Se entro breve i cantieri della centrale di Torre Valdaliga Nord non verranno chiusi, faremo propaganda di astensione al voto – per assurdo questa ci sembra la via migliore. Durante l’occupazione decideremo se seguire i passi dei compagni di Tarquinia e passare quindi a misure più decise, come il loro sciopero della fame. Siamo indignati dalla profonda separazione creatasi tra la politica dei partiti (anche quelli locali) e l’opinione pubblica: la politica di destra ha realizzato il progetto, il governo di sinistra lo sta rendendo operativo; tutto ciò contro la volontà manifestata dalla popolazione del circondario. Esortiamo tutta la cittadinanza ad unirsi alla protesta scendendo in piazza, e a contribuire all’occupazione dell’aula consiliare, dimostrando così che il movimento è solido e deciso. L’occupazione andrà avanti ad oltranza, fino a che i risultati da noi perseguiti non arriveranno; vogliamo fatti e non promesse: la strumentalizzazione del movimento è un problema che va risolto prontamente visto che le precedenti amministrazioni ci hanno deluso
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