Anche i metalmeccanici del Lazio si schierano per il no al carbone.
La Fismic e la Filc in una missiva al sindaco della città di Ladispoli hanno reso nota la loro contrarietà al carbone a Civitavecchia solidarizzando con le azioni intraprese dal movimento no coke Alto Lazio. Finalmente anche i metalmeccanici hanno sposato le idee dei comitati in lotta contro la conversione a carbone di TVN a Civitavecchia.
In primo luogo, i sindacati hanno finalmente ribadito la fondamentale importanza del diritto alla salute e alla salvaguardia dell’ambiente.
In seconda istanza hanno rilanciato il diritto ad un’occupazione che scaturisca da un nuovo modo di produrre energia basato sull’utilizzo di fonti rinnovabili e pulite.
Le due confederazioni sindacali hanno avanzato la proposta di convertire l’alto lazio ad un sistema di produzione energetica basato sulle rinnovabili.
Il movimento no coke alto Lazio ha accolto con grande entusiasmo la presa di posizione dei due sindacati che in questa maniera hanno preso nettamente le distanze da quanto affermato anche in passato da altre sigle sindacali che lontane dal preoccuparsi della salute dei cittadini continuano a sostenere il carbone per Civitavecchia, ignorando strade più proficue anche per l’occupazione.
Nel frattempo il due maggio presso la commissione ambiente alcuni esponenti del movimento no coke saranno ascoltati in senato per rendere noti gli ultimi studi realizzati sul tema “salute e ambiente” che riguardano il territorio interessato dalla sciagurata riconversione a carbone di Civitavecchia.
Movimento no coke Alto Lazio