No al carbone Alto Lazio

10 luglio 2008

Cerveteri e Ladispoli lasciate fuori dai "tavoli" di MarrazzEnel. Un commento del delegato al patrimonio ambientale, Alessandro Putero

“Sul carbone la nostra battaglia continua” “E’ inaccettabile che il presidente della Regione Marrazzo e l’Enel chiamino a raccolta tutti i comuni del comprensorio di Civitavecchia e non tengano in minima considerazione Ladispoli e Cerveteri che sono state sempre in prima linea nella lotta al carbone”.
Con queste parole il delegato al patrimonio ambientale, Alessandro Putero, ha commentato la decisione della Pisana di escludere Ladispoli e Cerveteri dal tavolo delle consultazioni dove, in accordo con l’attuale Governo, è stato sottoposto ai comuni limitrofi a Civitavecchia un documento programmatico di accordi economici nel quale si garantiscono milioni di euro in cambio dell’accettazione della centrale a carbone.

“Si tratta – ha proseguito Putero – di un documento contrario ad ogni etica, visto che come sappiamo ormai tutti, è perfettamente illegale per le amministrazioni percepire fondi in denaro perché la legge 239 del 23 agosto 2004 è successiva alle autorizzazioni per la realizzazione di Torre Valdaliga nord.

Partendo dal presupposto che Ladispoli non avrebbe mai accettato contropartite economiche, come mai non siamo stati convocati anche noi? Ladispoli e Cerveteri si stanno mobilitando su più fronti per la salvaguardia della nostra salute e dei nostri territori che sarebbero seriamente compromessi dalle enormi emissioni inquinanti della centrale a carbone. L’Amministrazione di Ladispoli si sta movendo per proseguire azioni legali più che mai indispensabili. E, sono sempre di più le organizzazioni volontarie, i comitati e le associazioni che nascono spontanee sia nella nostra città che a Cerveteri per contrastare l’avvio della centrale a carbone di Torre Valdaliga nord”. “Tutto questo - ha continuato Putero - nella consapevolezza e nella certezza che questa è l’unica battaglia da percorrere perché finalmente ci sia una giustizia ambientale. La realtà italiana, purtroppo, dati alla mano ci conferma che mentre nel mondo si è arrivati al terzo protocollo di Kyoto con accordi internazionali con obiettivi sempre maggiori sulle emissioni inquinanti nel nostro Paese abbiamo raggiunto solo il 20% del primo protocollo d’Europa. Ciò comporta tra l’altro grosse sanzioni economiche all’Italia che si riflettono sui vergognosi rincari in bolletta che tutti paghiamo e, di tutta risposta, le nostre istituzioni adottano il carbone, una delle fonti energetiche più inquinanti che ormai tutti i Paesi del mondo stanno via via abbandonando, tranne la Cina, in sostituzione delle fonti rinnovabili. Torre Valdaliga nord è e sarà una centrale di morti nere e bianche”. “Vorrei tanto capire – ha concluso Putero - perché quando si dice che l’Italia è costretta ad acquistare energia in Europa, non si dice anche che gli stessi Paesi che ce la vendono sono in condizione di esportarla perché producono il circa il 60% di questa fa fonti rinnovabili. E’ notizia di qualche giorni fa che più di 300 scienziati italiani hanno consegnato un documento alle istituzioni italiane nel quale sostengono che l’unica via energetica percorribile è quella delle rinnovabili, cioè energia pulita. Sempre nello stesso documento si sostiene che non esiste assolutamente il carbone pulito, come l’Enel per puri motivi speculativi vuol farci credere, e che il nucleare non è ancora né conveniente né sicuro e pulito”.
da maremmaoggi.it (vedi qui)

Nessun commento: