria Generale spa, Giovanni Moscherini sindaco di Civitavecchia, Mauro Mazzola, sindaco di Tarquinia, Giulio Marini, sindaco di Viterbo e numerose le personalità istituzionali invitate.

Poiché sull’invito alla stampa risaltava il patrocinio del comune di Tarquinia e di quello di Civitavecchia, come cittadini ci chiediamo sbigottiti come sia possibile presentare un progetto di così grande impatto che prevede anche la costruzione di un terminal china, senza la condivisione della cittadinanza, tagliata ancora una volta fuori da qualsiasi decisione sul futuro del proprio territorio.
Se il sindaco di Tarquinia, nella presentazione di tale progetto, è intervenuto in nome e per conto della cittadinanza, ci spieghi a quale titolo, visto che non esiste traccia di una delega popolare scaturita da un dibattito pubblico.
Dopo quanto accaduto con la centrale a carbone, ci saremmo augurati che il metodo di imporre progetti così devastanti alle popolazioni non sarebbe più avvenuto, soprattutto se si parla di una piattaforma logistica che dovrebbe ospitare lo smistamento dell’intero mercato cinese che andrebbe a minare il nostro tessuto economico, senza tenere conto della salvaguardia dei prodotti italiani.
Gli attori del Megaprogetto non sono certo tenuti a preoccuparsi delle conseguenze che la sua realizzazione provocherebbe sul nostro territorio, sia per i milioni cubi di cemento che andranno a ricoprire i nostri terreni agricoli, sia per l’impatto sulle aziende locali, ma un sindaco certamente sì.
Ancora una volta devono essere i cittadini a chiedere conto dell’operato delle istituzioni, ancora una volta dobbiamo scoprire da soli chi e che cosa si nasconde dietro il termina China, grazie alle associazioni che si occupano di lotta alle mafie.
L’allarme è ormai scattato. Fate sapere alla popolazione che intenzioni ha la politica locale rispetto al pericolo di un serio e compromettente inquinamento che il megaprogetto porterà con sé e quale sarà il destino della nostra agricoltura e della nostra economia.
Non sarà che il megaprogetto nasconde solo una richiesta di servitù dove noi cittadini abbiamo tutto da perdere e i pochi che lo presentano tutto da guadagnare?"

"Grigioni senza carbone"

Svizzera: il Cantone dei Grigioni si oppone con forza ai progetti di nuove centrali a carbone da parte dell'azienda Repower, da realizzarsi in territorio tedesco e italiano, rispettivamente a Brunsbüttel e a Saline Ioniche. Pochi giorni fa il WWF grigionese ha infatti lanciato, assieme ad altri 13 fra organizzazioni e partiti, un'iniziativa popolare cantonale denominata
“Grigioni senza carbone”.

Secondo quanto riporta il sito di RSI.ch,

"Visto che il cantone dei Grigioni detiene una partecipazione del 46% in Repower, affermano gli oppositori, gli elettori devono avere la facoltà di esprimersi sulla questione. L’organizzazione ecologista è convinta di poter raccogliere in modo rapido le 4'000 firme necessarie per la riuscita dell'iniziativa.

Una campagna a livello svizzero Il 14 aprile 2010, il WWF

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