No al carbone Alto Lazio

19 ottobre 2007

Stoccaggio di CO2 nel sottosuolo: una scusa per rinviare gli investimenti nelle rinnovabili

"In Germania arrivano al pettine i nodi della CO2 capture and storage": così titola Greenreport, con un articolo piuttosto interessante, visibile a questo link

"...in Germania (ed anche in Italia, diverse associazioni ambientaliste) Bund, Greenpeace e Germanwatch, un’associazione che si occupa di riscaldamento climatico, sollevano molti problemi sull’efficacia - CO2 capture and storage - e sulla sua sicurezza per l‘ambiente e la salute per i rischi di fuga di gas e dei trasporti di CO2. Ma le perplessità sono soprattutto sul modello energetico che la Ccs sottintende con l’argomentazione della tecnologia provvisoria fino a che le energie rinnovabili non saranno in grado di coprire i bisogni di energia. «La Ccs - dicono le tre associazioni ambientaliste tedesche - permette di proseguire la produzione di energia a carbone e ritarda ancora l’espansione delle energie rinnovabili. In più il costo di ogni tonnellata di CO2 stoccata è valutata tra i 40 e i 60 euro, mentre i fornitori di energia da carbone si sono visti allocare quote di emissioni di CO2 gratuite che offrono loro un margine di manovra supplementare»..."

Nessun commento: