Comunicato Stampa
Il Movimento Cristiano Lavoratori (M.C.L.) ha dato mandato ai propri legali di predisporre tutta la documentazione e gli atti necessari a denunciare, in sede penale e civile, i responsabili dell’Enel in merito alla trasformazione della Centrale termoelettrica Torrevaldaliga Nord di Civitavecchia per l’impiego del carbone, fonte fossile a maggiore emissione specifica di anidride carbonica.
Il progetto dell’Enel va rifiutato in coerenza con la strategia perseguita dall’Unione Europea per un impiego accelerato di fonti energetiche pulite e rinnovabili accompagnate dalla sostituzione degli impianti a carbone o ad olio combustibile con impianti a gas.
E’ ormai provato che il carbone uccide, la scienza medica è concorde nel ritenere che l’inquinamento atmosferico produce malattie cancerogene e cardio-respiratorie irreversibili per la popolazione residenziale.
Il diritto alla salute è un bene primario sancito dai principi costituzionali ed il calpestarlo presuppone reato da perseguire.
Urge accertare le responsabilità anche con l’adozione, da parte della magistratura, di quelle misure cautelari necessarie per l’accertamento dei danni alla cittadinanza.
Va verificato, in base agli studi scientifici sinora prodotti, il nesso di causalità fra l’inquinamento atmosferico e il danno alla salute.
La vita non ha prezzo e non può essere comprata.
Nessuna compensazione, nessuna somma, nessuna donazione può compensare il valore della vita.
Senza contare i gravi danni che l’inquinamento atmosferico produrrà, negli anni a venire, sull’economia agricola con conseguente ricaduta su quella commerciale e turistica.
Tarquinia dovrà inesorabilmente pagare un prezzo troppo elevato anche per le generazioni future.
Il Movimento Cristiano Lavoratori (M.C.L.) ha dato mandato ai propri legali di predisporre tutta la documentazione e gli atti necessari a denunciare, in sede penale e civile, i responsabili dell’Enel in merito alla trasformazione della Centrale termoelettrica Torrevaldaliga Nord di Civitavecchia per l’impiego del carbone, fonte fossile a maggiore emissione specifica di anidride carbonica.
Il progetto dell’Enel va rifiutato in coerenza con la strategia perseguita dall’Unione Europea per un impiego accelerato di fonti energetiche pulite e rinnovabili accompagnate dalla sostituzione degli impianti a carbone o ad olio combustibile con impianti a gas.
E’ ormai provato che il carbone uccide, la scienza medica è concorde nel ritenere che l’inquinamento atmosferico produce malattie cancerogene e cardio-respiratorie irreversibili per la popolazione residenziale.
Il diritto alla salute è un bene primario sancito dai principi costituzionali ed il calpestarlo presuppone reato da perseguire.
Urge accertare le responsabilità anche con l’adozione, da parte della magistratura, di quelle misure cautelari necessarie per l’accertamento dei danni alla cittadinanza.
Va verificato, in base agli studi scientifici sinora prodotti, il nesso di causalità fra l’inquinamento atmosferico e il danno alla salute.
La vita non ha prezzo e non può essere comprata.
Nessuna compensazione, nessuna somma, nessuna donazione può compensare il valore della vita.
Senza contare i gravi danni che l’inquinamento atmosferico produrrà, negli anni a venire, sull’economia agricola con conseguente ricaduta su quella commerciale e turistica.
Tarquinia dovrà inesorabilmente pagare un prezzo troppo elevato anche per le generazioni future.
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