TORREVALDALIGA, NO COKE: «DA TAVOLO VITTORIA PER LOTTA Al CARBONE»
Il Ministero della Salute sottoscrive la richiesta di riapertura della conferenza dei servizi inoltrata dal Ministro dell'Ambiente al Ministro Bersani lo scorso 23 aprile. Questo l'esito del tavolo di confronto sulle problematiche sanitarie connesse alla riconversione a carbone della centrale Enel diTorreValdaliga Nord svoltosi questa mattina.
Nel corso dell'incontro, convocato al ministero della salute dal sottosegretario Patta e al quale hanno partecipato, oltre ai rappresentanti degli istituti di consulenza scientifica e delle istituzioni competenti, i sindaci del comprensorio, i rappresentanti dell'ENEL, dei Medici per l'Ambiente e del Movimento No Coke e gli on. Bonadonna e Bonelli, è stato analizzato il documento prodotto dalla commissione tecnica incaricata dalla Ministra Turco; un testo che evidenzia le lacune della valutazione d'impatto ambientale, definita "non totalmente esaustiva, sotto il profilo sanitario", lo stato di sofferenza della popolazione dell'Alto Lazio per effetto di alcune gravi patologie riconducibili a esposizioni ambientali e l'inadeguatezza degli Organismi attualmente deputati al monitoraggio ambientale e sanitario.
- «Una vittoria per la battaglia contro la riconversione a carbone della centrale Enel di Torre Valdaliga Nord». Ad affermarlo al temine del tavolo della Salute convocato stamani nella sede del Ministero diLungotevere Ripa é il movimento no coke Alto Lazio. «Il ministero della Salute - spiega Mauro Mocci, in rappresentanza del coordinamento dei medici - ha finalmente riconosciuto, così come sottolineato daldocumento di sintesi discusso oggi e redatto dalla Regione Lazio e dall'Istituto Superiore di Sanità, che la valutazione d'impatto ambientale della centrale di Torre Valdaliga Nord seppur corretta dal punto di vista amministrativo non ha preso in considerazione l'impatto sanitario dell'intera area. Per questo - prosegue Mocci - il Ministro Livia Turco scriverà al Ministro dell'ambiente, Alfonso Pecoraio Scanio e al Ministro dello Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani per chiedere la convocazione della conferenza dei servizi istruttoria e la riapertura della Via (Valutazione di impatto ambientale). Una via -conclude Mocci - che dovrà tenere presente tutti gli impianti inquinanti presenti sul territorio: il carbone di Torre ValdaligaNord, Tirreno Power ex Torre Valdaliga Sud e il porto. Bisogna capire cosa determina sull'Alto Lazio questi indici di mortalità così elevati e patologie respiratorie gravi». E di vittoria parla tutto il movimento no coke dell'Alto Lazio. «Una vittoria - spiegano – perché finalmente un ministro Ds si esprime contro il carbone facendo uscire dall'isolamento i Verdi e il Prc. Il dato ufficiale che emerge dal documento di sintesi discusso quest'oggi - concludono i comitati nocoke - è che la situazione sanitaria della zona di Civitavecchia è complessa non solo per la presenza delle emissioni delle centrali
elettriche, ma anche per la presenza del porto. Il ministero dell'Ambiente richiede la convocazione della conferenza dei servizi e il ministero della Salute si allinea finalmente a questa richiesta».
Nel corso dell'incontro, convocato al ministero della salute dal sottosegretario Patta e al quale hanno partecipato, oltre ai rappresentanti degli istituti di consulenza scientifica e delle istituzioni competenti, i sindaci del comprensorio, i rappresentanti dell'ENEL, dei Medici per l'Ambiente e del Movimento No Coke e gli on. Bonadonna e Bonelli, è stato analizzato il documento prodotto dalla commissione tecnica incaricata dalla Ministra Turco; un testo che evidenzia le lacune della valutazione d'impatto ambientale, definita "non totalmente esaustiva, sotto il profilo sanitario", lo stato di sofferenza della popolazione dell'Alto Lazio per effetto di alcune gravi patologie riconducibili a esposizioni ambientali e l'inadeguatezza degli Organismi attualmente deputati al monitoraggio ambientale e sanitario.
- «Una vittoria per la battaglia contro la riconversione a carbone della centrale Enel di Torre Valdaliga Nord». Ad affermarlo al temine del tavolo della Salute convocato stamani nella sede del Ministero diLungotevere Ripa é il movimento no coke Alto Lazio. «Il ministero della Salute - spiega Mauro Mocci, in rappresentanza del coordinamento dei medici - ha finalmente riconosciuto, così come sottolineato daldocumento di sintesi discusso oggi e redatto dalla Regione Lazio e dall'Istituto Superiore di Sanità, che la valutazione d'impatto ambientale della centrale di Torre Valdaliga Nord seppur corretta dal punto di vista amministrativo non ha preso in considerazione l'impatto sanitario dell'intera area. Per questo - prosegue Mocci - il Ministro Livia Turco scriverà al Ministro dell'ambiente, Alfonso Pecoraio Scanio e al Ministro dello Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani per chiedere la convocazione della conferenza dei servizi istruttoria e la riapertura della Via (Valutazione di impatto ambientale). Una via -conclude Mocci - che dovrà tenere presente tutti gli impianti inquinanti presenti sul territorio: il carbone di Torre ValdaligaNord, Tirreno Power ex Torre Valdaliga Sud e il porto. Bisogna capire cosa determina sull'Alto Lazio questi indici di mortalità così elevati e patologie respiratorie gravi». E di vittoria parla tutto il movimento no coke dell'Alto Lazio. «Una vittoria - spiegano – perché finalmente un ministro Ds si esprime contro il carbone facendo uscire dall'isolamento i Verdi e il Prc. Il dato ufficiale che emerge dal documento di sintesi discusso quest'oggi - concludono i comitati nocoke - è che la situazione sanitaria della zona di Civitavecchia è complessa non solo per la presenza delle emissioni delle centrali
elettriche, ma anche per la presenza del porto. Il ministero dell'Ambiente richiede la convocazione della conferenza dei servizi e il ministero della Salute si allinea finalmente a questa richiesta».
MOVIMENTO NO COKE ALTO LAZIO COORDINAMENTO DEI MEDICI
CONTATTI PER INTERVISTE E COMUNICAZIONI:
335 8272742 329 7924124
Nessun commento:
Posta un commento