Appello congiunto lanciato oggi da Legambiente, Greenpeace e WWF in occasione della seduta congiunta dei Consigli provinciali di Roma e Viterbo. Vedi http://www.legambiente.com/associazione/tnews.php?id=3931
"...Bloccare i lavori di riconversione a carbone della centrale di Civitavecchia e riaprire la Valutazione di impatto ambientale, perché il carbone è la fonte fossile a maggiori emissioni specifiche di anidride carbonica. Questo l’appello congiunto lanciato oggi da Legambiente, Greenpeace e WWF in occasione della seduta congiunta dei Consigli provinciali di Roma e Viterbo.
“E’ giunto il momento che l’Enel e il governo si rendano conto del grave errore – dicono le tre associazioni ambientaliste -. In questi anni i danni sull’ambiente e sulla salute del progetto di riconversione della centrale di Torre Valdaliga sono stati ampiamente documentati da comitati di esperti indipendenti”.
Il carbone usato a Civitavecchia produrrà veleni e polveri sottili non filtrabili e fonte di tumori e danni al sistema nervoso e circolatorio che arriveranno anche nei cieli di Roma. Gli inquinanti prodotti dalla centrale contribuiranno a peggiorare la situazione già preoccupante delle polveri sottili emesse dal traffico nella capitale”.
L’Italia è in ritardo cronico rispetto alle politiche di Kyoto per difendere il nostro pianeta dall’effetto serra e dai mutamenti climatici e promuovere l’utilizzo del carbone è in totale controtendenza con quelli che sono gli obiettivi nazionali per il contenimento delle emissioni di gas serra.. L’Europa ha inoltre recentemente fissato nuovi obiettivi di riduzione assai più restrittivi per il 2020. “Lo sforzo da fare sarà enorme – concludono Legambiente, Greenpeace e WWF -: il carbone non è un’opzione praticabile”.
Rubbia ritorna sul tema emissioni di Co2: http://www.montagna.tv/?q=node/5048, http://guide.dada.net/no_global/interventi/2007/05/295734.shtml
22 maggio 2007
WWF, Greenpeace, Legambiente: appello contro il carbone a Civitavecchia
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