No al carbone Alto Lazio

21 maggio 2009

Il Sindaco di Civitavecchia Gianni Moscherini indagato dall'Antimafia


E' ufficiale: il sindaco di Civitavecchia Gianni Moscherini è indagato dalla Direzione Investigativa Antimafia per "aver tentato, in concorso con altra persona, di ottenere notizie in ordine ad indagini in corso da parte della DIA"

Clicca qui per scaricare il resoconto integrale della seduta parlamentare di ieri che ha discusso l'interrogazione dell' On. Tenaglia, oppure leggi qui.


"La notizia, clamorosa e destinata a scatenare ardenti polemiche in città e non solo, è stata resa nota ieri durante la seduta della Camera dal Sottosegretario ai Trsaporti e alle Infrastrutture Giuseppe Maria Reina, che ha risposto ad una interrogazione presentata dal Deputato del Pd Lanfranco Tenaglia circa “Le problematiche connesse alla realizzazione del terminal Cina a Civitavecchia”. Ebbene nella sua risposta il Sottosegretario Reina ha testualmente dichiarato che "relativamente a Giovanni Moscherini, il 16 febbraio 2008 sono stati notificati dal centro operativo di Roma della DIA, un avviso di conclusione delle indagini ai sensi dell'articolo 415-bis del codice di procedura penale ed una contestuale informazione di garanzia in quanto indagato per i reati previsti dagli articoli 110, 81, 319 e 322 del codice penale per aver tentato, in concorso con altra persona, di ottenere notizie in ordine ad indagini in corso da parte del menzionato ufficio di polizia".
Ma non è tutto. Nella sua risposta l'On. Reina ha anche confermato che nel corso degli ultimi anni, sulla base delle indagini e delle operazioni effettuate dalla Dia, si è registrata una attività di infiltrazione mafiosa nell'Alto Lazio da parte di due clan di spicco della Campania e della Calabria: i Casamonica, che si sono radicati nel viterbese, e gli Alvaro-Piromalli-Molè, che si sono infiltrati sul litorale attraverso collegamenti romani, a conferma di quanto denunciato nei mesi scorsi circa le infiltrazioni mafiose nel nostro territorio dall'Associazione regionale contro tutte le mafie Antonino Caponnetto, che infatti non ha tardato a commentare l'accaduto. "Ora – si legge in una nota stampa - cominciano ad essere chiare le ragioni di tanto livore nei confronti di un’Associazione come la nostra che, anziché esaurire la sua azioni in dissertazioni sociologiche come comunemente avviene, si sforza di individuare le mafie dovunque esse si annidino. Il nostro Convegno del 20 aprile u.s. ha fatto saltare i nervi ad alcuni che hanno mal tollerato la pubblicazione da parte nostra di un dossier sulle presenze ed attività mafiose sul nostro territorio. Ma, tant’è. Faremo chiarezza anche su questo nelle aule giudiziarie. Ognuno è innocente fino a prova contraria e sino allo svolgimento dei vari livelli processuali, ma etica avrebbe voluto che il sindaco Moscherini, come minimo, avesse reso nota la vicenda al Consiglio Comunale ed ai cittadini tutti, al fine di evitare dubbi infamanti che, l’aver scoperto per caso la questione, può far scaturire sull‘Ente che rappresenta. Dubbi che nessun “Ufficio per la legalità” può dissolvere fino all’esito dell’iter processuale, e che non fanno che alimentare quel clima di sospetto verso tutto e tutti che ormai aleggia in città, danneggiandola economicamente e socialmente."

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