No al carbone Alto Lazio

11 gennaio 2008

Spartizione delle elemosine

Apprendiamo da maremmaoggi.it (vedi qui per l'articolo intero) che:

Civitavecchia, Tarquinia, Tolfa, Allumiere e S. Marinella. Sono i comuni che rappresenteranno il
comprensorio, così come stabilito dalla legge 8, interessato dalla presenza della centrale Enel di Torrevaldaliga Nord, in fase di riconversione a carbone chiamati ad avviare "entro breve tempo" le trattative con la Spa elettrica per "raggiungere un accordo quadro complessivo che stabilisca, ricadute economiche favorevoli per lo sviluppo del comprensorio limitato ai cinque comuni indicati dalla legge 8". Questo l'esito del tavolo sullo sviluppo convocato dal Presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, assente all'incontro ma rappresentato da membri della presidenza, al quale hanno preso parte i sindaci di Civitavecchia, Tarquinia, Tolfa, Allumiere, il commissario prefettizio del comune di S.Marinella e il presidente di Enel Produzione, Sandro Fontecedro. Un incontro che dopo il tavolo sulla salute ha aperto il confronto diretto fra Enel e comuni per stabilire tempi e modalità del percorso che dovrà portare in tempi rapidi alla definizione di un accordo che riguardi le ricadute economiche per la presenza della centrale sul territorio. Un percorso, quello del tavolo sullo sviluppo del territorio, che proseguirà parallelamente al tavolo della Salute che, a breve sarà riconvocato per discutere con gli enti locali il progetto per la diminuzione ulteriore delle emissioni della centrale a carbone di Torrevaldaliga Nord consegnato da Enel a regione e comuni il mese scorso e per studiare un sistema di controllo e monitoraggio ambientale complessivo del territorio...

Ecco che i nostri amministratori politici possono trovarsi di nuovo a cospetto di sua velenosità l'Enel per contendersi le elemosine e far cassa a scapito del nostro futuro e della nostra salute. Del resto l'abbiamo evidenziato tante e tante volte, il nostro "NO" al carbone è stato cavalcato da destra e sinistra, a livello locale, per alzare la posta delle compensazioni. Può essere che qualcuno prima o poi tenti di impiantare un "ufficio nocoke" all'interno dei comuni, strumentalmente preposto per rappresentare una pseudo-opposizione all'Enel
allo scopo di raccattare il raccattabile dalla servitù, e attingere così in modo più o meno occulto a finanziamenti per opere di vario tipo, ma che certo non possono fare il bene della popolazione.
Tutto è in vendita, no? Basta solo decidere il prezzo...O accettare l'offerta, come in questo caso, purché ci sia qualche briciola da leccare.


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