Il profitto è l'unico parametro che Enel ritiene opportuno monitorare.
Sulla nostra pelle. E' "l'energia che ti ascolta", baby.
Sulla tragica morte di Michele Cozzolino nel cantiere di TVN, vedi i link:
Lavoro in nero e caporalato, turni sovrapposti, lavoro di notte e nei giorni festivi, appalti ai massimi ribassi possibili, fretta di terminare i lavori. Ovviamente gli sgherri dell'Enel si affrettano a comunicare che si tratta di un caso del tutto accidentale. Ma su questo è inutile commentare, chi vive in questa città sa bene come stiano le cose.
Interviene sulla faccenda anche l'ipocrita
"...Presidente del Consiglio comunale, Francesco Cappellani, evidenzia le critiche espresse nei giorni scorsi "sulla politica spregiudicata dell'Enel nella gestione del cantiere di Tvn, improntata e gestita secondo una logica di frettolosità per arrivare alla accensione del primo gruppo". "La fretta – ha commentato – è nemica delle sicurezza: oggi emerge che a Tvn si lavora la notte e i giorni festivi; questa impostazione dissennata ed irresponsabile ha portato alla tragedia di oggi. A questo punto il cantiere si deve fermare e la riconversione della centrale va fermata e vanno rinegoziati e garantiti i massimi standards di sicurezza per tutti gli operai. Non c'è più tempo da perdere, questa città è stufa di pagare tributi all'Enel.. ..."
Fonte: "Centumcellae.it" (II)
Lucro, ad ogni costo, e non è un paradosso, poiché chi paga, siamo noi. Oppure lo è? Enel è un'azienda per la maggior parte parte pubblica. Come si può ammettere tutto questo?
Tranquillizziamoci pure, si tratta di una morte che rientra ampiamente nel progetto di Enel. Così come il problema dell'impatto del carbone sulla nostra salute è stato messo in conto (meglio sarebbe dire: liquidato), giudicato pegno ragionevole (comunque necessario) per la realizzazione di questo business. Con la benedizione ed il sostegno più che attivo dei nostri "rappresentanti" politici.
"...Le chiamano "Morti Bianche" come se il tutto fosse frutto della casualità e della sfortuna.
Le chiamano morti bianche quasi non ci fossero dei responsabili dietro gli omicidi che si compiono ogni giorno sui posti di lavoro..." Da "Nomortilavoro"
Sulla nostra pelle. E' "l'energia che ti ascolta", baby.
Sulla tragica morte di Michele Cozzolino nel cantiere di TVN, vedi i link:
Lavoro in nero e caporalato, turni sovrapposti, lavoro di notte e nei giorni festivi, appalti ai massimi ribassi possibili, fretta di terminare i lavori. Ovviamente gli sgherri dell'Enel si affrettano a comunicare che si tratta di un caso del tutto accidentale. Ma su questo è inutile commentare, chi vive in questa città sa bene come stiano le cose.
Interviene sulla faccenda anche l'ipocrita
"...Presidente del Consiglio comunale, Francesco Cappellani, evidenzia le critiche espresse nei giorni scorsi "sulla politica spregiudicata dell'Enel nella gestione del cantiere di Tvn, improntata e gestita secondo una logica di frettolosità per arrivare alla accensione del primo gruppo". "La fretta – ha commentato – è nemica delle sicurezza: oggi emerge che a Tvn si lavora la notte e i giorni festivi; questa impostazione dissennata ed irresponsabile ha portato alla tragedia di oggi. A questo punto il cantiere si deve fermare e la riconversione della centrale va fermata e vanno rinegoziati e garantiti i massimi standards di sicurezza per tutti gli operai. Non c'è più tempo da perdere, questa città è stufa di pagare tributi all'Enel.
Fonte:
Lucro, ad ogni costo, e non è un paradosso, poiché chi paga, siamo noi. Oppure lo è? Enel è un'azienda per la maggior parte parte pubblica. Come si può ammettere tutto questo?
Tranquillizziamoci pure, si tratta di una morte che rientra ampiamente nel progetto di Enel. Così come il problema dell'impatto del carbone sulla nostra salute è stato messo in conto (meglio sarebbe dire: liquidato), giudicato pegno ragionevole (comunque necessario) per la realizzazione di questo business. Con la benedizione ed il sostegno più che attivo dei nostri "rappresentanti" politici.
"...Le chiamano "Morti Bianche" come se il tutto fosse frutto della casualità e della sfortuna.
Le chiamano morti bianche quasi non ci fossero dei responsabili dietro gli omicidi che si compiono ogni giorno sui posti di lavoro..." Da "Nomortilavoro"
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