No al carbone Alto Lazio

23 aprile 2008

Oggi al Ministero delle Attività Produttive


Oggi, mercoledì 23 Aprile, dalle 11 in poi, il movimento no coke Alto Lazio sarà presente con una delegazione di cittadini, agricoltori ed operatori del settore turistico e commerciale sotto il Ministero delle Attività Produttive per supportare i propri tecnici di fiducia che saranno ascoltati dalla commissione preposta al riesame dell’autorizzazione dell’AIA per la riconversione a carbone della centrale di TVN a Civitavecchia
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I rappresentanti del movimento no coke Alto Lazio ed una delegazione del “Comitato dei Cittadini Liberi” composta dai rappresentanti dei lavoratori del mondo agricolo, agrituristico, turistico e commerciale, saranno presenti oggi a Roma per una manifestazione a supporto dei medici che si battono contro l’utilizzo del carbone per la centrale di Civitavecchia e che non smetteranno mai di sottolineare che di carbone sporco si tratta: il carbone pulito, è ormai assodato, non esiste. Infatti nel documento ufficiale della vecchia ed incompleta valutazione d’impatto ambientale non si parla di carbone pulito, anzi la tecnologia del clean coal viene scartata. “Sappiamo tutti quali siano le omissioni della V.I.A., - dicono i cittadini- soprattutto per quanto riguarda la parte che interessa la ricaduta a terra degli inquinanti emessi dalla combustione del carbone, elementi pericolosi per la salute, per l’alimentazione umana e per l’ambiente a tra questi anche l’Arsenico, incredibile e grave dimenticanza di Enel, non quantificato nei suoi documenti ufficiali”. La Conferenza dei Servizi che oggi dovrà decidere sulla riapertura dell’Aia, dovrà tenere conto del reale problema che tutto l’Alto Lazio e parte della Maremma potrebbe soffrire se la centrale di TVN dovesse entrare in funzione. La provincia di Viterbo basa almeno il 50% della sua economia sull’agricoltura, quella di qualità come le colture del carciofo, del pomodoro, del finocchio o le olive di Canino e Vetralla senza pensare alla qualità delle carni delle mucche maremmane di Monteromano e Allumiere, oltre a tutte le altre tipicità del viterbese, della Maremma e della Tuscia Romana. Il movimento no coke Alto Lazio ha preparato dei prodotti agricoli da offrire agli operai dell’ Enel che domani saranno mandati sotto al Ministero. Vogliamo far capire- sottolineano i cittadini- come la preoccupazione degli agricoltori sia in stretta relazione con quanto viene servito sulle nostre tavole. Non c’è contrapposizione, né tantomeno tensione, tra le due motivazioni che domani spingono a manifestare da una parte i dipendenti Enel e dall’altra i rappresentanti di altre categorie di lavoratori uniti con i cittadini e le mamme no-coke. Tutti temono per il proprio posto di lavoro, tutti vogliono un futuro per i propri figli, “ma se non difendiamo la salute e la nostra terra- dicono i cittadini- che futuro avremo per noi e soprattutto per i nostri figli? Non giova a nessuno elencare le migliaia di posti di lavoro in pericolo, nel caso malaugurato si dovesse bruciare carbone a TVN, piuttosto cerchiamo tutti insieme di disegnare un mondo più attento ai problemi della salute e rispettoso dell’economia di queste terre. Evitiamo inutili riferimenti ai limiti di legge per gli inquinanti perchè non vogliamo morire a norma di legge. La nostra è solo legittima difesa.

Movimento No-Coke Alto Lazio

VI ASPETTIAMO DALLE 11 IN POI IN VIA MOLISE, ANGOLO VIA VENETO

1 commento:

Anonimo ha detto...

ti linko. ;)